Tumgik
#giornata contro la violenza delle donne
luposolitario00 · 1 year
Text
VIOLENZA SULLE DONNE
Su tiktok gira questo video di una canzone araba che viene tradotta in italiano. Questa canzone è il massimo del maschilismo, il massimo della tossicità e della violenza sulle donne.
Praticamente dice: “Nessuno ha il diritto di parlare con te, non ti è permesso sorridere a nessuno tranne che a me, se qualcuno ti chiede come ti chiami .. di loro il mio nome”
La cosa che mi ha spinto a scrivere questo post sono i commenti di tantissime donne.
È triste che la maggior parte delle donne (una grande fetta) hanno commentato cose de tipo: “se non è così non lo voglio” “voglio un ragazzo arabo” “uno così LO VOGLIO” o le faccine a cuore: “😍😍” più altre che taggavano le amiche per dire che vorrebbero un uomo così. Tutte meravigliate manco ci fosse scritta la più bella poesia d’amore.
Questo non è amore. Con ciò non dimostra che ci tiene a voi. Con ciò dimostra che vi ritiene una sua proprietà. Gli uomini così vedono voi donne come inferiori e una donna di fronte a loro non è libera. Perché se si oppone rischia anche le botte.
Questo è il primo campanello d’allarme che vi fa capire che si tratta di una relazione tossica e violenta. Se notate queste cose lasciatelo il prima possibile perché se vi ci sposate poi sarà tardi. Quando vi alzerà le mani sarà difficile scappare.
Uomini così vi manipolano facendovi credere che il loro è amore. Ma in realtà non è amore ma possessione. Se vi vieta di vestirvi come volete non è gelosia sana ma possessione. Ma anche solo se vi fa problemi per un vestito dicendo “non te lo sto vietando ma questo vestito è troppo corto” o frasi del tipo “so come sono gli uomini per questo non vorrei che ti vesti così”. Non ha senso perché è la donna che sceglie se rimanere fedele o no. Se dice così non si fida di voi. Perché se si fidasse come dice non si farebbe problemi. Se vi vieta qualsiasi cosa o se vuole decidere per voi non è amore ma un maschilista e violento. Mi ricordo che anche qua su Tumblr c’era un utente che aveva sti pensieri maschilisti ed era pieno di donne corteggiatrici. Ricordo che ti ritrovavi il suo blog pieno di domande di donne e donne che gli mandavano complimenti. Solo perché romantico e per la descrizione in bio ecc… Si può essere romantici anche senza mettere divieti. Il romanticismo non include la possessività. Non faccio nomi, non so se esista ancora questo utente perché non ci andavo d’accordo e mi aveva bloccato. Ma era assurdo come molte si fermavano solo all’apparenza.
Facciamo in modo che uomini così rimangono soli e che nessuna donna ci si metta insieme. Perché meritano di rimanere soli.
Ci sono tante testimonianze di donne ex vittime di violenza, guardatele e capirete che questi sono campanelli d’allarme e che gira tutto attorno alla manipolazione e al maschilismo. Perché vi fa credere che vi ama e vi fa credere che quello che fa sia giusto.
Tumblr media
LupoSolitario00 🐺
12 notes · View notes
occhietti · 6 months
Text
Tumblr media
Io non voglio una Giornata Contro La Violenza Sulle Donne!
Io voglio che dalle scuole materne venga trasmesso il rispetto, l'uguaglianza, la gentilezza; prima ai genitori poi ai bambini.
Io voglio che dalle elementari in poi venga insegnata anatomia ed educazione sessuale; che venga fatto sapere cos'è concepire, cos'è il travaglio, cos'è il dolore, cos'è crescere ed educare un figlio. Io voglio test, prove pratiche che uomini e donne sappiano che si è uguali; che nessuno può spegnere l'identità dell'altro, materie di psicologia nelle scuole e non lo psicologo quando nasce un problema.
Io voglio che chi si macchia di un delitto anche se non è omicidio, sconti delle pene severe ma non a fare palestra in carcere; mentre paga deve studiare tutto quello che voglio s'insegni sin dall'infanzia.
Io non voglio una giornata mondiale
contro la violenza sulle donne.
Io voglio che il mondo intero ogni giorno insegni, educhi i bambini, adolescenti, uomini e donne al rispetto, perchè ognuno di noi è unico nel suo essere e non si può vivere come vogliono gli altri. Se tu uccidi con una pistola, con un coltello, con l'acido, con il terrore, con le parole, Tu non meriti d'avere quello che togli a qualcun altro.
- Ketty Karol
83 notes · View notes
mucillo · 6 months
Text
Domani 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne: la storia delle coraggiose sorelle Mirabal
Tumblr media
La data della giornata contro la violenza sulle donne e il femminicidio è il 25 novembre, la stessa in cui, nel 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal soprannominate " mariposas " le farfalle.
Il 25 novembre del 1960 le sorelle Mirabal, attiviste politiche in lotta per i diritti delle donne e della popolazione, vengono brutalmente uccise per mano di alcuni agenti di servizio. Seviziate, torturate e prese a bastonate, le tre sorelle vengono caricate senza vita su di una macchina e gettate in un dirupo per simulare un incidente. 
