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shyflowercreation · 3 years
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Il digiuno nella Chiesa ortodossa
In cosa consiste:
Il digiuno consiste nell’escludere vino (e alcolici), olio e proteine animali (carne, pesce, uova, burro, latticini…) e nel consumare solo pane, pasta, riso, olive, ortaggi e verdure (cotte o crude), frutta fresca o conservata, ecc. Sono consentiti anche i crostacei: i molluschi – come si dice - non sono considerati carne né pesce.
Quando si digiuna:
In linea di principio, si digiuna ogni mercoledì e venerdì dell’anno; non si digiuna di sabato-domenica.
Storia e tradizione:
Il digiuno cristiano ha avuto origine nella tradizione ebraica del digiuno. Gesù Cristo stesso diede ai suoi discepoli esempi di digiuno, l'esempio più importante essendo il Suo digiuno nel deserto durato quaranta giorni al termine del quale è stato tentato dal diavolo (Matteo 4,1-11).
Digiuni principali:
a) Digiuno completo (chiamato, "digiuno nero") è la rinuncia totale al cibo e alle bevande per un breve periodo (un giorno o due) essendo l'espressione della stare di preparazione e di attesa. In questo senso, il digiuno è sempre una preparazione per l'unione con Cristo nella Santa Comunione.
b) Digiuno severo o secco (Siroragia), quando mangiamo solo cibi secchi la sera (pane e acqua, frutta secca, semi, ecc).
c) Digiuno ascetico, quando si consumano tutti i pasti, astenendosi da ogni cibo di derivazione animale (carne, pesce, uova, latte e latticini o formaggi) nonché dal vino e dalle altre bevande alcoliche e dall'olio d'oliva.
d) Digiuno mitigato ( dispensa ), quando è permesso consumare vino, pesce, e olio d'oliva, nell'occasione di feste liturgiche segnate nel calendario ortodosso
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shyflowercreation · 3 years
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Il digiuno nella chiesa protestante
Le Chiesa protestante, ad eccezione della chiesa anglicana, rifiutò le regole che prescrivevano l'obbligatorietà del digiuno nei periodi stabiliti dalla Chiesa cattolica. La riforma protestante concepì il digiuno come una pratica esteriore che non serviva di per sé a guadagnare la salvezza. Martin Lutero riteneva che un cristiano potesse scegliere individualmente di praticare il digiuno come un esercizio spirituale per disciplinare il proprio corpo, ma che il tempo e il modo di digiunare dovessero essere lasciati alla discrezione individuale. La posizione di Lutero è stata accolta dalla maggior parte delle Chiese protestanti, in cui il digiuno è meno popolare rispetto alle altre confessioni cristiane. In genere, le Chiese luterane consigliano di effettuare volontariamente di tanto in tanto alcuni giorni di digiuno senza finalità rituali o salutistiche ma con finalità spirituali, per distogliere l'attenzione da se stessi e dai propri desideri, associando il digiuno alla preghiera. Alcune comunità consigliano di praticare il digiuno durante il periodo della Quaresima, preferibilmente nei giorni di giovedì o venerdì, in ricordo del digiuno che Gesù effettuò per 40 giorni nel deserto all'inizio della sua missione. Per il metodismo il digiuno è considerato un'opera di pietà, che è bene praticare insieme alla preghiera e alle opere di misericordia. Il digiuno va considerato come una disciplina spirituale che aiuta a focalizzare l'attenzione sulla preghiera e su Dio, evitando di cadere nel formalismo (che consiste nel considerarlo come fine a se stesso) e nel legalismo (che consiste nel considerarlo come un mero dovere religioso). Il digiuno non va inoltre praticato per ottenere grazie da Dio, perché è una pratica che serve a cambiare il fedele e non le intenzioni di Dio.
