Tumgik
christianrizzi · 5 years
Text
giro del senegal
Tumblr media
 Arrivando in senegal da nord si passa attraverso le risaie e le canne da zucchero della regione del fiume al confine con la mauritania e è usanza fare scorta di riso e zucchero da distribuire tra i villaggi cui si farà visita per pranzo o per la notte, ci sono depositi del consorzio lungo la strada e si vedono per i veicoli parcheggiati. Il prezzo non è che sia tanto diverso dagli altri negozi nelle varie città, ma è il sacco originale del Riz du Senegal e lo zucchero di Richard Toll che fa la differenza, essendo che è in atto una diffamazione mediatica su certo riso di importazione, e comunque, è sempre una mossa a effetto mostrare ai villani la provenienza lontana e la freschezza, tipo dire: “ieri l’altro l’ho presso accanto alla risaia a Rosso Senegal, che è il punto più a nord del paese, là dove all’origine del Senegal proveniva tutto il riso e lo zucchero, insomma sono cose che parlando con la gente dei villaggi, che si muove a piedi e non ha mai visto la città, fa effetto come da noi 2 o 3 secoli fa. Per la notte è meglio approfittare dell’accogliente città di Saint Louis (Ndar), posta tra la foce del fiume Senegal e il mare, ci sono hotels pensioni e fitta camere ovunque, ma il posto sicuramente più carino per passare la notte è l’ultima penisola detta Ndar Guet, una lingua di 200 metri di sabbia bianca tra l’oceano e il fiume, dove si più dormire in accomodazioni al bordo della spiaggia a livello del mare e del fiume, sembra un po’ di essere a Venezia. Una caratteristica di questa città, che magari sarà simile a altre città, è che i vicoli della zona vecchia passano nelle case e è come un immenso villaggio globale dove lo spazio è quello e bisogna farci star tutto, è chiaro che nel rione si conoscono tutti e non ci sono pericoli ma da turista è strano girare e passare accanto la camera di una signora o la toilet. In ogni modo non si è obbligati per turismo a entrare in certe zone, io ci sono entrato perchè la mia guida aveva dei parenti e li voleva salutare e mi hanno invitato anche a me che ho lasciato la macchina in mezzo a una stradina stretta dove passavano i camion del pesce e i carretti, ma lì appunto si conoscono tutti e è bastato che la zia della guida facesse 2 urli e 4 risate ai vicini perchè fosse tutto a posto. Abbiam mangiato e siam partiti con alcune frittelle che ci ha lasciato la zia in un pacchetto e usciamo dalla viuzza stretta e prendiamo l’unico stradone che porta fuori verso nord e ecco che passiamo davanti a un’officina di meccanico di moto e motorini che: –“eee fermati c’è mio cugino lì fuori è 2 anni che non lo vedo”, e va bè fermiamoci da suo cugino meccanico chissà che non facciamo 2 chiacchiere di approfondimento tecnico, scendiamo, erano le 2 e 3/4 i ragazzi si stavano lavando le mani per la pausa pranzo facciamo 2 chiacchiere le ragazze portano il pranzo e rimangiamo poi ci dilunghiamo con te caffè e ammazza caffè parlando del più e del meno e dei vecchi fenomeni del motociclismo locale, che dicono che adesso, con la parigi dakar molto più piccola, non è più sentito come una volta che nei giorni intorno al passaggio c’erano dei gran turisti da tutto il mondo a aspettarli, e lì sì che erano tempi d’oro del motociclismo saint louisen e i locali seguivano le tracce dei vari campioni ma adesso dice ci sono 20 30 moto 15 camion, dice, vuoi mettere con 1000 moto 500 macchine e 300 camion? E in più tutto il pubblico che accompagnava che non faceva le tappe in mauritania e venivano tutti qui: –“noi qui dove avete parcheggiato voi avevamo delle tende di dei motociclisti europei tutti gli anni in quei giorni adesso no e i ragazzini adesso alcuni preferiscono il telefonino al motorino”. E dopo alcune ore di chiacchiere siamo partiti che non era più tanto caldo per raggiungere Tambacounda da nord del Lac de Guieres, praticamente seguendo il corso del ferlo che si è rivelato bellissimo con le sponde di sabbia soffice che a girarci sopra sembra il mare, bella gialla come il deserto e gli spazi lontani, talvolta da su lievi altipiani si vedono le curve del corso d’acqua secco tranne 3 - 4 mesi all’anno che si riempie d’acqua, immagino anche parecchio perchè secco è bello largo. Le piste dopo la fine dell’acqua del Lac de Guieres come avevo già detto son bellissime, tutto un lieve su e giù su ste collinette sabbiose dove a un certo punto t’incontri i cammelli col suo allevatore e i figli maschi apprendisti cammellieri, e per fortuna che i figli parlavano wolof e li capivo un po anch’io. Qui i cammelli erano nei dintorni di Yang Yang, ci fermiamo perchè volevo salire sul cammello e abbiamo chiesto ai cammellieri se nella zona si conoscesse qualcuno o un villaggio dove si vendessero e macellassero caprette, la capretta cotta a legna nella savana è buonissima e dura nel ghiaccio anche 2 o 3 giorni, solo che il ghiaccio non l’abbiamo trovato e il secondo giorno l’abbiamo fatta fuori con una famiglia a Payar dove avevamo passato la notte. Durante il pranzo abbiamo poi appreso esserci nel villaggio di Payar una sorta di pietra miliare che indica il centro geografico del Senegal. Non avevo tanta benzina e da Payar abbiamo preso uno stradone sterrato fino a Koumpentoum dove sulla statale abbiamo trovato un benzinaio, e già che c’eravamo, siccome era già il tramonto abbiamo tirato sull’asfalto fino a Tambacounda per fare anche bancomat e mangiare in un ristorantino sulla strada, che serve se ce l’ha, il facocero, ce l’aveva e l’abbiamo preso. A Tambacounda anche la notte è molto caldo ma ci sono gli hotels con l’aria condizionata, io e la mia guida abbiamo preferito dormire sul terrazzo - tetto di casa di un suo amico dopo aver mangiato la cena di facocero e una birretta. Sullo stesso terrazzone, dietro al vano delle scale, c’erano anche delle pecore dentro a delle gabbie con dei reticolati, ci siamo accorti della presenza degli animali solo al mattino nonostante la luna piena. Ho scelto di viaggiare con la luna piena proprio perchè se capitava di rimanere a lungo sulle piste anche la notte almeno spegnendo i fanali si poteva godere del paesaggio ugualmente e avere dei riferimenti visivi poichè immaginavo che la pila del telefono col gps sarebbe durata poco, e