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Quando non so cosa leggere, di solito vado a cercarmi un libro che è stato bandito in qualche Paese in un momento storico a caso (o lo è tutt'ora).
Sicuro al 100% sarà interessante.
L'ultimo è stato "Tira fuori la lingua" di Ma Jian. Mi ha provocato profonda angoscia e melanconia, e di questo gli sono grato.
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Guido Zaccagnini ha definito Mozart "Pasticciere Rococò".
Un nomignolo che ricorda la sua musica: decadente, a tratti stucchevole e tecnicamente funambolica.
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What being an artist with a taste for gore feels like.
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Credo si possa capire molto di una persona osservando quanto inclina l'ombrello quando ci si trova a passare in un vicolo stretto durante un giorno di pioggia.
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Non sono mai riuscito a volermi bene, per quanto ci abbia provato.
Ma a volte non facciamo una cosa perché ci riesce naturale, più che altro perché ci conviene.
Più tempo speso ad apprezzarmi significa meno tempo passato ad odiare gli altri.
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Lei diceva spesso: "Quando fai parte di un gruppo, è normale che ci siano dei conflitti da risolvere. Ma è questa la sfida: non bisogna scappare ai primi segni di difficoltà."
Se però il gruppo fa schifo ed è regolato da dinamiche di merda, scappare è veramente la scelta più saggia.
Le migliori decisioni che abbia preso in vita mia spesso comportano l'essermi staccato da qualcuno o aver smesso di fare parte di qualcosa.
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Due sono le trasmissioni Rai che salverei.
Una è Wonderland, che è semplicemente meravigliosa: cultura di nicchia ed esplorazioni transmediali con un approccio rigorosamente nerd.
L'altra è Movie Mag, che è la versione per democristiani con l'alitosi e le palle sudate di Wonderland.
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Fantasia, ingegno, sensibilità.
Unica via, unico disegno, unica divinità.
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Ho sviluppato una contromisura perfetta per contrastare i rompicoglioni per strada.
Dico: "Sto cercando lavoro. Hai un lavoro per me?"
Si dileguano alla velocità della luce, neanche avessi professato la mia adorazione per il diavolo.
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Non ci si sceglie gli amici
Devo essere onesto e ammettere che negli ultimi anni mi sono occasionalmente autocensurato, annacquando il potenziale "abrasivo" di certe mie vignette.
Il mio migliore amico è cristiano (nel senso migliore del termine, per quanto l'essere credenti sia a grandi linee una forma di malattia), dunque ho evitato di prendermela eccessivamente col Papa.
Un altro mio amico è no-vax - e da quando ho scoperto che è pure antiabortista lo sto evitando come la peste - perciò meglio astenersi dalle tirate sui complottisti (non sia mai che l'altro suo compare maniaco che segue quotidianamente le mie pagine vada a fare la spia).
E in tutto questo, dov'è finita la MIA libertà di espressione?
Voglio dire, lasciamo perdere il contesto e i pochi like su facebook e tutte quelle cazzate... semplicemente, se io voglio disegnare una cosa perché sento che mi rappresenta, è giusto che debba soffocare questo istinto?
No, non lo è.
Verrebbe da dire che dovrei cercarmi altri amici, il punto è che non è mai così semplice.
Non il trovare nuovi amici, per carità. Piuttosto, separarsi dai vecchi (escluso l'antiabortista, di cui non sento proprio la mancanza).
Si può essere leali, disponibili e di supporto anche se si hanno opinioni diverse, e una divergenza d'opinioni non dovrebbe giustificare l'allontanamento.
Però poi mi viene voglia di dire ciò che penso, ciò che penso REALMENTE (cristo, lo fanno tutti... lo fanno in continuazione, abusano di questa libertà, la esercitano all'eccesso), e finisco sempre col trattenermi - o col mediare, che è quasi peggio.
Alla fine, poche cose importano quanto il rispetto di sé.
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