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khrenek-art-gallery · 2 months
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Buon 8 marzo a TUTTE le donne. CIS e TRANS. E che questo non resti un giorno isolato. 🌾
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khrenek-art-gallery · 2 months
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Ci sono a Parigi "case" che in realtà case non sono.
Sono quasi come le ambientazioni dei film.
Perché?
Al 145 di rue Lafayette ad esempio, vicino alla Gare du Nord, c'è un palazzo che sembra un classico edificio Haussmann.
Se però lo guardiamo da vicino ci accorgiano che la facciata del palazzo ha qualcosa che non torna: non ci sono citofoni, la porta di legno è in realtà realizzata in ferro verniciato di turchese, le finestre sono oscurate e all'interno l'edificio risulta un vano piccolo e vuoto.
Questo edificio in 145 rue Lafayette è stato realizzato nei primi anni '80 e serve da bocca di ventilazione del tunnel della RER che passa sotto.
La facciata è stata realizzata rispettando l'architettura storica.
Se cercate sul web troverete altre finte facciate in 44 rue d'aboutir, nel 2° arrondissement; 3 rue de l'Aqueduc, nel 10° arrondissement o al 174 rue du Faubourg-Saint-Denis.
Ce ne sono ben 12.
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khrenek-art-gallery · 3 months
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William Orpen
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khrenek-art-gallery · 3 months
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Edvard Munch, Naked Man Gripping His Ankle, 1923
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khrenek-art-gallery · 3 months
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Francis (Frank) Owen Salisbury
sculppp:
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khrenek-art-gallery · 3 months
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“Nude in a Landscape”, by August Achtenhagen (1865–1938). German painter. oil on board
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khrenek-art-gallery · 3 months
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Duncan Grant - Untitled (Male Nude) (1948)
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khrenek-art-gallery · 3 months
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"Le Désespoir", c.1869 by Jean-Joseph Perraud (1819–1876) French sculptor. Musée d'Orsay, Paris. marble
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khrenek-art-gallery · 3 months
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Antonio Canova - Dance of the Sons of Alcinous (detail) Gallerie di Piazza Scala, Milán
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khrenek-art-gallery · 3 months
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"Thésée combattant le Minotaure" by Étienne-Jules Ramey (1796-1852), Jardins des Tuileries, Paris.
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khrenek-art-gallery · 3 months
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"Faun" by Emile Corsi, 1857
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khrenek-art-gallery · 3 months
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Casa Batlló – Barcellona, Spagna.
Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e un’icona di Barcellona.
Nel 1877, Casa Batllò, nella sua forma originale, fu costruita da Emilio Sala Cortés, che era uno dei professori di architettura di Gaudí. L'edificio era stato commissionato da Lluís Sala Sánchez.
L'edificio originale non aveva un’ architettura particolarmente creativa:era un edificio classico con un seminterrato, un piano terra, altri quattro piani e un giardino sul retro.
Fu proprio la sua mediocrità a portare la trasformazione che ne avrebbe decretato l'immortalità. Battllò comprò l'edificio per via della sua posizione privilegiata. Qualche anno dopo, Batlló chiamò Gaudì per trasformare questa casa scialba in qualcosa che fosse in grado di eguagliare la spettacolarità dell'edificio vicino, Casa Amatller, progettata da Puigi Cadafalch.
Il lavoro di Gaudi, completato nel 1907, modificò notevolmente l'aspetto dell'edificio, rivoluzionando la facciata principale, ampliando il cortile centrale ed elevando due piani inesistenti nella costruzione originale.
Al piano terreno sorgevano le scuderie, destinate successivamente a magazzini, e l'androne comune. Il primo piano del palazzo, il cosiddetto piano nobile, fu destinato ad abitazione della famiglia Batlló mentre negli altri quattro piani furono ricavati otto appartamenti destinati all'affitto
Tratto da:
barcelona tiket com it casa batllo…
Wikipedia.
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khrenek-art-gallery · 3 months
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‘Helios’ (sun god), c.1889 by Johannes Benk (1844–1914). Austrian sculptor. Natural History Museum, Vienna
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khrenek-art-gallery · 4 months
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La Casa Danzante
Il palazzo più eccentrico di Praga è senza dubbio la sinuosa Casa Danzante, sul lungofiume Moldava, conosciuta ironicamente anche come “Fred e Ginger” poiché ricorda due ballerini strettamente avvinti.
Per la sua strana architettura da molti è però ritenuta uno scempio che rovina l’immagine romantica della città.
Progettata dall'architetto croato Vlado Milunić in cooperazione con il canadese Frank Gehry, la costruzione ebbe inizio nel 1994 e terminò nel 1996.
L’edificio ospita perlopiù uffici, una caffetteria, un lussuoso hotel e un ristorante di lusso con terrazza da cui si può godere di una spettacolare vista della magica Praga.
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khrenek-art-gallery · 4 months
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Boys Bathing, 1908, Henry Scott Tuke
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khrenek-art-gallery · 4 months
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John Woodrow Kelley, Ganymede
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khrenek-art-gallery · 4 months
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Felix Gonzales-Torres: “Ritratto di Ross a L. A.”
Art Institute of Chicago, Chicago, IL
I circa 79 chili di caramelle che compongono l'opera assomigliano al corpo di Ross Laycock, il fidanzato dell'artista morto di AIDS nel 1991. Ogni persona che prende una caramella agisce a sua volta come il virus dell'AIDS che sta esaurendo il corpo di Ross, portandolo via pezzo dopo pezzo fino a quando non rimane più nulla. Felix Gonzalez-Torres, che ha dedicato le sue opere alla persona che ha amato e perso, è morto nel 1996 di AIDS.
La sua opera non rappresenta solo la malattia e il suo esaurimento sul corpo, ma anche l'amore tra la persona che soffre della malattia e la persona che è lì per sostenerla e soffrire con lei. La caramella dolce, di per sé, è una rappresentazione dell'amore. Se si pensa al regalo di caramelle alla persona amata a San Valentino, ai dolci in una scatola con i fiori per la festa della mamma, le caramelle sono state a lungo legate all'affetto e all'amore. Mentre le caramelle vengono mangiate, mentre il corpo inizia a scomparire, l'amore rimane.
Ogni sera, dopo la chiusura del museo, il quantitativo di caramelle viene reintegrato fino a torbare al peso originale.
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Untitled (Portrait of Ross in L.A.), 1991
Felix Gonzalez-Torres
The approximate 175 pounds of candy that make up the work resembles the 175-pound body of Ross Laycock, the artists’ boyfriend who died of AIDS in 1991. As each person takes a piece of candy, they in turn act as the AIDS virus depleting Ross’ body, piece by piece taking it away until there is nothing left. Felix Gonzalez-Torres, who dedicated his artwork to the one he loved and lost, died in 1996 of AIDS.
His work doesn’t only represent the disease and its depletion on the body, but it represents the love between the person suffering from the disease and the person who is there to support them and suffer with them. The sweet candy, in and of itself, is a representation of love. If you think about giving candy to a loved one on valentine’s day, sweets in a box with flowers on mother’s day, candy has long been tied to affection and love. While the candy is eaten, while the body begins to disappear, the love remains.
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