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minniemicx · 8 years
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Miss, Zayn
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minniemicx · 8 years
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liam jumping off stage to hug his parents.
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minniemicx · 8 years
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BBC Music Awards - Dec. 10
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Liam backstage at the X Factor
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minniemicx · 8 years
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elliestidolphstylist:#Burberry boy @burberry #fashion #burberry #ootd#menswear #instagood #instafashion
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minniemicx · 8 years
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The X Factor, Dec 2015.
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minniemicx · 8 years
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X Factor UK
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The X Factor UK ‘15.
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minniemicx · 8 years
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The X Factor UK Final, Dec 2015. Credit: appreciatetommo.
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Xfactor Finale 12/13
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Niall wearing Paul Smith Men’s Autumn / Winter 2015-2016 Ready To Wear.
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minniemicx · 8 years
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14 febbraio 2016
ZAYN POV
"Bimba?"
"Ehy, Zayn"
"Ciao Perrie" le sorrido. "Dov'è Aurora?"
"Dorme" dice distrattamente, mentre continua a mettere a posto le stoviglie nella credenza. "Ha avuto di nuovo le nausee. È una cosa orribile". Quando finirà? Odio vederla stare male e ogni giorno che passa mi preoccupo sempre di più. "Sta tranquillo, Zayn. È una cosa normale ai primi mesi. Mia sorella ne ha sofferto per tutti e nove". Il mio sguardo ansioso la raggiunge e lei si ragguaglia. "Ma, voglio dire, non è detto che succeda lo stesso a lei. Le donne reagiscono in modo diverso alla gravidanza" balbetta. Mi lascio cadere sulla sedia.
"È che in queste condizioni non possiamo fare niente. Ho sempre paura che si senta male da un momento all'altro" inserisco la testa tra le mani. Ci godiamo il silenzio e nessuno dei due guarda negli occhi l'altro. Lei all'improvviso sospira, catturata da chissà quale pensiero profondo e io la imito, senza un motivo particolare. "Ehy Perrie"
"Si?" rialza immediatamente lo sguardo e per un attimo il luccichio dei suoi occhi mi distrae. Lascio sfuggire uno sbuffo e raccolgo qualcosa nella borsa.
"Uhm, questo è per te"
Ci pensa su prima di prendere il mio pensiero di S. Valentino. "Grazie, Zayn" sorride e si alza. Fa per abbracciarmi, ma si blocca a metà strada e finisce semplicemente per stringermi la mano.
"Anche tu meriti il tuo S. Valentino"
"Sei stato veramente carino, Zayn" dice piano.
"Sono un uomo dall'animo gentile, dopotutto" alzo le spalle e non mi esprimo più di tanto. Non mi sono mai sentito cosi di poche parole ed io sono decisamente un tipo che parla poco.
"Aurora è fortunata ad averti". Ho sentito spesso frasi di questo tipo e tutte le volte non le ho mai capite. Ogni uomo è perfetto per la donna che ha accanto; Aurora tira fuori la mia perfezione, ma agli occhi degli altri sono solo Zayn. Perrie mi guarda in un modo strano, come se stesse cercando qualcosa di me che non le piace.
Stupidaggini! Se fossi cosciente dei miei pensieri almeno la metà di come lo sono solitamente, mi darei dello stupido. Resto fermo, in piedi, a fissarla senza dire una parola. Ho come l'impressione che la distanza tra noi sia diminuita improvvisamente, ma quando sbatto gli occhi la vedo appoggiata con il fianco al tavolo esattamente dove l'avevo lasciata pochi attimi fa.
"Sono sicuro che anche il tuo ragazzo lo sia con te". Ride improvvisamente e finalmente sento la tensione abbandonare il mio corpo. Il subconscio mi ricorda che ho una bellissima fidanzata nella stanza accanto. Ci aggiunge anche le parole 'moglie e mamma' ed io a quel pensiero mi sento sciogliere le gambe. Mi giro come rapito dal pensiero di lei alle mie spalle, ma vedo solo il corridoio deserto. Prego mentalmente che mi venga a gettare un salvagente in questo mare di pensieri scorretti e che mi invitano a prendere una direzione che non mi piace.
"Appena ne arriverà uno, ti farò sapere se ti somiglia" ridacchia e mi da nuovamente le spalle; le sono grato per aver distolto lo sguardo nel momento giusto. Una voce nella testa mi chiede, poco gentilmente, di allontanarmi subito. Non è Aurora, non sono io; credo sia la parte intelligente di me.
"Perrie?". Quando si gira, le faccio segno di sedersi davanti a me. Credo che i miei pensieri siano finalmente in pace adesso. La sedia gratta sul pavimento e a me viene qualche brivido. "Parlami di tuo nipote"
Sorride e intreccia le mani davanti a lei. "È una femmina!"
"Io vorrei tanto sapere come fare il padre" ammetto.
"Nessuno te lo insegna, Zayn" dice gentile.
"Lo so, ma più mi guardo allo specchio con il passare dei giorni e più vedo un ragazzino imbranato e che sa solo creare panico inutilmente". Decide di tacere.
"Mio cognato era il tipo che trascorreva ore fuori casa e molte notti non è neanche tornato a dormire. Ha sposato mia sorella, ma quel legame non è servito a farlo cambiare e ha continuato a comportarsi da irresponsabile immaturo. Più lo guardavo e più mi arrabbiavo, ma mia sorella sosteneva di amarlo e quando gli disse di essere incinta lui scappò, dicendole che si sentiva troppo incasinato. La mattina del parto andò a trovarla e non ho mai capito cosa gli abbia fatto cambiare idea, ma quando ha guardato sua figlia negli occhi per la prima volta è stato come se gli avessero sparato alle gambe. Sua figlia l'ha fatto cambiare e adesso è il miglior padre che mia nipote possa desiderare" racconta.
"Anche io ero cosi" mi abbandono al ricordo. "Prima di incontrare Aurora. Sono trascorsi quattro anni. Ho desiderato questo bambino ancora prima che mi dicesse di essere incinta; non ho dormito non so nemmeno per quante notti e se potessi far volare questi mesi lo farei, solo per sentirmi piegare da un pianto o da una mano che accarezza la mia guancia. Poi guardo Aurora e mi innamoro di ogni singola parte e mi accorgo di tutte le cose che non sono riuscito a vedere in tutto questo tempo. Non tornerei mai quello di prima e sono felice di essere cambiato. Ma se dovessi cambiare ancora? Se dovessi cambiare idea? Se mi accorgessi dallo sguardo di mio figlio che non è quello che voglio?"
"Zayn" mi prende le mani e intreccia le nostre dita, giocando a sfiorarci in modo troppo intimo.
"Lui è scappato mentre io sono rimasto. Ma se io scappassi? Non ora"
"Non lo farai" sussurra.
"Pensi ancora che Aurora sia fortunata?" chiedo d'impulso.
"Si. Dovrebbe vedere il modo in cui la guardi e se anche tu lo vedessi potresti capire che non c'è davvero niente da temere. Le coppie sono destinate a dividersi se c'è qualcosa di molto forte che non puoi combattere, ma tu hai una forza che non immagini"
'È normale avere paura, Zayn. È la tua prima volta e tutte le prime volte si ha paura!' mi ha detto mamma.