16 notes · View notes
oorgvsm · 6 months
Text
Oggi ero presente ad una delle manifestazioni organizzate nella mia città in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
Sono partita da casa turbata, durante il tragitto non facevo altro che pensare a tutte quelle donne e ragazze che non possono più partecipare ad eventi del genere perché un uomo ha deciso per loro, perché un uomo si è permesso di togliere loro la vita. In macchina, mentre guidavo, mi veniva da piangere, dal dispiacere, dall'impotenza.
Quando sono arrivata in piazza, mi sono guardata intorno. Ho visto donne, bambine, giovani adulte, nonne, cartelli, striscioni, visi determinati, espressioni decise, forti.
E lì, in mezzo a quell'energia, l'angoscia e la tristezza si sono trasformate in rabbia, ma non quella rabbia cieca, che porta alla violenza, una rabbia che sfocia nella voglia di rivoluzione, di cambiare le cose, di lottare per noi, per chi non può più farlo, per chi da sola non ce la fa e ha bisogno di aiuto.
Ed è lì, dalla trasformazione interiore che ho vissuto, ho compreso l'importanza della partecipazione della comunità a manifestazioni del genere.
Non è vero che "queste cose non servono a niente, a che serve una manifestazione così". Perché serve, serve a smuovere qualcosa nell'anima, a prendere coscienza, a toccare la propria forza e a trovare il coraggio di canalizzarla per porre in essere un cambiamento strutturale che è necessario.
Oggi mi sono resa conto che non siamo sole, che dalla sofferenza causata dalla mano di un uomo violento si può uscire, se ci si affida alle persone giuste, se accettiamo di essere aiutate, da altre donne, da chi è forte come noi.
E mi sono ritrovata ad essere orgogliosa di essere donna.
10 notes · View notes
Text
De profundis
Era mia madre che mi picchiava da piccolo. Da pochi mesi fino ai 10 quasi tutti i giorni poi ha iniziato a farlo più raramente tipo una volta a settimana, ogni due. Mi ricordo che alle elementari andavo in spiaggia d'estate con le gambe ricoperte di lividi. Fuori pioveva, era andata via la luce, avrò avuto 16 anni. Faccio per andare al piano di sotto a vedere il quando ma incontro mia madre che sta provando a scendere le scale e mi butta giù. Mi rialzo, niente di rotto, ma sono a terra. Di solito mi picchiava quando ero a terra. L'ho vista scendere. Ho avuto paura.Non sapevo come reagire mi sono alzato e l'ho picchiata. Da quel giorno ha smesso di menarmi. Non capisco perché si doveva arrivare a tanto. Non ho mai capito perché se le ero di intralcio doveva provare a schiacciarmi come fossi un pezzo di legna per terra nel bosco. La prima volta che l'ho raccontato alla psicologa mi ha attaccato un pippone di 40 minuti sulla violenza sulle donne. Avevo 16 anni mia madre 47 se non voleva essere picchiata avrebbe potuto fermarsi prima. Io come figlio volevo una madre che al massimo mi desse qualche sberla per un errore non perché giocavo o perché la disturbavo. Anni dopo ho scoperto che mia madre ha l'Aspergher quindi non capisce perché la gente è felice da cose come il gioco o lo stare con gli altri. Infatti non ci sta. Ho ascoltato la psicologa e me ne sono andato. La gente non capisce non vede i rapporti di causa e effetto. Gli dici che una cosa è brutta e ci credono contro ogni evidenza. Ti dicono che chi picchia una donna è un mostro da far soffrire. Ho sofferto abbastanza senza una madre, ho un abisso nero dentro che le fosse delle marianne in confronto è una buca nella sabbia fatta sul bagnasciuga. Uccidimi ti prego. Alle persona spaventa pensare a quanto culo o sfortuna possano aver avuto nel venire al mondo, a come girano le carte. A come il mondo a volte sia crudele e a volte ingiusto, nel bene e nel male. Ma alla fine alle persone quello che importa è non cambiare idea e mantenere le proprie convinzioni e credenze intatte. Le idee pre masticate che usano tengono in piedi un precario equilibrio di convinzioni, pregiudizi che gli permette di arrivare a fine giornata. Senza di esso il loro sistema di convinzioni, la loro stabilità crollerebbe.
3 notes · View notes
cochimpa · 1 year
Text
Violenza.
Stiamo organizzando un flash mob per la giornata contro la violenza sulle donne di domani.
La scena prevede che i dieci uomini del gruppo si avvicinino alle dieci donne partecipanti e fingano di picchiarle muovendosi al rallentatore.
Qui io ho delle sincere difficoltà: non sfioro nemmeno la persona con cui insceno la violenza, che è appunto inscenata e finta, e la stessa persona sa benissimo cosa sta accadendo. Eppure, non riesco neppure a guardarla in faccia mentre fingo di picchiarla.
Dopo aver provato la scena ci siamo abbracciati. Ho avuto paura a chiederle scusa, ma mi sentivo in colpa per aver compiuto quei gesti. 
7 notes · View notes
visionairemagazine · 1 year
Text
The International Day of Zero Tolerance for Female Genital Mutilation (FGM)
Tumblr media
Illustrazione di Virginia Cabras alias Alagon
I l6 febbraio è la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF).
