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#Ettore Foà
perfettamentechic · 6 months
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29 ottobre … ricordiamo …
29 ottobre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2021: Rossano Rubicondi, personaggio televisivo, conduttore televisivo e attore italiano, noto per essere stato il quarto marito della miliardaria Ivana Trump nel 2008 e divorziando nel 2009. Inizia a fare lo spogliarellista e il fotomodello in coppia con il fratello maggiore. Trasferitosi a Londra all’età di 22 anni, continua a lavorare come modello e in seguito come attore, ricoprendo piccoli…
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agrpress-blog · 6 months
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Tre anni fa, il 2 novembre 2020, moriva (nel giorno del suo ottantesimo compleanno) il grande attore, cabarettista, doppiatore, conduttore e regista, interprete di film quali La mortadella di Mario Monicelli, La Tosca di Luigi Magni, L’eredità Ferramonti di Mauro Bolognini, Febbre da cavallo di Steno, Casotto di Sergio Citti, Un matrimonio di Robert Altman ed altri. Nato a Roma nel 1940, grandissimo attore di teatro, dove spazia dai monologhi alle commedie musicali, incontra un grande successo in televisione, riproponendo sul piccolo schermo i suoi spettacoli più riusciti. Fin da ragazzo suona vari strumenti (chitarra, pianoforte, fisarmonica, contrabbasso) e canta nelle feste studentesche e nei bar all’aperto. Si iscrive al Centro Teatro Ateneo, in cui insegnano attori quali Giancarlo Sbragia e Arnoldo Foà, e in seguito frequenta il corso di mimica di Giancarlo Cobelli, che nota le sue qualità e lo scrittura per un suo spettacolo d’avanguardia, Can Can degli Italiani (1963), che segnerà il debutto teatrale del giovane Proietti. Negli anni successivi lo troviamo in ruoli secondari con vari gruppi teatrali: in Il mercante di Venezia (1966) di Ettore Giannini, e, con il Gruppo Sperimentale 101 Le mammelle di Tiresia (1968) di Guillaume Apollinaire; Nella giungla delle città (1968) di Bertolt Brecht, Coriolano (1969) di William Shakespeare, Il dio Kurt (1969) di Alberto Moravia, e altre opere, fino al primo grande successo, quando viene inaspettatamente chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. A seguire il dramma di Sam Benelli La cena delle beffe (1974), con Carmelo Bene; nel ’76 A me gli occhi, please, considerata una fra le sue prove teatrali più riuscite, e che sarà riportata in scena con grande successo nel ’93, ’96 e, nel 2000, al Teatro Olimpico. Nel ’78, con Sandro Merli, diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, dove crea un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori che rappresenterà un vero trampolino per volti noti dello spettacolo (Flavio Insinna, Enrico Brignano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani e molti altri). Segue una serie di performances, fra cui Il bugiardo di Carlo Goldoni (1980, regia di Ugo Gregoretti), Edipo re di Sofocle (1981, regia di Vittorio Gassman), I sette re di Roma di Luigi Magni (1989, regia di Pietro Garinei), e altre per le quali, oltre a recitare, cura anche la regia, come Caro Petrolini (1979), Cyrano de Bergerac (1985), Liolà di Luigi Pirandello (1988), Guardami negli occhi (1989) e La pulce nell’orecchio (1991) di Georges Feydeau, Socrate (2000, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone), Full Monty (2001, versione teatrale del film omonimo del ’97), Io, Toto e gli altri (2002, ripreso quattro anni dopo), e molti altri. A partire dagli anni Ottanta ha diretto anche alcune opere liriche: Tosca di Giacomo Puccini nel 1983, Don Pasquale di Gaetano Donizetti nel 1985, Falstaff e Nabucco di Giuseppe Verdi (rispettivamente nel 1985 e nel 2009), Le nozze di Figaro e Don Giovanni (nel 1986 e nel 2002) di Wolfgang Amadeus Mozart, Carmen di Georges Bizet nel 2010. Istrionico, grande improvvisatore, dotato di un’ottima voce e molto audace negli sperimentalismi, al cinema lo ricordiamo nel ruolo del fidanzato di Sophia Loren nel farsesco La mortadella (1971) di Mario Monicelli, ironico protagonista del musicale Tosca (1973) di Luigi Magni, in cui recita con Monica Vitti, interprete del giovane Pippo nel calligrafico L’eredità Ferramonti (1976) di Mauro Bolognini, stallone da quattro soldi nel cinico Casotto (1977) di Sergio Citti, fanfarone nel satirico Un matrimonio (1978) di Robert Altman, in cui recita con Vittorio Gassman. A partire dalla fine degli anni Ottanta dirada notevolmente le sue apparizioni cinematografiche per proseguire l’attività teatrale e quella televisiva, dove ottiene grande successo con le serie Il Maresciallo Rocca (1996-2004) e L’avvocato Porta (1997-98).
