Tumgik
#Carlos Fenollosa
n0thingiscool · 1 year
Text
A bit of a rabbit hole. Filing this under shit I didn't realize is happening. Email has become fucked. Here's a good opinion piece on why from Dev Carlos Fenollosa's point of view. And it's valid ...
0 notes
mitchipedia · 2 years
Text
After self-hosting my email for twenty-three years I have thrown in the towel. The oligopoly has won.
Carlos Fenollosa:
Many companies have been trying to disrupt email by making it proprietary. So far, they have failed.
Email keeps being an open protocol. Hurray?
No hurray. Email is not distributed anymore. You just cannot create another first-class node of this network.
Email is now an oligopoly, a service gatekept by a few big companies which does not follow the principles of net neutrality.
7 notes · View notes
Text
Este es el precio que pagamos por tener email gratis
See on Scoop.it - Education 2.0 & 3.0
El desarrollador y emprendedor Carlos Fenollosa intentó autoalojar su correo durante más de dos décadas. Al final tiró la toalla. El control de las grandes era insuperable.
0 notes
technophia · 1 year
Text
Todos tenemos e-mail y a todos nos da igual que sea gratis: este es el precio que pagamos
Todos tenemos e-mail y a todos nos da igual que sea gratis: este es el precio que pagamos
El desarrollador y emprendedor Carlos Fenollosa intentó autoalojar su correo durante más de dos décadas. Al final tiró la toalla. El control de las grandes era insuperable. La conocida frase que dice que “si en internet algo es gratis, es que el producto eres tú”, parece por fortuna haber calado en los últimos años entre los usuarios. Somos más críticos con las redes sociales o con los portales…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
pangeanews · 4 years
Text
“Il problema cinese da solo è così vasto che nessuna nazione può permettersi ormai di ignorarlo”. Il libro fondamentale di Ezra Pound: “Cathay” (tranquilli, in Italia non c’è più)
Nel 1915 Ezra Pound pubblica a Londra, in una bellissima edizione in coperta azzurra – che ricorda, col senno del dopo, i volumi Scheiwiller – per Elkin Mathews, Cathay, silloge – all’apparenza – di poesie cinesi del canone classico. Per lo stesso editore Pound aveva pubblicato Personae (1909), Exultations (1909), Canzoni (1911). Sono gli anni in cui il poeta fonda riviste – “Blast”, ad esempio, con Wyndham Lewis – e avanguardie, che nascono e subito muoiono – l’imagismo, il vorticismo –, anni, cioè, in cui cerca la propria voce. Con Cathay, prima di tutti, ad esempio, il poeta insegna che la vera avanguardia è scavare nei recessi di civiltà perdute. Pensate a Picasso ispirato dall’arte africana, a Van Gogh sedotto dalle stampe giapponesi: Pound trova in Cina il suo linguaggio. Autentico. Autonomo. Perché è attraversando qualcosa che si approda a se stessi. Per alcuni, Cathay è la più bella raccolta di poesie di Pound. Non è un puzzle critico: sappiamo che il poeta, quando traduce, crea – un esempio nostrano: Quasimodo che piglia e modella i lirici greci. Sentite che bellezza i versi dell’apocrifo Rihaku (la traduzione è di Alfredo Rizzardi):
A settentrione delle mura monti azzurri, Bianco fiume che serpeggi intorno ad essi; Qui dobbiamo separarci E andarcene per miglia e miglia di erba morta.
La mente simile ad ampia nuvola ondeggiante, Il tramonto simile all’addio di vecchi amici Che di lontano s’inchinano al di sopra delle mani congiunte. I cavalli nitriscono l’un l’altro Mentre partiamo.