Le Mutilazioni Genitali Femminili sono una forma di violenza che calpesta i diritti di bambine e giovani donne, mettendo a rischio la loro salute fisica e psicologica e che deve vedere tutti quanti noi impegnati in una battaglia che non riguarda solo le donne ma ha a che fare con lo sviluppo dell’intero genere umano.
Almeno 200 milioni di ragazze e donne vivono oggi nel mondo con le cicatrici di qualche forma di mutilazione genitale subita nel corso della propria vita. Le mutilazioni genitali vengono praticate principalmente su bambine tra i 4 e i 14 anni di età.
Tuttavia, in alcuni Paesi vengono operate bambine con meno di un anno di vita, come accade nel 44% dei casi in Eritrea e nel 29% dei casi nel Mali, o persino neonate di pochi giorni come nello Yemen.
La pratica può causare complicanze a breve, medio e lungo termine, tra cui dolore cronico, infezioni, aumento del rischio di trasmissione dell’HIV, ansia e depressione, complicazioni al momento del parto, infertilità e, nei casi peggiori, la morte.
L’UNICEF ha stimato che altri 68 milioni di ragazze subiranno mutilazioni genitali da qui al 2030 se non vi sarà una forte accelerazione nell'impegno per porre fine a questa pratica aberrante. In Italia, dove è in vigore la legge 7/2006 per prevenire e contrastare le pratiche di mutilazione genitali femminili, il numero di donne che hanno già subito una mutilazione genitale si stima sia compreso tra 61.000 e 81.000.
Ad eseguire le mutilazioni sono essenzialmente donne: levatrici tradizionali o le stesse madri. Ma è impressionante rilevare che oltre 20 milioni in 7 Stati (Egitto, Sudan, Guinea, Gibuti, Kenya, Yemen e Nigeria) sono state sottoposte a questa pratica per mano di un operatore sanitario. Una Risoluzione del Parlamento europeo del 2018 invita a vietare esplicitamente la medicalizzazione".
I governi degli Stati in cui le Mutilazioni Genitali Femminili sono ancora diffuse devono sviluppare Piani di azione nazionali per porre fine a questa pratica. Ma per essere efficaci, questi piani devono prevedere risorse di bilancio dedicate ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva, all’istruzione femminile, al welfare e ai servizi legali.
Oltre al contrasto della pratica delle mutilazioni genitali femminili e alla realizzazione di un'attività di prevenzione, assistenza e riabilitazione delle donne e delle bambine già sottoposte a tali pratiche, la Legge 7/2006 prevede lo stanziamento di fondi per la formazione del personale sanitario. Fino al 2009 lo stanziamento era pari a 2,5 milioni di euro annui, scesi fino a circa 174.463 euro nel 2018. Un'integrazione delle risorse ha consentito di riportare lo stanziamento annuale a 500.000 euro. L'impegno come Ministero della Salute dovrebbe essere però quello di prevedere maggiori risorse dedicate nelle prossime leggi di bilancio.
Per eradicare questa efferata forma di violenza sulle donne bisogna agire senza sosta se si vuole che questo impegno si traduca in risultati concreti, duraturi e irreversibili.
Si tratta di un percorso ancora lungo e non lineare, ma è la sfida cui siamo tutti chiamati a concorrere.
Bisogna creare una vera alleanza tra politica, istituzioni pubbliche, associazioni nazionali e internazionali promuovendo condivisione, momenti formativi, intensificando azioni sanitarie e sviluppando solidarietà tra donne di diversi paesi di provenienza nel Paese di approdo. Solo così si potrà vincere questa battaglia.
6 notes · View notes
lamilanomagazine · 23 days
Text
Verona. Aperture straordinarie per il ponte del 25 Aprile e 1° Maggio: nei musei e alla biblioteca civica ci saranno mostre e conferenze.
