Essere soli vuol dire non fare un sacco di cose che si vorrebbero fare e essere costretta a fare cose che vorresti evitare.

My mind it's kinda funny and stupid. Yesterday was a bad day, since the moment i opened my eyes i felt kind i wasn't in the right place, but where is the right place? I honestly don't know. Sometimes I'm overwhelmed by every fucking thing, university seems to much and I feel like I have nothing inside my brain. You know, it's very hard form me to develop critical thinking, I'm totally envious of others person in my class that when the professor asks for questions and opions they raise their hands and are ready to share their thoughts and quotes books and great authors and they speak perfect good English and I'm not, i feel so dumb all the time, i feel so unlovable, not even sexy, I'm starting to think than would have enjoy my body. I slept only with 3 people in my life, two of them were totally wasted, and the first one was very needy in a desperate way. When all this happened i was skinnier, but i hated my body now I'm fat and hate my body even more, but the real problem it's my face, my fucking fat face, my double chin, my nose, nothing exciting, just two very boring pair of eyes, just some very thin lips.

Sono le 6e20 del mattino e io mi sono appena svegliata dopo aver sognato tutta la notte di limonare con te in montagna.

E. ha fatto il misterioso sul regalo per me e io mi sono illusa che fosse una dichiarazione d'amore, invece era un corso per excel...

Buon natale

Stanotte ho sognato di confessarti i miei sentimenti e tu mi rifiutavi dicendomi che già lo avevi capito perché ti stavo sempre addosso.

Che dolore.

Sono fan dei tuoi pensieri e voglio stare a sentire le tue filosofie. Li vorrei leggere i tuoi libri e stare a sentire le tue poesie. Vorrei fosse sempre un eterno venerdì pomeriggio prima leggiamo insieme le tue poesie in silenzio e poi tu me le spieghi, poi mi parli di quel documentario di una terra di nessuno tra Egitto e Sudan, poi mi chiedi di insegnarti un po' di spagnolo e poi siamo presi dai nostri discorsi e ci dà fastidio quando qualcuno arriva e li interrompe. Tu ormai sembri quasi ignorarli, continui a parlare anche quando entrano.

A tratti mi fa sentire molto insicura di me, vorrei essere di più per piacerti di più a tratti mi fai sentire molto interessante soprattutto quando mi ascolti e mi ascolti per davvero, e quello che ti dico ti rimane e le volte successive lo ricordi e metti in pratica le cose che ci siamo detti.

Tra le cose più belle c'è sicuramente quando usciamo e io sto per salire in macchina e tu continui a dirmi cose come per trattenere quel momento, ci salutiamo 5 volte e poi giri e te ne vai.

Quando sei a Torino e non avresti alcuna ragione per scrivermi ma lo fai.

Il destino è una cosa strana. Mi domando perché ti metta certe persone davanti. Ho incontrato E. e mi sono innamorata e l'ho spinto ad inseguire i suoi sogni. Gli ho consigliato di iscriversi al corso di cinese della mia vecchia università e lui neanche ci aveva pensato. Ha iniziato a seguire le lezioni e si è innamorato di una sua compagna.

Quindi praticamente incontrandomi ha iniziato a studiare ciò che ama e ha incontrato l'amore.

E io?

Io niente sto sul letto a piangere il sabato pomeriggio.

In primis avrei voluto essere Amy ma alla fine mi sarebbe andato bene anche essere Dina e invece sono Sandra.

Che tormento questa incertezza, questo fatto che a volte ti sento vicinissimo e poi mi scivoli via.

Che dolore non avere direzione e non sapere cosa dire.

Che rabbia non poter essere cosa voglio e non poter sapere tutto.

Cap. 1

Oggi ho disabilitato instagram e eliminato il numero di E.

L'ho cancellato perché i troppi sentimenti e pensieri che tendo a concentrare verso persone e cose spesso rovinano il flusso naturale degli eventi.