siccome avevo visto che l’accendisigari non funzionava sapevo che avrei dovuto orientarmi molto a occhio anche di notte, ma non è un problema neanche chiedere tranne che c’era in giro la voce che delle volte nella savana si possono incontrare dei 4x4 con dei bianchi che ti portano via i bambini e poi non li ritrovi più e allora quando arrivi nei villaggi coi bambini che giocano fuori dall’entrata vedi che scappano urlando dal più vecchio nelle vicinanze. Al risveglio su quel terrazzo il tempo stava cambiando e difatti era prevista pioggia per quel giorno, è per quello che sono voluto arrivare a Tamba in tempo per essere sulle montagne dopo la pioggia e prenderla durante il viaggio, per cui mi è stato sconsigliato di prendere le vie del parco sotto l’imminente acquazzone ma di andare a Kedougou per la statale, che tanto è sterrata uguale ma c’è meno rischio di frane o che resti dentro a un corso d’acqua improvisamente gonfiato. La vecchia cj6 non essendosi rivelata molto adatta alla pioggia mi ha consigliato di trovare riparo sotto a una boscaglia e aspettare che calasse. Avevo il telefono bello carico e ho potuto guardare attraverso un sito meteo l’estensione della perturbazione e io dico che non si era mai vista una roba del genere da anni, e il nuvolone prendeva tutta la Guinea la Liberia fino alla Mauritania e andava verso ovest, dice che prima era in Mali e Burkina, praticamente sembra che sia partita da in mezzo al deserto e andasse fino al mare, chissà se è poi arrivata a Capo Verde? Girare col cambiamento del clima è spaziale! Il cielo è di 1000 colori e l’aria ha un profumo di erba fresca e acqua, è molto invitante, specie girare con la macchina senza finestrini: prima era un caldo boia poi un gran freddo poi, dopo la pioggia col primo sole, come a primavera un po’ di caldino. Ma anche stavolta, tra la pioggia e la strada dissestata, siamo arrivati a Kedougou che era già notte e dopo aver fatto il giro degli hotels più rinomati, tutti pieni per via appunto della pioggia, abbiamo trovato posto in un hotel dedicato al grande patriota burkinabe martire del panafricanismo Thomas Sankara, hotel carino più bello fuori che nelle camere ma comunque si dorme, molto bella la sala della colazione in una paillotte dove si infilano gli uccellini e di mattina cantano, personale qualcuno lento ma comunque simpatico: tutto ok. Adesso la faccenda si complica perchè dopo l’acquazzone le strade sono più dissestate e i tempi non si possono più prevedere difatti troviamo tante macchine piantate e anche carretti e tuc tuc a motore, i ragazzi in bicicletta la spingono a mano tanto le vie di comunicazione hanno cambiato aspetto e i nostri tempi si allungano in modo da farci arrivare all’ingresso del parco poco prima delle 6, proprio quando alcuni sbarramenti all’interno chiudono e aprono a discrezione del guardiano, noi con la macchina senza finestre non avevamo speranza di poter attraversare il parco al buio e ci hanno detto: –“o passate la notte qui o vi facciamo un lasciapassare per quel tratto di Guinea”; abbiamo detto “ok facciamo il lasciapassare”, tanto più che c’era un marabout che era stato segnalato alla mia guida da un tipo per strada poco prima che aveva la capacità di curare non ho capito bene cosa in strada sul territorio guineano, e alla fine ci siamo andati e abbiamo mangiato a casa sua fino a tardi. Quando siamo ripartiti purtroppo siamo passati in mezzo a un posto di blocco militare che non ho visto per cui ci hanno inseguiti e fatti tornare indietro e bloccati tutta notte con momenti di tensione, specie perchè questi poveri cristi erano ubriachi e armati, in ogni modo ci siamo fatti l’esperienza dei berretti verdi guineani ubriachi a Youkounkoun. Anche la Guinea, per quel poco che ho visto, è molto carina e anzi ha quell’aspetto più centrafrica rispetto al Senegal, che è a cavallo del sahel, coi villaggi sotto a dei grandi alberoni, il clima è più mite, acqua in abbondanza, frutta e gente di pelle più chiara e più bassi sono gli abitanti tipici di queste zone detti pula futa. Da quando abbiamo ripreso l’asfalto per tornare in Senegal da Kundara al confine ci hanno fermati 4 volte e abbiamo passato la giornata tra i posti di polizia e dogana, tutti con la scusa del visto che non avevo, comunque passata la bufera burocratica abbiamo tenuto l’asfalto di nuovo verso Tamba, dove abbiamo passato la notte sullo stesso terrazzo di 2 giorni prima. L’indomani abbiamo tentato le strade vicino al Gambia per giungere nel Saloum e in seguito Dakar, ma con la pioggia si sarebbero prospettate molte deviazioni e allora abbiamo ripreso la pista verso Payar Yangyang e il Ferlo a ritroso e a Neguè anzichè tirare a nord verso Mbaye Aw e Rosso abbiamo tenuto la sponda sud del Ferlo fino a Saint Louis per fare l’ultima tappa della Parigi Dakar sulla spiaggia della Grand Cote senegalese. Di nuovo a Saint Louis abbiamo ridormito nello stesso hotel del primo giorno però gratis, perchè alla fine il receptionist era parente della mia guida e l’altra volta dopo aver pagato la camera ci siamo incontrati in casa dalla zia e allora si è scusato, ma no problem, abbiam detto la prossima volta e prossima volta dunque sia, abbiamo mangiato pesce alla griglia sulla spiaggia e a letto, il giorno dopo abbiamo preso il sud dalla Langue de Barbarie poi abbiamo preso la spiaggia dopo il villaggio di Potou, spiaggia dura che a un’andatura tranquilla ti porta al Lago Rosa in 4-5 ore, soste e deviazioni per piroghe e reti da pesca comprese, quindi piccola sosta al Lago Rosa e dritti a Dakar, che ormai ha l’area metropolitana a ridosso del lago e Dakar è un po’ come Las Vegas, giorno e notte sempre aperta e puoi mangiare a qualsiasi ora ovunque per la città, è logico ci sono anche zone dormitorio ma son rare e prive d’interesse per ogni visitatore. ciaociao
0 notes
christianrizzi · 5 years
Text
tour du senegal
Tumblr media
Arriving in Senegal from the north you pass through the rice fields and sugar cane plantations of the region of the river bordering with Mauritania. It is customary to stock up on rice and sugar to be distributed among the villages to be visited for lunch or for the night. There are consortium stores along the road, spotted because of the parked vehicles.
