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claudiamongi · 10 years
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Lui non era certo il più bel ragazzo sulla terra, e nemmeno il più intelligente, e neanche il più sarcastico fra tutti quelli che ho incontrato nella mia vita. E mi faceva incazzare da morire quando non mi abbracciava o si scordava di darmi attenzioni. Ma lui era lui. La sua mente era quel che era. Ed io ero completamente, spudoratamente innamorata e avvolta da quella mente.
-cit.
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claudiamongi · 10 years
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claudiamongi · 10 years
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claudiamongi · 10 years
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Cara Arianna, Io non ho mai creduto nei rapporti con le persone. Ci ho creduto e lui si è suicidato, ci ho creduto di nuovo e lei mi ha rovinata. E poi è arrivato il mio regalo di Natale. E poi sei arrivata tu. Non sapevo nemmeno come ti chiamavi, non sapevo di dov’eri e non sapevo la tua età, eppure quel giorno ti ho salvata in rubrica come “qualcuno che mi capisce”. Così. D’istinto. E ora tu mi ascolti, okay? Okay. Io ti amo, molto più di quanto ti ami Luca, molto di più di quanto abbia amato Lisa. Ti amo come solo l’amicizia, quella del per sempre, può amare. Tu mi hai letto dentro e ha fatto un po’ male te lo dico perchè hai buttato giù a martellate tutta la maschera che mi ero creata. E anche se ci siamo allontanate io ci credo sempre in noi due, io ti vedo ovunque vado, quando vedo due migliori amiche per strada, quando vedo una ragazza piangere e immagino che magari stia succedendo a te e io non ti posso abbracciare e dirti che finchè saremo insieme andrà sempre tutto bene. You only know you love her when you let her go. Ed ecco, io ho bisogno di te come quel porcoggiuda di maialino che non vive senza winnie the pooh. Quantevolte avrei voluto gridarti di restare con me ma alla fine con me non ci rimarrei nemmeno io e non potevo di certo pretendere di far rimanere te. Ma ecco, come home. Vieni a casa. Vieni da me e abbracciami e non lasciarmi più neanche quando prenderai il treno per tornare lontana da me. Ma per ora torna ad essere il mio regalo di Natale, se vuoi posso imparare a comunicare con i segnali di fumo ma tu torna ti prego e non ne parliamo proprio più, ti abbraccio forte e ci dimentichiamo tutto questo. E se questa lettera non funzionerà, beh, sei tutta la mia vita, mi fai sorridere, mi fai ridere, ci sentiamo, ti amo. Mar
whenisburninglow
❤️ grazie
(via metalsides)
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claudiamongi · 10 years
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claudiamongi · 10 years
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Scrissi Summertime Sadness quando morì la mia migliore amica. Io e Judy alle medie ci detestavamo, lei era la bulla della scuola mentre io la sfigata emarginata. Ricordo che una volta ci picchiammo ed io tornai a casa con un occhio nero e un labbro spaccato. In quel periodo stavo prendendo una brutta strada, solo l’orgoglio mi impediva di tagliarmi le vene con le fobici, solo l’orgoglio. Credevo in un’America inesistente, in quella che guardavo nei film in bianco e nero degli anni sessanta. Amo gli anni sessanta. Alle superiori iniziai a fumare erba, solo così riuscivo a sentire qualcosa. Mi sentivo vuota e inesistente, ma sentivo, solo con la marijuana, sono stata una stupida. Judy fumava da qualche anno più di me, aveva una famiglia che cadeva a pezzi alle spalle mentre io mi sentivo persa nonostante le regole rigide imposte da mia madre. Diventammo migliori amiche l’estate del secondo anno di superiori. La incontrai in una taverna nel bel mezzo del deserto. Ero in vacanza, ero partita da sola con due uomini più grandi di me di cinque anni, e li incontrai Judy, sola al bancone a bere una birra. Non so perché quel giorno mi guardò con aria diversa dal solito, vedevo la stima e il rispetto nei suoi occhi, era diversa, forse non era fatta. Diventammo amiche e insieme ci ripulimmo, lasciammo il giro delle vecchie amicizie e iniziammo a vivere un’avventura tutta nostra. A volte bevevamo ma non andavamo oltre ne col fumo ne con gli sconosciuti. Furono gli anni più felici. Capii che potevo diventare la donna anni degli anni sessanta che imitavo davanti la tv ogni sera, potevo avere la migliore amica del mondo, la più stramba. Finite le superiori decidemmo di iscriverci insieme all’universtà, lei era una ballerina mentre io cantavo e così decidemmo di mettere su un duo per guadagnare qualche soldo extra. La gente applaudiva alle nostre performance, gli studi andavano alla grande, avevamo tutto, la libertà, e quando possiedi quella possiedi tutto. Morì l’estate del terzo anno di college, un incidente d’auto. Morì con l’uomo della sua vita, lontano da me. Era luglio, dovevamo andare a un festival del rock, lei sarebbe passata a