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shyflowercreation · 3 years
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La Quaresima nel medioevo
Nel Medioevo il precetto di non consumare carne in Quaresima era vissuto come una penitenza. In effetti, la carne era l’alimento più apprezzato e gli stessi monaci facevano a gara per aggirare le regole. Fino agli inizi del XVI secolo ogni cristiano che viveva in Europa occidentale era sottoposto all’obbligo di privarsi della carne e di ogni grasso animale durante una parte notevole dell’anno. Si trattava in quei periodi di mangiare “di magro”. Caduto in disuso nel diritto canonico a partire dal XIX secolo, questo divieto o se vogliamo questa privazione, si potrebbe assimilare a molte pratiche dei giorni nostri: il vegetarianismo buddista, la cura periodica di detox (disintossicazione) o il flexitarismo (semivegetarianismo) che limita, fra gli altri, il numero di giorni di uso della carne. Recentemente uno studio medico ha tentato – invano – di provare gli effetti benefici sulla pressione sanguigna del “regime vegetariano temporaneo”, imposto dalla Chiesa ortodossa durante i giorni che precedono il Natale, la Pasqua e l’Assunzione.
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shyflowercreation · 3 years
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La Quaresima
La Quaresima è un periodo liturgico di 40 giorni durante il quale i fedeli si avvicinano alla Santa Pasqua, importantissima solennità cristiana in cui si celebrano la Resurrezione di Gesù Cristo ed il riscatto dei peccati dell’umanità.
In questo lasso di tempo, che inizia con il mercoledì delle Ceneri e termina con il giovedì Santo, qui i cristiani preparano la loro anima con preghiere. messe particolari e atti di penitenza come il digiuno. È il giorno con cui si inaugura il periodo di Quaresima. Un tempo in tale data l’intera comunità cristiana era invitata ad astenersi completamente dal cibo, ma ora molti si limita semplicemente a mangiare di magro (cioè senza carni e senza eccessi). Anche tutti i venerdì della Quaresima sarebbero giorni di magro o digiuno.
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shyflowercreation · 3 years
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Cosa si mangia durante il Ramadan.
Durante il mese di digiuno sono previsti due pasti principali, uno poco prima dell'alba, il suhur, l'altro subito dopo il tramonto, chiamato fitùr o iftar. Il suhur è un pasto leggerissimo, a volte consiste in un semplice sorso d'acqua, ma la scelta è libera: dipende da quanto si è mangiato durante la notte. Si può consumare comunque una colazione classica, che va dai cereali agli yogurt o alla frutta fresca, a seconda della tradizione del Paese in cui si vive.
L'iftar si celebra invece al calare del sole: comincia mangiando un dattero in ricordo della maniera in cui il profeta Maometto spezzò il digiuno. Solitamente si alternano tre portate, la prima composta da un numero dispari di datteri seguiti dall'acqua, da bere a piccoli sorsi per poi fare la preghiera del Maghrib.
Terminato questo rituale si può mangiare serenamente; solitamente si comincia con una zuppa a base di lenticchie, pollo, avena e patate. L'ultima portata è in genere la più abbondante e varia a seconda di quanta fame ha il fedele. In questa fase si iniziano a consumare anche bevande fredde per dissetarsi, se il digiuno capita in un periodo caldo. Di notte ci si può concedere della frutta, qualche dolcino o bere succhi di frutta.
Questa abbondanza non è una semplice abbuffata pensata per recuperare le calorie perse durante il giorno: ogni pietanza va servita e mangiata con decoro e moderazione, senza mai esagerare, infatti sono visti con grande sospetto tutti quegli alimenti eccessivamente grassi. Bisogna mangiare quanto basta per sopire la fame.
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shyflowercreation · 3 years
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RAMADAN
CHE COS’E’ ?
Il Ramadan è una festa religiosa della religione musulmana. fa parte dei 5 pilastri del Islam, questa festa cade nel nono mese del calendario islamico.    Inizia esattamente nel periodo della preghiera Fajr (l’alba) e termina al tramonto del trentatreesimo giorno.
COSA BISOGNA FARE DURANTE IL RAMADAN?
Nel mese del Ramadan il musulmano deve digiunare dall’alba al tramonto, momento nel quale :   non devono mangiare; non devono bere; non devono mettere profumi; non devono fumare; non devono provare piacere di alcun tipo.  Dopo il tramonto è permesso fare tutte queste cose.
CHI  NON  DEVE SWVOLGERE IL MESE DI RAMADAN?
I bambini piccoli non digiunano durante il mese di Ramadan, mentre per gli adulti che non hanno possibilità di rispettare il digiuno per ragioni di  viaggio o salute possono fare a meno di farlo ma dovranno compensarlo facendo la carità o dando da mangiare alle persone in difficoltà
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