. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝗌𝗆𝖺𝗍𝖾𝗋𝗂𝖺𝗅𝗂𝗓𝗓𝖺𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾𝗂 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟣𝟤, 𝟥:𝟢𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　 Ha approfittato delle ore di pausa tra una partita e l'altra per presentarsi all'esame finale del corso di materializzazione e smaterializzazione, ché da cheerleader ha da presenziare e aprire gli scontri con un numero non proprio semplice. La stanchezza, tuttavia, bisogna dirlo, è un po' diminuita rispetto al giorno precedente: la paura di spaccarsi durante la prova pratica c'è, ma ha superato tutti gli esami e, insomma, il peggio è sicuramente passato. Il test odierno lo può pure ripetere a settembre, dopotutto, e non è mica detto che debba prendere per forza il patentino. Sapete quanti maghi utilizzano mezzi alternativi per muoversi??? Sono anche più poetici, tra l'altro!!! 　( ... ) « Mi parli degli incantesimi anti-smaterializzazione. » 　La giovane donna s'impegna per apparire fredda e professionale, ma si nota da una leggera piega delle labbra che, in realtà, vorrebbe solo poter tranquillizzare ogni studente che le si presenta di fronte. Pearl la apprezza, per questo, e deve ammettere che le conferisca anche una certa calma, che le permette di rispondere al quesito senza andare nel panico. 　« Un tale incantesimo è lanciato anche su questa scuola, ovviamente annullato per permetterci di sostenere le prove. » esordisce così, sistemandosi poi una manica della camicetta bianca che indossa. « Viene utilizzato per le abitazioni private dei maghi e i luoghi d'interesse, col fine di evitare spiacevoli sorprese: è duale, vale a dire che, se lo si casta, l'incanto non permette né di materializzarsi al loro interno né di smaterializzarsi verso altri posti. La decisione di imporre simili incantesimi spetta al proprietario del luogo, in quanto anche il proprietario stesso sarà soggetto allo stesso divieto, e può essere imposto in modo tale da investire l'intero edificio o anche solo parti di esso. Ma che cosa succede se si tenta comunque di eseguire tale procedura? Bene, il mago in questione avvertirà una sorta di “tappo” nel suo normale percorso di ingresso nel nulla, nonché un dolore ben localizzato al centro della testa. Se, avvertendo il tappo, il mago dovesse insistere nel suo proposito, potrebbe arrivare a materializzarsi anche a decine di metri dalla destinazione scelta, ma col rischio di subire una spaccatura interna. La più grave, insomma. » 　« Corretto. » dice, poi appunta chissà cosa sul quadernetto che ha con sé. « Adesso, dovrebbe mostrare di aver appreso la tecnica smaterializzandosi e materializzandosi nei pressi della riva est del lago nero: troverà lì un mio collega che, se la cosa dovesse andare a buon termine, le consegnerà il patentino. Buon week-end, signorina McGranitt. » 　Visualizza bene il punto indicatole, allora, per poi mettere a fuoco la determinazione di occupare lo spazio desiderato col proprio intero corpo: una giravolta e scompare nel nulla, apparendo con un 𝘱𝘰𝘱 proprio lì... in acqua, pochissimo lontana dalla riva (tanto che l'acqua le ha bagnato giusto i polpacci), ma dettagli. Quando apre gli occhi, trova l'uomo che le sta porgendo la mano, così da aiutarla a uscire. 　« Congratulazioni! » esclama, i baffi grigi che svettano all'insù a sottolineare il sorriso che le ha appena fatto. « È ufficialmente patentata, ma si ricordi di comprare dei pantaloni impermeabili. »

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝗂𝗇𝖼𝖺𝗇𝗍𝖾𝗌𝗂𝗆𝗂 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟣𝟣, 𝟥:𝟢𝟢 - 𝟧:𝟢𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica pratica: 　　　　　　 　 　lo studente è chiamato ad 　　　　　　 　 　eseguire alcuni incantesimi 　　　　　　 　 　( liberacorpus, oppugno, 　　　　　　 　 　levicorpus, tarramel ), 　　　　　　 　 　servendosi, quando 　　　　　　 　 　necessario, di un apposito 　　　　　　 　 　manichino. 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　Avrebbe preferito, senza dubbio alcuno, che anche la prova d'incantesimi fosse scritta, ché ancora non si sentiva totalmente a proprio agio ad agire prontamente e fisicamente al cospetto di tutte quelle persone, pronte a giudicare e magari anche a ridere. Però avanza, la bacchetta già in mano e il professore che le ha già chiesto l'esecuzione di un incantesimo 　« Oppugno! » la punta in direzione delle piume che lui stesso le ha indicato, poi un movimento brusco e loro defluiscono nel petto del manichino, già pieno di segni a causa degli esami precedenti. 　« Molto bene, quanto è rilassante eseguire questo incanto? » sorride, il docente, le mani in tasca e la schiena poggiata alla scrivania. « Mi mostri un incantesimo d'aggancio, adesso. » 　Deve ammettere a se stessa che, se non l'avesse chiesto in questi termini anche ad altri compagni che l'hanno anticipata, forse non avrebbe saputo bene a che cosa si stesse riferendo. Il pensiero la fa sorridere, comunque, e subito passa all'azione. 　« Levicorpus! » il manichino si muove e rimane appeso per una caviglia. 　« Qual è il controincantesimo che fa terminare il suo effetto? » 　« Liberacorpus, signore. » 　Lui fa un gesto con la mano che sta a indicare palesemente che debba eseguirlo, dunque Pearl muove la bacchetta, che ancora teneva puntata sul manichino, verso il basso e sussurra la formula giusta. 　Zefaris Stainwright estrae un orologio dalla tasca della giacca e lo osserva, l'espressione che a Pearl sembra leggermente ansiosa. 　« Le chiedo di castarmi un Tempestincanto, a questo punto. Si concentri: è l'ultima prova che le chiedo. » 　La corvonero annuisce e si mette in posizione, muovendo la bacchetta da destra a sinistra. 　« Tarramel! » un vortice la nasconde agli occhi altrui e si sente bene, al centro di quella tempesta. Al sicuro. Se potesse, pensa, la userebbe sempre come scudo. 　« Basta così, basta così. » chiude il monile con uno scatto e lo infila esattamente dov'era prima. « Il prossimo? »

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝖺𝗌𝗍𝗋𝗈𝗇𝗈𝗆𝗂𝖺 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟣𝟣, 𝟣𝟣:𝟣𝟧 𝖺.𝗆. - 𝟣:𝟣𝟧 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica scritta: 　　　　　　 　 　"tutto sulle comete, gli 　　　　　　 　 　asteroidi e le nebulose". 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　 　``　Le comete sono corpi del Sistema Solare, antichi quanto il sistema stesso. In antichità venivano considerate presagi di sventura, adesso invece sappiamo che potrebbero addirittura essere il veicolo che ha portato il seme della vita sulla Terra. 　Descrivono orbite molto allungate, ellittiche, attorno al Sole in un intervallo di tempo chiamato "periodo". È possibile che alcune abbiano un'orbita aperta, detta iperbolica, che, dopo un'unica apparizione, le porta a perdersi nello spazio interstellare. La maggior parte ha comunque un periodo così lungo che è impossibile prevederne la data del ritorno. Quelle di cui si riesce a calcolare il periodo sono, per l'appunto, dette "periodiche". In prossimità del perielio, le comete sviluppano una testa, o nucleo, molto luminosa, circondata da una lunga coda. 　Le comete non sono corpi celesti di grandi dimensioni, anzi: in una cometa ben sviluppata, il nucleo ha un diametro dell'ordine di appena un centinaio di chilometri. La chioma può averlo superiore al milione di chilometri e la coda può dispiegarsi in tutto il suo splendore per più di trecento milioni di chilometri. La materia, composta da gas e polveri, che costituisce la chioma e la coda si libera dal nucleo quando la cometa si avvicina al Sole. 　Spesso, le comete vengono confuse con gli asteroidi, che invece sono corpi celesti per composizione molto simili a un pianeta terrestre e non contengono ghiaccio. Generalmente, hanno una forma irregolare e un diametro inferiore ai quattromila piedi, dati che hanno avvalorato maggiormente la tesi secondo la quale siano residui del disco protoplanetario non incorporati nei pianeti. La maggior parte degli asteroidi si trova nella fascia principale, alcuni hanno degli asteroidi satelliti. 　L'asteroide più grande del sistema solare interno più conosciuto è Cerere, ma se ne contano almeno altri seicentomila, di cui la maggior parte orbita tra Marte e Giove. 　Ultime ma non meno importanti, le nebulose sono agglomerati interstellari di polvere, idrogeno e plasma: originariamente, il termine veniva impiegato per indicare un qualsiasi oggetto astronomico di grandi dimensioni di natura non stellare né planetaria né cometaria, quindi comprendeva anche quelle che oggi sono note come galassie. Si dividono in "nebulose oscure" e "nebulose brillanti", il cui aspetto è dovuto solo alla loro diversa illuminazione dato che le prime intercettano la luce delle stelle che stanno al di là e le seconde emettono luce. Le brillanti, poi, si dividono in "nebulose a emissione" e "nebulose a riflessione": le prime sono costituite da nubi che, illuminate dalle stelle vicine, emettono luce per effetto dell'eccitazione e della successiva diseccitazione dei gas costituenti. La luce emessa è caratteristica degli atomi del gas da cui sono formate. 　Le nebulose oscure sono invece nubi di gas e polveri che nascondono completamente la luce delle stelle dietro di esse: è facile comprendere come il famoso astronomo Herschel le avesse soprannominate come "buchi del cielo". 　Tutte queste nebulose sono dette "diffuse" perché prendono una larga porzione di cielo. Di tipo diverso, perché prodotte dall'esplosione di stelle, sono le "nebulose planetarie": al loro centro si può scorgere ancora il resto della stella che le ha prodotte. 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　𝑷𝒆𝒂𝒓𝒍 𝑴𝒄𝑮𝒓𝒂𝒏𝒊𝒕𝒕 　 　 　　 　　　　　　　　𝘴𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘤𝘰𝘳𝘷𝘰𝘯𝘦𝘳𝘰　``

