Tumgik
#capitalistismo
aitan · 5 years
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Da più parti, soprattutto da sinistra, si guarda con sospetto al risalto internazionale ottenuto dalle proteste di Greta Thunberg.
Per molti lei è solo un’agente (probabilmente inconsapevole) di un cambiamento epocale del capitalismo che sta spingendo verso una nuova economia basata su auto elettriche, bottiglie di alluminio, bioplastiche, energia verde.
Personalmente non mi sento di escludere che ci siano i soliti pescecani che girano intorno ai corpi sanguinanti che galleggiano nelle acque della contemporaneità, pronti ad azzannare la preda e trarne profitto.
Ma se si leggono le autentiche parole pronunciate da Greta nei suoi discorsi pubblici si scopre che in più parti vengono sottolineati “gli aspetti di giustizia ed equità” e che il suo è un messaggio dalla portata molto più rivoluzionaria dell’affermazione di un semplice cambiamento di stili di vita.
“Come osate far finta che questo può essere risolto con il business-as-usual e alcune soluzioni tecniche?”, afferma nel suo ultimo discorso pubblico tenuto a New York in un vertice sul clima delle Nazioni Unite.
Insomma, non si tratta solo di cambiare la nostra way of life o di cercare palliativi che ci permettano di tenere in piedi il sistema in atto. Si tratta di cambiare il sistema.
È la parte più ignorata e sottaciuta del Thunberg-pensiero, la parte più scomoda…
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