Tumgik
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Mi sono sbagliata su di te, non credevo volessi giocare con me. Ma adesso insegno io come si gioca a te, spostati che ora tocca a me.
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Cara me stessa, stammi bene a sentire. Ci abbiamo messo anni a scolpire questo castello di ghiaccio, non permettere che si sciolga per mezza giornata di Sole. Altrimenti rimarranno solo lacrime salate.
Fatta di scarabocchi. (via rimani-con-me-almeno-tu)
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Probabilmente si.
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xxxxx“Non dimenticherò la prima volta in cui ci siamo parlati, in cui ho pensato che non mi stavi nemmeno troppo simpatico. Non dimenticherò la prima volta in cui mi hai fatto cambiare idea, la prima volta in cui ti ho guardato e ho deciso che potevi restare nei miei giorni, tra i miei casini, tra le mie speranze. Non dimenticherò tutte le volte in cui stavamo per arrenderci e tutte le volte in cui, però, non l’abbiamo fatto. Non dimenticherò il male che mi hai fatto quel giorno. Non dimenticherò le notti passate a sognarti, le mattine passate con la nausea perché non c’eri, le lacrime impossibili da trattenere ovunque: in mezzo alla strada, sui mezzi pubblici, sotto la pioggia, sulla spiaggia, a lavoro, in vacanza. Non dimenticherò che è finita, che siamo finiti, che non torneremo. Non dimenticherò niente. Non dimenticherò quanto ti ho amato. E’ stato meraviglioso. Non ti dimenticherò mai, nemmeno quando amerò di nuovo; sarai sempre con me. Non voglio dimenticare niente, soprattutto il male. Lo faccio per non venirti a cercare. Mai più.”
Susanna Casciani (via postofficeblog)
Porca puttana. Io l’adoro questa donna . Mi devo stampare questa cosa e appenderla ovunque
(via tusepuoisalvami)
(via seilerrorepiubello)
SONO.MORTA.
(via unesserefragile)
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Ora e sempre.
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Se é destino accadrá. Non si sfugge.
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Fa male, sai? Vedere che tu stai bene anche senza di me, che non ti manco e che non mi cerchi. Mi crea un nodo allo stomaco vedere che sorridi anche senza di me, che non hai problemi e ti appoggi sugli altri perché ormai io non faccio più parte della tua vita. A volte, quando ti penso, mi viene da vomitare tutto l'amore che ho da darti e che tengo dentro, e mi viene da urlare contro lo specchio che ho sbagliato, che non avrei dovuto farti prendere il controllo di me stessa. E vorrei avere il potere di ferirti, per farti provare ciò che provo io. Ha fatto male, fa male e farà male. Vorrei riuscire a dirti addio una volta per tutte, lasciarti andare, lasciar andare il tuo ricordo, il tuo viso, la tua voce e le tue stronzate, vorrei riuscirci, davvero. E ci provo, ci provo con tutta me stessa, ma è inutile perché tu, sei in tutte le cose che faccio, che vedo, che dico, che penso, che ricordo.
(via nessunosiaccorgedelmiodolore)
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È perdere chi amiamo a renderci i mostri che siamo.
(via nessunosiaccorgedelmiodolore)
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Seguimi per altre frasi. 🌻
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Cazzo, se ti odiavo. Hai un nome che non ho mai pronunciato, ti avevo sempre chiamato ‘amore’. Chiamarti per nome era strano, lontano. Mi sembrava fossimo due sconosciuti, se ti chiamavo per nome. Tu per nome invece mi ci chiamavi. Soprattutto quando mi mandavi affanculo, perché ‘vaffanculo amore’ suona male, ma io lo usavo. ‘Vaffanculo, amore’ ti dicevo, e lo pensavo. Sei stato il mio primo amore. Che poi, amore di cosa? Siamo durati poco, pochissimo. Anzi, tu sei durato poco, io sarei durata tutta la vita: con le tue merdate, le mie bestemmie e tanto, tanto amore saremmo arrivati lontano.. ma non eravamo neanche partiti che m’hai lasciato la mano. Cazzo, se ti odiavo. Mi sembrava di impazzire. Eri un anno più grande, vedevi più grande, volevi cose più grandi. E io, dal mio metro e cinquanta (all’epoca, sia chiaro) che cazzo ne sapevo del tuo mondo, delle tue aspettative? Cazzo, se ti odiavo. Il nostro primo bacio c’è stato per sbaglio, tornerei indietro e non lo rifarei. Oppure lo rifarei subito, non lo so. Ero un’incosciente, sono un’incosciente. Mi ricordo che stavamo davanti scuola, io ti evitavo, non volevo dartelo quel bacio che tu volevi strapparmi con le pinze. C’erano tutti i tuoi compagni di classe, iniziarono a schiamazzare, ad urlare che ti dovevo baciare. Io allora, forse per darmi un tono, dissi “Deve farlo lui” e tu l’hai fatto, cazzo. E ti ho odiato. Mi ricordo che volavano i ‘ti amo’, le parole dolci, gli abbracci. Tu eri altissimo, io così piccola. Io ero la tua nana e tu il mio gigante. Parlavamo ore ma quando ci guardavamo negli occhi non lo facevamo, prendevamo e ci baciavamo. Non resistevo un’ora senza vederti. Ti incrociavo sempre nei corridoi e cazzo, ero felice. Mi