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝖺𝗇𝗍𝗂𝖼𝗁𝖾 𝗋𝗎𝗇𝖾 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟣𝟢, 𝟥:𝟢𝟢 - 𝟧:𝟢𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica scritta: 　　　　　　 　 　"tutto sull'incanto combinante 　　　　　　 　 　( compositum )." 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　``　L'incantesimo conosciuto come 𝘾𝙤𝙢𝙥𝙤𝙨𝙞𝙩𝙪𝙢 permette di combinare graficamente tre rune in un unico simbolo, definito "trivio". Il suo scopo è, dunque, quello di far interagire tre domini specifici: insieme devono comporre una frase di senso compiuto che rispecchi in modo chiaro l'intenzione del mago che desidera performare tale magia. Bisogna fare attenzione, comunque: dato che non si tratta di un legame runico ma di una combinazione, non c'è necessità di rispettare l'ordine di comparsa scandito dagli aettir; non è possibile impiegare rune capovolte; si può incidere il trivio unicamente su oggetti inanimati, tramite incanto signante: nel caso in cui venisse inciso su persone, animali o piante, si attiverà solo la prima runa incisa, che seguirà però le dinamiche di una qualsiasi incisione su essere vivente tramite incanto tracciante. 　Il Compositum ha durata limitata, di norma di due settimane, e non è possibile ricalcarlo: se si vuole replicarlo, bisogna ripetere tutto il procedimento da capo. Vediamolo insieme: 　 　×　innanzitutto, bisogna definire l'intenzione da conferire all’incantesimo, scegliendo in anticipo i tre domini da impiegare; 　×　si passa poi alla vera e propria costruzione del trivio, incidendo tramite incanto signante la runa gebo intersecata con la runa isa, in modo da ottenere sei segmenti regolari che partano dallo stesso punto al centro di isa, poi signando la prima runa sulla prima estremità in alto, la prima runa all’estremità inferiore della stessa linea, stavolta in maniera speculare, e procedendo poi in senso orario fino ad ottenere un totale di sei rune, una per ogni estremità; 　×　come ultimo step, è necessario puntare la bacchetta al centro esatto in cui si incontrano tutti i segmenti, ripetendo mentalmente la frase iniziale, e pronunciare la formula per attivare i domini delle rune collegate dal trivio. Soltanto a questo punto il trivio scomparirà per un paio di secondi, per poi ricomparire con una traccia biancastra, segno di successo. 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　𝑷𝒆𝒂𝒓𝒍 𝑴𝒄𝑮𝒓𝒂𝒏𝒊𝒕𝒕 　 　 　　 　　　　　　　　𝘴𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘤𝘰𝘳𝘷𝘰𝘯𝘦𝘳𝘰　``　 　 　Allega al foglio di pergamena anche i dovuti schemi, così da mostrare meglio di aver capito, poi rilegge e finalmente consegna, fiduciosa di riuscire a ottenere almeno un Oltre Ogni Previsione. O la morte, in caso contrario.

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝖽𝗂𝖿𝖾𝗌𝖺 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗋𝗈 𝗅𝖾 𝖺𝗋𝗍𝗂 𝗈𝗌𝖼𝗎𝗋𝖾 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟣𝟢, 𝟫:𝟥𝟢 - 𝟣𝟣:𝟥𝟢 𝖺.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica orale: 　　　　　　 　 　al candidato verrà chiesto di 　　　　　　 　 　esporre tutto ciò che conosce 　　　　　　 　 　sulle maledizioni più conosciute, 　　　　　　 　 　il voto infrangibile e quello 　　　　　　 　 　semi-infrangibile. 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　Quando arriva il suo turno e si siede di fronte alla professa Towler, il volto di Pearl è una maschera di terrore: la donna le mette davvero tanta soggezione, nemmeno ha ancora capito bene perché. Stringe quindi le mani tra loro e le poggia sulle gambe, in attesa che l'altra parli per prima e le porga le domande utili per superare l'esame. 　« Buongiorno, signorina McGranitt. Che cosa sa dirmi circa le maledizioni? » 　« Col termine "maledizioni" ci riferiamo a tutti quegli incantesimi di magia oscura che hanno lo scopo di negare il libero arbitrio, danneggiare le vittime in modo permanente oppure uccidere. Gli anatemi, altro nome per parlare di maledizioni, possono terminare immediatamente alla fine del castaggio o possono avere una durata permanente: tra le prime ci sono sicuramente sicuramente le Maledizioni senza perdono e il più semplice malocchio, mentre le seconde abbracciano tutte le maledizioni in cui la vittima permane in una certa condizione a tempo indeterminato. Tra le maledizioni più comuni abbiamo sicuramente la Maledizione Balbuziente; la Maledizione Gemino, che fa duplicare l'oggetto maledetto al solo tocco; la Maledizione Languelingua, la cui formula è 𝘔𝘪𝘮𝘣𝘭𝘦 𝘞𝘪𝘮𝘣𝘭𝘦 e lo scopo quello di legare la lingua della vittima e la Maledizione Flagrante, che fa bruciare gli oggetti quando toccati. Esiste, poi, il Sortilegio dell'infelicità eterna, che tuttavia può essere scagliato soltanto dall'odio di un mago in punto di morte che pronuncia l'effetto della maledizione e il soggetto designato prima di esalare l'ultimo respiro. Si parla di Maledizioni passive e Malocchio passivo quando queste vengono imprigionate in oggetti, principalmente babbani perché più semplici da gestire. » 　« Che cosa sa dirmi dei Voti Infrangibili e dei Voti Semi-Infrangibili, invece? » 　Ha bisogno di un attimo per riprendersi, Pearl, per districare le mani ormai arrossate e recuperare almeno un po' di salivazione. 　« Il Voto Infrangibile è un incantesimo oscuro con il quale un mago promette solennemente ad un altro mago di compiere una determinata azione e deve obbligatoriamente avvenire di fronte a un terzo mago che faccia da garante. Innanzitutto, i due devono stringersi la mano, poi il mago pronuncia i voti in maniera chiara e accurata, l'altro mago deve verbalmente accettare le condizioni usando un solo e semplice "sì". Infine, il garante pronuncia una specifica formula che provvede a unire le mani dei due contraenti con una sottile fune di fiamma magica: da questo momento, i due che hanno stretto il patto sono vincolati a morte. Il Voto Semi-infrangibile, invece, è una versione un po' più soft, dagli effetti meno drastici. Le eventuali punizioni, infatti, vengono stipulate nel momento dei voti tenendo conto delle limitazioni delle tre M: non si possono, quindi, scegliere morte, maledizioni o malattie. » 　Si zittisce, non sapendo più che altro dire in merito alla domanda. Aveva saltato qualche passaggio, forse?! 　« È stata sufficientemente esaustiva, il suo esame è terminato. » 　Pearl annuisce (lo ha fatto più volte negli ultimi giorni che in tutta la sua vita, ugh), poi ringrazia e si congeda: meno un altro. Non le mancavano che quattro esami.