Fra gli altri film ricordiamo Se permettete parliamo di donne (1964) di Ettore Scola, Le piacevoli notti (1966) di Armando Crispino e Luciano Lucignani, La ragazza del bersagliere (1967) di Alessandro Blasetti, Lo scatenato (1967) di Franco Indovina, La matriarca (1968) di Pasquale Festa Campanile, Una ragazza piuttosto complicata (1969) di Damiano Damiani, La virtù sdraiata (1969) di Sidney Lumet, tratto dal libro omonimo di Antonio Leonviola ed interpretato da Anouk Aimée, Omar Sharif, Didi Perego, Fausto Tozzi e Lotte Lenya (la grande attrice di teatro austriaca, vedova del musicista e compositore Kurt Weill ed interprete di Jenny nella prima rappresentazione di L’opera da tre soldi – 1929 – di Bertolt Brecht), Brancaleone alle crociate (1970) di Mario Monicelli, Bubù (1971) di Mauro Bolognini, Gli ordini sono ordini (1972) di Franco Giraldi, Meo Patacca (1972) di Marcello Ciorciolini, La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, con Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Ugo Tognazzi e Salvo Randone, Le farò da padre (1974) di Alberto Lattuada, Musica per la libertà (1975) di Luigi Perelli, Bordella (1976) di Pupi Avati, Chi dice donna dice donna (1976) di Tonino Cervi, Febbre da cavallo (1976) e Mi faccia causa (1985) di Steno, Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa (1978) di Ted Kotcheff (il futuro regista di Rambo), Due pezzi di pane (1979) di Sergio Citti, Non ti conosco più amore (1980) di Sergio Corbucci, Di padre in figlio (1982) di Vittorio Gassman, FF. SS.” – Cioè: “che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? (1983) di Renzo Arbore, Eloise, la figlia di D’Artagnan (1994) di Bertrand Tavernier, Panni sporchi (1998) di Mario Monicelli, Tutti al mare (2011) di Matteo Cerami, Indovina chi viene a Natale? (2013) di Fausto Brizzi, Alberto il grande (2014) di Carlo e Luca Verdone, Il premio (2017) di Alessandro Gassman, Pinocchio (2019) di Matteo Garrone. Ha doppiato attori quali Marlon Brando - in Riflessi in un occhio d’oro (1967) di John Huston, Richard Burton - Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols -, Alex Cord - I cinque disperati duri a morire (1970) di Gordon Flemyng - , Kevin Costner - Attraverso i miei occhi (2019) di Simon Curtis - , Robert De Niro - Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1972) di Martin Scorsese, Gli ultimi fuochi (1976) di Elia Kazan, Casinò (19959 di M. Scorsese - , Ray Danton - Agente speciale L.K. Operazione Re Mida (1967) di Jesus Franco - , Kirk Douglas - Uomini e cobra (1970) di Joseph L. Mankiewicz -, Henry Fonda - L’ora della furia (1968) di Vincent McEveety -, Richard Harris - Camelot (1967) di Joshua Logan, Un uomo chiamato cavallo (1970) di Elliott Silverstein -, Charlton Heston - 23 pugnali per Cesare (1970) di Stuart Burge, Hamlet (1996) di Kenneth Branagh -, Dustin Hoffman - Lenny (1974) di Bob Fosse -, Anthony Hopkins - Hitchcock (2012) di Sacha Gervasi -, Rock Hudson - I due invincibili (1969) di Andrew V. McLagen -, Dean Jones - Tutti i mercoledì (1966) di Robert Ellis Miller -, Paul Newman - Buffalo Bill e gli indiani (1976) di Robert Altman - , Michael Pate - Il ritorno del pistolero (1966) di James Neilsen -, Gregory Peck - La notte dell’agguato (1969) di Robert Mulligan -, Michel Piccoli - Diabolik (1968) di Mario Bava -, Jean Reno - I visitatori (1993) di Jean-Marie Poiré -, George Segal - Gioco senza fine -, Dick Shawn - Per favore, non toccate le vecchiette (1967) di Mel Brooks - , Robert Stack - Il più grande colpo del secolo (1967) di Jean Delannoy -, Sylvester Stallone - Rocky (1976) di John G. Avildsen, F.I.S.T. (1978) di Norman Jewison -, Benito Stefanelli - I giorni dell’ira (1967) di Tonino Valerii -, Donald Sutherland - Il Casanova di Federico Fellini (1976) di Federico Fellini. A teatro, a partire dagli anni Sessanta, recita in decine di pièces e, dal decennio successivo, dirige varie opere ed opere liriche. In televisione appare anche in vari film tv - La maschera e il volto