Tumblr media
Verona. Aperture straordinarie per il ponte del 25 Aprile e 1° Maggio: nei musei e alla biblioteca civica ci saranno mostre e conferenze. Tanti e diversi gli appuntamenti espositivi da non mancare a Verona durante i giorni della Festa della Liberazione e della Festa dei Lavoratori. Tutti i musei e monumenti civici saranno aperti nelle giornate del 25 aprile e del 1° maggio, mentre è prevista nella giornata di lunedì 29 aprile, solitamente di chiusura, l'apertura straordinaria della Casa di Giulietta. Novità da non perdere Domenica 28 aprile riprendono le visite ai Musei civici abbinate alla tradizionale discesa in gommone lungo il fiume proposta da Adige Rafting. Sarà possibile visitare con uscite fino al 29 giugno il Museo di Castelvecchio, il Museo Archeologico al Teatro Romano e il Museo di Storia Naturale, raggiungibili da alcune tappe fisse del percorso fluviale. Si parte domenica con la prima tappa al Museo di Storia Naturale. L'escursione corrisponde al tratto cittadino dell'Adige (8,5 km), con partenza dal nuovo centro di eccellenza per gli sport fluviali al Chievo, davanti alla pista ciclabile, e arrivo al Boschetto al maneggio in zona Galtarossa. Il ritrovo è alle 9.30 alla base nautica Bottagisio Sport Center. Info e prenotazioni - Adige Rafting, via Perloso, 14/A - Cellulare / Whatsapp 347 8892498 – email: [email protected]. Giovedì 2 maggio l'inaugurazione, alle 18.30 alla Biblioteca civica, della mostra Joan Miró sulle pagine di Derrière le miroir, con coloratissime e fantasiose litografie originali del pittore catalano, nell'ambito della kermesse letteraria 'Libri e Rose' 2024. Programma completo sul sito del Comune di Verona. Sicurezza e accessibilità alla Casa di Giulietta Da domani, mercoledì 24 aprile a domenica 5 maggio, in previsione di un incremento delle presenze turistiche, l'accesso al Cortile e alla Casa di Giulietta sarà dal Teatro Nuovo in piazzetta Navona, mentre l'uscita sarà su via Cappello. Per visitare la Casa di Giulietta e accedere al balcone è obbligatoria la prenotazione online al link museiverona.com. Ingresso a 3 euro all'Anfiteatro e chiusura anticipata il 4 e 5 maggio per allestimenti Fino al 5 maggio, in concomitanza dei lavori di restauro del monumento e di allestimento delle strutture necessarie alla stagione lirica e degli spettacoli dell'extra lirica, che riducono i percorsi di visita, il biglietto d'ingresso in Arena avrà un prezzo ridotto di 3 euro. Per consentire gli allestimenti del primo appuntamento musicale del calendario extra lirica – 4 e 5 maggio, concerto contro la violenza sulle donne 'Una Nessuna Centomila in Arena – l'Anfiteatro effettuata la chiusura anticipata di visita alle 15. Tutte le informazioni sul sito dei Musei civici. Le conferenze dei Musei civici Martedì 30 aprile, alle 17.30, nella sala Convegni alla Gran Guardia, un nuovo appuntamento gratuito offerto a cittadini e turisti per scoprire particolarità e bellezza del patrimonio artistico-culturale veronese. Si terrà infatti il settimo appuntamento con le conferenze dei Musei Civici 2023 - 2024. Relatrice Nicoletta Martinelli con l'intervento sui 'I tesori archeologici del Museo di Storia Naturale'. L'accesso è consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Uno dei tratti distintivi del Museo di Storia Naturale di Verona è la grande ricchezza delle collezioni che costituiscono non solo un patrimonio naturalistico e culturale della città, ma anche un'insostituibile fonte di informazioni per la ricerca sul territorio e sulle sue trasformazioni, avvenute e in essere. Tutte le informazioni sul sito dei Musei civici. Principali esposizioni e iniziative Museo di Castelvecchio Fino al 2 giugno visibile l'esposizione 'L'arte dell'ingegno. La collezione Clavis e altri tesori'. Chiavi, serrature, lucchetti e scrigni, per un viaggio fantastico nell'ingegno dell'arte antica delle casseforti. Una mostra che mette in luce l'esito di un progetto di ricerca nato dalla collaborazione tra il Museo e l'azienda Conforti di San Martino Buon Albergo, produttrice di casseforti e sistemi di sicurezza integrati da più di cento anni a Verona. Fino al 30 giugno, l'enigmatica Fiasca spagliata con fiori, opera di un maestro anonimo tra 1625 e 1630, dalle collezioni comunali d'arte della città di Forlì, e la scultura in vetro Groviglio, eseguita da Lilla Tabasso nel 2021 proprio ispirandosi al celebre dipinto dell'ignoto artista, si confrontano in un accostamento espositivo inedito realizzato dalla direzione Musei civici all'interno del format "Ospiti in Galleria". Galleria d'Arte Moderna Fino al 25 agosto 2024, la mostra 'Giulio Paolini. Et in Arcadia ego', a curata da Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi. L'esposizione, che si inserisce nello storico legame tra la GAM e ArtVerona, è il risultato della prima collaborazione tra la Galleria e Habitat, la sezione di ArtVerona che propone ambienti artistici immersivi. L'edizione 2023 di Habitat dedicata a Giulio Paolini ha rappresentato il ritorno a Verona di un grande maestro che tra il 2001 e il 2002 era stato protagonista di un'antologica a Palazzo Forti - storica sede della Galleria d'Arte Moderna - in occasione della quale gli era stato conferito il Premio Internazionale Koinè 2000 alla carriera. Museo di Storia Naturale Visibile al pubblico fino al 12 maggio 2024, l'espositiva temporanea dedicata alla 'Bellezze delicate: le orchidee spontanee del veronese'. La mostra, allestita nell'atrio di Palazzo Pompei, a cura di Giorgia Volpe e Sebastiano Andreatta, è organizzata dai Musei civici in collaborazione con l'associazione GIROS - Gruppo Italiano per la Ricerca delle Orchidee Spontanee, Sezione Monte Baldo. Museo Archeologico al Teatro Romano Fino al 6 ottobre 2024, le 'Immagini di Terracotta'. Offerte nei santuari, richieste di grazia agli dei oppure omaggio per una grazia già ricevuta. A questo erano destinate le teste o mezze teste maschili e femminili realizzate in terracotta e protagoniste della mostra temporanea, a cura di Margherita Bolla, visibile al Museo Archeologico. Programma completo delle esposizioni e informazioni su costi e orari di visita sul sito dei Musei civici. My IMUV Card, per un accesso illimitato ai Musei civici veronesi Per i residenti nel Comune di Verona è possibile acquistare My IMUV Card, la tessera nominativa che permette ai veronesi di visitare gratuitamente, e con accesso illimitato, i musei e monumenti del sistema dei Musei Civici, ad esclusione della Casa di Giulietta. La card, al costo di 12 euro e con validità 12 mesi dalla data di acquisto, può essere richiesta dai residenti a partire dai 18 anni (giovani fino ai 17 anni entrano gratuitamente in tutti i musei e monumenti civici). Per ulteriori informazioni: museicivici.comune.verona.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
bethereorbedquare · 2 months
Text
SOLEMUTO
presenta
BRAVI RAGAZZI..