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝗉𝗈𝗓𝗂𝗈𝗇𝗂 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟢𝟫, 𝟥:𝟢𝟢 - 𝟧:𝟢𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica pratica: 　　　　　　 　 　lo studente è chiamato a preparare 　　　　　　 　 　o ultimare (se il preparato dovesse 　　　　　　 　 　richiedere più giorni, in tal caso 　　　　　　 　 　dovrebbe portare con sé ciò a cui 　　　　　　 　 　ha lavorato precedentemente ), a scelta, 　　　　　　 　 　una delle seguenti pozioni: 　　　　　　 　 　veritaserum, felix felicis, ossofast. 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　Per preparare una Felix Felicis di tutto rispetto ci vogliono sei mesi, ma soprattutto un enorme quantitativo di pazienza: Pearl ha provato nel corso dei giorni a rispettare tempistiche e procedimenti, e deve dire che piazzare mille e più sveglie si è rivelato davvero utile. Certo, qualche procedimento l'ha eseguito con qualche minuto oppure ora di ritardo, ma non si può essere sempre totalmente perfetti. Corretto? 　Comunque sia, adesso che è il nove giugno ed è nel bel mezzo dell'esame di pozioni, esegue a memoria le azioni che s'è appuntata: sminuzza le foglie d'albero fatato e le inserisce nel mortaio, ad esempio, unendole poi alla cenere d'ebano, all'estratto d'iperico e a tre gocce d'Acqua di Luna, ossia acqua di sorgente raccolta durante la luna piena servendosi di un mestolo d'oro zecchino. Mescola e rimescola, fino a portare ad ebollizione il fluido che, cosa che promette bene, risulta ancora trasparente: mescola ancora, allora, tre volte in senso antiorario e quattro in senso orario, aggiungendo soltanto dopo il miele d'acacia che, subito, crea delle piccole goccioline dorate sulla superficie. 　Lascia cadere una piuma di fenice nel calderone, l'ultimo passaggio in assoluto, ch'annega e si scioglie con lentezza, rendendo la gioia per la buona risoluzione ancora più grande. 　 　( ... ) « Quali sono le proprietà delle foglie di mimosa e della sorgente segreta e nascosta? » domanda Norwood, la faccia quasi immersa nel calderone per quanto sta studiando la pozione. 　« La mimosa, ossia l'albero fatato, accresce le capacità di un mago di comprendere come sia meglio agire per raggiungere i propri fini. » le sudano le mani, quindi decide di nasconderle dietro alla schiena. « Mentre la segretezza e il mistero aiutano la connessione magica tra i principi attivi della pozione e la sorte della persona che la beve, signore. » 　« E quali sono le conseguenze di una Felix Felicis non preparata in modo congruo? » 　Deglutisce, Pearl. Ricorda di aver pensato, mentre leggeva l'informazione, che fossero troppe e che non le avrebbe mai chieste... e invece. 　« Morte » lo osserva, cercando di capire se stia procedendo in modo giusto. L'espressione del professore non lascia comprendere molto, però. « Sfortuna, perdita di tutti i sensi, depressione. » 　Sono soltanto la metà, eppure si blocca. 　« Vada pure, signorina McGranitt. Guardi in modo più approfondito la teoria. » 　Se ne va, poi, pronto a 𝘵𝘰𝘳𝘵𝘶𝘳𝘢𝘳𝘦 lo studente successivo, lasciando la corvonero a pensare che, in fondo, non le sia affatto andata male.

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝗍𝗋𝖺𝗌𝖿𝗂𝗀𝗎𝗋𝖺𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟢𝟫, 𝟫:𝟥𝟢 𝖺.𝗆. - 𝟣:𝟥𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica pratica: 　　　　　　 　 　lo studente dovrà evocare 　　　　　　 　 　cinque oggetti ( differentemente 　　　　　　 　 　dalle verifiche di aprile, dovranno 　　　　　　 　 　essere oggetti di grandi dimensioni 　　　　　　 　 　e ricchi di particolari, qualcuno a 　　　　　　 　 　richiesta della docente ) e quattro 　　　　　　 　 　esseri viventi ( due piante + due 　　　　　　 　 　animali di grande taglia ). 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　( ... ) La gioia di trovarsi di fronte alla figura slanciata di Victoria Whitmore è tanta, ché quello di Trasfigurazione è, come sempre, l'unico esame che riesce a gestire senza ansie e preoccupazioni. Evocare e mutare sono per lei pane quotidiano dal momento in cui ha manifestato per la prima volta traccia di magia, una dote che le piace considerare di famiglia per quanto si sente fiera di essere la nipote di Minerva McGranitt. 　« Mi stupisca, signorina Pearl. » esordisce così, la vicepreside, dopo i dovuti convenevoli. « Come per gli altri, voglio cinque oggetti di grandi dimensioni e ricchi di dettagli, ma lascio a lei la completa decisione di quali mostrarmi. » 　La corvonero avrebbe forse preferito avere delle indicazioni, ma lo tace e nemmeno lo mostra dall'espressione. Si prende qualche istante per ponderare bene elementi che potrebbero effettivamente sorprendere la docente, come ha palesemente richiesto, poi, finalmente pronta all'azione, punta la bacchetta. 　« Umbella Evocata! » e si manifesta così il suo baldacchino, tende blu di velluto, polvere compresa, e lenzuola perfettamente ordinate. Non s'arresta né attende ulteriori cenni. « Tabularium Evocatum! » compare, poco distante dal baldacchino, la scrivania dello studio personale della professoressa, poi il pensatoio dell'ufficio di zia Minerva, un grosso mappamondo dalla base finemente intarsiata direttamente dallo studio del padre e la vespa bianca di sua madre. 　La Whitmore, di tutto ciò che adesso occupa quasi tutta la stanza, sembra interessata soltanto alla scrivania, che osserva attentamente e da ogni angolazione. Alla fine, il volto ancora incredulo, batte le mani per ben due volte. 　« Francamente, non credo ci sia bisogno di andare oltre: i miei complimenti, signorina. Il suo esame è terminato. » 　 　( ... ) Lo ha sentito poco mentre abbandonava l'aula, quanto basta per capire bene le parole del compagno che le ha pronunciate, e Pearl s'intristisce: se fosse davvero raccomandata come dice, sarebbe facilitata anche durante gli altri esami. Torna indietro, allora, e aspetta che la ragazza chiamata dopo lei finisca l'esame prima di farsi avanti. 　« Mi scusi, potrebbe far sostenere anche a me la parte sugli esseri viventi? » 　Annuisce, Victoria Whitmore. 　« Due piante e due animali di grande taglia. » le dice, ma Pearl ha già messo mano alla bacchetta e di fronte a loro ci sono già due grossi vasi, uno d'acero e l'altro di alloro. 　« Vorrei chiedere ai miei 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘰𝘯𝘴 di fare qualche passo indietro, onde evitare che ci siano feriti. Elephas Conjurus! » 　"L'elefante nella stanza" è un'espressione tipica della lingua inglese per indicare una verità che, per quanto ovvia e appariscente, viene ignorata o minimizzata. Lo sguardo, subito dopo averlo evocato, si punta sul compagno che l'ha tacciata di essere una favorita poco prima e resta su di lui anche quando evoca, subito dopo, l'ippogrifo. ( ... )

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝖾𝗋𝖻𝗈𝗅𝗈𝗀𝗂𝖺 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟢𝟪, 𝟫:𝟢𝟢 - 𝟣𝟣:𝟢𝟢 𝖺.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica scritta: 　　　　　　 　 　"tutto su genetica, nozioni base, 　　　　　　 　 　erbe comuni, semplici e gli innesti" 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　 　``　La genetica è un ramo dell'Erbologia che studia i caratteri delle singole piante e il loro DNA al fine di poterlo modificare per migliorare o semplicemente rafforzare specie più deboli e malate. 　Sono conosciute quattro diverse tipologie: 　 　×　innesto　━　consiste nell'inserimento di una matrice all'interno di un tralcio. 　×　impollinazione artificiale　━　il polline viene manualmente spostato da un fiore di una specie a quello di un'altra specie. 　×　implementazione　━　prevede l'inserimento di un germoglio in stato embrionale all'interno di un seme. 　×　modificazione del DNA　━　si svolge soltanto in laboratori, perché si studia la combinazione di due DNA che possano essere in giusta misura diversi e compatibili. 　 　Andando più nel pratico, possiamo dire che l'𝗶𝗻𝗻𝗲𝘀𝘁𝗼 è una pratica per la riproduzione sessuata delle piante per mezzo di una vera e propria fusione di due individui differenti, il portinnesto e il nesto. La procedura consiste nel saldare sul soggetto una parte di pianta dell'oggetto, che di norma corrisponde a un ramo o una gemma. In questo modo, si ottiene un'unica pianta formata da due porzioni diverse. Esistono due tipi di innesto: 　 　×　innesto inglese　━　il tralcio da innestare deve essere della stessa lunghezza della matrice d'innesto, anche se la parte finale dell'innesto viene poi tagliata trasversalmente per ottenere una punta acuminata, esattamente come sulla matrice, pur se dalla parte opposta. Alla fine, su entrambe viene effettuata una piccola incisione al centro per ottenere due incastri, così da unire agilmente ambo le parti. 　×　innesto da esterno　━　la matrice viene intagliata verticalmente per circa due pollici, mentre l'innesto viene tagliato a sfumare, così da dare l'idea di una specie di scheggia. La matrice viene invece tenuta aperta da un coltello e poi viene inserito l'innesto, sfilando il coltello. L'ultimo passaggio la vuole legata e coperta. 　 　L'𝗶𝗺𝗽𝗼𝗹𝗹𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, detta anche manuale o meccanica, è una tecnica utilizzata quando l'impollinazione spontanea è insufficiente. Anche qui se ne praticano due tipi: 　 　×　tramite pennello　━　individuati i fiori maschili da quelli femminili, si passa un pennello prima nei pistilli maschili e poi nei petali femminili. 　×　tramite ago　━　leggermente più invasiva, viene inserito un ago dalla punta schiacciata all'interno del cuore del fiore femminile, in modo da procurare un taglio alla base dove verrà inserito, tramite l'uso di una piccolissima spatola, il polline maschile. 　 　Se parliamo di 𝗶𝗺𝗽𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, invece, ci si riferisce a una serie di step preferibili quando degli esperti vogliono andare a creare o a rafforzare delle piante a partire dalla base. Per eseguirla, viene praticata un'incisione trasversale sul seme non ancora germogliato, così che possa esser inserito al suo interno un piccolo strumento appuntito che permetterà di mantenere le due parti del seme sollevate. All'interno del seme stesso viene poi inserito un piccolo coltello simile ad un bisturi con il quale viene praticato un taglio diagonale al germoglio, così da asportarne la metà. Al suo posto viene inserita un'altra metà di germoglio e vengono poi fissate con una gelatina ottenuta da altri vegetali. Per concludere, viene richiuso il seme, sigillato e messo in incubatrice per favorirne la germogliazione. 　Non ci resta che affrontare brevemente la 𝗺𝗼𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗗𝗡𝗔, usata soltanto da laboratori specializzati perché prevede un'azione diretta sul DNA della pianta stessa, dal quale viene prelevato un campione e successivamente unito con un altro di una pianta compatibile. 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　𝑷𝒆𝒂𝒓𝒍 𝑴𝒄𝑮𝒓𝒂𝒏𝒊𝒕𝒕 　 　 　　 　　　　　　　　𝘴𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘤𝘰𝘳𝘷𝘰𝘯𝘦𝘳𝘰　``