"Dovresti andare da lei. Sono ore che dorme ormai" mi dice, svegliandomi dai pensieri. Le sorrido e subito mi alzo. Senza pensarci davvero, sfilo la maglia e resto a petto nudo. Sento i suoi occhi addosso, mi perforano la schiena.
"Oh, Perrie?". L'ho già chiamata tante volte da quando sono arrivato e comincia a darmi fastidio. "Hai già fatto la lavatrice?"
"In verità, si" mi disegna il petto con gli occhi, ma subito si concentra sui miei occhi. "Te la lavo?" indica la maglia nelle mie mani.
"No, lascia stare. Lo farà Aurora più tardi" premo le labbra in una linea, facendola somigliare ad un sorriso tirato. Non le chiederei mai di entrare cosi facilmente nella mia intimità. Non so perché qualcosa di lei continua a farmi cosi paura.
* È bellissima anche quando dorme e i suoi capelli sono resi disordinati dal suo movimento continuo sulle lenzuola. Chiudo la porta a chiave, anche se so che con Perrie in casa è come essere da soli. Il fagiolino che porta in grembo ha già compiuto tre mesi, cosi prendo ancora quella macchina fotografica e le scatto una foto. La prospettiva non mi piace, cosi senza fare rumore alzo una sedia dal pavimento e la posiziono accanto al comò, sedendomi per vederla da un punto più alto.
Ha le gambe rannicchiate e le braccia stese in avanti e la pancia è un po' scoperta dalla maglia. È spinta un po' in avanti; sembra che abbia messo su qualche chilo. Dopo aver scattato la foto, prendo un pennarello e scrivo 'Bimba, 3 mesi'.
"Zayn?". Qualcosa deve averla svegliata, ma ha ancora gli occhi chiusi.
"Ciao bimba". Si mette a sedere e mi sorride, ma subito il suo sorriso svanisce quando mi guarda da capo a piedi.
"Zayn!"
"Che c'è?"
"Perrie dov'è?"
"È di là".
Mi lancia la maglia del pigiama sulla faccia. "Eri tutto nudo davanti a lei?"
"Non sono tutto nudo" alzo gli occhi al cielo, marcando la parola tutto. "Aaaah, sei gelosa"
"Non sono gelosa" mente.
"Oh si, si. Sei gelosa, bimba" rido.
"No, non lo sono"
"Si che lo sei" stuzzico.
"Ti ho detto di no". Mi tira tra le sue gambe, ma sono ancora troppo alto per lei seduta a bordo del letto. Si mette in piedi sul materasso e mi guarda in testa. Gioca con le dita sul mio petto e si ferma sul tatuaggio a forma di labbra al centro. Mi guarda a lungo prima di poggiarvi le sue sopra.
'Non c'è niente da temere, Zayn'.
"Cosa vuoi per cena, bimba?"
"Che profumino". Entra in cucina con ancora i capelli arruffati, mentre sto girando qualcosa in pentola. Ho scoperto il piacere di cucinare; è un passo avanti per un bravo futuro marito, no?
"Non mangiare le scaglie di parmigia-". Troppo tardi. "Sei una guastafeste!" la sgrido.
"Voglio indovinare" batte le mani. "48 sono i mesi che sono trascorsi da quando stiamo insieme". Annuisco, ma aspetto che indovini l'altro numero. "E 3... Sono già trascorsi tre mesi?"
"Già". Sono il solo che non trova pace per questa storia della gravidanza?
"Come hai fatto a tagliare alla perfezione il parmigiano?" fa un sorrisetto divertito, prendendo tra le mani il cuore pieno e infilandolo in bocca.
"Ci sono molte cose che so fare e tu non lo sai" le rispondo allo stesso modo.
"Tipo quel giochino...." finisce la frase nel mio orecchio. La sola pronuncia di 'lingua e dita' mi fa cadere il mestolo nell'acqua bollente.
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minniemicx · 8 years
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6 gennaio 2016
L'anno è iniziato nel migliore dei modi. Sembra che Zayn stia finalmente vivendo più serenamente la mia gravidanza e anche io ho ceduto alle sue suppliche estenuanti di avere qualcuno che mi aiuti. Le nausee sono tornate a bussare alla mia porta, quindi non ho la forza sufficiente a contraddirlo la maggior parte del tempo. Mi ero già abituata all'idea di avere sua sorella per casa e mi sarei sentita sicuramente molto più a mio agio, ma lui ha insistito tanto per chiamare qualcun altro. Cosi, un giorno è tornato a casa e mi ha messo davanti al fatto compiuto.
"Quando le hai dato appuntamento?". Mi da un po' fastidio che abbia fatto tutto da solo, ma non voglio litigare con lui per questo. So che si preoccupa per me e nonostante tutto sono felice che lo faccia.
"Domani". Tira lo sciacquone e mi guarda mentre mi spoglio per entrare in doccia. "È normale che non si veda niente?" fa un cenno verso la mia pancia nuda.
"Cosa vuoi vedere?" gli chiedo con un sorrisetto.
"Non lo so, un rigonfiamento?"
"Sono appena al secondo mese. Capita che esce fuori dopo un po'" spiego e accendo l'acqua, spostandomi momentaneamente a causa del getto.
"Le uniche cose che crescono qui sono le tette. Guarda che bombe che hai!" esclama, piazzandosi davanti a me con le braccia conserte.
"Smettila, Zayn" lo riprendo, arrossendo lievemente. Chiudo le tendine mettendomi sotto il getto d'acqua calda. Lo sento armeggiare con i pantaloni. "ZAYN. CHE STAI FACENDO?". Appoggia le mani sui miei fianchi.
"Devo fare la doccia". Mi gira in modo che gli dia la schiena.
"Disgraziato che non sei altro" rido. "Aspetta che finisca di farla io". Mi maledico per la mia poca fermezza a resistergli. A questo punto non so più cosa sia più piacevole tra il suo tocco delicato e l'acqua bollente che mi bagna il corpo. "Mi spieghi perché dobbiamo sempre fare tardi quando andiamo dai tuoi?". La mia intenzione di sembrare convinta mentre lo dico è completamente vana.
"E' una coincidenza. Dimmi 'Zayn non ti voglio'"
"Non mi va". Qualcosa tocca le mie parti intime.
"Chi ti ha insegnato ad essere cosi bugiarda?"
"Ho la nausea". Non mi sento più le gambe dal rilassamento. L'acqua continua a scorrere; di questo passo farà arrivare una bolletta elevata. Non riesco a connettere il cervello per pensare anche a questo adesso.
"Scusa bimba. Non ti credo". Vorrei dirgli che ha ragione a dubitare, ma dopotutto non sono un tipo dalla facile ammissione. "Lo hai sentito?" dice improvvisamente ed io subito apro gli occhi. Mi giro a destra e a sinistra pensando si riferisca a qualche rumore proveniente da fuori; spinge un po' più forte dentro di me e subito torno ad essere sua prigioniera.
"Si" dico debolmente.