il primo video tratto dall'album
L’ULTIMO CROMANTICO
GUARDA IL VIDEO
youtube
Il tema della violenza sulle donne è purtroppo dolorosamente attuale: se ne è  parlato e se ne parla ampiamente, senza che, però, si trovi una soluzione  concreta.
La violenza non è solo fisica, ma anche verbale, attraverso la privazione della libertà, parole che feriscono e umiliano, gesti che terrorizzano e mortificano la donna.
Questo video racconta, con assoluto rispetto e delicatezza, ma al tempo stesso rabbia, come il "bravo ragazzo" spesso indossi una maschera che nasconde la sua vera natura del manipolatore, del violento, che - a poco a poco - priva la sua donna della libertà che le spetta.
Un  uomo  che  non  ha  pietà,  e  il  cui  ego  prevale  brutalmente  sulla  persona  che gli  sta  accanto.Nel video compare una scritta Stai Zitta, tratta dal libro di Michela Murgia, assieme ad altre frasi che contribuiscono ad alimentare il senso di colpa nella donna e arrivano dritte al cuore come uno schiaffo.
Alle scene riprese sulla spiaggia di Marina Julia, e ad altre girate all'interno (grazie alla preziosa collaborazione del fotografo Davide Zugna), sono alternate le immagini riprese al Parco di Villa Bazzoni a Trieste: un muro delle "Bambole".
Il progetto si chiama Wall of Dolls - Il Muro delle Bambole, ed è un'installazione artistica permanente (ma removibile) contro il femminicidio, già presente in altri comuni italiani. A Trieste è stata inaugurata il 27 novembre 2022 in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il disco
“SOLEMUTO” è un “one-man-project”, un progetto nato da esclusivamente da Adriano GIammanco (cantante, chitarrista, e autore), dalla composizione fino alla realizzazione finale (musiche, registrazioni, mix e master).
SOLEMUTO si ispira alla musica rock degli anni ’60-’70 fino agli anni ’90, con particolare riferimento alla scena alternativa straniera (Soundgarden, Pearl Jam, Alice in Chains) e italiana di quegli anni (Timoria, AfterHours, Karma), senza dimenticare le proprie radici melodiche (Battisti e Ivan Graziani).
L’idea di fondo è proprio quella: coniugare il linguaggio del rock con la melodia e i testi in italiano; cercare di “piegare” la lingua dello stivale agli stilemi del rock. Operazione non sempre facile, ma decisamente stimolante.
Ne “L’ultimo Cromantico” siracconta un viaggio, un viaggio nelle personalità e nelle vite di molte persone: si passa dall’ineluttabilità del tempo (“Materia Cromatica”), alla manipolazione (“Marcio”), agli amori perduti (“Racconti” e “Creami Qualcosa”), ai rapporti tossici e disfunzionali (“Cuore Nero”), fino alla rabbia intergenerazionale (“Tu non mi hai mai visto”), senza soluzione di continuità., in un susseguirsi di eventi raccontati di guarda, osserva, e parla.
Perché SoleMuto non è Muto.
Lui parla, forte e chiaro. Ti ascolta, e non ti giudica. Ti avvolge, e non ti soffoca.
0 notes
tagomago-ita · 2 months
Text
SOLEMUTO
presenta
BRAVI RAGAZZI..
il primo video tratto dall'album
L’ULTIMO CROMANTICO
GUARDA IL VIDEO
youtube
Il tema della violenza sulle donne è purtroppo dolorosamente attuale: se ne è  parlato e se ne parla ampiamente, senza che, però, si trovi una soluzione  concreta.
La violenza non è solo fisica, ma anche verbale, attraverso la privazione della libertà, parole che feriscono e umiliano, gesti che terrorizzano e mortificano la donna.
Questo video racconta, con assoluto rispetto e delicatezza, ma al tempo stesso rabbia, come il "bravo ragazzo" spesso indossi una maschera che nasconde la sua vera natura del manipolatore, del violento, che - a poco a poco - priva la sua donna della libertà che le spetta.
Un  uomo  che  non  ha  pietà,  e  il  cui  ego  prevale  brutalmente  sulla  persona  che gli  sta  accanto.Nel video compare una scritta Stai Zitta, tratta dal libro di Michela Murgia, assieme ad altre frasi che contribuiscono ad alimentare il senso di colpa nella donna e arrivano dritte al cuore come uno schiaffo.