(1965) di Flaminio Bollini, La fantastica storia di Don Chisciotte della Mancha (1970) di Carlo Quartucci, Romanzo popolare italiano (1975) e Viaggio a Goldonia (1982) di Ugo Gregoretti, Fregoli (1981) di Paolo Cavara, Gli innocenti vanno all’estero (1983) di Luciano Salce, La bella Otero (1984) di José Maria Sanchez, Io a modo mio (1985) di Eros Macchi, Sogni e bisogni (1987) di Sergio Citti, Un figlio a metà (1992) e Un figlio a metà - Un anno dopo (1994) di Giorgio Capitani, Mai storie d’amore in cucina (2004) di G. Capitani e Fabio Jephcott, Il veterinario (2004) di J. M. Sanchez - ed in sceneggiati, serie e miniserie - I grandi camaleonti (1964) di Edmo Fenoglio, Il circolo Pickwick (19669 e Le tigri di Mompracem (1974) di Ugo Gregoretti, Il viaggio di Astolfo (1972) di Vito Molinari, Facciaffittasi (1987), Italian Restaurant (1994), Il signore della truffa (2011) di Luis Prieto, L’ultimo papa re (2013) di Luca Manfredi, Una pallottola nel cuore (2014-18). Nel 2018-19 ha partecipato a due puntate del programma documentaristico Ulisse - Il piacere della scoperta di Piero e Alberto Angela, e ad una puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori di A. Angela.
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Il geroglifico e il compasso
 “Gino Cervi, Carlo Dapporto, Ettore Petrolini, Annibale Ninchi, Alighiero Noschese, Gino Cervi, Carlo Dapporto, Totò, Arnoldo Foà, Ettore Maiorca, Hugo Pratt, Giovanni Bovio, Giosuè Carducci, Emilio Servadio, Mario Angeloni, Ernesto Nathan. Ma anche John Glenn, Clarke Gable. Edwin Aldrin, Leroy Gordon, John Wayne, Cecil De Mille, Glenn Ford, Buffalo Bill […]”, attacca in modo un po’ folcloristico, citando noti “fratelli”,  il post dedicato a una mostra celebrativa sulla nascita della massoneria moderna (http://www.grandeoriente.it/gran-loggia-2017-massoneria-e-trecento-anni-di-modernita-una-mostra-ricorda-i-massoni-protagonisti-del-novecento/).
Ma a ricordare l’anniversario si possono trovare anche pagine più mirate come quella che riporta l’intervista al Gran Maestro Antonio Binni (http://www.granloggia.it/news/trecento-anni-della-massoneria-moderna): “La Libera Muratoria è una realtà planetaria che ha assunto nel tempo caratteri peculiari. La massoneria moderna nasce ufficialmente a Londra nel 1717 […] Questo accade perché si era compreso che bisognava trovare un terreno d’intesa al di fuori di quelle realtà fattuali che, fino a quel momento, erano state vissute, in particolare le guerre di religione […] Nasce così, potremmo dire si “inventa”, la religione laica, la religione secondo ragione. Ed è la Loggia che crea i presupposti e genera questo passaggio da una mentalità operativa a una mentalità speculativa, un passaggio che trova il terreno fertile in un illuminismo in germe”.
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Istituzione riti e cerimonie dell'ordine de' Francs-Maçons ossian Liberi Muratori colla descrizione e disegno in rame della loro Loggia e insieme un preciso dettaglio delle funeste loro peripezie.- In Venezia: presso Leonardo Bassaglia, 1785.
L’auspicato ritorno a una pace europea fra nazioni cattoliche e protestanti (l'Inghilterra e la Spagna anzitutto) per il tramite di un programma mutuato dalla tradizione magico-ermetica rinascimentale era peraltro già stato perseguito da altri gruppi segreti che avrebbero conosciuto il loro epilogo nel movimento dei Rosacroce, la cui simbologia e “tradizione” furono riprese non a caso da alcune logge massoniche.
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Les plus secrets mystères des hauts grades de la maçonnerie, dévoilés, ou Le vrai Rosecroix, traduit de l'anglois; suivi du Noachite, traduit de l'allemand. - A Jérusalem, 1767.