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝖺𝗋𝗂𝗍𝗆𝖺𝗇𝗓𝗂𝖺 　　　　　　 　 　𝗃𝗎𝗇𝖾 𝟩, 𝟥:𝟥𝟢 - 𝟧:𝟥𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica scritta: 　　　　　　 　 　"analisi numerologica: tutto sul 　　　　　　 　 　numero della determinazione e 　　　　　　 　 　dell'apparenza." 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　 　Inutile dirlo: Pearl aveva il timore di quei primi esami finali ad Hogwarts, esattamente (o forse in misura addirittura maggiore) come aveva temuto le verifiche di gennaio e quelle di aprile, ed era quindi con espressione a tratti funerea che si avviò verso l'aula di aritmanzia, ignara persino delle modalità con cui si sarebbe svolto il tutto. Ecco, una volta che fu giunta e ch'ebbe appreso che si trattava di uno scritto fu immediatamente più tranquilla, ma mai abbastanza, ché okay che si sarebbe potuta evitare lo sforzo di parlare, non balbettare e sforzarsi di rimanere calma in contemporanea, ma su quella pergamena avrebbe pur sempre dovuto scrivere qualcosa di sensato e... beh, non ebbe la garanzia di esserne in grado finché la traccia non venne consegnata. 　``　L'Analisi Numerologica, che è fondamento essenziale dell'Aritmanzia, rappresenta uno dei capisaldi ancestrali di questo ramo della magia fin dai tempi più remoti. Come ben sappiamo, infatti, l'Aritmanzia nasce come pratica del divinare attraverso i numeri e ha assunto una conformazione più definita e comprovata proprio a partire dagli elementi essenziali che caratterizzano il vissuto soggettivo di ogni mago e strega: nome, cognome e data di nascita. Unendosi a conoscenze che possono essere anche nella Divinazione e nell'Astronomia, le lontane teorie aritmetiche stabiliscono come ogni essere vivente riceva al momento della nascita una sorta di impronta unica. 　Fin dall'antichità, come la Storia della Magia dimostra ampiamente, i numeri hanno rappresentato sempre il modo più immediato e naturale non solo per interpretare il presente, ma anche per predire il destino di ogni essere vivente: di seguito ci occuperemo del numero della determinazione e quello dell'apparenza. 　Il primo, detto anche Numero dell'Anima, si ottiene sommando le valenze esclusivamente delle vocali che compongono nome (inteso sempre come primo nome) e cognome. Il 𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗗𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 fornisce un'indicazione aritmetica dei desideri e delle motivazioni più personali che caratterizzano l'interiorità di ciascuno di noi: su una simile base è possibile, allora, definire quelle che sono le caratteristiche di ogni mago o strega in base al numero associato, procedendo secondo lo schema sottostante. 　 　×　numero della determinazione pari a uno: soggetto indipendente e desideroso di essere un leader, non importa quale sia la situazione. ama, infatti, guidare i gruppi e farne parte soltanto quando non prende ordini da nessuno. 　×　numero della determinazione pari a due: soggetto armonioso ed equilibrato, detesta i conflitti e al punto da tendere a risolverli anche se non lo riguardano in prima persona. 　×　numero della determinazione pari a tre: soggetto che desidera rendere felici le persone facendole sorridere ed apprezzandole per quel che sono. le motivazioni interiori di tale soggetto non possono prescindere dal divertimento e da un personale concetto di entusiasmo. 　×　numero della determinazione pari a quattro: soggetto che desidera organizzare tutta la propria vita secondo un piano ben strutturato. organizzazione e mancanza di sorprese lungo il cammino sono i pilastri delle motivazioni personali di tali soggetti. 　×　numero della determinazione pari a cinque: soggetto che predilige essere libero da qualsiasi limitazione imposta da altri, preferendo quindi la sorpresa data da continue novità alla quiete determinata dall'abitudine. ribellione continua. 　×　numero della determinazione pari a sei: soggetto che desidera bellezza, equilibrio e si dimostra fedele ed affezionato sebbene necessiti di tempo per vincere le proprie diffidenze. 　×　numero della determinazione pari a sette: soggetto attratto da quiete e pace così da esplorare l'io intimo senza interferenze. in una sola parola: un eremita. 　×　numero della determinazione pari a otto: soggetto che desidera prendere il controllo di ciò che lo circonda, perciò sin quando i propri talenti personali conducono in questa direzione, la soddisfazione non manca. 　×　numero della determinazione pari a nove: soggetto in cui si annida l'essenza dell'amore e della compassione verso tutti quelli che lo circondano, al punto da esprimere il desiderio più profondo attraverso la volontà di armonia attorno sacrificando anche i bisogni personali per quelli altrui. 　 　Quando, invece, si parla di 𝗡𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗔𝗽𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮, ci si riferisce all'indicazione su base aritmantica di ciò che riguarda la realizzazione personale e l'immagine che si dà di se stessi all'esterno. A differenza del precedente, si ottiene dalla somma delle sole consonanti del nome (inteso sempre come primo nome) ed il cognome, e il risultato va analizzato secondo la seguente tabella: 　 　×　numero dell'apparenza pari a uno: soggetto leader sin dalla nascita, spicca in ogni gruppo anche solo per la tendenza ad avere piena fiducia nelle proprie capacità. 　×　numero dell'apparenza pari a due: soggetto assolutamente riservato, può dare l'impressione di essere timido perché, di norma, non mostra una tendenza ad occupare la prima linea. gli si riconosce una discreta capacità diplomatica, comunque, ma decisamente non doti da leader. 　×　numero dell'apparenza pari a tre: soggetto che ama la vita, estroverso e affascinante, dalla personalità magnetica e creativa. 　×　numero dell'apparenza pari a quattro: soggetto onesto, desideroso di dar sempre un contributo alla comunità di cui fa parte. responsabile e sempre operativo, non ama né le sorprese né i conflitti e questo è un tratto generalmente evidente ad un osservatore esterno. 　×　numero dell'apparenza pari a cinque: soggetto brillante e arguto, sempre ben disposto ai cambiamenti. 　×　numero dell'apparenza pari a sei: grande consigliere e molto fedele verso chi ama, non prende mai l'amore in modo leggero. 　×　numero dell'apparenza pari a sette: soggetto intelligente, perspicace ed introspettivo secondo la maggior parte delle opinioni esterne. a volte introverso, può rendere difficile sia l'avvicinarsi che l'addentrarsi nella propria sfera personale. 　×　numero dell'apparenza pari a otto: soggetto ambizioso, potente ed influente secondo designazione popolare. l'incredibile forza d'animo dimostrata lo rende una guida per gli altri, nonostante a volte possa avere idee un po' troppo conservative per i tempi che corrono. 　×　numero dell'apparenza pari a nove: soggetto dotato di spiccata umanità, tollerante e genuinamente legato ad ogni essere umano. compassione e cura del prossimo lo portano a comprendere i problemi degli altri rapidamente, dotandolo quindi di un animo estremamente empatico che, purtroppo, a volte gli si ritorce contro. 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　 　𝑷𝒆𝒂𝒓𝒍 𝑴𝒄𝑮𝒓𝒂𝒏𝒊𝒕𝒕 　 　 　　 　　　　　　　　𝘴𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰, 𝘤𝘰𝘳𝘷𝘰𝘯𝘦𝘳𝘰　``