Era partito tutto con una bellissima leggerezza che ora ho appesantito come mio solito. Mi sento pesante e lo sono. Per tutti questi anni ho cercato di analizzare il perché dei miei disturbi con il cibo e adesso mi è tutto più chiaro: era per allineare il dentro al fuori. Più passano gli anni è più divento pesante nella testa e nel cuore e più il numero sulla bilancia aumenta, non è niente di complicato, è solo una conseguenza.

Chissà sé a volte vedi qualcosa e pensi "questo lo devo dire a F."

Vorrei parlare con te della situazione in Afghanistan, vorrei mi rassicurassi come fai sempre.

Come sono egoista, la gente è sotto una dittatura, io domani parto per le vacanze e mi lamento.

Sono tre ore che aspetto che entri e vieni a baciarmi. E non è un bacio per scopare è un bacio di conferma.

Sono tre ore che penso a qualcosa di divertente da scriverti ma non lo farò.

Sono tre ore che cerco di capire come tutto questo possa essere reale.

Cose sexy:

- flirtare parlando di fascismo

-fare attenzione a non sfiorarsi mai, neanche per sbaglio

- "bravissima"

Il pranzo del sabato mi stordisce, dà inizio ad un weekend che da un po' non so più apprezzare. Passo la settimana aspettandolo e quando arriva un senso di vuoto e di pensantezza mi attanagliano e alla fine mi ritrovo a contare le ore che mi separano dal martedì.

Il sabato a pranzo mio fratello viene a mangiare a casa con la sua ragazza e i discorsi che nascono tra loro e i miei genitori mi fanno chiedere come diavolo sia possibile che io sia nata in questa famiglia. Mi sento diversa, non mi interessano i loro discorsi, non mi interessa sapere di chi è quella casa o chi si è sposato con chi e non sopporto sentire ancora battute sull'omosessualità e sugli stranieri. Voglio solo crollare a letto e svegliarmi in un altro posto, in un altro tempo, in un altro posto.

Non posso dire che odio il mio lavoro, odio la dimensione in cui è inserito. A volte mi ritrovo a pensare che non ci posso credere che questa è la mia vita, che ho 25 anni e faccio questo lavoro, e ho pochi amici e nessun amore.

In questo limbo qualcosa è successo. Qualcuno è arrivato e non mi sembra più uno strazio svegliarmi al mattino.

Sì è creata una situazione strana, una bolla a cui cerco di dare una forma ma che forma penso non avrà mai, perché in realtà non ne ha bisogno, la rovinerebbe.

Tra le mura della biblioteca in cui lavoriamo io e E. abbiamo creato una bolla fatta di parole. Parliamo per 4 ore di fila. Parliamo di tutto e tutti ciò di cui parliamo mi interessa. Non è mai niente di vuoto e di insignificante anche quando lo può sembrare.

Adesso sono in un parco, c'è un cielo da pioggia e mi chiedo sé lui sé ne sia accorto, sé per lui è la stessa cosa e non perché io voglia portare la cosa su un altro livello, anzi a me questo livello piace molto. Non cerco baci e carezze, cerco ascolto, scambio, dibattito e contraddizione ma vorrei semplicemente sapere sé anche lui sente le stesse cose. Sé anche lui è contento di arrivare a lavoro sapendo che ci sarò anche io o sé gli è indifferente chi troverà seduto a quella scrivania. Vorrei sapere sé si sente bene a parlare con me come mi sento io a parlare con lui, sé il tempo gli vola come vola a me dà quando c'è lui.

Vorrei sapere ma non voglio chiedere, ho paura di spezzare l'incantesimo creando imbarazzo.

Il sabato fa schifo, non quanto la domenica ma abbastanza da stare male. Vorrei che in questo parco, su questo tavolo ci fossi tu ad ascoltare questo flusso e invece sono sola come buona parte della mia vita.

Sola per scelta mia o per le scelte degli altri? Sola per colpa mia o per colpa degli altri?

La colpa è mia e la scelta è mia, anche sé mi piace incolpare gli altri.

Sto periodicamente molto male.