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nascerannofiori · 10 days
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nascerannofiori · 10 days
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Prendimi, tienimi.
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nascerannofiori · 10 days
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nascerannofiori · 22 days
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nascerannofiori · 25 days
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-Se il sole muore, Oriana Fallaci
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nascerannofiori · 25 days
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Il tempo consuma ogni cosa dentro di noi e brucia tutte le menzogne. Ciò che rimane è la realtà.
Sándor Márai, da "L'eredità di Eszter"
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nascerannofiori · 25 days
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"Il guaio non è il dolore. Il dolore ti fa soffrire, ma non ti distrugge. Il guaio è la solitudine generata dal dolore. È quella che ti uccide a poco a poco, che ti isola dagli altri e dal mondo. E che risveglia tutto ciò che è peggio di te."
Guillaume Musso, Perché l'amore qualche volta ha paura
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nascerannofiori · 25 days
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nascerannofiori · 25 days
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“Una volta andate, le cose non possono essere rimesse dov'erano, questo ora lo sapeva. Un pugno, una volta assestato, non può essere ritirato. Le parole, una volta dette, non le si può più disdire. Possiamo andare avanti come se non si fosse perso, né fatto, né detto nulla; possiamo sostenere di aver scordato tutto; ma il cuore del nostro cuore non dimentica quello che ci ha cambiati.”
Julian Barnes - L’unica storia
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nascerannofiori · 1 month
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avrei voluto dirti del bene che mi fai desiderare, dell'amore e della speranza, dell'odore di pesca e del profumo del gelato. avrei voluto dirti della voglia che mi davi di non mollare, delle lacrime e del dolore, delle tue braccia attorno a me
della mancanza che sento sempre
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nascerannofiori · 1 month
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con te, chissà perché con te era tutto più facile. chissà perché con te un fiore era solo un fiore e un tramonto era mille colori ma era pur sempre un tramonto. la differenza di quando non c’eri era che un tramonto quando non c’eri mi riportava alla mente mille ricordi, e i colori quasi non riuscivo a vederli più. e i fiori, anche quelli erano tristi e perdevano importanza i petali e vedevo oltre, cercando sempre quel qualcosa che non c’era, quello che mancava. facevo una cosa, ma non c’ero mai. mangiavo, sedevo a tavola, sollevavo la forchetta con la mia mano. eppure, quando me ne accorgevo, il piatto era insolitamente vuoto. fissavo quella mano e non era la mia. facevo la doccia ed ero altrove, che l’acqua nemmeno la sentivo, che se non fosse stato che era diventata gelata per quella caldaia ignobile non l’avrei mai interrotta. e non c’ero, sai? non c’ero alla cena di Natale. Non c’ero al suo compleanno, e scusami, scusami se non te li ho fatti gli auguri quel giorno. Scusami. C’ero ma ero troppo arrabbiata. Eppure, non c’ero e l’unica persona a cui facevo del male ero io, ero io che non c’ero. Sai? Non c’ero alla festa perché avevo paura di bere, perché c’era troppo zucchero là dentro e il terrore era tanto e la musica non era abbastanza forte da riportarmi alla vita. Però quando c’eri tu, chissà. Chissà come, chissà. Non esisteva la rabbia cieca, e non esisteva il rancore. E non esisteva che non fossi lì. La differenza era che volevo esserci perché tramite te ero capace di combattere i mostri nascosti dentro al cuore. Perché attraverso te, amando te, io sentivo di potermi perdonare. In qualche strano modo, se tu mi volevi bene, potevo volermene anche io. Che poi è buffo, come se si dovesse chiedere permesso, posso amarmi per farlo davvero. Oggi so che i miracoli non esistono, so che è tutto difficile, so che devo prendere ogni giorno come viene e affrontare il mondo a passi piccoli. E a volte, a volte però ho ancora bisogno di fermarmi. Di fermarmi mentre lo guardo, questo sole che va giù. Senza pensare ai jeans che li sento, accidenti stringono sulle gambe, ma fai attenzione ai colori. Presta attenzione, fermati respira guarda, dico. Attraverso te, io imparo a ritrovarmi. Attraverso te, io imparo a lasciare andare.