. 　　　　　　⚡ 　𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐢𝐬 𝐚𝐧 𝐚𝐮! 　　　　　　 　 　𝗱𝗮𝘆𝘀 𝗼𝗳 𝗮 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘁 　　　　　　 　 　𝗆𝖺𝗒 𝟣𝟫𝟫𝟧 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　 　Non dipinge più. Tre parole, una struttura periodale semplice, eppure capaci di celare dietro sé meccanismi complessi e vuoti opprimenti. 　Non dipinge più, e le setole sulla tela per l'ultima volta le ha posate nel giugno dell'anno domini millenovecentottanta, col ricordo di 𝒍𝒆𝒊 a guidarle la mano e lo spirito. Non ha fatto una bella fine, quel quadro, così come non l'hanno fatta i precedenti, in cui l'aveva ritratta nei giorni in cui l'amore aveva ancora la leggerezza delle risate spensierate e dei baci rubati, ché quando 𝘭𝘶𝘪 li ha trovati, stipati sul fondo del baule come fossero merce di contrabbando, non ne è stato felice. Eppure sorride sempre, 𝘭𝘶𝘪, ma è un sorriso diverso, che a volte quasi la spaventa. Quando succede, se ne accorge sempre. Sembra accorgersi sempre di tutto, del resto, e forse è questo che l'ha spinta a riprendere la loro relazione: è importante avere un uomo forte e premuroso al proprio fianco, lo dicono tutti, lo scrivono persino i giornali, e poi lo ribadisce 𝘭𝘶𝘪. La piega che aveva preso ad Hogwarts è 𝘴𝘣𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘵𝘢 e non deve più esserlo in alcun modo, le ha promesso la 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 e per mantenere fede alla sua parola si trasferisce in Scozia con fissa dimora, facendo di un appartamentino diroccato poco distante da Hogsmeade il suo quartier generale. 𝘓𝘶𝘪 lo chiama "nido" e dice che, appena si sarà diplomata, la sposerà. Tra quelle quattro mura fatiscenti, intanto, comincia ad ospitare riunioni alla quale la invita a partecipare con sempre più insistenza. Non può più inventare scuse, Pearl: 𝘭𝘶𝘪 se ne accorge sempre. 　Non dipinge più, perché è una risorsa preziosa, perché è una McGranitt, una discendente del popolo dei maridi, perché ha orecchie particolarmente sviluppate grazie alla forma animagus e un faccino d'angelo, perché, se rifiuta, 𝘭𝘶𝘪 sarà costretto a parlare, perché sua zia sembra non accorgersi di quei segnali che è obbligata a lanciare in modo forse troppo criptico perché qualcuno, sia pure di così grande levatura come Minerva, possa capirci qualcosa. Tranne 𝘭𝘶𝘪, ovviamente, che i suoi sguardi li capisce tutti. « Tu vas ruiner notre vie, Perline » le sussurra sulla pelle spenta. Lo fa tutte le notti, dopo averla convinta, 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢, di essere l'amore che merita. L'amore fatto su misura per quell'animo che così caotico non può essere, va ammaestrato. 　Non dipinge più, però 𝘭𝘶𝘪 va fiero del tatuaggio che da poco gli impreziosisce l'epidermide e in qualche modo convince pure lei ad esserlo ( averlo è una gratificazione davvero importante! ), sebbene non possa averlo replicato sul proprio avambraccio. Non è ancora degna, lo sostiene tra gli spasmi di una risata che non ha ben compreso, e forse non lo sarà mai. Può iniziare a frequentare l'Accademia di Trasfigurazione Avanzata "Gamp", comunque. Se proprio ci tiene come afferma, insomma. 　Non dipinge più e, se prima ogni tanto aveva la tentazione di farlo, adesso non ci pensa minimamente. Studia una materia che le è sempre piaciuta e nel percorso ha davvero successo, i professori parlano di talento naturale, ma non sanno che è condito da una buona dose di inconsapevoli mi-impegno-per-non-vedere. È felice. Lo sembra, almeno, tanto la linea è sottile quando si è vittima di certe subdole dinamiche. Quando le lezioni finiscono, però, deve tornare al 𝘯𝘪𝘥𝘰, e a volte capita che ci sia troppo rumore per riuscire a leggere. Addirittura per dormire, alcune notti in cui il baccano si protrae fino a tardi. Ad esempio, ottobre volge letteralmente al termine quella volta che la porta si spalanca con un boato e lei non può far altro che seguirlo, senza se, senza ma e senza neppure indossare gli abiti che aveva sfilato in favore del pigiama. 　[ . . . ] La vita in Francia è più profumata, nonostante la loro cucina non abbia mai visto, in cinque anni, nemmeno l'ombra di una madeleinette. Ci sono i fiori del giardino curato da 𝘭𝘶𝘪, però, e, nonostante abbiano tutti quei colori a cui non è più abituata, le piacciono: quando si dedica a loro, dopotutto, 𝘭𝘶𝘪 la ignora. E le va benissimo così, anzi: gli altri momenti della giornata li passa proprio ad agognare quel silenzio. Fa bene a lei, ma fa bene soprattutto alla piccola che vedrà la luce a breve e che non vede l'ora d'incontrare. E pensare che Pearl nemmeno li voleva, dei figli: 𝘭𝘶𝘪 sì, però. Anche se, da quando ne hanno scoperto il sesso, non sembra più euforico come prima. 　[ . . . ] La fiammella che sovrasta quel numero sette in cera gialla viene congedata dal respiro di una piccola Nymphe Jeannine, a cui mancano entrambi gli incisivi superiori e va detto, perché ne è piuttosto fiera. Sono sole a festeggiare quel compleanno, 𝘭𝘶𝘪 ha detto che ci sarebbe stato ma è soltanto quando la bambina dorme già da quattro ore che torna a casa, il volto eccitato come non lo era più da tempo. Che in massimo tre giorni sarebbero tornati al nido lo pronuncia con fin troppa enfasi, sebbene Pearl stia fingendo di dormire. Una lacrima riesce a sfuggire al suo controllo, per fortuna è troppo impegnato a progettare i suoi castelli in aria per farci davvero caso. 　[ . . . ] Corre l'anno millenovecentonovantaquattro quando varca di nuovo il cancello della Scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts, questa volta come assistente alla cattedra di Trasfigurazione. Dovrebbe essere un sogno che si avvera, eppure i toni sono decisamente più cupi e rientrano, a tutti gli effetti, nello spettro dell'incubo. Dovrebbe essere lì per il piacere di trasmettere alle giovani menti in formazione una disciplina che le ha dato tanto e a cui lei ha dato tanto, eppure si sente sporca. Afferma di volersi licenziare, lo fa appena il giorno dopo. Trascorre la notte chiusa in uno sgabuzzino, dov'è entrata soltanto per recuperare delle mollette da bucato e dove resta bloccata a causa del chiavistello, che s'è abbassato dopo una brusca e curiosa chiusura della porta. La colpa ricade sul gatto: 𝘭𝘶𝘪 dormiva troppo profondamente per sentirla chiedere aiuto, come può non credergli? 　Gli incidenti felini, tuttavia, si ripetono con una strana cadenza: ne succede uno ogni volta che prova a ribellarsi al suo volere. Le tempistiche sono sempre strane, si sa, un po' come quando ha trovato sul tavolino del bar, in cui si è fermata per consumare una colazione finalmente tranquilla con sua figlia, un biglietto da visita. Ed è guardando la bambina dai capelli ricci e rossi come i suoi intenta a pulirsi con la manina un baffo di zucchero a velo che realizza: anche il fato sa che è ora di reagire, o almeno di provarci. Perché manifestarle così spudoratamente i contatti di un avvocato divorzista, altrimenti? 　All'improvviso, ha soltanto voglia di dipingere.

