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gorreri-srl-blog · 12 years
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IBA 2012 Munich (hall A6 stand 381) - from Sept 16th to Sept 21st
New Continuose Mixer for laboratory purpose equipped with water chiller and water boiler for a very wide rangeof products testing, cold/hot technology available, the foot print is very compact, the unit incorporate also the product buffer tank and the feeding pump. At the show we will present our master piece LPG600 a very compact unit for the semi-automatic production of Cup Cake, American Maffin, Cake Donouts and many other products.
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gorreri-srl-blog · 12 years
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3-4 layer decorated sponge cake 3 e 4 strati verticale 
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Benvenuti nel nostro laboratorio virtuale. 
Oggi, è il turno della... Merendina ricoperta Coated Twin-layer sponge cake
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Benvenuti nel nostro laboratorio virtuale. 
Oggi vi presentiamo la...  Merendina a due strati Twin-layer sponge cake
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Cosa mangiano le persone nel mondo? Ecco il grafico
La dieta alimentare dei paesi africani si basa perlopiù su radici, cereali e poco altro. In Europa, Canada, Usa e Giappone invece è più equilibrata e comprende olii vegetali, zuccheri, latte, carne e cereali. Come si evince dall'infografica in basso è il reddito procapite che fa la differenza tra un menu e l'altro. La tabella si basa su dati della FAO e prende in considerazione 17 paesi e l'Unione Europea, in ordine in base al reddito procapite annuale (in dollari). Confrontando i Paesi Bassi e la Repubblica Democratica del Congo, rispettivamente primo e ultimo della lista per reddito (gli abitanti del Congo guadagnano 285 volte meno degli abitanti dei Paesi Bassi, ndr), scopriamo che in Africa si usano meno olii vegetali, poco zucchero (2% contro il 14% dei Paesi Bassi e l'11% dell'Unione Europea) e mancano quasi del tutto carne e latte. Il 55 % dell'alimentazione si basa sulle radici amidose. Non è una buona notizia.[more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Junk food: basta l'immagine ed aumenta il desiderio.
Si attivano le aree celebrali della ricompensa, che spingono al consumo.
Quando si parla di junk food, anche guardare fa male. Basta infatti l'immagine del cibo-spazzatura per attivare un meccanismo del cervello che porta al desiderio di tale alimento.
A mettere in guardia,una ricerca della Università della California del Sud (USC), diretta dalla dottoressa Kathleen Page e presenta alla recente riunione della Endocrine Society di Houston.
Lo studio è iniziato selezionando un gruppo di donne obese, dai 15 ai 25 anni. Come spiegano gli esperti, tale tipologia di volontari è particolarmente sensibile alle immagini di cibo-spazzatura.
Allora, le donne hanno partecipato ad un esperimento in più fase. Mentre venivano analizzate tramite risonanza magnetica, esse osservavano immagini di alimenti molto calorici come fritti, hamburger, biscotti e torte.
Dopodiché, una pausa con le volontarie che hanno assunto bevanda con 50 grammi di glucosio.
Nella seconda fase, le signore hanno osservato immagini di alimenti con poche calorie, come frutta e verdura. A metà dell'osservazione, hanno consumato una bevanda con 50 grammi di fruttosio.
Alla fine, le donne hanno utilizzato una scala da 1 a 10 per descrivere il senso di fame e la voglia di cibo dolce o salato. Unendo tali dati con i risultati della risonanza è diventato evidente come, quando la donna osservava immagini di junk food, si attivavano le aree celebrali della ricompensa. Inoltre, il consumo di fruttosio e glucosio faceva aumentare la fame e la voglia di cibo salato. Infine, il consumo di fruttosio, ma non glucosio, faceva salire il desiderio di cibo salato.
Perciò, nonostante il meccanismo sia poco chiaro, è evidente come le immagini di cibo poco sano spingano verso tale prodotto, anche contro i buoni propositi del soggetto. [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Il bello e il dolce: Forte richiamo della Val d'Aosta.
A Cogne per i fiori, a La Thuile per il cioccolato.
[...] Fino a ora abbiamo parlato dei colori, ma anche il cioccolato -nelle varie forme e specie- non è anch'esso un bel colore? Con la particolarità che è molto buono e dal quale (salvo chi soffre di diabete) è difficile sottrarsi.
