'The Hills', one of the limited-edition prints available in my shop: www.tomgauld.com/shop

E in un saggio intitolato "Il Primo maggio: nascita di una ricorrenza", del 1990, dentro a un libro che si chiama "Gente non comune", del 1998, Eric Hobsbawm dice una cosa che posto tutti gli anni e che quest'anno ho provato a leggere a voce alta.

Buon Primo maggio.

“è il 26 aprile e sono ancora antifascista, pensa te.”

— simone rossi (i grandi classici)

(È una cosa che avevo scritto su Barabba nel 2011, che era finita su un libro che si chiamava Schegge di Liberazione e che il 25 aprile, ormai, posto tutti gli anni. Grushenka dice che è la mia My Way)

E il 22 aprile, cioè lunedì, dalle 20:30 molto precise in Piazzale Re Astolfo, succede una cosa bellissima in giro per le vie del centro di Carpi: si chiama Nottambula, succede tutti gli anni, e questa è la sesta edizione. Ci sarà il Coro dei Violenti Piovaschi, che organizza il tutto con infinita cura e sospensione (*), una Banda di Quartiere, un corteo festante, delle letture, delle poesie, un concerto, e ci sarò anche io a declamare delle cose a voce altissima accompagnato da Daniele Rossi con l’organetto e Enrico Pasini con la tromba.

-> https://marcomanicardi.altervista.org/22-aprile-nottambula-2/

(endgame)

(ciao NYC) sono passati dieci anni dall’altra volta, ma sei ancora la più bella. Rivediamoci, dai. ❤️

(@ Manhattan Bridge)

(guerrierə)

(@ Coney Island Beach and Boardwalk)

(Hey Ho!) dal Queen’s al Queens.

(@ Thornycraft ramp - Ramones mural)

Prova a seguire la corrente. Tieni alta la guardia. Non lasciarti infinocchiare. Vota democratico a tutte le elezioni. Pedala nel parco. Sogna il mio corpo perfetto e dorato. Prendi le tue vitamine. Bevi otto bicchieri d’acqua al giorno. Fai il tifo per i Mets.

(Paul Auster, Follie di Brooklyn; 2005)

(@ Citi Field)

(Peanuts, 1977)

«I’m not a real person. I’m a legend.»

(@ Green-Wood Cemetery)

«Non si può sopprimere un istinto vecchio di 65 milioni di anni.»

(@ American Museum of Natural History)

Una trentina di anni fa, dopo aver visitato New York, V.G. Korolenko scrisse: “Attraverso la nebbiolina si vedevano sulla costa enormi palazzi di sei, sette piani…” Quindici anni fa, dopo essere stato a New York, Maksim Gorkij ci ha raccontato: “Attraverso una pioggia obliqua s’intravedono sulla costa palazzi di quindici e venti piani.” Per rimanere nei limiti delle convenzioni che gli scrittori hanno evidentemente adottato, il mio racconto dovrebbe suonare così: “Attraverso l’obliqua foschia si possono vedere palazzi ben piantati di quaranta, cinquanta piani…” Ma dopo un viaggio come questo, il poeta futuro scriverà: “Attraverso i palazzi diritti dall’incalcolabile numero di piani che si ergevano sulla costa di New York non si vedevano né foschie, né piogge oblique, né tanto meno nebbioline.”

(Vladimir Majakovskij, La mia scoperta dell’America, 1925)

(@ Brooklyn Bridge Promenade)

È morto Maurizio Pollini e io mi sono ricordato di una cosa che riguarda il Preludio n. 24, dai Preludi Op. 28 di Chopin, suonato al pianoforte da Maurizio Pollini. E questa cosa l'ho appena scritta e l'ho anche letta a voce alta e se uno la vuole leggere o ascoltare può farlo cliccando qui sopra.

(pensa un po')

(Guido Catalano, Motosega, 2007; Miraggi Edizioni, rist. 2014)