Prices are not that different from those of other shops in different cities, but it is the original bag of “Riz du Senegal” and of “Sucre de Richard Toll” that makes the difference, due to a media defamation campaign on certain rice import. However, it’s always a good move to show the villagers the distant provenance and freshness of the products, for instance by saying: "two days ago I got it from Rosso Senegal rice paddy” which is the most northerly point in the country, where at the origin of Senegal all the rice and sugar came. In a nutshell, these are things that strike the people of the villages, who move on foot and have never seen the city, as much as it struck us 2 or 3 centuries ago.
For the night it is better to take advantage of the welcoming city of Saint Louis (Ndar), located between the mouth of the river Senegal and the sea; there are hotels, pensions and rooms everywhere. But the place certainly nicer to spend the night is the last peninsula called Ndar Guet, a strip of 200 meters of white sand between the ocean and the river, where you can sleep in accommodations at the edge of the beach at sea and river level: it feels a bit to be in Venice.
A characteristic of this city - which may perhaps be similar to others - is that the alleys of the old area pass through the houses, creating an immense global village where space is very limited what it is and you have to keep everything in it. Clearly everybody knows each other in the neighborhood and, as  a consequence, there are no dangers. However, as a tourist it is strange walking around and passing by a lady's room or a house toilet. In any case, tourists are not forced to enter these areas. I actually did, but only because my guide had relatives and wanted to greet them; they invited me in to, so that I had to leave the car in the middle of a narrow road where trucks loaded with fish and carts passed; but there they all know each other and it was enough for the aunt of the guide to make 2 screams and 4 laughs to the neighbors to turn it all right.
We ate and set off with some pancakes left us in a package by auntie. As we got out of the narrow lane taking the only road leading out of town towards the north, we passed in front of a motorbikes and scooters mechanic workshop: - "eeehi stop!!!! That’s my cousin out there! It’s been 2 years I haven’t see him". Ok, let’s stop by the mechanic cousin then! A bit of chatting on technical details won’t hurt after all. So we get out of the car again, it was 2:45 pm and the boys are washing their hands for lunch. Chatting around, the girls bring lunch and we eat again and then stick further around for coffee, “coffee killing” or digestivo, chatting about this and that and the old stars of local motorcycling. Locals say that now, with the paris dakar much smaller, the passing of the racers is no longer felt as it was once in the days when tourists from all over the world packed the area waiting for them; those were indeed the old glorious and golden days of saint louisen motorcycling, when the locals followed the tracks of the various champions. These days there are max 20 30 motorcycles and 15 trucks: “do you want to compare this with 1000 motorcycles, 500 cars and 300 trucks?” – the cousin asks. And in addition – the cousin continues – we also lost all the accompanying fans not making the stops in Mauritania: - "There, where you parked, we used to have European motorcyclists’ tents every year in those days; now no more, and some kids now prefer the mobile phone to the scooter ".
And after a few hours of chatting we finally left. It was not so hot anymore to reach Tambacounda from the north of Lac de Guieres, practically following the course of the Ferlo river that turned out to be so beautiful with its soft sand banks looking, when driving on them, sea-like; the sand is beautiful, yellow as the desert and the distant spaces. Sometimes, from low hills, you can see the bends of the dry water course, except for those 3 - 4 months a year that is filled with water, I imagine a lot of water because the dry river bed is quite wide.
The tracks after the end of Lac de Guieres are, as I have already said, beautiful; they create a gentle up and down on little sandy hills, where at a certain point you meet the camels with their breeder and the boys, apprentices, camel drivers who, luckyly spoke Wolof that I am able to understood a bit. The camels were in the surroundings of Yang Yang.
So we stopped because I wanted to get on the camel and we asked the camel drivers if in the area they knew someone, or a village, where they sold and butchered goats: the goat roasted in the savannah is very good and lasts in ice even 2 or 3 days.
Unfortunately, we did not find the ice and the second day we had the roasted goat with a family in Payar, where we spent the night. During lunch we then learned that there is a sort of milestone in the village of Payar indicating the geographical center of Senegal.
I did not have much petrol and from Payar we took a dirt road to Koumpentoum, where on the road we found a gas station and, given it was already sunset, we continued on the asphalt to Tambacounda to withdraw some money from an ATM and eat in a restaurant on the road which serves, if it has, the warthog; they had it and we ate it. In Tambacounda nights are very hot but hotels have air conditioning. But me and my guide preferred to sleep on a terrace – the roof of a friend's house - after eating a warthog dinner and a downing a beer. On the same large terrace, behind the stairwell, there were also sheep inside cages with cross-barnacles, we noticed the presence of the animals only in the morning despite the full moon. I chose to travel with the full moon because, if you happened to stay on the slopes by turning the lights off, you could maintain some visual references and enjoy the landscape nonetheless. This is because  I imagined that the phone with gps battery would have lasted little more, and since I had seen that the cigarette lighter did not work, I knew I had to orient myself very much even by naked eye at night. It would not be a problem to ask, except that there was the rumor that sometimes in the savannah you can meet 4wds driven by whites kidnapping children away who then go missing. This explains why, when you arrive in villages where the children are playing outside roaming the streets, they run away screaming, seeking protection from the oldest person happening to stand nearby.