Orbene a La Thuile hanno messo in piedi una manifestazione che dura ben 4 giorni (dal 24 al 27 agosto) e dal nome che è già un poema: CHOCOLAThuile.
Un grande mostra-mercato a ridosso del Monte Bianco e a due passi dalla Francia. Un posto che in estate è un vero e proprio angolo per rigenerare il corpo e che nel cioccolato ha trovato un grimaldello in più per far breccia sul turismo lento che può avvalersi delle molte strutture messe localmente in piedi: campi da tennis, minigolf, escursioni in itinerari ben tracciati, gite a cavallo, terme per bagni benessere e tanto altro ancora.
E' dal 2009 che La Thuile porta il sigillo di "Città del Cioccolato". Ad assegnarglielo è stata l'Associazione Italiana Amatori del Cioccolato, la Chococlub stabilendo che la Tometta di La Thuile di 350 grammi à il plus ultra per le papille gustative. La Tometta ha tanto di brevetto in quanto composta esclusivamente di cioccolato al latte, gianduja e nocciole del Piemonte IGP.
Nella manifestazione del 2011 furono oltre 11 mila i visitatori. Quest'anno il numero dovrebbe essere superiore anche perché nel frattempo è stato deciso di ampliare le attività con la presentazione della lavorazione del cioccolato, l'ampliamento della degustazione, mentre per parte loro i ristoranti della zona avranno nella propria lista piatti a base di cioccolato. Altrettanto faranno gli scultori con creazioni ricavate dal cioccolato. Per i bambini ci sarà la mostra delle opere da loro costruite e radunate in "Le dita nel cioccolato". E poi corsi di cucina, dibattiti e tutto quanto è legato a questo prezioso alimento che ha fatto la fortuna di Ferrero, un po più in basso come locazione geografica.
Informazioni. Tel. 0165883049
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Imballaggio e sicurezza alimentare. L'Italia fa scuola all'Europa nella collaborazione di filiera.
È stato apprezzato anche dalle associazioni industriali europee il Progetto CAST, la raccolta di linee guida sulle buone pratiche per tutte le filiere dell'imballaggio che trattano gli alimenti: il Progetto, realizzato dall'Istituto Italiano Imballaggi insieme con l'Istituto Superiore della Sanità grazie alla collaborazione tra le maggiori associazioni rappresentanti i vari comparti del packaging  e quelle dell'industria alimentare, pensato in origine solo per l'industria italiana, si va ora affermando anche in Europa come esempio di collaborazione trasversale tra industrie di differenti filiere e istituzioni di controllo del prodotto. C'è così attesa per la "Fase 2" del progetto, già allo studio, che potrà offrire direttamente a livello europeo uno strumento per la tutela della sicurezza nell'industria europea dell'imballaggio alimentare. Lo stato dell'arte della seconda fase del Progetto CAST (il cosiddetto CAST 2) è stato presentato nell'ambito di IPACK-IMA, triennale dedicata alle macchine per processo e packaging in corso a fieramilano: nato nella sua prima fase nel 2007, il progetto mette a disposizione indicazioni precise sulle buone pratiche da seguire per rispettare la normativa europea sulla sicurezza nell'imballaggio degli alimenti. La peculiarità del progetto - illustrata oggi nell'ambito della Tavola Rotonda che ha visto compartecipi tutte le parti che hanno collaborato - è stata la realizzazione di uno strumento trasversale e pratico, in grado di aiutare le aziende a rispettare le norme europee e italiane attraverso un approccio concreto. Un approccio che sarà direttamente "esportato" in Europa, grazie alla traduzione inglese della pubblicazione del primo Progetto CAST, presto implementata dalla seconda fase, ancora allo studio, ma già attesa dall'industria del vecchio continente. [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Parma: come affrontare il mercato cinese.
Workshop ad invito per aziende alimentari e stampa. FiereParma, Mercoledì 11 e giovedì 12 luglio 2012.