Uno schiaffo si deposita sonoramente sul mio gluteo sinistro. "Non quello!" mi morde il collo. La mia bocca si apre da sola con un 'Oh' deluso, ma per l'imbarazzo non emetto alcun suono.
"Allora cosa?"
"Si è mosso". Colgo una nota d'emozione nella sua voce. "Non l'hai sentito?". Abbasso lo sguardo e solo ora mi accorgo delle sue mani poggiate sulla mia pancia. È un gesto che fa spesso, soprattutto durante la notte.
"No. Certo che no". Distrattamente, le mie mani raggiungono le sue. "Non ti fa male?". Adesso siamo di nuovo faccia a faccia. I suoi capelli sono completamente bagnati e..... !
"No. Credi di essere una persona corretta?" mi altero, cambiando discorso. Mi guarda interrogativo ed io poso lo sguardo in basso.
"Mi va in pappa il cervello quando penso a lui, scusa bimba" ride. Mi afferra le spalle e mi spinge senza forza sotto di lui.
* Ho trascorso tutta la durata del pranzo accanto al camino acceso e adesso ho i vestiti impregnati del suo fastidioso odore. Sento troppo caldo e sembra che la stanza sia diventata più piccola e più affollata. Sono arrivati altri ospiti e la casa dei miei futuri suoceri sembra il covo di una comunità di immigrati. Si scambiano saluti, abbracci e parole di circostanza e nessuno sembra notarmi quando velocemente mi allontano per una boccata d'aria fresca. Supero Doniya intenta a scambiare effusioni e le faccio un'occhiata complice e un piccolo sorriso a fior di labbra. Faccio scorrere la porta e mi avvicino a Zayn.
"Credevo avessi smesso di fumare"
"Era una pausa" sospira, buttando fuori il fumo. Mi porge la sigaretta, ma poi si ricorda che non posso. Gliela sfilo dalle mani, ma lui mi poggia una mano sulle labbra. "Non puoi fumare" ordina, in tono severo.
"Faccio un solo tiro, non morirò mica"
"Non me ne frega niente di te. È per il bambino"
"Scusa?". L'aria è improvvisamente cambiata; non sento più nemmeno il soffiare del vento.
"Perdonami. Non volevo dirlo sul serio" dice con lo sguardo basso, passando nervosamente una mano nei capelli. Si sofferma ad osservare l'apertura delle mie narici e subito mi abbraccia per paura che possa arrabbiarmi da un momento all'altro. Non mi va che pensa che posso fargli paura fino a questo punto, ma certe volte non riesco proprio a controllarmi. "Sei troppo suscettibile, amore mio"
"E tu parli a sproposito" gli spingo la spalla indietro.
"OK, pace" alza le mani, schioccando un bacio con le labbra. "Ti va un po' di sesso? Mi pare di capire che ti fa bene"
"Niente sesso per i prossimi sette mesi". Smette di ridere all'istante.
"Ragazzi venite dentro? Ci sono le calze"
"Arriviamo subito"
"Niente sesso per i prossimi sette mesi?! Come ho fatto a chiederti di sposarmi? Sei una persona orribile". Sorrido.
Trisha ha ricamato i nostri nomi su sette calze e le ha appese tutte al camino.
"Zayn" gli porge la sua.
"Oh mamma, sei una befana d'alto livello" la prende in giro, capovolgendo tutto il contenuto sulle sue gambe e a me viene subito l'acquolina in bocca. Il mio stomaco brontola e reclama quelle schifezze come se finora non avessi toccato cibo.
"Aurora". È più pesante di quella di Zayn.
"Chi è la befana della mia calza?". Passo in rassegna tutti gli sguardi e per ultimo mi soffermo su Zayn. "Sei un imbecille, Zayn" e tutti ridono.
"Va premiata solo per l'originalità, bimba" passa un braccio dietro le mie spalle.
"L'originalità di regalarmi insaccati invece che cioccolato" faccio una smorfia.
"Non puoi mangiare quelle schifezze". Zayn e il suo fare dittatoriale!
"Tanto mangerò i tuoi" alzo le spalle. "Mangiali tu i salami". Mi rivolge uno sguardo malizioso e solo allora mi rendo conto di ciò che ho detto. Non riesco a nascondere un sorriso divertito.
"Questo invece è per il piccolo Malik, da parte dei nonni" dice Yaser.
"Il suo primo regalo" mi si illuminano gli occhi. "L'hai composta tu?" mi rivolgo a Zayn quando tiro la cordicella del carillon e una musica dolce inizia a suonare. Annuisce.
"Papà ti ha composto una ninna nanna" dice alla mia pancia ed io non mi accorgo nemmeno di aver iniziato a piangere quando sei paia di braccia mi avvolgono.
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minniemicx · 8 years
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31 dicembre 2015
"Credi di potercela fare da sola? Almeno finché non torno?". Sembra preoccupato.
"Si, va. Torna presto" non resisto a dirgli. Gli nasce un sorriso; è sempre felice di sapere che ho bisogno di lui. Sono diventata molto più emotiva nelle ultime settimane e presto attenzione ad ogni singola cosa che mi dice. Sento sempre questo bisogno di averlo accanto e abbracciarlo e forse è anche un po' colpa mia se è diventato cosi paranoico e stressato.
"Va bene. Allora vado a prendere il nostro pranzo a sacco e sarò subito a casa. Sicura che non ti serva niente?"
"No. Ah, Zayn?". Si gira immediatamente .
"Dimmi"
"Potresti prendermi la valigia, per favore? È sopra l'armadio". Non vorrei davvero comandarlo a bacchetta, ma tutto sommato a lui non dispiace rendersi indispensabile. Gli basta allungare le braccia per raggiungerla, mentre io sarei dovuta sicuramente salire su di una sedia. Sembra intercettare i miei pensieri.
"Non ti arrampicare da nessuna parte, scimmietta. Vado" dice in tono sbrigativo, mi bacia la guancia ed esce; dopo poco sento chiudere la porta e resto da sola.
"Ecco fatto!". Avrei voluto impiegarci più tempo per preparare la valigia, ma un solo trolley basterà per una gita in montagna. Ho sistemato già anche il beauty, ma continuo a girare per casa senza sosta con la paura di aver dimenticato qualcosa. Zayn non è ancora tornato ed io ne sento già la mancanza. Vorrei prendermi a schiaffi per quanto sono patetica!
Vorrei addormentarmi, ma so che quando sarà arrivato il momento di partire farò la lagna per rimettermi in piedi e davvero non vorrei costringere Zayn a portarmi in braccio. A quel pensiero mi viene da ridere. Mi rigiro tra le dita l'anello che suggella la nostra promessa e inizio a fantasticare sull'abito da sposa. L'immagine di Zayn che mi aspetta all'altare cattura momentaneamente i miei pensieri.
'Pensavo che volessimo lavorarci ancora un po' sull'idea di avere un neonato che gattona per casa, cosi ho pensato alla prima cosa che potesse farci recuperare tempo'.
Mentre le sue parole mi rimbombano nella testa, appoggio distrattamente una mano sulla pancia. È stata sicuramente la mia immaginazione, ma ho avuto l'impressione che qualcosa si fosse mosso dentro di me. Il cuore accelera qualche battito per la semplice emozione di essere il serbatoio di tanto amore e desiderio.