ricordo che però un lunedì qualunque, di una giornata qualunque, tu mi vedesti e mi ignorasti. Niente ‘ciao’, niente baci, niente ‘ti amo’, nessun ‘stai attenta’. Il vuoto. Vuoto come quello che provavo nel bel mezzo del petto quando tu, quatto quatto, entrasti a scuola di corsa. Evitasti il mio sguardo. Mi fece male e, cazzo, se t’ho odiato. Ho aspettato sei ore per vederti, nei corridoi non giravi più. Pensi che io non me ne fossi accorta? Mi volevi lasciare, lo sapevo, lo sapevano tutti. Ma tu il coraggio di dirmelo a quattrocchi quella mattina non ce l’avevi. Erano le due e siamo usciti. Ti ho aspettato, per baciarti, per guardarti, per toccarti perché, dio, mi mancavi. Tu mi prendesti per le spalle e mi allontanasti. Quel gesto, quel tocco fece male più di mille lame. “Ti devo parlare” la voce dura, non quella che amavo sentire mentre mi dicevi ‘ti amo’. I tuoi ‘ti amo’ sono sempre stati distratti. Spesso dicevi ‘ah, si, ti amo’ mai capito se erano sinceri. Eravamo due bambini, che ne sapevamo noi dell’amore? “Dimmi tutto, amore” quella parola non me la risparmiai, ‘amore’. Che stupida son stata. “Non funziona, ti lascio” dissi e te ne andasti, via, lontano. Bella batosta. “Fottiti!” urlai a squarciagola. Con il cuore spaccato in due, due parole bloccate in gola e lo sguardo basso sono tornata a casa. Nelle cuffie risuonava ‘Quanto sei bella’, me l’avevi dedicata perché secondo te ero bella. Cazzo, se t’ho odiato. Quante voci mi sono arrivate. ‘Ti ha lasciato perché sei brutta’ ‘Ti ha lasciato perché ha un’altra’ ‘Ti ha lasciato perché..’ Ma il perché non s’è mai saputo. Ti ho chiesto spiegazioni, non puoi negarlo. Tu ti limitasti a un ‘non mi piaci più’. Ma dicevi d’amarmi, non che ti piacevo. Dicevi che ero tua. Dicevi tante cose, tante stronzate. Quelle due parole ancora ce le ho incastrate in gola, non escono. Vorrei trovarti, venire a casa tua col primo autobus e urlartele in faccia, così capisci, finalmente, una volta per tutte. ‘Vaffanculo, ti amo!’ Ma il ‘ti amo’ ormai è vecchio. Il ‘ti amo’ ormai non vale più. E ho paura, che magari mi esce un ‘vaffanculo, ti odio!’ e allora sarebbero stupido. Perché ‘vaffanculo, amore, ti odio’ non suona poi così bene, e chiamarti per nome non si può, mi sembra di essere due estranei. Ma due estranei non siamo, lo sai. Mi sei entrato dentro e mi hai spezzato. Io ci ho provato a rimettere insieme i cocci, ma è venuto fuori un disastro.. e poi, non li ho incollati troppo bene, ho paura che tu possa stare ancora dentro di me. Se vuoi uscire, per favore, quella è la porta. Va’ via senza far rumore, anche se tu hai sempre fatto rumore. Va’ via e non sbattere la porta, che può darsi che mi spezzo. Va’ via perché, cazzo, ti odio. Ma cazzo se t’ho amato.
laragazzachetunonami. (via laragazzachetunonami)
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Non voglio augurarti troppo male, non ne sono capace. Ti auguro un solo rimpianto, me. Ti auguro di prendere la mia maglia e sputarci sopra lacrime e sangue a furia di pronunciare il mio nome. Ti auguro di rileggere quei commenti che tanto conservi e colpevolizzarti, ancora. Una forte agonia, e ancora rimpianti e rimorsi quasi fino alla fine. Perché quasi? Perché ti auguro anche un solo momento di felicità, di trovare una persona ed innamorarti follemente, ma di una che mi somigli anche in un piccolo atteggiamento; Cosicché da guardarla e ricordare me, rovinerai tutto, continuerà la tua angoscia giorno e notte ti tormenterò e non potrai avermi. E quella, sarà la tua condanna. Te lo auguro e continuerò a farlo con tutta me stessa, fidati.
Maria Auriemma (via traimieirestifiorisco)
SBAAAAM
(via comecielisbiaditi)
AAAH. si.
(via absolutevacuum)
godo
(via leultimediecisigarette)
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Lei ha due gambe perfette, un fisico splendido adorabilmente bassa,lunghi capelli lisci, biondi come l'oro, occhi grandi blu oceano, un sedere che parla, una pancia piatta e un seno perfetto; e in tutto il corpo nemmeno una smagliatura. É sempre solare, amichevole e dolce con tutti, sicura di sé e amorevole. Sorride sempre, perfettamente truccata e pertinata. Sempre ben vestita, strizzata in jeans alla moda, mini gonne aderenti, magliette corte e camicette femminili. Poi ci sono io, gambe troppo lunghe e muscolose, troppo alta e troppo in carne i capelli scuri e mossi, sempre sconpigliati, gli occhi strani di due colori, una pancia non piatta e i fianchetti, un seno troppo grande, qualche smagliatura e cicatrici ovunque. Ho spesso lo scazzo e sono acida e timida,con mille problemi e drammi, sorrido poco e la maggior parte delle volte sono struccata e spettinata. Spesso vestita come capita, leggins scuri, felpa grande scura e scarpe da ginnastica. E adesso spiegami per quale strano motivo un qualsiasi ragazzo dovrebbe desiderare me, o stare con una come me quando puó avere una come lei? La veritá é che nessuno sceglierá mai uno sbagliatissimo problema ad una perfetta soluzione.
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