Molte sono le aziende che sono già presenti in Cina con i loro prodotti ma è solo una goccia nel mare se consideriamo la vastità del "continente" Cina e la quantità dei potenziali compratori. Sembra quasi impossibile ma non è facile far giungere le nostre eccellenze agroalimentari, o meglio, il difficile è trovare l'interlocutore giusto che conosca bene il mercato cinese e le sue molteplici sfaccettature.  Occorre una capacità produttiva e/o di distribuzione capace di rispondere in modo adeguato alle esigenze sia in termini di qualità che di quantità. La logistica è anche uno degli aspetti chiave che possono determinare il successo di un'impresa. Di certo, non possiamo continuare a ragionare come al tempo dei Comuni, non possiamo arroccarci e pensare di poter portare i nostri prodotti agendo da soli. Ora è il momento di fare squadra e di affrontare i mercati esteri come facevano 2.000 anni fa i soldati dell'impero Romano: uniti, compatti, protetti dagli scudi e sotto la guida di un condottiero capace. Dopo il grande successo i CIBUS 2012, ecco un'altra opportunità per le aziende alimentari, grazie a FiereParma. Newsfood.com è da tempo che si interessa di  Cina-Italia-Cina e non mancherà di essere presente a questo importante evento che si  prospetta di grande levatura. Due giorni di Full Immersion nel Business for China. Non è semplice trovare due giorni di tempo da dedicare ad ascoltare gente che parla  ... ed in più, trascurare i propri interessi in azienda! Ma in questo caso, se l'esigenza è quella di entrare seriamente nel mercato più grande del mondo, forse ne può valere la pena. Se proprio non riuscite ad andare, vi terremo informati su Newsfood.com+WebTV. [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Coca Cola: in Gran Bretagna dosi elevate di una sostanza chimica potenzialmente cancerogena.
In Gran Bretagna, la Coca Cola contiene dosi massicce di una sostanza chimica che dà il colorito caramello alla bevanda. Si tratta del 4-metilimidazolo, un composto chimico eterociclico di formula C4H6N2. Negli Stati Uniti, Coca-Cola ha modificato il suo processo di produzione per ridurre il livello di questa sostanza. Questa precauzione non è ancora stata attuata in Gran Bretagna. Nel gennaio 2011 la California ha inserito il 4-metilimidazolo nella Lista dei probabili cancerogeni abbassandone la soglia a 29 microgrammi per lattina, mentre normalmente la presenza di 4MI va da 103 a 153 microgrammi per lattina (12 once). Coca-Cola ha modificato così la formula segreta, riducendo la presenza del composto incriminato. Il composto chimico proviene dall'imidazolo (C3H4N2) e dal gruppo metilico (CH3) che sostituisce un idrogeno sull'imidazolo dando così origine al nome della sostanza. La quantità di 4-metilimidazolo trovata nelle lattine vendute in Gran Bretagna era di 135 microgrammi, circa 34 volte superiori agli Stati Uniti. E' questo ciò che ha rivelato una ricerca da parte del gruppo statunitense Center for Science in The Public Interest, in collaborazione con Britain's Children's Food Campaign. [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Una stampante contro la fame.
Ecco come ottenere velocemente un burrito direttamente dal proprio smartphone.
Le stampanti 3D stanno riscuotendo non poco successo, soprattutto nei settori di prototipazione rapida, per la costruzione di modellini in plastica o altri materiali derivati da file di progettazione CAD. In realtà, il settore delle stampanti tridimensionali ad estrusione è in continuo fermento e c'è anche chi ha deciso di utilizzare questi macchinari per produrre dolci (come le uova di pasqua), per creare decorazioni per l'industria dolciaria, ma anche per ottenere in futuro dei farmaci su misura per le esigenze del paziente. Insomma, la stampa 3D sembra voler rivoluzionare il modo di approcciare alla produzione di un bene. Per estensione, alcuni designer e inventori sfruttano questo successo dell'estrusione tridimensionale per far parlare di alcune idee e prototipi. Questo è il caso del BurritoBot. [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Il gelato 2012 è all'insegna della filiera corta con gusti al formaggio, vino e carciofi.