On waking up on that terrace, we noticed the weather was changing; in fact, rain was expected for that day; that's why I wanted to get to Tamba in time to be in the mountains after the rain, enduring it during the trip. So I was advised against taking the streets of the park under the imminent downpour but to reach Kedougou from the state road instead, which turns up to be equally a dirt road even though there is less risk of experiencing a landslide or to get stuck in a suddenly flooded water course. The old cj6 not being very suitable for the rain advised me to find shelter under a bush and wait for it to calm down.
I had a fully-charged phone and I could check on a weather site the size of the storm: I’d say that no similar tempest had been seen in years; the big cloud covered the whole of Guinea and Liberia, reaching Mauritania and moving west; it looked as if it was in Mali and Burkina before, seemingly starting in the middle of the desert and moving towards the sea: who knows if it reached Cabo Verde later on?
Travelling with the climate change is wonderful! The sky is 1000 colors and the air has a scent of fresh grass and water; it is so inviting, especially driving a car without windows: first it was bloody hot, then it got very cold then, after the rain passed and the first sun re-emerged, warmish as in spring. But even this time, between the rain and the rough road, we reached Kedougou that was already night. After checking out the most famous hotels first, all full because of the rain, we found a room in a hotel dedicated to the great burkinabe, martyr of panafricanism, Thomas Sankara. It was a nicer hotel outside than inside the rooms, but still good enough to sleep.
The breakfast room - situated in a paillotte where birds were hiding at night and sang in the morning – was very nice; some of the staff was slow, but nice nevertheless: everything was ok.
At that point the trip got more complicated because, after the downpour, the roads are rougher and the schedule could no longer be respected; in fact, we found many cars, carts and motorized tuc tuc’s in tatters along the roads, while the boys on bicycles were now pushing them by hand, so that the roads had utterly changed.
Our driving times were drastically lengthened, so that we got to the entrance of the park just before 6, just when some barriers inside it close and can only be opened at the discretion of the guardians.
With our windowless car, we had no hope of being able to cross the park in the dark and they told us: - "either you spend the night here or we'll give you a pass to that part of Guinea and come back to Senegal behind the park"; we said "ok, we’ll have the pass then", especially because we knew there was a marabout - shortly before my guide was informed by a guy about his whereabouts - who had the ability to cure (I didn’t understand what exactly) along the road on the Guinean territory. In the end, we went there and we ate at his house until late.
When we finally resumed our trip, unfortunately we run into a military checkpoint that I did not see; we were chased and were forced to turn back, blocked all night not without moments of tension, especially because these poor soldiers were drunk as well as armed. In any case, we can say we experienced Guinean green caps at Youkounkoun.
Even Guinea, for the little I’ve seen, is very pretty; indeed, it has that more central-african look compared to Senegal. Guinea is straddling the sahel, with its villages under big trees, the milder climate, plenty of water and fruit, and with people of lighter skin and lower figure living these areas called pula futa.
Since we hit again the asphalt to return to Senegal from Kundara, we have been stopped for times since the border and had to spend the day between the police checkpoint and the customs office, all with the excuse of the visa I did not have. However, after the bureaucratic storm had passed, we held the asphalt again towards Tamba, where we spent the night on the same terrace of 2 days before. The next day we tried the roads near the Gambia, arriving in the Saloum and later Dakar.
Given that with rain we would have had to take too many detours, we resumed the trail towards Payar Yangyang and Ferlo, but backwards, and then again to Neguè instead of pulling north to Mbaye Aw and Rosso; we held the south bank of the Ferlo to Saint Louis to make the last stage of Paris Dakar on the beach of the Senegalese Grand Cote.
Again in Saint Louis, we got back to the same hotel of the first day, but this time sleeping for free, because at the end we realised the receptionist was a relative of my guide: the previous time - after paying the room - we met at auntie’s home and actually apologized, but “no problem” - we said – “let’s do it next time”; so next time it was! We ate grilled fish on the beach and in bed too. Next day we took the road towards the south from Langue de Barbarie, then we drove towards the beach after the village of Potou, hard beach that at a quiet pace takes you – including stops and detours to avoid pirogues and fishing nets - to Lac Rose in 4-5 hours. ,After a short stop at Lac Rose, we drive straight to Dakar, which now has the metropolitan area very near the lake. Dakar is a bit like Las Vegas, always open day and night: you can eat at any time anywhere in the city. Naturally, there are also dormitory areas but they are rare and uninteresting for any visitor.
0 notes
christianrizzi · 8 years
Text
la cagata di blu
la cagata di blu
omelia della sera ascoltaci o signore vediamo guardiamo e caghiamo e grazie al tuo spirito guardavamo la città e speravamo in un domani di colori e non ste tinte stinte ritinte e stinte ridipinte grigie uguale come un brutto funerale nel pensiero liberale di questa realtà teatrale che non si sa più cosa fare per far di se parlare è proprio quello lo scagaglio che mi sento giù nel colon a guardar questa faccenda coi paraculo in prima fila a spammare la notizia con una gran bella intervista e mi raccomando sia esclusiva del gruppetto alla deriva con le vele fronte al vento che dopo un po' gira di culo e ti porta dove vuole vi accorgerete barbagianni fra non più di 5 anni cosa avrete generato yo!!!