prendermi col suo ragazzo, poi saremmo andate a prendere il mio. Quel pomeriggio lei non arrivò. Tornai a casa per chiamarla, avevo dimenticato il cellulare, e vidi diciannove chiamate perse e tre messaggi. Judy era morta, il suo corpo era irriconoscibile, la sua bellezza era svanita. Non penso di aver mai pianto tanto in vita mia, osservai il funerale da lontano, convinta di essere sola di nuovo, sola e incapace. Smisi di cantare per due anni, all’università non parlavo con nessuno, lasciai gli studi e mi diedi all’alcol. Ruppi ogni rapporto col mio fidanzato e me ne stetti sola per un po’. Avevo scritto una poesia in suo onere da leggere al funerale ma non riuscii nemmeno ad avvicinarmi alla bara, non riuscii a guardare negli occhi sua madre disperata. Quella poesia divenne Summertime Sadness, divenne l’inno della nostra amicizia. La poesia recitava qualcosa come ‘‘tu sei la mia estate, mi fai sentire viva, come calda si sente la pelle sotto il sole’’, ma decisi di omettere questa parte. Sono anni ormai che non piango più per la sua morte perché lei non vorrebbe, lei che aveva tentato il suicidio mille volte, lei che si gettava in mare da altezze allucinanti, lei non avrebbe voluto. Lei era nata per morire, lei non sentiva niente proprio come me, e per quanto avessimo insieme superato ogni tipo di ostacolo, lei non si sentiva viva abbastanza, lei forse quell’incidente lo voleva, forse si è lasciata morire. Judy sapeva che morendo la nostra amicizia non sarebbe finita, sapeva che sarebbe diventata il sole che riscalda il mio viso d’estate. Judy era imprevedibile, era troppo persino per se stessa. Ogni volta che canto Summertime Sadness lei vive, è al mio fianco, io indosso un vestito rosso, mi acconcio i capelli, e vado avanti per la mia strada, lei guiderà il mio cammino, proteggerà la mia vita.
-Lana Del Rey (via tiprendotiportoviaconme)
sempre reblog a vita.
(via losbagliopiudolce)
Oh.
(via viverci)
Wow bellissimo
(via non-sono-quella-che-pensate)
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claudiamongi · 10 years
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Sei uno stronzo!” “E tu sei bellissima.” Lui scherza… Io no. “Riaccompagnami a casa!” gli ordino. No.” “Va bene, prendo l’autobus! Ma non mi parlare mai più!” Mi avvio alla fermata. “Sei proprio una ragazzina.” Gli faccio un sorriso tirato. “Adieu!” e salgo sul 714. Lui sorride e m’insegue con le parole. “Tanto non mi scappi!” e scuote la testa: già lo sa che non è l’unico, l’ultimo addio, che ce ne saranno altri. Mi metto sui sedili posteriori e lo guardo dal finestrino. Lo guardo finché posso, finché non diventa un punto piccolissimo… e scompare. E lui sta lì, fisso, alla fermata, mentre mi allontano. Metto a fuoco i suoi occhi color pece: già sento il bisogno di ricordarli… Dio, perché l’hai fatto così bello?
Ma le stelle quante sono (via stubborn-phoenix)
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claudiamongi · 10 years
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claudiamongi · 10 years
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Sei più falsa della scritta 'per 14 colazioni' che sta dietro la nutella!
-Cit
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claudiamongi · 10 years
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Tu, la tua pelle, quanto mi siete mancati..
-cit.
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claudiamongi · 10 years
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bellissimo film.. lo amo
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claudiamongi · 10 years
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E tu hai pianto. Ed io ho pianto. E non c'è stato ne 'si' e ne 'ma' a farci smettere di guardarci negli occhi. Sguardi che dicono 'sono solo'. Sguardi che dicono 'torna ora'.
-Cit.
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claudiamongi · 10 years
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Tutti tornano. (tu)tti torna(no). TU NO.
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claudiamongi · 10 years
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Dicono che i sogni rivelano la verità. La verità, infatti, è che mi manchi ancora
-cit.
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claudiamongi · 10 years
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Amorinooo
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Where were you when everything was falling apart? 
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claudiamongi · 10 years
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Coelho.
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claudiamongi · 10 years
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Hai detto che non t’importava, ma io so che ti veniva da piangere e non l’hai fatto perché tu ormai non piangi più; è come se avessi un blocco emotivo, ecco.
 Francesca Luccioni. (via lemanichesistringono)
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