Al formaggio caprino o al Parmigiano Reggiano, al vino di visciole, ai cereali, al Geranio selvatico, al rosmarino, al carciofo e agrumi, e ancora alla zucca da servire con la pasta all'uovo o al sapore di ricotta e pere da mangiare con il pane. Non hanno confini l'innovazione e le sperimentazioni dei maestri del gelato artigianale, protagonisti di un settore che non conosce crisi. Dai dati dell''Associazione Italiana Gelatieri infatti questa primavera il gelato artigianale segna un aumento medio dei consumi pari al 7%.
Un dato che ha bilanciato i costi delle materie prime saliti negli ultimi tempi, consentendo di mantenere sostanzialmente i prezzi inalterati nelle gelaterie italiane, con il cono a partire da 1,50 euro. La novità dell'estate 2012 è l'accostamento del gelato al pane. Questa infatti l'ultima tendenza rilevata dall'Osservatorio Sigep, il salone internazionale della Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali di Rimini Fiera che si terrà [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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L'evoluzione dei consumi degli snack dolci
Il mercato degli snack dolci è in fase di sensibile crescita. Questa è trainata soprattutto dal segmento degli snack da forno,cioè merendine e biscotti. Giocano a favore del mercato nel suo complesso la tendenza a destrutturare i pasti e un forte attivismo da parte dei leader sia in termini di lancio di nuovi prodotti che di sostegno alla domanda attraverso rilevanti investimenti pubblicitari.
Peraltro, il consumo di snack dolci è in Italia inferiore a quella del resto d'Europa, e in questo - oltre la tradizionale maggiore importanza dei pasti principali legata alla straordinaria ricchezza della gastronomia nazionale - gioca anche una rete distributiva che all'estero favorisce maggiormente gli acquisti d'impulso, così importanti per questa categoria merceologica. Si pensi ad esempio alla distribuzione attraverso i convenience store presso i distributori di carburante e o nelle grandi superfici del fai da te.
La varietà di prodotti che compongono la categoria è vasta, e non è facile assegnare in molti casi determinati prodotti alla categoria degli snack o a quella ad esempio delle merendine tout court. Del resto, gli snack dolci appaiono costantemente in lotta - nella "quota dello stomaco" degli italiani - con un nutrito drappello di altre categorie merceologiche (snack salati, yogurt, merendine, altri biscotti) anch'esse inserite nel vasto mondo dei prodotti adatti al rompidigiuno. Naturale, quindi, che in questo mercato l'innovazione e la comunicazione rappresentino i cardini delle strategie dei maggiori competitor.
Ciò che invece connota gli snacks, indipendentemente dalla grande varietà di prodotti che compongono il settore, è la concentrazione delle fasce di età dei consumatori al di sotto dei 34 anni.
Negli snacks dolci la concentrazione delle vendite nella gdo è fortissima: negli snacks al cioccolato le prime 3 aziende coprono congiuntamente circa il 90% dei consumi totali in valore. Negli snacks da forno/pasticceria unitipo l'indice di concentrazione è ancora maggiore, con Barilla e Pavesi che da soli oltrepassano il 90% delle vendite sia in valore che in volume. Questo mercato, quindi, è caratterizzato in generale da un elevato valore dell'immagine di marca/prodotto, una situazione che nel mass market si ritrova in molte categorie merceologiche dall'elevata incidenza di acquisti d'impulso.
Fonte  Massmarket.it
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Gusto Italia 2012 non si farà
Data l'attuale situazione economica in Italia,  la Koelnmesse, in accordo con Federalimentare - Federazione Italiana dell’Industria Alimentare - ha deciso che la manifestazione Gusto Italia, prevista dal 24 al 26 Giugno 2012 a Colonia, non avrà luogo.
Gusto Italia è stata creata come manifestazione espositiva per aziende e prodotti italiani, dedicata ad un pubblico di visitatori specializzati operanti nel commercio alimentare e ristorazione fuori casa.
Le esigenze di contenimento della spesa pubblica limitano la disponibilità di investimento delle istituzioni, quali iniziative di promozione delle Regioni e le risorse dei consorzi che si occupano della commercializzazione di alimenti e bevande. Ciò ha avuto anche un notevole influsso sugli investimenti delle aziende produttrici.
Di conseguenza, un nuovo format espositivo, il cui obiettivo è l’esposizione di prodotti alimentari italiani, non è al momento da realizzarsi.