0 notes
christianrizzi · 8 years
Text
ieri ho visto straight outta compton (9 3 2016)
lo so che scriverò per l'anima del cazzo ma non ho un cazzo da fare e ieri ho visto straid ouda compton e mi va di buttar giù 2 rime come si faceva ai vecchi tempi quando non hai nu cazz'à fà di cosa vi potrei parlare potrei parlarvi dell'italia il nostro schifo di paese che quando sto molto lontano non mi vien la nostalgia a parte casa e una mia zia non mi è rimasto più nessuno e per vedermi con qualcuno devo far 20 chilometri ma non è dei cazzi miei che avevo voglia di parlarvi più che altro direi i vostri che pensate che l'italia sia uno stato indipendente perchè han fatto quelle guerre da intorno al 48 fino al 15 e 18 il 48 è una cazzata come l'hanno raccontata perchè è stata soffocata con la solita cazzo di armata (ieri ho visto straight outta compton) quelli veri sono morti son rimasti i paraculo collegati in tutto il mondo dal sistema delle banche ci han creato il bel paese talmente bello che d'estate le spiaggie odorano di figa e d'inverno le montagne ti polleggian la salita con quel profumo mentolato che sol in alta quota si riesce ad inalare senza niente da ridire e comunque detto questo il problema è bello tosto perchè l'italia è una colonia e la gente che risiede logicamente è assoggettata a quest'oscura sudditanza e piano piano senza accorgerti ti fan cambiar mentalità da farti diventare un cretino come gli altri che guarda la tv e crede anche a belzebù ma belzebù non sta più su si è ribaltato a testa in giù e se la strega non c'è più rimarrà sempre all’ingiù
yo!!!
0 notes
christianrizzi · 9 years
Photo
Tumblr media
4000 del 2008 credo
0 notes
christianrizzi · 9 years
Photo
Tumblr media
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
noi e la paura (non so che anno ma è di quando è morto voitila)
Noi e la paura.
 Il papa morto in tv mi fa venire in mente la nostra educazione costituita dal concetto di paura della morte, la morte è brutta, non c’è niente da dire, lo testimonia la faccia del papa che tutti i canali ci sbattono sotto gli occhi ogni minuto: smunta, smontata, pare che gli abbiano sgommato sul naso poveretto, ma la tv no, lei non molla la presa diretta sul papa ormai morto da 3 giorni a ricordarci che diverremo così un giorno tutti quanti.
La chiesa cattolica non chiede altro, la chiesa cattolica spera sempre nella morte per trarre profitto, chi ha inventato il funerale?
Chi dice che io se muoio non posso essere gettato in pasto ai pesci cani? È la chiesa che ci dice che dobbiamo essere tumulati in un certo modo per permettere agli angeli di dio di venire a prendere la nostra anima che deve essere purificata al suo cospetto, quindi ci vuole un “leccaculo” che dica le sue 3 o 4 stronzate sul nostro corpo morto per prepararci al incontro col signore.
Ma se a me per esempio non me ne frega niente di incontrarlo, non ho i soldi per pagarmi la bara e il funerale e l’auto blu per i parenti come cazzo faccio?
Non sarebbe molto più semplice dire: va bè ti fai sotterrare in un posto dove non disturbi nessuno e bona; oppure dire: va bè ti fai bruciare su una pira come facevano gli antichi (i “precristiani” che hanno sempre fatto così per evitare le malattie legate alla putrefazione, e lo fanno ancora oggi là dove la società non è gestita dai cristiani del cazzo), ma no, non si può se no la cristianità da dove prende il suo nettare, chi ascolterà ancora la parola di dio quando la gente non avrà più paura della morte o del dopo morte, chi andrà più in chiesa se ognuno può morire in santa pace e non doverlo comunicare alla parrocchia e ordinare il funerale.
È inutile ricordarlo che la cristianità è fondata sull’indulgenza: scambio del paradiso in cambio di danaro, non c’entra dio o non dio, c’entra la società monoteista e la sua merda perenne, il concetto di impero che non può esistere senza una guida divina, è inutile dire che le società politeiste difficilmente possono diventare imperi, abbiamo l’esempio dei romani, dei greci e degli egiziani, ma a quei tempi il concetto monoteista era già presente sulla terra. Non lo so con una gran precisione, ma più o meno, come dice bob marley: babylon is da vampire, babylon alla fine è la società di persone che ruotano intorno a un mercato, il mercato sostiene la società ceh ha degli dei, ma il mercato è solo, come fa a competere con tutti questi dei? Bisogna eliminarne qualcuno e lasciarne uno solo cosicché potranno scambiarsi i ruoli e ogni tanto essere mercato e ogni tanto dio, i preti sostengono dio creando un mercato intorno a lui e soprattutto al concetto a lui legato che è il paradiso, la pace eterna, la consacrazione dell’anima di ognuno di noi.
Non è un caso che oggi tutti vadano in cerca di danaro: è l’unico modo per avvicinarsi a dio, che dopo tanti anni alla fine ha preso per esistere veramente ed essere presente nella nostra società, si è materializzato in carta colorata sottile sottile e noi lo vediamo tutti i giorni. Dio c’è diciamo e ci avviciniamo lavorando e mettendo insieme molti soldi che ci serviranno nell’ora della nostra morte per pagarci il funerale e permettere ai nostri figli di continuare a mantenere il prete che gli da conforto nei momenti difficili sempre con le stesse parole a testimoniare che senza la chiesa non esiterebbe la civiltà e realizzare, nel 2005, che a bologna a parte lo stadio e la manifattura tabacchi è tutto della chiesa (parole del cardinale navarra al convegno sulla bolognesità visto in tv su rete7 giorni fa testimoniava la presunzione di questi poveri leccaculo sulla costituzione di una unità culturale cittadina…fascista)
La nostra paura più profonda è quella di morire in miseria dopo una vita di stenti o peggio morire in miseria dopo gli ultimi anni di stenti, significa che sei anche un “fallito” o un “perdente” (parola presa a prestito dalla cinematografia americana-ebraico-fascista).