'Il mio bambino. Sarà un maschio perché me lo sento nella pancia'.
La mia risata echeggia nella stanza vuota e sento gli occhi bagnarsi. Il mio piccolo principe. Se me lo immagino maschio, vorrei avesse gli occhi di Zayn.
"Bell'addormentata?" Zayn mi sventola una mano dinanzi al viso ed io salto. "Ti ho chiamata dall'ingresso e quando non hai risposto ho pensato che ti fossi sentita male"
"Non ti ho sentito, scusa" inizio, ma poi lo guardo con rimprovero quando mi ricordo cosa mi ha detto.
"Lo so, non devo esagerare" dice in tono di scuse," ma ho pur sempre una fidanzata incinta per la prima volta" sorride e mi tira tra le sue braccia. Mi lascio abbracciare e gli stringo le braccia al collo, baciandogli più volte la guancia. "Tutto questo affetto mi sta facendo impazzire" mi dice, stringendomi ancora più forte fino a farmi male, quasi.
"In senso buono o in senso cattivo?" mi acciglio.
"In senso buono" mi accarezza la guancia, sorridente e si sofferma sui capelli, giocando con una ciocca. Sembra ne stia studiando il colore quando riprende: "Secondo te esistono corsi di preparazione per papà?"
Ridacchio. "Nessun corso sarà mai abbastanza per insegnarti come fare il papà e sono sicura che tu sarai il miglior papà che esiste, ma devi essere meno apprensivo. Tutto questo stress non ti porterà da nessuna parte. Questi sono i mesi più belli" gli spiego con un sorriso e lui mi guarda con attenzione.
"Sono fastidioso, non è vero?". Devo già combattere la mia emotività e Zayn con i suoi sensi di colpa frequenti non mi aiuta per niente.
"No, ma confondi la preoccupazione con qualcosa di diverso, che non mi fa bene. Preoccupati, ma un po' di meno" sussurro l'ultima frase e gli faccio un occhiolino.
Sembra pensarci su. "Mmh, non credi di aver bisogno di un aiuto?". Lo guardo con sguardo interrogativo. "Voglio dire, credo tu non sia nelle condizioni per pensare alle faccende di casa"
Chiudo gli occhi e sospiro. Ho l'impressione che non capirà mai. "Ok, hai afferrato le mie parole" rido, pensando a quanto sia una causa persa. "Sarà meglio andare" scuoto la testa, non riuscendo a smettere di sorridere.
"Ho detto qualcosa di sbagliato? Questa non è apprensività " mi urla dietro, trascinando il trolley. "No?"
"Assolutamente no" rispondo sarcasticamente, alzando gli occhi al cielo. Mi passa accanto facendo un sorrisetto compiaciuto. Lo amo troppo per far valere le mie idee, cosi a quanto pare dovrò accettare la sua ansia come fosse un altro figlio. Il pacchetto Zayn comprende questo e molto altro!
* "Allora" inizia, bagnando ripetutamente le labbra con la lingua. È concentrato sulla strada, mentre io lo sono sulla sua bocca. Di recente ricordo di aver letto un articolo sul desiderio sessuale in gravidanza. Vedo che sta parlando, ma non gli do attenzione e presto mi ritrovo a fantasticare su di lui. "Non mi piace quando mi guardi cosi. Soprattutto mentre sto guidando, se sai che mi distrai". Mi poggia una mano sulla gamba ed io mi ritraggo per il contatto. Si affretta ad accendere il riscaldamento e subito mi rilasso.
"Come hai fatto a- pensavo stessi guardando avanti"
"Ti guardo spesso, anche se non te ne accorgi" ridacchia. Mordo istintivamente il labbro. "E quando fai cosi so perfettamente cosa significa"
"Vuoi giocare a quante cose so di te?" rido. "E va bene, stavo pensando al sesso"
Fa un sorriso sghembo. "Ti ho plasmato a mia immagine e somiglianza" ride divertito. "Sembra di vedere un altro me. Questa gravidanza si sta rivelando interessante" allunga la mano sulla mia gamba, stavolta più calda, e stringe delicatamente. Mi piace molto la sua idea di essere attraente con tutti quegli anelli incastrati alle dita.
"Ma ti sei visto?" . Scoppia a ridere e sembra di innamorarmi ancora di più, anche se più di cosi è praticamente impossibile.
"Non puoi provocarmi stavolta, se non vuoi fare un incidente"
"Zayn, fermati"
"Ci arresteranno per atti osceni in luogo pubblico"
"Per favore" mi lamento.
"Non manca ancora molto e poi potrai chiedermi tutto quello che vuoi"
"Dannazione, Zayn. Ferma questa maledetta macchina. Ho la nausea!" urlo, facendolo spaventare a morte.
"Merda!". Sterza violentemente, sballottandomi contro la portiera. Un gesto poco intelligente che mi fa sentire ancora peggio. Ferma, sgasando, ad una piazzola di emergenza e subito allunga un braccio oltre il mio corpo e con la mano afferra l'apertura della portiera. Vorrei che non guardasse, ma gli sono grata per il gesto confortevole che mi riserva. "Passato?"
"No" dico subito, colpita da un altro violento conato di vomito. Ho gli occhi pieni di lacrime per lo sforzo e lo stomaco vuoto che mi fa male. "Nel beauty ci sono le salviette. Potresti prenderle per favore?"
"Certo" scende velocemente dalla macchina e fa il giro. Prego mentalmente di finire il viaggio in santa pace. "Ecco. Facciamo ancora pochi chilometri e ti prenderò una camomilla, ti va?". Annuisco semplicemente e appoggio la testa sul sedile. Mi accarezza e subito mette in moto. L'ansia è tornata ad appartenergli.
"Nella buona e nella cattiva sorte" sorrido, mettendo la mano sulla sua sul cambio.
"Detesto vederti stare male, ma non ho mai vissuto niente di più bello e spero sia per sempre" ammette ed io mi sento subito felice.
ZAYN POV Qui dentro tutto odora troppo di caffè e anche a me sta venendo la nausea. Getto un occhio alla macchina attraverso le vetrate che danno sullo spiazzo di sosta e vedo Aurora scendere dall'auto per sgranchirsi un po' le gambe. Forse non avrei dovuto sottoporla a questo viaggio; come ho fatto a non pensare alle sue nausee?
"Cosa ci vuole per fare una camomilla?" sbotto e la ragazza dietro il bancone mi guarda male. Dal suo sguardo, penso mi stia dando del troglodita irrispettoso. "Ho una fidanzata incinta in macchina" le dico svelto e lei alza un sopracciglio, impassibile alle mie parole.
"Ecco" mi porge un bicchiere di plastica bianco e una cannuccia. "Salutami la tua fidanzata incinta" fa un cenno del capo ed io mi allontano a passo veloce. Aurora è fuori dalla macchina ed ha appoggiata la testa sul braccio, muovendo nervosamente i piedi. Corro da lei stando attento a non rovesciare il liquido bollente che ho stretto tra le mani.
"Aurora. Aurora, stai bene?" le poggio una mano sulla schiena e lei subito alza gli occhi.