. 　　　　　　🎶 　𝐢𝐭'𝐬 𝐜𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐲 𝐭𝐢𝐦𝐞 　　　　　　 　 　a quale tipo di 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁à 　　　　　　 　 　𝐦𝐛𝐭𝐢 appartiene? 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　 　　 　𝓟𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐓𝐀' "𝐌𝐄𝐃𝐈𝐀𝐓𝐎𝐑𝐄" 　　 　　║　❛ Non è tutto oro quel che luccica; 　　║　non tutti coloro che vagano sono 　　║　perduti; i vecchi che sono forti non 　　║　appassiscono; le radici profonde 　　║　non sono raggiunti dal gelo. 　 　　　　　　　　　　　　　　ᴊ. ʀ. ʀ. ᴛᴏʟᴋɪᴇɴ 　　 　　 　　I Mediatori 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶, invece che dalla logica, l'entusiasmo o la praticità. Al momento di decidere come andare avanti, i Mediatori cercheranno onore, bellezza, morale e la virtù: sono guidati dalla purezza del loro intento, non da premi e punizioni. Le persone che condividono il tipo di personalità del Mediatore sono orgogliose di questa qualità, e giustamente, ma non tutti comprendono il potere che risiede dietro questi sentimenti e ciò può portare all'isolamento. 　　Al loro meglio, queste qualità consentono alle persone con il tipo di personalità del Mediatore di 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼, parlando facilmente con metafore e parabole, e comprendendo e creando simboli atti a condividere le proprie idee. La forza di questo stile di 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝘂𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮 si presta bene a opere creative, e non è una sorpresa che molti famosi Mediatori siano poeti, scrittori e attori. Comprendere se stessi e il proprio posto nel mondo è importante per le personalità del Mediatore, ed esse esplorano queste idee proiettando se stesse nel loro lavoro. 　　 　　 　　║　𝘐 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘵𝘢𝘭𝘦𝘯𝘵𝘰 　　║　𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘴𝘱𝘳𝘪𝘮𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘪, 　　║　𝘳𝘪𝘷𝘦𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘦 　　║　𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘮𝘦𝘵𝘢𝘧𝘰𝘳𝘦 　　║　𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘯𝘵𝘢𝘴𝘪𝘢. 　　 　　 　　La capacità dei Mediatori con il linguaggio non si ferma con la loro lingua madre anzi, sono considerati dotati quando si tratta di apprendere una seconda (o terza!) lingua. Il loro dono nella comunicazione si presta bene anche per il 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗿𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮 e ciò li aiuta ad andare avanti quando scoprono la propria vocazione. 　　Tuttavia, diversamente dai tipi di personalità più sociali, i Mediatori 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘀𝘂 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲, una sola degna causa: se diffusi troppo sottilmente, esauriscono la propria energia e possono persino demoralizzarsi ed essere sopraffatti da tutto il male del mondo che non riescono a combattere. Si tratta di uno spettacolo triste per gli amici dei Mediatori, che dipendono dalla loro rosea prospettiva. 　　Se non fanno attenzione, i Mediatori possono perdersi nella loro ricerca del bene e trascurare le attività quotidiane che la vita richiede. I Mediatori spesso si perdono in 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶, godendo della contemplazione ipotetica e filosofica più di ogni altro tipo di personalità. Lasciate a se stesse, le personalità del Mediatore potrebbero perdere il contatto, ritirandosi in “𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗲𝗿𝗲𝗺𝗶𝘁𝗮” e ciò può richiedere agli amici o ai partner una grande energia per riportarle al mondo reale. 　　Per fortuna, come i fiori in primavera, l’affetto, la creatività, l’altruismo e l’idealismo del Mediatore torneranno sempre, premiando lui e coloro a cui tiene magari non con la logica e l’utilità, bensì con una visione del mondo che ispira compassione, gentilezza e bellezza ovunque vada. 　　 　　 　𝓟𝐔𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐈 𝐅𝐎𝐑𝐙𝐀 　　 　⭑　𝒆𝒎𝒑𝒂𝒕𝒊𝒄𝒊　—　i mediatori non si preoccupano delle altre persone soltanto in senso astratto. queste personalità possono effettivamente provare le emozioni di un'altra persona, dalla gioia e l'euforia al dolore e al rimpianto. a causa di questa sensibilità, i mediatori tendono ad essere premurosi e di buon cuore e odiano l'idea di ferire qualcuno, anche involontariamente. 　⭑　𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒐𝒔𝒊　—　i mediatori non amano, di norma, avere successo a spese degli altri. si sentono chiamati a condividere le cose belle della loro vita, a dare credito dove è dovuto e a elevare le persone che li circondano. queste personalità vogliono contribuire alla creazione di un mondo in cui ogni voce è ascoltata. 　⭑　𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒊𝒕à 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒕𝒂　—　tolleranti e accoglienti, i mediatori cercano di non giudicare le convinzioni, lo stile di vita o le decisioni di qualcun altro. questo è un tipo di personalità che preferisce la compassione alla ricerca di errori e molti mediatori provano empatia anche per coloro che hanno fatto del male. poiché sono così comprensivi, spesso diventano i "confessori" dei loro amici e i loro cari e, occasionalmente, pure dei perfetti estranei. 　⭑　𝒄𝒓𝒆𝒂𝒕𝒊𝒗𝒊　—　i mediatori amano vedere le cose da prospettive non convenzionali. poche cose danno loro più piacere che permettere alle loro menti di vagare attraverso ogni sorta di idee, possibilità e sogni ad occhi aperti. non c'è da meravigliarsi, quindi, che molti mediatori siano attratti da attività creative o che questo tipo di personalità sia ben rappresentato tra scrittori e artisti. 　⭑　𝒂𝒑𝒑𝒂𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒂𝒕𝒊　—　quando un'idea o un movimento cattura la loro immaginazione, i mediatori vogliono dedicarvi tutto il loro cuore. le persone con questo tipo di personalità potrebbero non essere sempre schiette, ma ciò non diminuisce i loro forti sentimenti per una causa in particolare. 　⭑　𝒊𝒅𝒆𝒂𝒍𝒊𝒔𝒕𝒊　—　i mediatori si sforzano di seguire la loro coscienza, anche quando fare la cosa giusta non è facile o conveniente. raramente perdono di vista il loro desiderio di vivere una vita piena di significato e di scopo, una vita che aiuti gli altri e renda il mondo un posto migliore. 　　 　　 　𝓟𝐔𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐄𝐁𝐎𝐋𝐈 　　 　⭑　𝒊𝒓𝒓𝒆𝒂𝒍𝒊𝒔𝒕𝒊𝒄𝒊　—　niente in questo mondo è perfetto - e questa può essere una verità difficile da accettare per i mediatori. le persone con questo tipo di personalità possono essere romantiche senza speranza, con visioni rosee di come dovrebbe essere la loro vita, e ciò può creare delusione per i mediatori quando la realtà inevitabilmente non soddisfa i loro sogni. 　⭑　𝒂𝒖𝒕𝒐-𝒊𝒔𝒐𝒍𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐　—　i mediatori desiderano connettersi con gli altri, ma non sempre sanno come farlo. soprattutto nei nuovi ambienti, i mediatori possono essere riluttanti a mettersi in gioco in modi che li aiuterebbero a fare nuove amicizie o a essere coinvolti in una nuova comunità. di conseguenza, le persone con questo tipo di personalità a volte possono sentirsi sole o isolate. 　⭑　𝒊𝒏𝒄𝒂𝒑𝒂𝒄𝒊 𝒅𝒊 𝒇𝒐𝒄𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒓𝒔𝒊　—　la natura fantasiosa e introspettiva dei mediatori non sempre si presta alla produttività. molti mediatori sono frustrati da quanto sia difficile darsi da fare e portare a termine le cose. il problema non è che sono incapaci - piuttosto, incontrano problemi quando sono così presi da idee e ideali diversi da non riuscire a impegnarsi in una sola linea d'azione. 　⭑　𝒆𝒎𝒐𝒕𝒊𝒗𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒗𝒖𝒍𝒏𝒆𝒓𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊　—　la sintonizzazione emotiva di queste personalità è tra i loro maggiori punti di forza, ma, a meno che i mediatori non stabiliscano dei limiti, rischiano di assorbire gli stati d'animo o gli atteggiamenti negativi di altre persone. 　⭑　𝒗𝒐𝒈𝒍𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆𝒓𝒆　—　il conflitto tende ad essere stressante per i mediatori, che desiderano l'armonia e l'accettazione. quando non piacciono a qualcuno, queste personalità possono fissarsi nel tentativo di cambiare la mente di quella persona. sfortunatamente, il desiderio dei mediatori di compiacere gli altri può prosciugare la loro energia, eclissando la loro saggezza interiore e la loro consapevolezza dei propri bisogni. 　⭑　𝒂𝒖𝒕𝒐-𝒄𝒓𝒊𝒕𝒊𝒄𝒊　—　i mediatori credono nel loro potenziale unico e vogliono disperatamente essere all'altezza delle loro aspettative, che talvolta possono essere pure irrealistiche. quando ciò avviene, possono accusarsi di essere inutili, egoisti o tristemente inadeguati. se non arrestata in tempo, questa autocritica può scoraggiare i mediatori, portandoli a rinunciare anche ai loro sogni più cari. 　　 　　 　𝓜𝐄𝐃𝐈𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈 𝐅𝐀𝐌𝐎𝐒𝐈 　　 　j.r.r. tolkien, william shakespeare, björk, alicia keys, tom hiddleston, julia roberts, william wordsworth, johnny depp, frodo baggins, amélie poulain, arwen from the lord of the rings, fox mulder, anne of green gables, sybil branson, lance sweets, konstantin levin.

