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#Ed O'Bradovich
badmovieihave · 6 months
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Bad movie I have Brian's Song 1971
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nicklloydnow · 7 months
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“Well, the only thing I can say about the great Dick Butkus—I’ll say it in a poem. Roses are red and violets are blue, if you got any sense, you’ll keep Butkus away from you.” - Deacon Jones
“Dick Butkus, arguably the fiercest Monster of the Midway, has died at age 80, the Chicago Bears announced Thursday.
Butkus became a Bears legend and Pro Football Hall of Famer in his nine-year career, which started in 1965. The middle linebacker was a vicious tackler whose intimidating presence put some players on their heels before the ball was even snapped.
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Hall of Fame defensive end Deacon Jones once called Butkus a "maniac" and "well-conditioned animal." Butkus appeared to want to send a message with every tackle.
"I want to just let 'em know that they've been hit, and when they get up, they don't have to look to see who it was that hit 'em," Butkus once told NFL Films. "It shouldn't be any puzzle. When they come to, they got to say, 'It must've been Butkus that got me.'"
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He made the Pro Bowl in eight of his nine seasons, but a chronic knee injury abruptly ended his career in 1974 at age 31.
"Dick Butkus was a fierce and passionate competitor who helped define the linebacker position as one of the NFL's all-time greats," NFL commissioner Roger Goodell said in a statement Thursday. "Dick's intuition, toughness and athleticism made him the model linebacker whose name will forever be linked to the position and the Chicago Bears.
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Butkus finished his career with 1,020 tackles and 22 interceptions. He was named first team All-Pro five times, won the George Halas Award in 1974 and was elected to the Pro Football Hall of Fame in his first year of eligibility in 1979.
He also was named to the NFL's all-decade teams in the 1960s and 1970s and is a member of the league's 75th and 100th anniversary all-time teams.
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Butkus would hit runners high, wrap them up and drive them to the ground like a rag doll. Sports Illustrated once called him "The Most Feared Man in the Game."
When the Detroit Lions unveiled an I-formation against the Bears at old Tigers Stadium, Butkus knocked every member of the "I" -- the center, quarterback, fullback and halfback -- out of the game.
Said teammate Ed O'Bradovich: "Just to hit people wasn't good enough. He loved to crush people."
"I wouldn't ever go out to hurt anybody deliberately," Butkus once replied tongue-in-cheek when asked about his on-field reputation. "Unless it was, you know, important... like a league game or something."
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The Pro Football Hall of Fame lowered its flags to half-staff in Butkus' honor.”
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invisible-show · 7 years
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La notte del campanello - artisti
Maria Chavez (Perù/USA)
Nata a Lima, Maria Chavez è una sound artist, DJ e turntablist residente a Brooklyn, New York. Diplomatasi in Ingegneria Audio presso il Community College di Houston, è ricercatrice presso la Goldsmith’s University di Londra. Pioniera del turntablism astratto, Chavez utilizza il giradischi come elemento di scultura sonora e non soltanto come generatore di musiche. Esibitasi nei più importanti festival sperimentali europei, ha collaborato con fondazioni artistiche e musei in progetti interdisciplinari.  un ascolto
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foto di Jamie O'Bradovich
Quasi Una Fantasia (Belgio)
Quasi Una Fantasia è un duo lirico-sperimentale d’ispirazione minimalista attivo a Bruxelles e formato dal multistrumentista belga Pierre-Jean Vranken e dalla “diva” austriaca Christina Van Peteghem, una commistione armonica di composizione elettroacustica e spoken word lirico. Vranken ha studiato musicologia e composizione elettroacustica con Pietro Donatoni ed è organizzatore del festival di musica iconoclasta Nuis de Beau Tas. Van Peteghem è un soprano autodidatta, figlia di un cantante lirico.  un ascolto