"Si" sorride. "Questa è mia?". Annuisco. "Dio, è disgustosa" fa una smorfia. Le bacio la tempia, indugiando qualche secondo.
"Puoi finirla in macchina. Non manca molto"
"Come va?"
"Meglio, grazie". Sfila le scarpe e non le dico niente quando appoggia i piedi sull'airbag, voltando la testa verso di me.
"Mi hai fatto prendere uno spavento, prima"
"Scusa" dice sottovoce.
"Vuoi che parliamo di qualcosa? Per distrarti". Borbotta qualcosa nel silenzio. "Bene. Mia sorella Safaa si è offerta di fare da babysitter al bambino, ma io vorrei chiamare qualcuno più competente e che ti aiuti anche in casa. Non voglio che ti affatichi e la casa è grande. Tu che dici?". Il suo silenzio è strano e quando mi giro a guardarla mi aspetto di trovarla con le braccia conserte e un sorriso esasperato sul viso, mentre sbuffa e mi dice che non devo essere cosi apprensivo. Invece dorme con le labbra dischiuse e leggermente bagnate, con il petto che si alza e si abbassa regolarmente.
AURORA POV Sento il collo indolenzito e me lo massaggio. Lo stomaco brontola, cosi mi sveglio e mi rimetto seduta normalmente.
"Zayn ho fame". Lui non è accanto a me e la macchina è completamente ferma. Davanti ai miei occhi si apre un tranquillo paesaggio di montagna e tutto ciò che vedo è bianco. C'è neve dappertutto! Infilo le scarpe puntando insistentemente gli occhi davanti a me. Mi fermerei qui, se potessi, ma so di non poter trattenere a lungo Zayn lontano dalla sua famiglia o dalle sue sorelle, che ama forse più di quanto ami me. È una cosa normale, ma ora che è in arrivo il bambino credo che niente potrà superare il suo amore per lui.
È sparito da qualche parte e i bagagli sono ancora nel retro della macchina, quindi recupero la borsa del nostro pranzo a sacco e mi chiudo nuovamente dentro. Trovo meraviglioso persino il freddo che ti entra nelle vene. All'interno della borsa c'è solo la mia porzione; a quanto pare durante la mia dormita si è fermato a mangiare.
"Hai fame, bimba?" bussa con le dita sul finestrino, sorridendomi. "Se hai finito, puoi entrare".
"Perché non mi hai svegliata?" gli getto le braccia al collo e appoggio il bacino alla macchina, tirandolo con me.
"Non volevo farlo" dice, vicino alle mie labbra.
"E se non mi fossi svegliata? Sai quanto mi piace dormire!"
"Ti avrei portata in braccio" risponde semplicemente. Piego la testa di lato. "Sai che ne sono capace, bimba. Ora però che ne dici di entrare? Stai facendo raffreddare mio figlio". Si piega sulle gambe e avvicina le labbra alla mia pancia. Gli tiro un po' i capelli, ma lo lascio fare. "Vado a parcheggiare la macchina nel box. Tu aspettami nella hall". Faccio scattare simpaticamente la mano sulla fronte.
"È bellissima" dico sognante. "È decisamente la casa dei miei sogni. Guarda, ci sono le vetrate enormi come piacciono a me. E il camino, e la scala a chiocciola". Mi guarda sempre con quel sorriso, mentre lascia cadere le borse a terra e porta le mani nelle tasche del pantalone. "E un letto matrimoniale da urlo" urlo dal piano di sopra.
"Allora bisognerà provarlo subito" mi urla di rimando. Ho questa fissa strana per i letti matrimoniali.
"Che fai?". È interamente coperto di neve.
"Nella casa dei tuoi sogni si dice qualcosa sull'accendere il fuoco perché fa freddo?" scherza. Uno stupido sorriso compare sul mio viso. "Spogliati!"
Che cosa? "ZAYN". Mi sta dando le spalle e litiga con qualcosa dentro la borsa. "Dove hai preso quella cosa?"
Sorride. "Era di mio padre. Sai come funziona?". Mimo un no con la testa. "Ti faccio vedere. Fa una faccia strana"
"Ma cosa?! Oh va bene".
"Visto? Adesso però voglio che ti togli il maglione. Avanti bimba" ridacchia. "Adesso girati di profilo e guarda in basso, verso la pancia. Brava, cosi. Metti le mani lì. Oh, perfetto. E ora pensa solo al tuo bambino". Quando capisco cosa sta facendo, mi lascio andare completamente all'emozione.
"Vuoi fare questo per 9 mesi?". Si avvicina a me sventolando la fotografia uscita calda calda dal cimelio di papà.
"Siete solo miei!" mi dice.
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minniemicx · 8 years
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25 dicembre 2015
Finalmente è giunta la mattina di Natale. Zayn si è agitato tutta la notte e non ha fatto riposare neanche me. Devo ammettere che adesso sono un po' agitata anch'io e vorrei che fosse già il momento dell'apertura dei regali. Da quando Zayn mi ha svegliata, facendomi perdere completamente il sonno, non ho fatto altro che immaginare la sua reazione. Stanotte, quando ci pensavo e ripensavo, ero convinta che fosse ricca di felicità ma stamattina non ne sono più così sicura.
"Buongiorno". Zayn spalanca la porta con una spalla e mi raggiunge a letto con un ampio sorriso.
"Buongiorno a te" ricambio. Si siede accanto a me e io mi metto a sedere, mi posa sulle gambe il vassoio con la colazione e il succo d'arancia.
"Buon Natale" mi bacia.
"Anche a te". Gli trattengo le labbra sulle mie con un morso e lui le dischiude subito, rendendo il bacio più passionale. Anche il succo si agita nel bicchiere a causa del nostro contatto temporaneo. Gli tiro il collo della felpa e me lo avvicino ancora di più. Quando gli passo le dita tra i capelli, sospira forte sulle mie labbra. "Non ho fame"
"Non mi sembra proprio" scherza e ride, allontanandosi. "Mangia" ordina, serio. "E sbrigati che voglio aprire i regali" perde tutta la serietà di qualche attimo fa- se così si può chiamare- e mi lascia un altro bacio sulle labbra.
"Così aumenti solo un altro tipo di fame" dico, tra un boccone e l'altro. Mi guarda masticare con la bocca piena e ammicca, sfilandosi con una lentezza da infarto i pantaloni del pigiama.
Maledetto vizio di dormire senza mutande!
Appena riesco a vedere l'inizio del suo addome e della sua perfetta forma a V, smetto di masticare e deglutisco. Non so perché, ma mi eccita.
"Zayn" soffoco le parole nel succo d'arancia e me lo scolo quasi tutto, senza smettere di guardarlo. Ha indossato finalmente i pantaloni della tuta, così torno a respirare. Ma prima, il rigonfiamento davanti cattura la mia attenzione.
"Non sei mai stata così imbarazzante" mi dice. Metto in bocca l'ultimo pezzo di ciambella e fingo di masticare, ma in realtà ingoio direttamente e quasi mi strozzo. Lui ride sotto i baffi.
Quanto odio il suo piacere e vedermi a disagio.