*
Quando è estetico, l’interesse di Pound è soprattutto ‘scientifico’, infine etico. Pound aveva scoperto la grandezza della poesia cinese antica e del teatro giapponese Noh (amore, quest’ultimo, condiviso con William B. Yeats) attraverso gli studi di Ernest Fenollosa, insigne studioso americano, orientalista entusiasta, già professore all’università di Tokyo, morto a Londra nel 1908. Pound vedeva nell’ideogramma cinese – usato con continuità nei Cantos – un “mezzo di poesia”, come scrive, con indole profetica, come sempre, nel saggio dedicato a Fenollosa: “Il secolo ventesimo non solo apre una pagina nuova sulla storia del mondo, ma schiude anche un nuovo sorprendente capitolo. Orizzonti di strani futuri si aprono all’uomo: culture che abbracciano il mondo intero… Il problema cinese da solo è così vasto che nessuna nazione può permettersi ormai di ignorarlo”. Non solo Pound impone il tema della grande poesia classica orientale, poi di moda (in Italia, fu sdoganata anche da Montale), con forza (“Abbiamo degradato i Giapponesi al rango di plagiari. Abbiamo ritenuto stupidamente che la storia cinese non presentasse alcun barlume di cambiamento nell’evoluzione sociale, nessun’epoca saliente di crisi morale e spirituale… Disgraziatamente in America e Inghilterra si è fatta strada l’idea che la poesia cinese e giapponese sia quasi un gioco futile, senza importanza nel complesso delle grandi letteratura”), ma gl’interessa l’ideogramma come dispositivo linguistico. L’ideogramma infatti è concreto, visivo, molteplice. È immagine che diventa suono e che crea, con forza sintetica, ineguagliata, molti sensi. L’ideogramma sembra rispondere all’utopia di Rimbaud (le parole che si odorano, si vedono, si toccano) e ai criteri dell’imagismo (che postula di “trattare direttamente la ‘cosa’”, non usare parole di troppo, definire un ritmo). L’ideogramma è un amuleto: sei tu a farlo parlare.
*
Insomma, Cathay è il punto di snodo della poetica di Pound. Negli States la Fordham University Press, per la cura di Timothy Billings, ha pubblicato una critical edition del libro, che va trattato come testo poetico di Ezra Pound più che come abbecedario del sinologo dilettante. Nel mondo spagnolo, Buenos Aires Poetry ha da poco partorito una versione di Cathay per la cura di Juan Arabia, poundiano di platino. Anche noi avevamo una bella edizione di Cathay, nella collana ‘trilingue’ Einaudi curata da Valerio Magrelli: in quel caso le poesie di Pound furono ‘trattate’ da Maria Rita Masci e Alessandra C. Lavagnino. Naturalmente quel libro, edito nel 1997, così importante (e bello!, pura poesia desunta da nuvole e pietre), ora risulta “non disponibile”.
*
Certo, non che vada meglio in altri mondi all’apparenza ‘avanzati’, più colti. In un saggio pubblicato sulla rivista del “The Russell Kirk Center”, J.L. Wall usa miniere di preservativi per dirci sapide ovvietà, cioè che Pound è “una delle figure cardine della letteratura del XX secolo”. Prima però dobbiamo sorbirci un pippone retorico e puritano (“Cosa dovremo fare di Pound? Una risposta sarebbe ‘cancellarlo’, gettare la sua statua nel fiume e attendere che l’acqua la cancelli. Un gesto del genere non è privo di fondamento: definire ripugnante la sua politica e la sua personalità è un eufemismo. Ma sarebbe anche troppo semplice. Le impronte di Pound sono ovunque: su The Waste Land, ma anche sulle carriere di Yeats, Frost, William Carlos Williams e H.D.; sulla pubblicazione dell’Ulisse di Joyce; sull’imagismo, il vorticismo, la ‘nuova poesia’ del secolo scorso”) e una proposta critica inaccettabile (“È stato poeta di talento, innovativo, fino ai trentacinque anni. I Cantos, sui quali ha scommesso la propria reputazione, sono stati un fallimento”: idiozia al cubo, Pound è poeta implacabile perché imperfetto, imperituro proprio nelle ultime poesie, della vecchiaia, nitide come profezie mutilate, al vento, come uno che vada a bracciate nello stellato). Amen. Affrettiamoci a ripubblicare Cathay.
