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#fedeleromani
rosetanamenteblog · 8 months
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L'assessore bongenista
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Il cantiere della nuova scuola “Fedele Romani” ancora non parte. Abituati al solito pompa magna dell'amministrazione, non rilevo al momento segnali o aggiornamenti che confermino la volontà di spendere i corposissimi 11 milioni di euro assegnati come dal PNRR nazionale. Staremo a vedere gli sviluppi, tenendo sempre ben presente il malcontento generale per un'opera, ritenuta dai più, fuori dal contesto globale delle reali necessità scolastiche rosetane.
Un tema evidentemente ansiogeno per l'assessore Luciani che pur in uno stato comprensibilmente tormentato e tormentoso, ha risposto chiaramente alle sollecitazioni del consigliere di opposizione Di Giuseppe nel consiglio comunale del 28 luglio scorso. Basta guardare attentamente il video. Ecco, vorrei tornare a quei pochi minuti di pubblico intervento che ritengo tranquillizzanti per chi ha evocato possibili conflitti di interesse e di cuore per l'assessore stesso.
Non ho nessun elemento per dubitare dell'onestà e della veridicità di quanto affermato. Perché tutto in effetti ci può stare.
Può starci la sorprendente assegnazione di una somma importante durante una delle ultime sessioni bilancio della XVIII legislatura grazie all'intervento di un ex deputato oggi ex leghista.
Può starci la partecipazione ad un bando ed essere il primo progetto ad essere eliminato.
Può starci la casuale richiesta di rivalutazione e riammissione.
Può starci l'immediata riammissione a danno di due progetti in un territorio, Pratola Peligna e Sulmona, che qualche problema sismico in più e di relativo adeguamento dei plessi scolastici dovrebbero averlo rispetto a Roseto.
Dal punto di vista politico e amministrativo tutto questo può starci.
Ma anche dal punto di vista personale, e si badi bene, un amministratore durante la sua funzione è sempre uomo pubblico, può starci tutto di quanto evocato dall'assessore Luciani.
Può starci il casuale “treno che passa” nell'anonimato del progetto presentato.
Può starci la casuale scelta di una società collaborante con qualcuno con cui condivide un percorso di affettuosa vicinanza.
Può starci il rimetterci gratuito tempo e gratuita professionalità per il bene pubblico.
Può starci il mettere da parte le proprie possibilità di carriera.
Può starci rimetterci soldi, denari e guadagni per regalare all'ingrata Roseto un'opera dei migliori in assoluto.
Può starci tutto. Può starci casualmente tutto dal punto vista personale perché la vita è cosi, bella, strana e imprevedibile. E aggiungo che può starci, ed è cosa incredibilmente rara se non unica, un assessore (e il suo cuore) bongenista per la Roseto che verrà.
A parer mio, gentile assessore Luciani, manca però un solo atto per spazzare definitivamente e in un sol colpo tutte le assurde illazioni del chiacchiericcio rosetano della “gentaglia là”: presentare il progetto, metter su cantiere e dimettersi appena prima della programmata demolizione tornando a vita e professionalità privata. Una targa in stile bongenista “Patrizi/Guerrieri” sono certo che non gliela negherebbe nessuno al taglio del nastro per l'opera che, si spera, donerà gratuitamente alla città.
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rosetanamenteblog · 2 years
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A proposito di scuola e Pnrr...
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Dello stato di trascuratezza esterna della scuola media “Fedele Romani” ho gia abbondantemente parlato, più volte e  in tempi non sospetti. Una struttura pienamente funzionale e direi anche polivalente visto che è stata utilizzata per diversi lustri anche come sala consiliare e ultimo in ordine di tempo, anche per lo screen di massa Covid 19. Una struttura che secondo il mio modestissimo parere, avrebbe bisogno del solo ovvio: cioè di quella manutenzione ordinaria e straordinaria per mantenerla in ordine e esternamente decorosa, cosa che è mancata quasi totalmente in questi ultimi dieci anni. Non entro però nel merito della querelle che ha visto ferocemente contrapposti l'amministrazione del messìa con i suoi “unici e migliori” con la comunità scolastica tutta.
Credo che due elementi siano stati disattesi e per nulla affrontati. 
Il primo è quello del buon senso, considerato che i fondi del PNRR non sono in realtà a fondo perduto ma con un costo di fondo che andrà, volenti o nolenti, rimborsato da tutta la comunità: o li spendi bene e con cognizione di causa altrimenti è meglio non richiederli. 
Il secondo riguarda il tema demografico che si riallaccia automaticamente al primo e va dritto nella problematica della programmazione scolastica. Non puoi decidere di buttar giù un plesso scolastico e rifarlo ex novo senza aver valutato gli aspetti sociali di crescita o decrescita del tuo comune; ancor di più dopo questi due anni e passa di pandemia infinita, di conseguente incertezza e crisi economica che di certo non ha dato nessuna accelerata  al desiderio di avere figli. Desiderio che ora avrà ulteriore regresso con i sentori di guerra che pervadono tramite il sensazionalistico bombardamento dei media e, non è difficile pensarlo, con una prospettiva demografica che rischia di presentare il conto a saldo negativo per oltre un decennio.  
Allora da cittadino mi chiedo: un'analisi della popolazione scolastica nel breve e medio termine è stata fatta? Se è stata fatta chiedo venia, sarebbe interessante appurarne i contenuti e di rimando  orecchie tirate a coloro che volutamente non informano e non condividono. Se invero questa analisi sociale è stata disattesa allora è cosa grave nella sua superficialità.
Non rimane che attendere la risposta degli organi competenti alla richiesta di oltre 11 milioni di euro per il “problema” scuola Fedele Romani.
Ah dimenticavo! Nel contempo mia figlia e i suoi numerosi amichetti della primaria Celommi” di Via Manzoni, vengono portati in palestra attraversando ben 3 strade comunali dove non esistono percorsi di sicurezza dedicati, né marciapiedi laterali. Tutto vocato e demandato all’impegno e al senso di responsabilità della Dirigente scolastica e degli insegnanti, veri eroi sulle disastrate macerie della politica autoreferenziale.
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