"Faresti meglio a portare i regali qui, così-"
"Così non sarai costretta a subire ancora il mio incredibile fascino" finisce per me e annuisce, dirigendosi verso la porta con un sorriso.
"Così mi sentirò ancora una bambina che apre i suoi regali a letto" urlo dopo qualche attimo e lo sento rispondermi:
"Si, si certo!". Alzo gli occhi al cielo e finisco di bere il mio succo. Zayn è coperto interamente dai pacchi e si dirige come un ubriaco verso di me, facendo zig-zag. "Non ti chiederei mai di aiutarmi" dice ironicamente e io incrocio le braccia al petto, sorridendo.
"Brontolone". Si sdraia accanto a me e prende tra le mani il pacco più grande per lui. "Cos'hai contro questo?" glielo sfilo, ma lui se lo riprende.
"Non lo so. In qualche modo mi piace" ammette. È già un buon segno, no?
"Aspetta qui" gli faccio segno di non muoversi, mentre scendo velocemente dal letto per recuperare il mio telefono.
"Devi chiamare qualcuno?" chiede.
"No" sorrido e lo accendo. "Voglio immortalare la tua-" straparlo e lui mi guarda confuso, "il momento" concludo.
ZAYN POV
"Prima questo" prende l'altro pacco, quello più piccolo, mettendosi a quattro zampe davanti a me per recuperarlo dietro gli altri regali. Sbatto più volte le palpebre. "Zayn" mi schiaffeggia il braccio. "Mi hai guardato il culo"
Allargo le braccia. "E allora? Mi hai provocato" rispondo. Sono concentrato a scartare il mio regalo quando mi sembra di sentirle dire:
"Ahh, tempo sprecato!".
Scorgo una confezione nera e il disegno sopra mi fa sorridere. "E' lo stesso" indico il tatuaggio sulla mia mano sinistra. È lo stesso fiore, dipinto sulla mia pelle e su quella confezione. Slaccio il cinturino e ne estraggo quattro bacchette da batteria. Vi ha fatto incidere una dedica: 'YOUR ART IN MY HEART'. "E' una delle dediche più belle che tu mi abbia mai fatto. Sono bellissime" l'abbraccio e le bacio i capelli, stringendola forte.
"Sono felice che ti piacciano" mi risponde, ma fatica a trattenere l'agitazione, spostando continuamente gli occhi da me all'altro regalo.
Cosa ci sarà mai in quel maledetto pacco?
Niente mi ha mai reso tanto curioso e nervoso allo stesso tempo.
"Ora questo" mi porge un bigliettino con le mani tremanti. Si agita sul posto e porta le mani in grembo, torturandosi le dita. Sta facendo agitare anche me, dannazione!
"Nessun regalo sarà mai tanto bello come quello che tu hai fatto a me" leggo a voce alta e mi rabbuio. Lei se ne accorge.
"Nella mia testa suonava molto meglio, giuro" balbetta, abbassando lo sguardo. Ha usato tantissima carta, come se in qualche modo volesse ritardarne l'apertura. Per tutto il tempo non faccio altro che domandarmi cosa mi stia nascondendo. È abbastanza pesante per quello che, riesco a scorgere, c'è all'interno.
"Mi hai regalato un test di gravidanza?" alzo un sopracciglio, ma sento un sorriso formarsi sulle labbra. Lei serra le sue.
"Guardalo bene" mi dice, timorosa. Mi prendo qualche secondo per far uscire le parole di bocca.
"Sei incinta?"
AURORA POV
Scatto la fotografia, credo, al momento giusto.
"Sei incinta?" salto sul posto. "Amore mio, è una bellissima notizia! Sarò papà" si alza e comincia a camminare avanti e indietro, passandosi le mani nei capelli. Sono felice, ma ammetto che non era esattamente questa la reazione che avevo immaginato. Sinceramente, non credevo la prendesse in modo così infantile; insomma, salta da un punto all'altro della stanza e non smette di auto-congratularsi.
"Sei felice?"
"Tu, tu stai portando in grembo mio- nostro figlio. Il mio bambino" squittisce.
Rido per la prima volta. "Cosa ne sai che sarà un maschio?"
"Me lo sento nella pancia" urla e mi si butta addosso. Dio mio, mi sono fatta mettere incinta da un cretino! "Oh no, ho schiacciato il bambino"
"Per l'amor del cielo, Zayn, smettila" rido, massaggiandogli la cute. "Ero così preoccupata della tua reazione. Credevo non lo volessi. Ci siamo sentiti così fuori posto, ma devo dire che mi hai sorpreso parecchio" gli confesso, accarezzandomi la pancia sotto la sua testa.
"Ehm"
"Cosa c'è?". Si mette seduto davanti a me, facendo un respiro profondo.
"Non vuoi aprire i tuoi regali?". Mi acciglio. Sono felice che abbia accettato la notizia, in un modo che non mi aspettavo, per giunta, ma al contempo resto delusa di come abbia già lasciato sfuggire l'entusiasmo.
ZAYN POV
"Non è tutta carta, vero?" non le rispondo mentre apre il suo regalo. È fantastico il modo in cui ci intendiamo; è una strana coincidenza. Mi ha fatto vedere la foto che ha scattato poco fa e nemmeno io so riconoscermi in quello scatto. Credo che scoppierò molto presto se non si sbriga. Vorrei urlare al vicinato che mi ha reso l'uomo più felice della Terra, ma sto cercando di comportarmi bene. "E' una trapunta. Oh". Mi accorgo a malapena quando mi sommerge completamente. "Mamma. Papà. Io" dice con la voce incrinata ed io so che sta per piangere.
"Ti piace?" la mia voce arriva ovattata.
"Zayn, dove sei? Oh scusa" si pulisce gli occhi e tira su con il naso. "Ti ho buttato la coperta addosso" ride, come se fosse la cosa più divertente del mondo. "Avevi capito qualcosa? Insomma che io-"
Scuoto la testa. "Tu sei incinta. Quando ho visto questa in un negozio mi è sembrata la richiesta più dolce che potessi farti. Sono stato giorni a pensare al modo in cui avrei potuto chiederti di creare una famiglia e poi l'ho vista. È ... inusuale" farfuglio.
"Inusuale?"
"Strano. Non lo so. C'è qualcosa che cresce dentro di te e io volevo che questo accadesse. Non so cosa sto dicendo, scusa" chiudo gli occhi, prendendomi il naso con due dita. La sua risata tra le lacrime mi fa commuovere. "Scusa, sono un cretino. Sto piangendo come una femmina"
"C'è qualcosa di così bello nel vederti piangere che potrei non smettere mai" singhiozza.
"Perché cazzo stiamo piangendo?" l'abbraccio e la tiro sulle mie gambe. Il suo bacio sa di bagnato. In un altro momento mi vergognerei di quello che sono adesso, ma è la reazione più spontanea che abbia mai avuto. Forse urlare non mi servirebbe a niente. Dio, come mi sono ridotto per un neonato. "Devo- devo chiederti una cosa" la scosto leggermente da me, ma non la faccio scendere. Le prendo il viso tra le mani e le do un bacio sul naso.
"Cosa?"
