Tira più il pelo di figa che un carro di buoi.

Amici di una vita che perdono le palle in seguito al matrimonio.

“Un’ora di insegnamento alla solitudine, imparare a bastarsi.”

“Ti piace la solitudine?” “Non esiste nessuno a cui piaccia la solitudine. E’ solo che odio le delusioni.”

Haruki Murakami - Norwegian wood (via mariofiorerosso)

°°°   Guardo indietro e penso "in alcuni degli ultimi momenti ho dato il peggio di me, avrei potuto fare molto di più..."  ma allora, ,i domando, forse ho davvero fatto la cosa giusta. Quando siamo innamorati desideriamo fortemente essere migliori, in quel momento, in quell'istante, per quella persona. Se fossi stata innamorata, allora, non mi ritroverei a scrivere queste parole oggi.  °°°

Lo amavo tanto, ma non abbastanza, quanto bisognerebbe amare l'amore della tua vita e lui ci stava male da cani. Ci siamo allontanati e riamati più volte. Ma è finita sempre così. Adesso non si fa avvicinare più, perchè l'ultima volta è bastato parlargli ed è crollato di nuovo, per poi andare via. Ora siamo lontani, lontanissimi, silenzio cieco e ostinato e il problema è sempre lo stesso, che anche se non abbastanza, io lo amo come allora.

Non lo sappiamo mai vero? Quando finisce una storia o un'amicizia, quando succede il peggio. Capita a caso. Quando una persona se ne va, non te l'aspetti. Forse è per questo che ci rimaniamo così male. Forse per un attimo c'eravamo illusi che sarebbe potuto durare per sempre.

E’ come quando da piccola ti mettevi a fissare il sole e la mamma diceva di smetterla. Tu conti­nuavi e lei: “Ma lo sai che fa male?“. Allora abbassavi lo sguardo e c’era ancora la luce accecante negli occhi, sull’asfalto, sulla punta delle scarpe, sulle targhe delle macchine che provavi a leggere. Non vedevi più niente, solo sole. E succede così. Ti metti a fissare i ricordi, “Ma lo sai che fa male?“ e ti riempi gli occhi di passato e non vedi più niente.

- cit (via lindaeffe)

Ma poi pensò che lui era arrivato, lui, coi suoi occhi, con le sue mani, con tutta la sua persona. Si sentiva la sua voce. E, dimenticando tutto, con gioia gli corse incontro.

Anna Karenina, Lev Tolstoj  (via doppisensi)

“Hai cancellato il suo numero di cellulare dalla rubrica. “Se mi chiama non risponderò perché sarà uno sconosciuto”. Puoi ingannare gli amici e tutti gli altri, ma la verità è una. Tu il suo numero lo sai ancora a memoria. La verità è una. Tu non lo hai dimenticato. Lui è ancora lì. E basta poco. Basta che lui un giorno torni con tante scuse tra le mani e tu sarai pronta a perdonare.”

Francesco Roversi  (via conilcuorelontano) ma lui non torna, e questo in teoria dovrebbe bastare.

Eravamo le persone giuste al momento sbagliato.

Charles Bukowski (via lumieredetoiles) e punto.

i hope so.

Forse abbiamo bisogno di spaccare tutto per tirar fuori qualcosa di meglio da noi stessi.

Chuck Palahniuk - Fight Club. (via vorreisoloessereperfetta)