*
L’impegno di Pound dentro la letteratura cinese, come detto, continuò, con l’ostinazione dell’avventuriero. Quando fu arrestato, prese con sé i libri di Confucio, consolazione al St. Elizabeths. Nel 1954 la Harvard University Press pubblica la sua versione di The Classic Anthology Defined by Confucius, tradotta per Scheiwiller da Carlo Scarfoglio nel 1964 (“È questo il tesoro di voci e di vite umane che ci è stato tramandato dal fondo degli ultimi tremila anni; che Confucio, secondo i cinesi, ha non creato, ma messo nella sua vera luce e che Ezra Pound ha reso accessibile a tutti coloro che sanno legger l’inglese”). Nel 1951 aveva tradotto gli Analecta, specificando che “lo studio della filosofia confuciana giova maggiormente di quella greca in quanto non si spreca tempo in vane disquisizioni sull’errore”. Di “ricerca etica e linguistica” più che di traduzione parla Mary de Rachewiltz, che di quel libro ha curato la versione italiana, sempre per Scheiwiller. Sulla copertina gialla, adornata da ideogramma in rosso, l’autore risulta “Pound-Confucio”. Anche quei libri sono difficili da trovare, va da sé, e sono un autentico tesoro.
*
“Non conoscere le parole significa non possedere il fluido necessario per conoscere gli uomini” sentenzia Confucio attraverso Pound. Nell’educazione canonica, per chi volesse raggiungere ruoli di governo, in Cina e in Giappone, all’epoca, era necessario superare prove che dimostrassero la conoscenza della lirica, in tutti i suoi generi, nelle sue forme cangianti. Non si doveva diventare poeti, ma saper scrivere poesia: cioè conoscere l’arte dell’allusione, riposare all’ombra di alcune lettere, distinguere la logica dall’ispirazione. Ignari della grammatica, del ritmo, della presenza retorica sarebbe stato impossibile condurre un popolo, dare leggi agli uomini, capire la parola del cielo e quella della terra. (d.b.)
L'articolo “Il problema cinese da solo è così vasto che nessuna nazione può permettersi ormai di ignorarlo”. Il libro fondamentale di Ezra Pound: “Cathay” (tranquilli, in Italia non c’è più) proviene da Pangea.
from pangea.news https://ift.tt/2FYSwMj
2 notes · View notes
androidmaniaco · 4 years
Text
Llamadas con una subida de precio en la factura, una estafa que busca conseguir portabilidades
Llamadas con una subida de precio en la factura, una estafa que busca conseguir portabilidades
Tumblr media
Recibir una llamada de la operadora actual anunciando una subida en la factura es un intento de estafa: las compañías nunca llaman para comunicar incrementos en el precio ya que deben comunicárselo al cliente por escrito y con antelación. Si recibes una de estas llamadas desconfía: están intentando timarte.
Todos hemos sufrido alguna llamada comercial para ofrecernos mejoras en nuestras tarifas telefónicas. No importa la hora, incluso de madrugada: descuelgas el teléfono y del otro lado de la línea te ofertan una suculenta rebaja en todos tus servicios telefónicos. Ahora bien: ¿qué ocurre cuando las intenciones de la empresa detrás de la llamada rozan la estafa? Lejos de ser una anécdota esta práctica es demasiado común.
Subcontratas que utilizan prácticas que rozan la estafa
Tumblr media
Las operadoras no se encargan de realizar llamadas de captación de clientes, esto lo delegan en otras empresas, las denominadas subcontratas. Con una plantilla de teleoperadores, y bases de datos donde figuran nombres y números de teléfono (a veces también la operadora donde tienen contrato los clientes), dichas subcontratas realizan llamadas donde ofrecen distintas ofertas aprobadas por las operadoras. A cambio de cada cliente captado la subcontrata se lleva un porcentaje de la operación, igual que los afiliados de las tiendas online.