. 　　　　　　📽️ 　𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐯𝐞 　　　　　　 　 　𝗀𝗅𝖾𝗇𝖼𝗈𝖾 　　　　　　 　 　𝖽𝖾𝖼𝖾𝗆𝖻𝖾𝗋 𝟣𝟧, 𝟤𝟢𝟤𝟥 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　 　[ . . . ] Cacciò l'ultimo pezzetto di croissant sfogliato in bocca e lo masticò con l'attenzione che si riserva soltanto a qualcosa da cui potrebbe dipendere la propria vita, ché forse non si sentiva davvero prontissima ad abbandonare quel meraviglioso momento della giornata che era la colazione. L'orario previsto dall'albergo era però giunto agli sgoccioli, quindi, già in piedi e con metà giubbotto indossato, recuperò la tazza per decretare anche la fine effettiva del cappuccino ( un po' troppo zuccherato per i suoi gusti, ma questo passava il convento ). ⠀« Tu hai finito? » Domandò, Pearl, il tintinnio col piattino su cui aveva posato di nuovo la ciotola a coprire appena la voce. ⠀« Temo che tra poco arrivino a cacciarci con i forconi, non so se l'essere infilzata possa rientrare tra i miei desideri. Non ci avevo mai pensato prima. » e si strinse nelle spalle, sistemando poi meglio il bomber bianco. Chiuso fin su, ché l'aria fuori sembrava decisamente pungente. ⠀Come promesso, Noveria si era presentata alla colazione e si era seduta, tenendo il posto a Pearl, come richiesto proprio dalla rossa. L'aveva poi accolta con un sorriso e, chiedendosi come mai l'altra non le avesse dato due di picche la sera prima per messaggio, come lei credeva sarebbe successo, prese a mangiare più del dovuto. Dopotutto faceva freddo e doveva incamerare energie, no? Stava per l'appunto dando l'ultimo morso alla sua brioche colma di cioccolato, quando l'altra si alzò. Lei la guardò e sgranò gli occhi, che mica si era accorta di quanto fosse passato! ⠀« Sì! » deglutì e bevve l'ultimo sorso di caffellatte, per poi alzarsi ed imitarla. Infilò la giacca a vento a quadri neri e viola, la chiuse, recuperò il cappello e la sciarpa e poi la guardò, sorridendo soddisfatta. « Pronta a non farmi cacciare! » esclamò allora, guardandola senza accorgersi del baffo di caffè su un angolo delle labbra. ⠀« Sicura di essere davvero pronta? » domandò, un sorriso malcelato sulle labbra mentre finiva di infilarsi uno solo dei guanti, ché l'altra mano doveva subito dopo partire per raderle quel baffo caffettoso dato probabilmente dalla troppa fretta. « Sembravi per metà mariachi. » spiegò, un buffetto sulla punta del naso e poi via ad infilarsi anche l'altro guanto, il passo subito mosso per lasciare velocemente la sala e la mancina a incastrarsi alle sue dita, certa che così avrebbe tenuto un passo veloce quanto il suo. ⠀La minore annuì, nonostante lei le stesse pulendo il labbro con un dito, e nel farlo non accorgendosene affatto le sfiorò il polpastrello col labbro. « Pronta, uhuh. » poi rise, ché quel paragone l'aveva divertita abbastanza, e poteva facilmente immaginarsi vestita da mariachi mentre cantava qualche sconosciuta canzone messicana. 　La guardò infilarsi i guanti e lasciò che l'altra le prendesse la mano, quindi la seguì a passo veloce fuori dalla sala della colazione, che ormai era vuota. ⠀« Mi hai appena fornito un costume per il prossimo carnevale, sai?! Anche se - - temo possa essere appropriazione culturale! » 　 　 　[ . . . ] L'infinita fila s'era finalmente esaurita ed era quindi giunto il loro turno di andar via trionfanti con uno slittino sottobraccio. Avevano raggiunto un pendio che non fosse stato già colonizzato da compagni di scuola e altri avventori, ché Pearl non voleva rischiare che altre orecchie sentissero ciò che aveva programmato di dire all'altra. 　« Comunque » iniziare un discorso emotivamente complicato era sempre così difficile per lei, chissà dove stava trovando le forze per introdurlo senza che la minore domandasse. « L'ho apprezzata, la canzone. E anche il fatto che tu mi abbia fatto capire di essere la mittente. Sul serio, non è tanto per dire, è solo che... » prese un gran bel respiro e, sistemata la "vettura" sulla neve, ci si accomodò, i piedi ben puntati per fare da freno. « La mia precedente relazione si è conclusa poco prima che mi trasferissi e non è stata una cosa leggera e spensierata come la mia età richiede, perché è finita tipo 𝘵𝘳è𝘴 𝘮𝘢𝘭. » 　Abbassò la testa e si nascose dietro i vaporosi ricci, nei quali trovava sempre del conforto e che, per questo, le facevano un po' da coperta di Linus. 　« Mi ha tradita », prese a giocherellare con le mani guantate. « Mi sono ripromessa di prendermi del tempo da dedicare soltanto a me stessa per 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘪𝘳𝘦 » e nelle proposizioni appena enunciate c'erano interi mondi che si curò di tenere ben celati, perché non era tempo, modo e luogo per svelarli, perché forse a nessun altro essere vivente li avrebbe mai più rivelati. Perché...

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. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝗂𝗇𝖼𝖺𝗇𝗍𝖾𝗌𝗂𝗆𝗂 　　　　　　 　 　𝖺𝗉𝗋𝗂𝗅 𝟤𝟥, 𝟥:𝟢𝟢 - 𝟦:𝟥𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica pratica: 　　　　　　 　 　lo studente è chiamato a 　　　　　　 　 　dimostrare di conoscere l'utilizzo 　　　　　　 　 　e il castaggio di due incantesimi: 　　　　　　 　 　l'Incantesimo di rallentamento 　　　　　　 　 　( aresto momentum, per cui si 　　　　　　 　 　serviranno di un gioco a corda 　　　　　　 　 　dalle fattezze di una scimmia ) e 　　　　　　 　 　l'Incantesimo delle sabbie mobili 　　　　　　 　 　( in cui dovrà intrappolare lo stesso 　　　　　　 　 　aiutante di prima ). 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　Per una volta è arrivata ben prima dell'inizio delle verifiche, probabilmente ispirata dal desiderio di voler porre ufficialmente fine alla settimana. Con pazienza attende il suo turno ( a tratti quasi s'addormenta ), ma quando il docente pronuncia a gran voce il suo nome scatta in piedi, pronta e carica. 　« Buon pomeriggio, signorina McGranitt. Che ne dice di cominciare con un 𝐈𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐑𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨? » 　Annuisce, ché non c'è sorpresa in quella domanda: attende soltanto che l'inquietante scimmia prenda a correre, cosicché possa puntarla ed eseguire un arco orizzontale da destra a sinistra. 　« 𝘼𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙈𝙤𝙢𝙚𝙣𝙩𝙪𝙢 », sussurra, e il gioco comincia a rallentare, tanto da arrivare addirittura a fermarsi a pochi secondi dal castaggio. Il bersaglio non ha di certo grandi dimensioni, il che comporta soltanto un piccolissimo, quasi impercettibile, dispendio d'energie. 　« Eccellente. Procediamo: mi mostri, utilizzando la stessa, per così dire, vittima, un 𝐈𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐒𝐚𝐛𝐛𝐢𝐞 𝐌𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢. Prima di eseguire, però, mi sa dire se è ad una giusta distanza? » 　Scuote la testa, Pearl. 　« No, signore: la superficie incantata avrà un diametro di circa un metro, ad occhio e croce devo fare almeno tre passi indietro. » 　Riceve un pollice alzato in risposta, e si muove rapida per salvarsi la pelle. Punta, poi, la bacchetta sul pavimento dov'è ferma la scimmia, e comincia a muoverla con lo scopo di disegnare una spigolosa "s". 　« 𝙎𝙮𝙧𝙩𝙚 », sussurra. La base inghiotte immediatamente e nettamente il gioco a corda, che se uno spettatore esterno avesse battuto le ciglia in quel momento non avrebbe mai potuto capire dove fosse finito. 　Cerca lo sguardo del docente per controllare che abbia ben osservato il tutto, e lo segue quando si sposta nel 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰 per controllare se, come da manuale, tutto sia tornato al posto giusto. 　« Congratulazioni, signorina: le sue verifiche sono appena finite! » 　Corre via senza nemmeno salutare, e Zefaris Stainwright non può fare a meno di ridere: sono ormai più di venti anni che fa il docente, ma non smetterà mai di immedesimarsi nei suoi studenti. Oh, quanto darebbe per tornare ad avere, come unico problema, quello degli esami!