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nascerannofiori · 1 month
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I miss harry so much i hope he’s smiling right now
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nascerannofiori · 1 month
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Ricordo che un tempo ti promisi che sarei stata meglio, e ricordo che non ci credevo molto nemmeno io, a questa promessa, eppure sapevo che facendola a te avrei dovuto fare di tutto per mantenerla. Oggi sto meglio, e vorrei dirtelo, fartelo sapere. Potessi anche solo scriverti una riga e sapere che la leggerai. Potessi soltanto abbracciarti un secondo. Certe notti non so ancora chi sono, senza di te. Sono grande, e mi sento di nuovo piccolissima in questo letto, piango come ho fatto tante altre volte. Penso a quanto ti ho voluto bene, in questi anni. Sei stato l’unica promessa che ho mai mantenuto, e non basterebbero le parole per dirti che ti devo la vita che oggi sto vivendo. Sono felice se tu lo sei, senza parole di circostanza. Non voglio più morire. Grazie perché mi hai fatto promettere che
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nascerannofiori · 1 month
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Resti, fra le cose del mondo, la più sicura da cui tornare
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nascerannofiori · 1 month
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Ricordo che scrivevo Non riesco a respirare in questo corpo, ricordo che era buio e faceva caldo, ed avevo sempre paura di occupare troppo spazio. Ricordo di quando scrivevo a caratteri cubitali interi fogli di Mi odio e Sono un aborto e Faccio schifo ed ogni cosa che accadeva al di fuori di me diventava subito un motivo in più per odiare la persona che viveva dentro di me. Non sapevo respirare senza darmi la colpa di qualcosa. Me lo ricordo bene, eppure a volte mi serve sfogliare i vecchi diari e guardare con quale violenza mi dicessi le più brutte cose che potrebbero essere dette ad un essere umano. Mi fa bene, vedere con che forza mi odiassi, e mi facessi odiare dagli altri, perché allora non mi volevo bene. Oggi rileggo certi passaggi e mi sale ancora il pianto, perché vorrei abbracciare quella persona che scrisse quelle cose, ma lei non c’è più. Fortunatamente, lei non c’è più.
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nascerannofiori · 1 month
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Mi manca il tuo corpo, mentirei se dicessi diversamente. Certo, non può mancarmi parlarti, ti parlo ogni giorno, e ti vedo, ti accarezzo persino atttaverso il vetro. Ed è stupido e se ci penso, mi sento come quando alle medie ero innamorata di questo ragazzino che non mi filava di striscio..però il punto è: mi assale in alcuni momenti delle mie giornate di quarantena, dopo aver letto un libro, aver seguito la lezione online, fatto una torta di mele, dieci muffins all’uvetta, mi assale il senso di vuoto e la tristezza della tua assenza. Sento che vorrei poter avere un solo abbraccio, e non lo posso avere, e in un mondo di violenza e guerre e tragedie, lo so che la mia non lo è e che posso benissimo “andare avanti” anche senza di te. Però, sai, mi hanno insegnato in questi anni a non delegittimare le proprie paure, per quanto piccole possano essere. Il dolore lo sente chiunque. Avere imparato da poco ad essere toccata, e dover rinunciare alle tue dita sulla pelle. Un po’ come se ancora legassi il mio esistere all’essere toccata o baciata o abbracciata. Come se ancora non percepissi il mio corpo se non al contatto. E per questo, mi manchi anche stasera. Il tuo corpo, e il tuo corpo mio.
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nascerannofiori · 1 month
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Una vita intera a ripeterti che se non mostrano amore come lo fai tu, non è detto che non lo provino e non è detto che non ti amino, non è detto che mentano alla tua faccia, eppure chiedi ancora e sempre una sola ed unica cosa: dimmi che mi vuoi bene, dimmelo adesso e dimmelo ogni giorno, perché ne ho bisogno e devo sapere che ci sei ancora, perché ho paura, ho paura ed è tanto simile all’abbandono dell’universo, è tanto simile al sentirsi abbandonati dall’intera umanità in un solo pomeriggio, è all’improvviso come non avere più madre nè padre, è questa solitudine che fa male al mio cuore neonato che non ha ancora imparato a battere in autonomia. Ho bisogno della tua carezza giornaliera sulla guancia. Per non sentirmi svanire. So che potresti non mostrare amore nel mio stesso modo, ed è per questo che vorrei mi insegnassi a vedere come lo dai tu, l’amore.
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