La matrice filosofica della massoneria era comunque quella del deismo inglese, caratterizzato non tanto da un corpus unitario di dottrine quanto dall’analisi spregiudicata dei fondamenti dell'autorità ecclesiastica, e dalla ricerca di un presunto significato originario dei testi sacri. La corrente deista si era assunta il compito civile di una riforma del sapere e della morale sul modello della Ragionevolezza del Cristianesimo di Locke (1695), sostanzialmente con l’equiparazione della religione rivelata a una morale universale.
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Les Francs-Maçons écrasés; suite du livre intitulé: L'ordre des Francs-Maçons trahi. Traduit du Latin. - A Amsterdam, 1778
I nuovi orientamenti filosofici europei giunsero in Italia e specificatamente a Milano per il tramite di aristocratici sempre più influenzati dalla pubblicistica e dalla frequentazione dei salotti anglo-francesi, che ebbero un’eco nelle numerose accademie diffusesi in città, già a partire dal XVII secolo. Molte logge furono comunque chiuse alla fine del XVIII secolo da misure di polizia adottate quasi contemporaneamente da tutti i governi, per ricomparire poi in età napoleonica su scala nazionale. Nel 1804 fu creato a Napoli il Grande Oriente della Divisione dell’Armata d’Italia con a capo il generale Giuseppe Lechi, mentre l’anno successivo fu fondato a Milano il Grande Oriente d’Italia, e la carica di gran maestro fu affidata al viceré, Eugenio Beauharnais.
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Catechismo degli apprendenti. - [18..?].-16 p.; in 12⁰. (Titolo dell'intestazione)
Un problema storiografico dibattuto ma non risolto è quello relativo al ruolo svolto dalla massoneria nel processo risorgimentale (cfr.: F. CONTI, Storia della massoneria italiana: dal risorgimento al fascismo, Bologna, Il mulino, 2003, pp. 23-28). Difficilmente determinabile dal punto di vista “istituzionale” è innegabile ideologicamente la sintonia fra le ascendenze massoniche e l’impianto delle correnti risorgimentali moderate o rivoluzionarie, così che non è arbitrario considerare la Carboneria e altre analoghe osservanze quali espressione repubblicana della corrente libero-muratoriana. Pienamente documentato è invece il ruolo politico assunto dalla massoneria negli anni tra l’Unità e il fascismo, pur nel contesto di forze politiche diverse: liberali cavouriani, democratici garibaldini, radicali, socialisti riformisti e rivoluzionari, ai quali nel primo dopoguerra si aggiunse anche un considerevole numero di fascisti. La sintonia di vedute e obiettivi tra le logge e gli esponenti politici dell’Italia unita indurranno Antonio Gramsci ad affermare che, in assenza di un moderno partito liberale, la massoneria avesse costituito la forma associativa tipica della borghesia italiana. Gli esponenti della massoneria si distinsero per un esplicito progetto di “egemonia culturale”, documentato dall’assemblea del Grande Oriente d’Italia, tenutasi a Roma nel maggio 1890 per tracciare un bilancio delle iniziative intraprese, e per svilupparne altre negli anni seguenti. Come ebbero modo di constatare con compiacimento i convenuti, molti progetti della massoneria erano già allora divenuti legge dello Stato o avevano comunque trovato concreta attuazione. L’attività legislativa in ambito civilistico era in effetti considerata dalla nuova classe dirigente la via maestra al fine di trasformare la società per integrare la nazione nello Stato. Il risultato più eclatante dell’influenza della massoneria sulla politica italiana si ebbe comunque in occasione della guerra 1914-1918 come ha messo in luce un recente studio: M. Cuzzi, Dal Risorgimento al Mondo nuovo. La massoneria italiana nella prima guerra mondiale, Firenze, Le Monnier, 2017. Il Grande Oriente d’Italia fu infatti tra le forze decisive per l’intervento a fianco dell’Intesa (pur in presenza di una corrente minoritaria favorevole al neutralismo di Giolitti), ma soprattutto ebbe un grande rilievo nel respingere i tentativi di giungere a un armistizio di compromesso per fermare il conflitto in corso.
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perfettamentechic · 3 years
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29 ottobre … ricordiamo …
29 ottobre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2019: John Witherspoon, John Weatherspoon, è stato un attore e comico americano che si è esibito in vari programmi televisivi e film. (n. 1942) 2010: Cecilia Sacchi, attrice e conduttrice televisiva italiana. Figlia del critico cinematografico Filippo Sacchi e di Josepha Gianzana, moglie dell’attore Vittorio Mezzogiorno e madre dell’attrice Giovanna Mezzogiorno. (n. 1938) 2002: Marina Berti,…
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