"Ti chiederei di non alzarti, ma-"
"Oh, fa pure" gattona al mio fianco, ma resta spiazzata quando mi alzo. "Oh.."
"Fammi parlare velocemente perché sto già scoppiando. Volevo dirti tante cose, ma quel test di gravidanza mi ha mandato il cervello a puttane. Scusa, non volevo dire una parolaccia. La verità è che vorrei che mi dicessi cosa fare adesso. Non guardarmi con quegli occhi, per favore, e non sorridere in quel modo; mi stai facendo impazzire. Pensavo che ci volessimo lavorare ancora un po' sull'idea di avere un neonato che gattona per casa, così ho pensato alla prima cosa che potesse farci recuperare tempo. Costa parecchio, ma se mi dirai che non ti senti pronta ad affrontare anche questo io lo riporterò indietro"
"Devo riflettere bene prima di sposare un cretino del genere" mi indica. Mi stanno sudando le mani. So benissimo che non mi direbbe mai di no, ma ho paura lo stesso. Anche se non sarà tra qualche mese, prima o poi mi sposerà.
"Mi stai facendo soffrire e non te lo perdonerò mai"
"Ti amo da impazzire e ti sposerò. Ma ad una condizione"
"Quale?"
"Il bambino dovrà avere almeno un anno"
"Nel frattempo potremmo farne un altro" libero il letto con una sola mossa del braccio e mi stendo lentamente su di lei. Chiude gli occhi. La voglio così tanto e anche lei vuole me. Le accarezzo il seno da sopra il pigiama, ma subito mi fermo. "Ma è vera questa cosa che le tette si fanno più grosse?"
Mi guarda con rimprovero. "Si, Zayn"
"Fantastico. Saranno i nove mesi migliori della mia vita" ridacchio, baciandole con foga il collo. Lei alza il bacino e lo fa scontrare con il mio. Ansima già ed io non le ho fatto ancora niente. Infilo una mano negli slip e lei emette un piccolo urlo. Non le piace quando la tocco lì con le dita. Si, è strana forte e non la capisco metà del tempo, ma ha solo bisogno di qualcuno che sia più forte di lei. "Metti questa mano qui e questa così" comando. "Se ti da fastidio, puoi urlare. Non prendermi a calci che mi fai male" l'avverto e mi guarda scendere quasi al bordo del letto.
"Mi da fastidio" comincia.
"Proviamo solo qualche secondo. Ti prometto che se mi dirai di finirla, la finirò"
"Va bene". Agita le gambe, ma gliele blocco con le mani. Bagno le labbra prima di poggiarle su di lei. Cazzo, come fa a dire che non le piace. Passano alcuni minuti e mi alzo a controllare che non sia svenuta. "Sono viva... e imbarazzata" mi dice, con la faccia completamente immersa nel cuscino. Spiegatemi come posso non amarla!
*
"Mamma?" mi batte il cuore quando sento la sua voce dall'altra parte del telefono. "Aurora è incinta" dico febbricitante.
AURORA POV
"E' INCINTA". Mi sveglio improvvisamente udendo la voce di Zayn. Mi alzo per vedere con chi sta parlando. "E' incinta, capisci?"
"E' la novantesima volta che me lo ripeti, Zayn. Adesso calmati" dice Trisha al vivavoce. Metterà in croce chiunque con il suo entusiasmo da padre. Mi appoggio al muro e ascolto tutta la conversazione senza farmi vedere. "Lei come sta?"
"Bene, adesso dorme. Abbiamo-". Oddio ti prego, non dirlo. "Abbiamo aperto i regali a letto. Perché non ci raggiungete più tardi? Sono sicuro che le farà piacere" appoggia il cellulare tra l'orecchio e la spalla, quindi non riesco a sentire cosa Trisha risponde per conto suo, ma capisco che verranno quando Zayn dice: "Va bene, allora. La sveglierò alle sette"
"Te l'hanno mai detto che una donna incinta ha bisogno di riposo?" lo richiamo alle spalle.
"Amore. Oddio hai ragione, non ci ho pensato. Vuoi che li richiami?". Alzo gli occhi al cielo.
"Dimmi una cosa, Zayn. Hai intenzione di essere stressato per nove mesi?" sorrido.
"E' grave se lo fossi?"
"Molto" rido, prendendogli la mano.
"Abbiamo saputo la bellissima notizia" Safaa mi salta subito addosso quando apro la porta. Zayn accanto a me si comporta come un bodyguard, ma subito si rilassa quando gli lancio un'occhiataccia.
"Dovrai mettergli la museruola, o mangerà chiunque ti si avvicini" scherza Waliyha, sedendosi sul divano.
"Allora, come è successo?" chiede Yaser al figlio, passando un braccio dietro le spalle della moglie.
"Abbiamo fatto sesso" risponde subito Zayn e io mi sento avvampare.
"Credo di sapere come si fa un figlio, tesoro" ride, per stemperare la tensione appena creata. Io copro la faccia con le mani e sono sicura di aver assunto un colore peperoncino. Le sorelle minori lo guardano come se avesse appena detto una parolaccia, ma poi scoppiano a ridere anche loro.
"Zayn, mi aiuteresti con il vassoio per favore?" il mio tono è troppo brusco. Lui si alza senza dire una parola. In cucina lascio andare i bicchieri nel lavandino. "MI SONO FATTA METTERE INCINTA DAUN CRETINO" sbotto, tirandomi i capelli. "Hai appena detto che abbiamo fatto sesso davanti alla tua famiglia?" non riconosco la mia voce quando la sento.
"Perché non ti rilassi?". Queste sono le rare occasioni in cui mi va di prenderlo a schiaffi.
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minniemicx · 8 years
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24 dicembre 2015
Non so che ore sono, ma so che è la vigilia di Natale e posso restare a letto ancora un po'. Quando mi sveglio Zayn non è accanto a me, ma le coperte al suo posto intrappolano ancora il suo calore, quindi capisco che non deve essersi alzato da molto tempo.
"Zayn?"
"Si?" risponde subito. Presumo sia in salotto. Dal tono di voce capisco che sta facendo qualcosa che, sa, non dovrebbe fare. "Sono in cucina a preparare la colazione" urla, ma in sottofondo riesco a sentire il rumore di qualcosa che viene poggiato in terra.
"ZAYN!" lo faccio sussultare. "Non ti azzardare a toccare quel regalo o ti taglio le mani" lo minaccio, ma non riesco a trattenere a lungo la risata. È inginocchiato ai piedi dell'albero di Natale e ha in mano il pacco più grande che porta il suo nome. "Lo aprirai a Natale e oggi è la vigilia e-" mi fermo. Quando mi avvicino, i miei occhi si spostano su un altro pacco gigante più a destra del mio. "Questo è mio?" lo prendo tra le braccia, ma mi viene strappato.
"Porta giù le mani, Aurora" dice autoritario. "Lo aprirai a Natale e oggi è solo la vigilia" mi dice, nel mio stesso tono. Scoppiamo a ridere contemporaneamente come due stupidi.
"Non avresti dovuto farmelo vedere" metto il broncio.