Alle scene riprese sulla spiaggia di Marina Julia, e ad altre girate all'interno (grazie alla preziosa collaborazione del fotografo Davide Zugna), sono alternate le immagini riprese al Parco di Villa Bazzoni a Trieste: un muro delle "Bambole".
Il progetto si chiama Wall of Dolls - Il Muro delle Bambole, ed è un'installazione artistica permanente (ma removibile) contro il femminicidio, già presente in altri comuni italiani. A Trieste è stata inaugurata il 27 novembre 2022 in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il disco
“SOLEMUTO” è un “one-man-project”, un progetto nato da esclusivamente da Adriano GIammanco (cantante, chitarrista, e autore), dalla composizione fino alla realizzazione finale (musiche, registrazioni, mix e master).
SOLEMUTO si ispira alla musica rock degli anni ’60-’70 fino agli anni ’90, con particolare riferimento alla scena alternativa straniera (Soundgarden, Pearl Jam, Alice in Chains) e italiana di quegli anni (Timoria, AfterHours, Karma), senza dimenticare le proprie radici melodiche (Battisti e Ivan Graziani).
L’idea di fondo è proprio quella: coniugare il linguaggio del rock con la melodia e i testi in italiano; cercare di “piegare” la lingua dello stivale agli stilemi del rock. Operazione non sempre facile, ma decisamente stimolante.
Ne “L’ultimo Cromantico” siracconta un viaggio, un viaggio nelle personalità e nelle vite di molte persone: si passa dall’ineluttabilità del tempo (“Materia Cromatica”), alla manipolazione (“Marcio”), agli amori perduti (“Racconti” e “Creami Qualcosa”), ai rapporti tossici e disfunzionali (“Cuore Nero”), fino alla rabbia intergenerazionale (“Tu non mi hai mai visto”), senza soluzione di continuità., in un susseguirsi di eventi raccontati di guarda, osserva, e parla.
Perché SoleMuto non è Muto.
Lui parla, forte e chiaro. Ti ascolta, e non ti giudica. Ti avvolge, e non ti soffoca.
0 notes
robachetira · 2 months
Text
SOLEMUTO
presenta
BRAVI RAGAZZI..
il primo video tratto dall'album
L’ULTIMO CROMANTICO
GUARDA IL VIDEO
youtube
Il tema della violenza sulle donne è purtroppo dolorosamente attuale: se ne è  parlato e se ne parla ampiamente, senza che, però, si trovi una soluzione  concreta.
La violenza non è solo fisica, ma anche verbale, attraverso la privazione della libertà, parole che feriscono e umiliano, gesti che terrorizzano e mortificano la donna.
Questo video racconta, con assoluto rispetto e delicatezza, ma al tempo stesso rabbia, come il "bravo ragazzo" spesso indossi una maschera che nasconde la sua vera natura del manipolatore, del violento, che - a poco a poco - priva la sua donna della libertà che le spetta.
Un  uomo  che  non  ha  pietà,  e  il  cui  ego  prevale  brutalmente  sulla  persona  che gli  sta  accanto.Nel video compare una scritta Stai Zitta, tratta dal libro di Michela Murgia, assieme ad altre frasi che contribuiscono ad alimentare il senso di colpa nella donna e arrivano dritte al cuore come uno schiaffo.
Alle scene riprese sulla spiaggia di Marina Julia, e ad altre girate all'interno (grazie alla preziosa collaborazione del fotografo Davide Zugna), sono alternate le immagini riprese al Parco di Villa Bazzoni a Trieste: un muro delle "Bambole".
Il progetto si chiama Wall of Dolls - Il Muro delle Bambole, ed è un'installazione artistica permanente (ma removibile) contro il femminicidio, già presente in altri comuni italiani. A Trieste è stata inaugurata il 27 novembre 2022 in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il disco
“SOLEMUTO” è un “one-man-project”, un progetto nato da esclusivamente da Adriano GIammanco (cantante, chitarrista, e autore), dalla composizione fino alla realizzazione finale (musiche, registrazioni, mix e master).
SOLEMUTO si ispira alla musica rock degli anni ’60-’70 fino agli anni ’90, con particolare riferimento alla scena alternativa straniera (Soundgarden, Pearl Jam, Alice in Chains) e italiana di quegli anni (Timoria, AfterHours, Karma), senza dimenticare le proprie radici melodiche (Battisti e Ivan Graziani).
L’idea di fondo è proprio quella: coniugare il linguaggio del rock con la melodia e i testi in italiano; cercare di “piegare” la lingua dello stivale agli stilemi del rock. Operazione non sempre facile, ma decisamente stimolante.
Ne “L’ultimo Cromantico” siracconta un viaggio, un viaggio nelle personalità e nelle vite di molte persone: si passa dall’ineluttabilità del tempo (“Materia Cromatica”), alla manipolazione (“Marcio”), agli amori perduti (“Racconti” e “Creami Qualcosa”), ai rapporti tossici e disfunzionali (“Cuore Nero”), fino alla rabbia intergenerazionale (“Tu non mi hai mai visto”), senza soluzione di continuità., in un susseguirsi di eventi raccontati di guarda, osserva, e parla.