Tumblr media
En Xataka Móvil
El nuevo timo del telemarketing: comunicar una subida de precio para ofrecer servicios de otro operador
Dada la enorme presión que sufren las subcontratas por captar clientes, y la gran competencia que se genera entre ellas, las prácticas de captación evolucionan en agresividad con el riesgo de que, en ocasiones, las llamadas comerciales se conviertan en casi una estafa telefónica. Convencer al cliente de que su operadora va a subirle la cuota y que después de colgar le llame la competencia ofreciéndole una jugosa oferta es una antigua práctica que actualmente vuelve a estar en auge.
Aprovecharse de la indignación por una subida en la cuota para ofrecer oferta con una portabilidad: la práctica lleva varios años captando clientes de forma poco lícita
Carlos Fenollosa denunció en un pormenorizado hilo de Twitter la llamada de una supuesta subcontrata de Vodafone tratando de convencerle para una portabilidad de fibra. Haciéndose pasar por la compañía actual de Carlos (Movistar), el teleoperador le comunicó una notable subida en su cuota dándole como opción la portabilidad a otra compañía si no estaba conforme. Tras colgar le llamaron de la competencia ofreciéndole distintas ofertas, una mecánica que, como hemos descrito, es relativamente habitual entre distintas subcontratas: basta con mirar hilos en Banda Ancha, de ADSL Zone o de la comunidad de Movistar.
Ellos no tienen nada que ver, pero si yo veo a alguien haciendo eso en mi nombre me cepillo el contrato en 0,0 segs
— Pedro Serrahima (@serrahim) June 15, 2020
Una operadora nunca te llamará para subirte la cuota
Tumblr media
Esto es algo que debemos tener en cuenta y que, con la sorpresa de la llamada, suele olvidarse: las operadoras móviles no comunican las subidas de las tarifas por teléfono ya que deben hacerlo por escrito y con un mes de antelación como mínimo. Por tanto, y como norma, debemos desconfiar de cualquier llamada que venga directamente de nuestra operadora con la única intención de comunicarnos incrementos en la cuota. Además, tampoco es costumbre que llamen para ofrecernos mejoras en dicha cuota.
Tumblr media
En Xataka Móvil
Vodafone vuelve a ganar líneas en portabilidad móvil, pero su ganancia neta sigue siendo negativa frente un MásMóvil disparado
Las subcontratas que se dedican a obtener beneficio llevando abonados a las operadoras juegan la baza de la indignación para conseguir las portabilidades. Y no hay nada que indigne más a un cliente que su compañía le eleve la factura de improviso y motu proprio, sobre todo si dicha subida es considerable. Este móvil resulta habitual en el juego sucio de las portabilidades.
No hay que dejarse llevar por la indignación: el mejor remedio para no ser estafados es contrastar
Nuestra recomendación es que evites al máximo las llamadas comerciales apuntándote a servicios como la Lista Robinson. Esto no eliminará todas las comunicaciones de marketing (incluso puede que recibas alguna extra), pero sí que ayudará a que sufras un número mucho menor. Además, ten en cuenta las siguientes consideraciones:
Recuerda: las operadoras no llaman para los cambios en la tarifa, sí se comunicarán contigo dejándolo por escrito en la factura (el mes previo a la entrada en vigor de la subida). Si recibes una llamada de tu compañía actual desconfía.
Valora en frío tus decisiones y después de haber contrastado las supuestas ofertas, en especial si acarrean penalizaciones con tu operadora actual o permanencias con la futura.
Ponte en contacto con tu operadora para averiguar si la llamada era correcta. Conviene que le comuniques la supuesta estafa para que lo tenga en cuenta.
Desde Xataka Móvil hemos contactado con las operadoras mayoritarias para conocer su postura acerca de las prácticas comerciales aquí reseñadas. De momento nos ha respondido MásMóvil asegurando que no tienen constancia de que se estén realizando, también Vodafone:
"Vodafone, al igual que otras operadoras, está en contra de estas malas prácticas y cuenta con procedimientos para erradicarlas".
En cuanto obtengamos más respuestas actualizaremos este artículo.
- La noticia Llamadas con una subida de precio en la factura, una estafa que busca conseguir portabilidades fue publicada originalmente en Xataka Móvil por Iván Linares .
Xataka Móvil https://ift.tt/37AZGQK
0 notes