"Suvvia" mi tira a sé e io cado inginocchiata accanto a lui. Mi butto sul suo petto e insieme cadiamo distesi sul pavimento. Mi accarezza la schiena e io mi sento sciogliere sotto il suo tocco. "A casa di mamma e papà smetterai di pensarci" sussurra e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Zayn, che stai facendo?" ansimo. Si sta facendo spazio tra le mie gambe.
"Ti sto toccando" mi dice a bassa voce all'orecchio. Lo fermo quando supera l'elastico del mio pigiama, riportandogli le dita su un punto più in basso. Sospira forte ed io nascondo il viso nel suo collo. "Sei così calda". Sento il calore raggiungere le mie guance e dissiparsi tra i capelli. Sento le pulsazioni farsi più forti e mi agito tra le sue braccia. "Calma" ordina suadente.
Gli abbasso i pantaloni con una mossa veloce, facendolo rimanere sorpreso. Piacevolmente sorpreso; sorride e si rilassa sotto di me, appoggiando meglio la schiena al pavimento.
Sto combattendo una terribile battaglia interiore davanti all'armadio quando Zayn rientra in camera dopo una doccia super veloce. Alla fine, siamo rimasti sdraiati su quel pavimento più di quanto avremmo dovuto e ora siamo in un mega ritardo. Come se non bastasse, l'indecisione su cosa indossare mi ha già fatto perdere fin troppo tempo.
"Quello blu o quello rosso?"
"Quello rosso" risponde atono.
"Quello blu" decido e lo sfilo dalla cruccia. Lo adagio sul letto e indietreggio di qualche passo fino alla scarpiera. "Ballerine o tacchi?"
"Ballerine"
"Tacchi" concordo con me stessa. Zayn si muove velocemente dietro di me.
"Reggiseno rosso o nero?"
"Nero"
"Rosso" rispondo io.
"Parli con me o con te stessa?" mi affianca davanti allo specchio, con solo i boxer addosso.
"Con te, ovvio". Ride e scuote la testa.
"Si, certo. Ovvio" mi prende in giro. "Noto con piacere che hai scelto esattamente quello che piace a me" scherza, allacciando il bottone del pantalone.
"Sei molto carino" gli sorrido.
"Tu invece sei bellissima" mi bacia e un po' d'ansia svanisce.
"Ma non sono ancora vestita" mormoro. "Non sono ancora vestita" ripeto, nuovamente in preda all'ansia. "Calze ricamate o no?"
"Scegli tu" risponde semplicemente. Il suo sguardo mi dice 'Tanto decidi comunque sempre tu'.
"A te quali piacciono?"
"Non mi ascolteresti comunque" ridacchia. Ha infilato anche la camicia nel frattempo, ma è ancora a piedi scalzi. Lo prego con lo sguardo. "Va bene. Quelle ricamate. Mi piace come ti fasciano le gambe" sorride sghembo. Restiamo a fissarci per qualche secondo, poi ordina: "Ora però vestiti, per favore!"
ZAYN POV
Amo metterla a disagio e amo il suo sguardo pieno d'ansia che vaga per la stanza. La fa sembrare così disorganizzata ed immatura e per una volta io posso recitare la parte di quello rilassato e guardarla col sorriso dal mio angolo tranquillo.
"Mi aiuti?" mi riscuote dai pensieri. Mi rendo conto di stare a guardarla con un sorriso ebete sulla faccia. Si sposta i capelli su una spalla; le accarezzo con le dita la schiena scoperta, ma non perdo tempo a tirare su la lampo.
"Sei veramente bellissima" ammetto.
"Grazie" si liscia i capelli. "Andiamo? Prima che mi salti addosso" mi da una leggera spinta e mi accorgo di essere rimasto imbambolato.
"Paura, piccola?" ridacchio, ma afferro le chiavi della macchina e mi avvio alla porta, aspettandola sull'uscio. Arriva dopo qualche minuto, picchiettando sul pavimento i tacchi alti.
"Come spiegheremo a tuoi il ritardo?" ravviva i capelli con le mani.
"Gli diremo che abbiamo fatto sesso"
"Sii serio, Zayn". Le sue guance si colorano di un vivacissimo rosso.
*
"Mamma? Papà?" giro la chiave nella serratura e blocco la porta con il piede per far entrare Aurora. Subito mia sorella Safaa le è addosso.
"Aurora" esclama, abbracciandola. Le supero velocemente con un sorriso andando verso la sala da pranzo. Mamma ha già apparecchiato la tavola e come ogni anno è stata bravissima. Mamma sente molto il Natale. L'altra mia sorella, Waliyha, è seduta sul divano a gambe incrociate e chiacchiera con qualcuno al cellulare. Le passo accanto e le lascio un bacio sui capelli.
"Ciao mamma" le do un bacio sulla guancia. "Come sei bella, mamma" la abbraccio e lei mi fa un sorriso. Certe volte mi sento un po' patetico.
"Non mi lamenterei del vostro ritardo se abitaste dall'altra parte della città" mi rivolge uno sguardo severo, ma i suoi occhi sorridono. Forse non vuoi ascoltare davvero la risposta.
"Stavamo facendo-" rispondo con un sorriso, ma Aurora arriva trafelata alle mie spalle e mi ruba la parola.
"Le pulizie. Stavamo facendo le pulizie. Abbiamo avuto ospiti ed era tutto un disordine" sospira.
"Si, soprattutto il pavimento" intervengo nuovamente e Aurora mi rivolge un'occhiataccia, mentre io ridacchio e le faccio l'occhiolino. Restiamo tutti e tre in silenzio, mentre mamma ci guarda entrambi con uno strano sorriso ed una strana luce negli occhi.
"Aurora mi dai una mano?" le spinge tra le braccia un vassoio e insieme spariscono dalla cucina con un sorriso sulle labbra.
Sto parlando con mia sorella Doniya quando Aurora mi compare, misteriosamente, accanto.
"Zayn"
"Ehi, amore" le sorrido e le passo un braccio lungo i fianchi, attirandola più vicina.
"Perché sussurrate?". Doniya mi guarda come se avesse appena scoperto chissà quale segreto.
"Doniya ha un nuovo fidanzato" sussurro, vicino al suo orecchio. Le espressioni di entrambe mi suscitano il riso.
"Che cosa?" grida mia sorella. Aurora sposta lo sguardo da me a lei.
"Ma davvero!?" alza un sopracciglio. "Credi sia saggio parlarne proprio con tuo fratello?" le dice, come se io non fossi presente.
"Ehi, sono una brava persona" mi indico.
"Ma sei pur sempre un fratello" mi da un bacio sulla guancia ed io gliene do un altro sulle labbra, dimenticandomi completamente di mia sorella davanti a noi. "Dov'è andata?" mi chiede quando ci stacchiamo e si accorge che siamo rimasti soli.
"Non lo so. Vieni" dico velocemente, tirandola su per le scale.
"No, Zayn. Non esiste. C'è la tua famiglia di sotto" alza le mani tra noi, a fermarmi. "Le tue sorelle più piccole" ma sta già ridendo mentre mi avvicino sempre di più. La spingo sul letto e lei indietreggia fino alla testiera.
"Questa è la fortuna di essere la donna di Zayn Malik. Nessuno fa domande!"
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