Perché SoleMuto non è Muto.
Lui parla, forte e chiaro. Ti ascolta, e non ti giudica. Ti avvolge, e non ti soffoca.
0 notes
luposolitario00 · 2 years
Text
Vicenza, la presidente del centro antiviolenza lo respinge dopo lo stupro: «È un maschio»
«Perché l’ha fatto?». L’avvocato Alessandra Bocchi si è sentita ripetere questa domanda un’infinità di volte, nel corso del suo primo incontro con quel ragazzo «molto fragile, timido, non supportato dalla famiglia», che le stava raccontando d’essere stato violentato. Lo chiameremo Roberto, ha vent’anni e vive in un comune dell’hinterland di Vicenza. Il suo aggressore ha meno di trent’anni. Lo stupro risale all���estate ma ora è diventato un caso politico perché Roberto si è presentato al Centro antiviolenza di Vicenza chiedendo aiuto. «Sentivo di aver bisogno di parlare con qualcuno, per avere un sostegno anche psicologico - ha spiegato - ma mi hanno risposto che il servizio è solo per le donne, non per i maschi». Una porta sbattuta in faccia. Il motivo? Lo prevede la legge regionale a contrasto della violenza sulle donne dell’aprile 2013: i centri specializzati e le strutture protette possono accogliere solamente donne vittime di abusi, con servizio pubblico e gratuito.
Un passo indietro. Roberto racconta di aver conosciuto il suo aggressore attraverso una App per incontri. Il loro primo appuntamento sarebbe filato liscio, al punto da programmarne subito un secondo, stavolta a casa dell’altro ragazzo. È lì che si sarebbe consumata la violenza. «Perché l’ha fatto?» è la domanda alla quale Roberto forse non riuscirà mai a dare una risposta. Di certo c’è solo che, uscito da quell’inferno, si è presentato al pronto soccorso per farsi medicare. «In ospedale mi hanno consigliato di rivolgermi a un centro antiviolenza per farmi aiutare» ha spiegato. Peccato che la struttura di Vicenza l’abbia respinto «perché maschio». Adesso è troppo scosso e deve trovare la forza di affrontare il trauma.
Tumblr media
4 notes · View notes
thanxgodisholyday · 2 months
Text
SOLEMUTO
presenta
BRAVI RAGAZZI..
il primo video tratto dall'album
L’ULTIMO CROMANTICO
GUARDA IL VIDEO
youtube
Il tema della violenza sulle donne è purtroppo dolorosamente attuale: se ne è  parlato e se ne parla ampiamente, senza che, però, si trovi una soluzione  concreta.
La violenza non è solo fisica, ma anche verbale, attraverso la privazione della libertà, parole che feriscono e umiliano, gesti che terrorizzano e mortificano la donna.
Questo video racconta, con assoluto rispetto e delicatezza, ma al tempo stesso rabbia, come il "bravo ragazzo" spesso indossi una maschera che nasconde la sua vera natura del manipolatore, del violento, che - a poco a poco - priva la sua donna della libertà che le spetta.
Un  uomo  che  non  ha  pietà,  e  il  cui  ego  prevale  brutalmente  sulla  persona  che gli  sta  accanto.Nel video compare una scritta Stai Zitta, tratta dal libro di Michela Murgia, assieme ad altre frasi che contribuiscono ad alimentare il senso di colpa nella donna e arrivano dritte al cuore come uno schiaffo.
Alle scene riprese sulla spiaggia di Marina Julia, e ad altre girate all'interno (grazie alla preziosa collaborazione del fotografo Davide Zugna), sono alternate le immagini riprese al Parco di Villa Bazzoni a Trieste: un muro delle "Bambole".
Il progetto si chiama Wall of Dolls - Il Muro delle Bambole, ed è un'installazione artistica permanente (ma removibile) contro il femminicidio, già presente in altri comuni italiani. A Trieste è stata inaugurata il 27 novembre 2022 in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il disco
“SOLEMUTO” è un “one-man-project”, un progetto nato da esclusivamente da Adriano GIammanco (cantante, chitarrista, e autore), dalla composizione fino alla realizzazione finale (musiche, registrazioni, mix e master).
SOLEMUTO si ispira alla musica rock degli anni ’60-’70 fino agli anni ’90, con particolare riferimento alla scena alternativa straniera (Soundgarden, Pearl Jam, Alice in Chains) e italiana di quegli anni (Timoria, AfterHours, Karma), senza dimenticare le proprie radici melodiche (Battisti e Ivan Graziani).
L’idea di fondo è proprio quella: coniugare il linguaggio del rock con la melodia e i testi in italiano; cercare di “piegare” la lingua dello stivale agli stilemi del rock. Operazione non sempre facile, ma decisamente stimolante.
Ne “L’ultimo Cromantico” siracconta un viaggio, un viaggio nelle personalità e nelle vite di molte persone: si passa dall’ineluttabilità del tempo (“Materia Cromatica”), alla manipolazione (“Marcio”), agli amori perduti (“Racconti” e “Creami Qualcosa”), ai rapporti tossici e disfunzionali (“Cuore Nero”), fino alla rabbia intergenerazionale (“Tu non mi hai mai visto”), senza soluzione di continuità., in un susseguirsi di eventi raccontati di guarda, osserva, e parla.