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Beast Nest (USA)
Sharmi Basu è “una musicista sperimentale queer di colore di origini sud-asiatiche”. Residente ad Oakland, si è diplomata in musica elettronica e recording media al Mills College con uno studio sul ruolo dei musicisti di colore nella musica sperimentale. Organizza workshop di “decolonizzazione” musicale. Attiva nella fervida scena noise queer della Baia, come Beast Nest compone collage astratti e atonali assemblando glitch robotici e synth celestiali. A taste of India (2016) è un tributo elettronico alle sue origini indiane. un ascolto
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Alessandra Novaga (Italia)
Nata a Latina, Alessandra Novaga si è formata come chitarrista classica tra il Conservatorio di Vicenza e la Musikhochschule di Basilea. Si rivolge alla sperimentazione e all’improvvisazione ed elegge la chitarra a strumento di esplorazione sonora. Collabora con compositori quali Elliott Sharp e Sandro Mussida, suona partiture grafiche, scrive per il teatro e si esibisce fra l’Europa e gli Stati Uniti. I suoi ultimi album sono Movimenti Lunari (Blume, 2016) e Fassbinder Wunderkammer (Setola di Maiale, 2017). un ascolto
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foto di Roberto Masotti
Sergey Yashenko (Russia/USA) 
Nato in Unione Sovietica, Sergey Yashenko scopre la musica occidentale grazie al padre, che “contrabbandava dischi nel porto di San Pietroburgo”. Nel 2000 è a San Francisco e nel 2012 avvia Big Debbie, progetto industrial con ossessivi beat di drum machine, fangose linee di basso, voce e manipolazioni. Si sposta a Los Angeles e intraprende tour tra gli Usa, l’Europa e la Russia con i texani Future Blonds e i moscoviti Asian Woman on the Telephone. Nel 2015 pubblica AB-RA-CA-DEB-RA per Ratskin Records. un ascolto
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Helena Espvall (Svezia/Portogallo) 
Helena Espvall-Santoleri è una violoncellista di Stoccolma, dove ha suonato musica classica e araba. Nel 2000 si sposta a Philadelphia, si dedica alla musica improvvisata e si inserisce nella scena folk psichedelica locale. Con gli Espers e altre band incide per l’etichetta Drag City di Chicago e collabora con il rocker mistico Masaki Batoh dei Ghost. Improvvisatrice cello e loop dalle infinite possibilità, si esibisce nei più importanti festival del genere, quali Big Sur Experimental e High Zero di Baltimora. Vive a Lisbona. un ascolto
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Lino Capra Vaccina (Italia)
Lino “Capra” Vaccina è un percussionista-compositore, figura mitica della nuova musica italiana. Cresciuto a Milano, studia alla Civica Scuola, dove poi insegna. Nel 1970 fa parte della band etno-pop Aktuala. Collaboratore di Battiato, nel 1975 forma il celebre live act Il telaio magnetico. Dal 1979 al 1985 suona nell’orchestra della Scala, dove incontra Stockhausen, Nono, Abbado. Nel 1978 pubblica l’album strumentale Antico Adagio, divenuto negli anni un cult del minimalismo e della musica di ricerca a livello mondiale. Nel 2015 l'album Arcaico Armonico segna il suo acclamato ritorno in studio e sulla scena live.un ascolto
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foto di URSSS
Olivia Salvadori e Sandro Mussida (Italia/UK) 
Sandro Mussida è un violoncellista, compositore e performer elettronico. Olivia Salvadori, italo-australiana, è un soprano lirico, solo performer e sperimentatrice. Formatisi a Milano, residenti a Londra e attivi nella scena contemporanea europea, sono ideatori della piattaforma TuttoQuestoSentire. Nell’inverno 2016 hanno pubblicato per Sony Classical l’album Dare Voce, esplorazione antologica di brani che incrociano il belcanto e il minimalismo, la sperimentazione elettroacustica e lo stile mediterraneo. un ascolto
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foto via Zero
La chiusura dello sleep concert sarà musicata con una live selection curata da Andrea “Onga” Ongarato, titolare dell’etichetta Boring Machines. Fondata nel 2006 a Castelfranco Veneto come etichetta "di musica malinconica", Boring Machines un'eccellenza riconosciuta internazionalmente per qualità ed originalità della sua proposta musicale.
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foto di Fabio Orsi
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