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝖾𝗋𝖻𝗈𝗅𝗈𝗀𝗂𝖺 　　　　　　 　 　𝖺𝗉𝗋𝗂𝗅 𝟤𝟥, 𝟫:𝟥𝟢 - 𝟣𝟣:𝟢𝟢 𝖺.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica pratica: 　　　　　　 　 　lo studente è chiamato a ottenere 　　　　　　 　 　il succo da un cavolo carnivoro 　　　　　　 　 　cinese e, successivamente, soltanto 　　　　　　 　 　avviare la procedura per ricavarne 　　　　　　 　 　il distillato. mentre esegue la prova, 　　　　　　 　 　potrebbe ottenere punti in più 　　　　　　 　 　esponendo tutto ciò che conosce 　　　　　　 　 　sul cavolo carnivoro cinese. 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　　　　　　 　 　 　« Il cavolo carnivoro cinese è una pianta magica che, come suggerisce il suo nome, trova il suo habitat naturale e d'origine in Cina. » le viene un po' difficile parlare mentre tenta di spremere con accuratezza i baccelli, soprattutto perché quelli sembrano più propensi a starsene nascosti tra le foglie. « Le sue dimensioni non sono mai fisse, ma aumentano e diminuiscono con le varie fasi lunari, arrivando al massimo in periodo di luna nuova. » 　Neville Paciock compie stani movimenti col collo, e Pearl impiega un considerevole numero di secondi prima di realizzare che stia cercando di indicarle con la testa un topo morto, messo lì a disposizione degli studenti. 　« In quella notte, infatti, arrivano addirittura ad altezze di quattro metri e spessore dei gambi di circa cinquanta centimetri. È importante ricordare quanto l'effetto della luna le faccia male, perciò nei giorni di plenilunio raggiunge le sue minime dimensioni ed è fondamentale tenere a freno le intenzioni psicologiche di chi le si avvicina, perché la pianta le avverte: ha, infatti, uno spiccato senso intuitivo, che le permette di spostarsi quando sente l'avversità di chi vuole prelevare il suo succo. » il baccello è fuoriuscito, intanto, e la corvonero si mostra più o meno pronta a schiantarlo: lo stacca, allora, e lo schiaccia per prelevarne il succo. « Ha pochissime foglie, ma possiede molte ramificazioni alle estremità delle quali sono collocati grandi baccelli di colore viola, coperti da numerosi strati di foglie. Come questo che ho appena estratto, insomma. » perché effettivamente ne ha preso un altro e, ormai lanciata in quell'attività, un altro ancora, senza più prendersi pause dalla parte orale del test dato che sono tutti confusi. « La caratteristica principale dei baccelli è che possono aprirsi per fagocitare insetti, corpi estranei e soprattutto carne, come appunto ho fatto 𝘫𝘶𝘴𝘲𝘶'à 𝘮𝘢𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘢𝘯𝘵, e, se non schiantati ( è importante ricordare, a questo punto, che sono ciechi ), ritirarsi di nuovo sotto le foglie che li proteggono. » 　Recupera l'alambicco, a questo punto, e una ciotola d'acqua calda, dentro la quale avvia la macerazione che dovrà durare almeno due ore. 　« Con questo distillato sarà possibile risvegliare chi ha perso i sensi, dunque si rivela estremamente utile averne sempre delle scorte pronte e a portata di mano. » 　« Va bene così, Pearl. » il professore la blocca, e fortunatamente perché proprio non avrebbe saputo come continuare. 　Meno uno. L'aria è diventata improvvisamente più godibile.

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝖺𝗇𝗍𝗂𝖼𝗁𝖾 𝗋𝗎𝗇𝖾 　　　　　　 　 　𝖺𝗉𝗋𝗂𝗅 𝟤𝟤, 𝟥:𝟢𝟢 - 𝟦:𝟥𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica pratica: 　　　　　　 　 　lo studente è chiamato a 　　　　　　 　 　mostrare di saper sostenere 　　　　　　 　 　il rituale di evocazione di uno 　　　　　　 　 　spirito rurale. 　　　　　　 　 　 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　 　Il cerchio di Mavk è stato già signato e anche l'elemento è stato scelto, tra l'altro senza difficoltà alcuna ché, in qualità di discendente del popolo maride, Pearl sa benissimo qua le convenga scegliere l'acqua, sua naturale amica che già controlla pure senza incantesimi e rituali. Cerchia le rune Laguz e le due rune Fehu ( indice di spirito e manifestazione ) presenti nel campo d'attivazione, in modo che il rituale percepisca la scelta e le colleghi tutte tra loro, creando un poligono più o meno regolare che corrisponde al cuore dello stesso. 　Un « 𝘿𝙤𝙢𝙞𝙣𝙞𝙪𝙢 𝙀𝙫𝙤𝙘𝙤 » attiva le rune elementali e risveglia il potere; la corretta esecuzione si percepisce nel momento in cui si manifesta una grande fontana d'acqua zampillante, che lascia il professore visibilmente stupito. Non resta che ultimare il procedimento: punta la bacchetta su una delle due rune Fehu e percorre tutta la distanza che la separa dalla gemella, al ritmo di « 𝙉𝙪𝙡-𝙨𝙤𝙡𝙚𝙩𝙝-𝙠𝙤𝙣𝙚𝙛-𝙏𝙞𝙧-𝙣𝙚𝙛-𝙠𝙤𝙝𝙖𝙡 ». 　« Quello che abbiamo appena evocato è, come richiesto, uno Spirito Elementale runico. Lo spirito, a questo punto, ha sviluppato un innato istinto di protezione nei confronti di quest'aula e di dovere nei miei, che del resto l'ho evocato. Può attaccare, tuttavia, soltanto in tre occasioni: se gli viene ordinato, se un estraneo varca il Cerchio di Mavk senza il mio consenso e se io dovessi essere attaccata. Il suo margine d'azione, comunque, risiede nel campo d'attivazione e non è possibile che agisca oltre. » 　[ . . . ] Meno due esami alla fine, uff: quasi non le sembra vero.

. 　　　　　　📚 　𝐨𝐦𝐠, 𝐚 𝐧𝐞𝐰 𝐭𝐞𝐬𝐭! 　　　　　　 　 　𝗍𝗋𝖺𝗌𝖿𝗂𝗀𝗎𝗋𝖺𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 　　　　　　 　 　𝖺𝗉𝗋𝗂𝗅 𝟤𝟤, 𝟣𝟣:𝟥𝟢 𝖺.𝗆. - 𝟣.𝟢𝟢 𝗉.𝗆. 　　　　　　 　 　#𝖽𝖺𝗇𝗀𝖾𝗋𝗈𝗎𝗌𝗁𝗉𝗋𝗉𝗀 　　　　　　 　 　 　　　　　　 　 　𝐚𝐫𝐠𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: verifica pratica: 　　　　　　 　 　lo studente dovrà evocare due 　　　　　　 　 　oggetti e quattro esseri viventi 　　　　　　 　 　( due piante + due animali di 　　　　　　 　 　piccola taglia ) 　　　　　　　　　　　　　　　　　⤸ 　 　Dopo una verifica emotivamente tosta com'è stata quella di Aritmanzia, Pearl realizza di essere davvero fortunata quando ricorda che la successiva riguarda Trasfigurazione, l'unica materia per cui si sente portata e per cui non fatica nemmeno un po'. Che sia merito degli insegnamenti di Minerva McGranitt e della sua eredità naturale non ci sono minimamente dubbi, e la giovane corvonero non può che sentirsi onorata di ciò: la sua madrina è universalmente riconosciuta come una delle figure più valide del mondo magico, del resto. 　[ . . . ] Freme a tal punto che, arrivati a soltanto due nomi debellati dalla lista di esaminandi, la mano scatta in alto automaticamente. « Posso venire io? » chiede alla Whitmore, spudorata come è mai stata. Quella acconsente, ovviamente dopo aver chiesto alla classe se fosse d'accordo, e allora si fa avanti con un sorrisetto spavaldo a caratterizzarle il volto. 　« Non le chiedo nulla di diverso da quello che ho chiesto in precedenza ai suoi compagni: evochi per me due oggetti, due piante e due esseri viventi. La scena è sua. » 　Più semplice che bere un bicchiere d'acqua ( anche perché s'idrata decisamente poco, ma prima o poi rimedierà ): stringe già la bacchetta tra le dita lunghe, che poi muove in maniera ondulata e continua. 　« 𝙇𝙞𝙗𝙚𝙧 𝙀𝙫𝙤𝙘𝙖𝙩𝙪𝙨 », e compare un volume elegantemente rilegato, impreziosito da autentiche gemme incastonate nel doppio dorso. Potrebbe sembrare banale, certo, ma i veri estimatori dell'arte trasfigurativa sanno quanto sia difficile richiamare perfettamente un qualcosa tanto dettagliato. « 𝙎𝙘𝙧𝙞𝙣𝙞𝙪𝙢 𝙀𝙫𝙤𝙘𝙖𝙩𝙪𝙢 », invece, dà vita a una libreria in legno antico, su cui va a posarsi il libro di prima. 　Cerca lo sguardo della professoressa ufficialmente per domandarle se può andare avanti, ufficiosamente per bearsi dell'espressione ammirata. Ricevuto il suo cenno, non perde altro tempo: « 𝘼𝙡𝙤𝙚 𝘾𝙤𝙣𝙟𝙪𝙧𝙖, 𝘾𝙖𝙘𝙩𝙖𝙘𝙚𝙖 𝘾𝙤𝙣𝙟𝙪𝙧𝙖, 𝙑𝙞𝙩𝙪𝙡𝙪𝙨 𝘾𝙤𝙣𝙟𝙪𝙧𝙪𝙨, 𝙊𝙫𝙞𝙨 𝘾𝙤𝙣𝙟𝙪𝙧𝙖 » uno dopo l'altro, senza pause alcune, compaiono una pianta d'aloe, un cactus, un tenero vitellino e una pecora. 　« Direi che non ci sia nient'altro da dire o dimostrare. La ringrazio, può andare. » 　In un eccesso di zelo, ringrazia, ma, prima di andare via, fa sparire quanto evocato. Chissà che non cominci a risultare antipatica per questa spavalderia, ugh.