 Uno che non ha paura della morte non crede in quello che dice il prete cattolico o musulmano che tu voglia, ma ascolta il suo cuore e i suoi desideri, le sue voglie momento per momento e se il prete gli dice qualcosa lo manda a far delle pugnette.
top
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
quando viene l’autunno
quando viene l’autunno non ce n’è il poeta si rattrista e quando sente i primi freddi si vorrebbe riscaldare sotto il sole tropicale ma se le cose andranno male starà qui fino a natale
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
l’ispirazione
stamattina mi sarei svegliato ispirato avrei avuto voglia di scrivere versi pieni di significato “odi ed inni d’amore sogni chimere e castelli in aria” ma poi dici: che cazzo scrivo? cioè d’amore non mi va di parlarne di patria non mi sembra il caso di scriverne perchè di sti giorni poi se ne sente di tutti i colori. l’immigrazione? dio bo non si parla d’atro e parlarne anche a me mi sembrerebbe inutile. dunque? dunque parlerò del perchè non mi sembra il caso di parlare di patria. perchè la patria non esiste. esiste la terra e siam tutti figli della stessa madre terra e è inutile di parlare di colore o di lingua o di cultura la cultura ci fu imposta a ognuno differente. si ok si ebbero sviluppi autoctoni di certe cose tempo fa ma da qualche tempo in qua si ha tutti la stessa idea di patria da che la tecnologia ci ha ravvicinati. ognuno la sua sicchè gli italiani si credono meglio dei francesi e i francesi si credono meglio degli italiani e tanto vale tra senegalesi e guineani. è la massa di gente che sta dentro alle nazioni e impara le cose nella lingua nazionale che ha perso la ragione perchè logicamente assume le informazioni solo nellla lingua che ascolta o legge e acquisisce solo una certa forma di informazione che va sempre nella stessa direzione per cui è logico che poi penserà come gli hanno imposto di pensare nella sua lingua. perchè ogni nazione si autocelebra in televisione e difatti ogni nazione ha la sua tv nazionale o di stato e cosa vuol dire? vuol dire che ogni governo comunica la sua azione attraverso la sua televisione quindi lo spettatore segue si programmi di intrattenimento vari ma ognuno ha uno stile ben preciso e uguale agli altri cioè se uno stato vuole che i suoi cittadini pensino in una certa maniera di una certa cosa gli e la comunica attraverso l’entertainment perchè la gente va intrattenuta e più gente intrattieni più gente puoi convincere delle tue idee. adesso vedo che si parla di serie televisive cult tipo spazio 1999 che me lo ricordo faceva cagare. era orrendo in bianco e nero dava un’idea di miseria con le astronavi tenute dallo spago che si vedeva delle volte nelle immagini. e comunque una serie televisiva cult cosa fa? fa in modo che la la gente acquisisca uno stile non importa come ma bisogna che la gente prenda su sto stile che poi ci darà una mano a formare una classe di persone e per questo tipo nel motociclismo adesso lo comunica guido meda che quando parla gratta nella gola per far la voce da duro del cinema con quei verso gutturali tipo un rocky sotto sforzo grgrhrgrgrhrgrghrrghghghrghrhrrhhghrhrandegrhrgreghrgehrergr rossiihrirhrirhhihiiiii perchè? uno si domanderebbe ma invece non bisogna domandarselo perchè è semplicissimo si vuole che la gente diventi tutta stupida come meda e per questo l’hanno messo a commentare il motociclismo che adesso lo guardano tutti così tutti diventeranno idioti come lui...e insomma in ogni modo volevo parlare di ispirazione ma quando ti viene in mente dove ti trovi e quel che sta succedendo alla gente che è nata nel posto dove parlavi la stessa lingua è triste. è triste e allora l’ispirazione scende e scende giù sotto la suola delle scarpe e ieri vedevo che c’era l’inaugurazione di una mostra al mambo sulla libertà o addirittura sulle ali della libertà e nella locandina c’era una tipa nel cassone di un pick up nell deserto girata all’indietro che tirava su un beverone coi capelli al vento guardandosi indietro. ho pensato: emblematica ma ho detto dentro di me: chissà perchè la libertà si dipinge spesso con una tipa che viaggia nel deserto coi capelli al vento? e mi son fatto talmente tante domande che non ci sono andato eprchè mi sentivo preso per il culo. io che vado a vedere una mostra sulla rappresentazione della libertà al mambo? è assurdo è proprio un paradosso non saprei neanche come dire un sincretismo? una cagata. a bologna non si può fumare al cinema non si può né bere né pisciare per strada non si può andare in macchina in centro ci sono le preferenziali se passi di qui c’è la telecamera se dici robe sospette in piazzetta rossini dopo 3 minuti hai la cinofila di fronte vuole dire quindi che c’è una telecamera e un microfono da qualche parte che ascolta quello che dice la gente. e poi non so che libertà ci si può sentire a bologna? si ok magari si è più liberi che a a a a a non so poi dove perchè credo che la libertà ognuno se la debba sentire nel pensiero pià che nell’azione che è sempre limitata da varie e varie variabili. ma già se ci fosse libertà anche solo di circolazione sarebbe più bello il mondo tipo che se io voglio andare ovunque basta che abbia i soldi e ci vado ma invece certe persone che sono nate in certi paesi del mondo non possono anche se hanno i soldi è per questo poi che si creano queste cosiddette “emergenze migrazione” perchè se ognuno potesse circolare liberamente per il mondo. non dico le merci a cui è giusto imporre un minimo di dazio (ho detto un minimo) ma le persone. le persone no le persone no le persone che sono nate sulla terra devono avere il diritto di andare ovunque sulla terra. ricordo anche freud parlava di un proverbio tedesco che dicveva che col cappello in mano si può andare dove si vuole (mit dem hut in der hand kommst mann durch das ganze land) invece no non si può e noi poveri italiani subiamo la comunicazione del terrrorismo della televisione e vedo (perchè poi dico vedo? perchè lo vedo da facebook perchè davvero certuni hanno vergogna di dire quel che scrivono e alllora lo scrivono o rigirano satira scadente) parlare dell’invasione dell’europa perchè sui socials si parla spesso di quel che c’è in televisione così anche se no la guardi vieni a sapere