Queste sono le dichiarazioni ufficiali degli organizzatori dell'evento. Una grave pecca che rallenta ulteriormente lo sviluppo commerciale italiano.
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Bea e le sue torte: l’arte dolciaria può diventare imprenditoria?
Beatrice Vitelli è più semplicemente una ragazza napoletana trapiantata a San Prisco per amore, che esprime la sua arte attraverso spettacolari creazioni dolciarie. “La mia malattia è apparsa all’improvviso- confessa mamma Bea, laureata in pedagogia con precedenti esperienze lavorative con i non vedenti – anche se ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è arte. In occasione del compleanno di mia madre ho deciso di farle un regalo personale: una torta. Per mia figlia Giulia poi, ho realizzato il primo castello e da allora la cake mania si è impossessata di me”.
  “La soddisfazione di vedere la meraviglia, lo stupore, la gioia negli occhi di chi riceve la torta è impagabile”; questa motivazione  l’ha spinta ad arricchire il suo bagaglio d’esperienza attraverso la partecipazione a fiere e a concorsi dove si è potuta confrontare con i cake designer più noti. Nel giro di poco tempo ha rivelato il suo talento e bruciato tutte le tappe, sempre inseguendo il livello di perfezione dei master del settore della lavorazione della pasta di zucchero.
  In realtà, in questa passione che, attraverso l’impegno e la lungimiranza può diventare una vera e propria professione, non s’improvvisa nulla. Dalla copertura che non deve avere pieghe, alla fattezze dei personaggi (la forma degli occhi di un pirata piuttosto che il taglio del petalo di una rosa) ogni particolare traccia una netta linea divisoria tra un prodotto amatoriale ed uno di fine artigianato. ” La cosa più difficile- riprende Beatrice - è la fase di progettazione. Cercare di interpretare i desideri del committente, ed entrare in empatia con una persona che non conosci, se non attraverso la descrizione di un amico o di un familiare, è per me la parte più stimolante”. [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Russia: cresce il mercato dolciario.
Il mercato dolciario russo ha segnato una dinamica positiva nell'anno appena concluso, con una progressione prossima al 2%. Nella struttura del mercato, resta dominante il ruolo dei produttori locali (88%), forti soprattutto nei segmenti medio e medio basso dell'offerta. Questo grazie anche ai consistenti investimenti delle aziende internazionali nel settore dolciario russo, tra cui spicca quello dell'italiana Ferrero, che ha portato in Russia la produzione della Nutella. Con la crescita dei redditi dei consumatori russo, è comunque prevista un progressivo aumento della quota dell'import, che dovrebbe arrivare al 13% nell'anno iniziato. [more read]
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gorreri-srl-blog · 12 years
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Gorreri s.r.l.: un importante alleato per il settore dolciario. Il mercato dell'industria alimentare, ed in particolare quella del settore dolciario, è in continuo aumento sul fronte dei valori. Un segno di vitalità dei consumi che si manifesta attraverso un costante apprezzamento dei prodotti di qualità. Si tratta di un mercato in cui il tasso di fedeltà alla marca è elevato, in cui le caratteristiche di sapore ed appetibilità dei prodotti si sposano. Questo grande livello di qualità deve essere però sostenuto regolarmente. Le regole di mercato impongono ai vari settori industriali un continuo miglioramento della propria posizione economica e produttiva. La concorrenza e la competitività sono le chiavi principali per conquistare la propria fetta di mercato.  Ma per fortuna l'industria dolciaria può contare su Gorreri s.r.l.: importante centro di competenza internazionale per la progettazione, costruzione, installazione e manutenzione di sistemi di miscelazione a bacinella per prodotti da forno non lievitati e creme. La missione di Gorreri s.r.l. è quella di fornire tecnologia e competenza per raggiungere gli obiettivi di cui i clienti necessitano. Un'attività che vuole andar oltre alla progettazione, all'installazione e alla manutenzione degli impianti; così da rendere uniche le soluzioni e permette ai clienti di arrivare sul mercato con proposte vincenti. Un grande alleato insomma, che sostiene a pieno regime gli splendidi valori elevati di tendenza che il settore dolciario ha raggiunto. Fonti: MassMarket.it  Gorreri s.r.l.
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