Perché SoleMuto non è Muto.
Lui parla, forte e chiaro. Ti ascolta, e non ti giudica. Ti avvolge, e non ti soffoca.
0 notes
brunopino · 3 months
Text
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Pensieri di due giovani amministratrici del Comune di Aiello Calabro
“Oggi 25 novembre si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sono tante le donne che subiscono delle atroci violenze, non solo fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche.Siamo nel 2009, ed è impensabile che ci siano ancora persone che si sentono in “DOVERE” di fare del male, non è così, non deve essere così, in primis perché noi donne siamo degli esseri umani e come tali…
View On WordPress
0 notes
agrpress-blog · 3 months
Text
E’ partito nel week end da Cortina “Donne e Sport” l’incontro organizzato e voluto da Soroptimist International Italia da sempre al fianco dei diritti del mondo femminile stavolta in ambito sportivo. Con un parterre de roi dedicato all’universo sportivo declinato in rosa e non solo è partita da Cortina D’Ampezzo, perla delle Dolomiti e crocevia olimpico, la prima tappa di un viaggio soroptimista che attraverserà tutta Italia fino ad arrivare a Milano nel 2025 alla vigilia dell’appuntamento olimpionico del 2026 con la Milano Cortina. “Attraverso i 163 club italiani e le oltre 5000 socie ci impegneremo a promuovere la sottoscrizione della “Carta etica per lo Sport Femminile” presso le Amministrazioni invitandole ad adottare e sviluppare politiche e azioni di valorizzazione della pratica sportiva”. Sono le parole della Presidente di Soroptimist International Italia Adriana Macchi che ha salutato gli intervenuti all’appuntamento cortinese entrando nel merito degli intenti: “Azioni che accompagneremo con un profondo lavoro di sensibilizzazione e informazione sul fronte dei diritti, del divario salariale, all’accesso alle posizioni apicali, del linguaggio e dei media grazie alle collaborazioni che abbiamo avviato con Assist, 100 donne contro gli stereotipi per lo sport e Toponomastica femminile. Non mancheranno il sostegno alle attività sportive femminili, attenzione all’educazione sportiva e azioni di prevenzione della violenza di genere nello sport con il progetto “Sentinelle nelle professioni”. La Presidente Adriana Macchi ha inaugurato il biennio di intenti di Donne e Sport con una tavola rotonda dove dai diritti allo sport si è parlato anche dell’impegno delle istituzioni nell’ambito sportivo femminile, in una giornata dove l’attenzione si è focalizzata anche sul ruolo dei media. Il Global Media Monitoring Project 2020, a livello globale, come ha sottolineato Monia Azzalini responsabile Media e Genere dell’Osservatorio di Pavia, indica che lo sport è il 5° argomento più frequente, ma la percentuale di notizie che riguardano le donne è irrisoria: solo il 4%, che precipita al 3% nel nostro paese. Una lunga strada da fare dunque sul versante parità e sport ma un primo tassello è stato già messo a segno da questo interessante incontro cortinese. Il viaggio continua, prossima tappa targata Donne e Sport l’8 marzo 2024 con l’emissione da parte di Poste Italiane, su richiesta del Soroptimist di un francobollo commemorativo dedicato ad Alfonsina Strada. Il 2024 è infatti il Centenario della 12° edizione del Giro d’Italia partito da Milano nel 1924, in cui Alfonsina Strada, è stata la prima e unica donna nella storia del Giro ad avere gareggiato con i colleghi maschi.
0 notes
manuelasusi · 4 months
Text
Tumblr media
ACRA) - “In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e considerati gli ultimi accadimenti di cronaca, è ancora più doveroso impegnarsi nel difendere le vittime di violenza di genere, sia essa fisica, sessuale o psicologica, come previsto dall’Art. 1 della Dichiarazione ONU sul tema. Bisogna prestare particolare attenzione alle esigenze di coloro che rappresentano una tutela in tal senso, ossia le organizzazioni che gestiscono i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, per facilitare l’accompagnamento delle donne nel percorso verso la libertà personale e l’autoaffermazione". Lo dichiara il consigliere regionale, Americo Di Benedetto, e aggiunge: "È impellente allora la necessità di riformare la Legge Regionale al fine di garantire finanziamenti adeguati stabili e diretti dedicati con programmazione triennale alle attività degli enti coinvolti. Il nuovo progetto di legge dovrebbe rispondere a tali esigenze istituendo un organismo di supervisione al fine di organizzare e monitorare il fenomeno e implementando azioni di prevenzione e protezione quali, su tutte,  l’introduzione del Codice Rosa per i  Pronto Soccorso. Forte è la mia volontà a che questi bisogni trovino la giusta attenzione nel veder garantite le politiche volte a prevenire la violenza contro le donne e proteggere coloro che la subiscono oltre che perseguire gli autori di tali violenze: un impegno importante da rispettare quotidianamente, da condurre con determinazione e soprattutto da far osservare con rigore, vista la delicatezza del tema trattato.” 
0 notes