lo stesso cosa c‘è. ecco vè mò l’ispirazione è finita e non mi va più di scrivere un cazzo e perchè è finita? perchè penso alla televisione che se la mia ispirazione deve venire dalla televisione allora è inutile che mi senta ispirato perchè se l’ispirazione deve venire da una roba programmata allora è inutile che la segua. l’ispirazione deve venirti dal nulla da un momento che dici vè? e allora lì tra ta ti tra ta ta ti escono le rime come niente ma così se devi stare a ragionare a pensare al cosa dire allora è dura scrivere qualcosa di liscio che vada giù come un bicchiere è lo swing che non esce se vuoi essere dolce il groove se vuoi essere incisivo o la violenza se vuoi essere rough. ma comunque è llo stesso si vede che non devo essere ispirato. l’ispirazione qui non è il massimo dalla finestra stamattina il macchinino per pulire le strade avrà fatto avanti e indietro 6 volte allle 7 di stamattina e con la finestra aperta le ho sentite quasi tutte poi ho ridormito ho cagato e ridormito ma poi alle 9 e qualcosa comincia lo scampanamento che se non hai più tanto sonno ti svegli per forza. e allora che ispirazione vuoi avere se i primi 2 rumori della giornata sono stati dei disturbi orrendi? il macchinino scassa il cazzo ma le campane sono peggio ti spaccano il cervello ti entrano nelle orecchie da tutte 2 le parti e ti rimbomban nel cervello sicchè quando finiscono le senti ancora rigirarti nel cervello è una sensazione orrenda svegliarsi col suono delle campane non so se non sia peggio della allau akbar delle 4 e mezza 5 che se hai la sfiga del vento che ti tira verso casa in certi posti ti rimbomba nelle pareti della stanza e ti svegli per forza e vai a cagare perchè a me se mi sveglio per un rumore che mi turba a lungo mi viene da cagare e mi devo alzare per forza e andare al cesso quindi a me il richiamo della preghiera mi fa espellere la merda che mi si vuole far assumere attraverso l’appprovazione di quei suoni ma non li approvo e mi mandano a cagare e io ci vado volentieri per liberarmi del fastidio che quei suoni han provocato risvegliando il me beato in un sogno di chiavare. poi qualcuno potrebbe dire: sé te ti svegli di colpo col cazzo duro e vai a cagare ti pisci in faccia. è no! perchè il suono mi innervosisce al punto da trasformare l’erezione in sudore e merda da espellere immediatamente mi sento come se il rumore delle campane trasformasse tutti i miei bei sogni in merda e probabilmente è quelllo lo scopo delle campane e del muezzin cioè trasformare i sogni di libertà della gente in merda e io che sono profondamente contrario alla religione la espello immediatamente quelli che sono più indifferenti l’assorbono ingenuamente e anche per forza perchè se te sei indifferente a una cosa vuole dire che bene o male la sopporti cioè non ti fa né caldo né freddo cioè ci convivi bene io no a me la religione mi da fastidio mi da fastidio che il chi tace acconsente di tutta la popolazione mondiale permetta un tale disturbo autorizzato da una massa di deficenti che ancora stanno a credere alla favola ell’arca di noè e di gesù cristo. perchè non abbiam preso come libroo chiave della nostra società le mille e una notte o le storie di ishtar e innana? no! abbiam preso come miti le storie di 2 uomini che non avevano mai una donna però si dice che ne avessero almeno gesù cristo si dice che fosse fidanzato con maria maddalena ma non è chiaro cosicchèè quando si parla di storie d’amore si parla sempre di qualcosa di segreto e sconveniente perchè rivela la debolezza di uno nei confronti di un’altra e invece il mito dev’essere integerrimo antisettico alt attenzione guai l’amore? non esiste i preti dicono che non ci si deve masturbare che è peccato tutto quel seme sprecato. e cosa faccio? lo tengo dentro che mi inasprisce il sangue? non posso scopare non posso fare le seghe? cosa faccio? lavora figliuolo lavora. è quello che ti dicono i preti di lavorare così in un modo o in un altro una parte dl tuo prodotto entrerà nelle loro tasche. vai tranquillo che una parte ci va per forza. e quindi che senso avrebbe scrivere cose già scritte e dette e ridette anche dallla televisione. però i giornalisti fanno schifo. non potrebbero farsi almeno meno il viaggio? cioè dicono cazzate sacrosante su quasi tutto e fanno ancora i fighi ma come si fa? cioè ormai la gente lo sa che i giornalisti sparano cazzate perchè chi li paga impone quello che devono scrivere e probabilmente la carriera giornalistica oggi è una sorta di casting da cui emerge il più sborone per cui leggiamo anche su testate di una certa tiratura gente che scrive certe minchiate che io mi vergognerei ma invece loro no anzi li vedi che si fanno riprendere anche in video a sostenere con la loro faccia e la loro voce le minchiate che hanno scritto. è triste. è veramente triste che milioni di persone siano costetti a conoscere la realtà attraverso certi minchioni.
bona fine dell’ispirazione
0 notes
christianrizzi · 9 years
Photo
Tumblr media
i negri 2007 o 2008
0 notes
christianrizzi · 9 years
Photo
Tumblr media
angolo retto 2007 o 2008
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
i saggi facilitatori
I saggi facilitatori
se non fossimo passati
attraverso fame e beautiful
e non ci fossimo plasmati
attraverso giorgio armani
con le linee rettilinee
del nastro di metropolis
e le nostre orecchie abbianudito
ben di più dell’indicibile
oggi giorno rideremmo
e penseremmo fosse un film
o ancor di più in un bel cartone
tipo i puffi o sailor moon
e forse in pollon c’erano davvero
i saggi facilitatori
per creare il buon governo
... ... ... ... ... ... ... ... ...
io non so cosa pensare
li ho visti lì al telegiornale
sti 10 saggi spettinati
dai pensieri da smaltire
ma io penso agli italiani
che ogni giorno vanno a lavorare
con dei figli da sfamare
cosa possano pensare
ma loro no non pensan niente
e pensan tutto sia normale
tanto c’hanno csi
col mistero da svelare
 yo!!!
 4 4 2013
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
le ragazze della ducati cup
Le ragazze della ducati cup
 Laura fiorini, elena perazzani, Mariangela girotti e ketty chiavegato
 Il 2003 può infatti ben dirsi l’anno delle ragazze ducati, mai in un campionato misto si sono viste tante ragazze avvicendarsi su una stessa moto.
 Tutto nacque da un esplicito desiderio della casa madre di vedere delle ragazze sul monster, alla fine del 2002 al motor show già si vedevano i primi segni di questo fenomeno in crescita, la paola furlan con il suo circolo di donne motocicliste ma non pilote, le campagne di educazione stradale per i bambini, la motomamma, il motodonna, il desmodonna con la lidia, il wdw ecc. davano già un segno di come sarebbe andata la stagione che stava per cominciare.
Il crescente movimento femminile stava facendoci vedere che c’era e massicciamente si manifestava in giro per le strade dell’appennino, chiome dietro il casco sopra a una supersportiva, culoni sopra alle custom eccetera.
 Quello che mancava nel nostro paese era una scuola di motocicliste pilote, donne cioè che oltre ad andare in moto per le strade fossero in grado di competere in velocità con gli uomini e fossero soprattutto in grado di insegnare qualcosa alle altre ragazze che si avvicineranno al nostro sport e alle utenti che si avvicineranno man mano alla guida di motociclette di grosse prestazioni.
 A quel punto eravamo già alla fine dell’anno quando il concessionario di bologna, christian vecchi, mi ha chiamato chiedendomi se me la sentivo di organizzare a san Lazzaro dei corsi di guida su strada per donne principalmente e per gli uomini chi si fossero iscritti, io risposi che per fare una bella cosa bisognava avere una ragazza che ci rappresentasse come immagine ufficiale e che fosse anche in grado di trasferire la sua esperienza alle stagiste, così, da donna a donna, per cercare di far comprendere al massimo alle future corsiste che si vedranno di fronte una donna come loro, non un giornalista la cui capacità di guida non è certificata che da un giornale, io volevo una pilota che alla fine dell’anno avesse imparato il più possibile per non aver incertezze nell’insegnamento dell’arte del pilotaggio di una motocicletta. Una donna perché le donne sono diverse da noi uomini, considerano il pericolo un pericolo, un ostacolo, non come noi che lo consideriamo un compagno di giochi e quando cadiamo e ci facciamo male non aspettiamo altro che ci passi per tornare a fare uguale, una donna è diversa, una donna ha paura e lo dice, non se ne vergogna, una donna non riuscirà mai a fare una frenata in un certo modo, lo dice, ci prova non ci riesce forse ci riprova, è difficilmente prevedibile, ma sicuramente spacca meno moto di un maschio.
Dunque dopo un po’ di parapiglia siamo giunti ad un accordo e mi prestava la moto fino alla fine della stagione.
La mia prima scelta cadde su laura fiorini, una ragazza di 18 anni bolognese che avevo conosciuto 3 anni fa quando faceva l’aprilia challenge 125, era brava e mi piaceva l’idea di avere una piccola puledrina da tirare su, ma la sfortuna volle che ebbi uno screzio con sua madre e l’ho persa dopo la prima gara in cui tra l’altro cadde in partenza, non una grande perdita quindi potreste dire voi, ma in realtà io ci tenevo molto, aveva il carattere giusto per andare, un po’ gigiolona ma sveglia e abbastanza incazzata, poi aveva 18 anni e tutto il tempo per migliorare.
Dopo la delusione data dal “divorzio” mi misi alla ricerca di un’altra ragazza che però mi dissi francamente non doveva avere nessuno tra i piedi, chiesi consiglio a paolo bentivogli che lo conosco da una vita e l’anno prima aveva vinto il campionato 748 e mi indicò una che si chiamava ketty e era una conosciuta per la sua rettitudine e poi mi disse che alla ducati la conoscevano già e mi avrebbe dato una buona credibilità anche di fronte alla ducati.
La chiamai e mi diede appuntamento alle 7 di sera nel parcheggio della ducati e le dissi che doveva proprio essere fuori di melone, infuocatissima per darmi appuntamento alla ducati, ma mi disse che lei alla ducati ci lavorava e smetteva verso le 7 e le avrebbe fatto comodo incontrarmi lì. Quando andai mi disse che non se la sentiva più tanto di correre perché era già vecchiotta e le erano successe delle sfighe quindi avrebbe voluto presentarmi una sua amica che doveva essere velocissima, più giovane e carichissima per correre. Io le dissi che doveva essere veramente fuori come una campana se voleva passare una stagione da pilota ufficiale a una sua amica e le chiesi se poteva intercedere per me alla ducati perché mi dessero da gestire una moto in più. Così fu e mi presentai alla seconda gara del mugello con la squadra completamente nuova e composta dalla ketty, dall’elena e dal nuovo meccanico, il mio vecchio amico mauro vergoni che ci forniva, oltre all’assistenza anche il camion e la tenda.
L’aria che si respirava già era differente, le idee, il confronto, la balotta della sera, che sai persone che hanno tutte più o meno la stessa età si trovano facilmente a parlare di cose che più o meno interessano a tutti. Poi la squadra con 2 moto e 2 pilote da gestire, da seguire da far crescere. Un problema che ho incontrato per una ragazza pilota è il suo moroso che, se non è un pilota ma si interessa al motociclismo, metterà sicuramente il naso nel lavoro e non essendo troppo esperto spesso spara delle cagate e fa più che altro perdere tempo e fiducia della pilota nei confronti della squadra, perché una ragazza si sa che si fiderà ciecamente del suo moroso anche se spara una cagata dietro l’altra e la farà solo peggiorare, però la cinematica dei fatti di coppia è quella lì, poi per non parlare dei musi lunghi la mattina della gara, io credo che il motociclismo debba essere preso come tutti gli altri sport in cui l’atleta va alle gare accompagnato da chi vuole ma in campo e nel riscaldamento deve stare solo con i compagni di squadra e con l’allenatore che è esperto, ha già vissuto quelle situazioni di tensione e tende a sdrammatizzare e tenere la calma, perché un grande segreto è la calma prima di una gara e non si può pretendere che un pilota migliori se attorno a se ha il casino.
n"}
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
il vigile urbano (23 10 2005 sempre la stessa formattazione)
Mi son sempre chiesto cosa spingesse un uomo a fare il vigile urbano, di solito scrivo delle poesie, ma per un vigile urbano non saprei cosa scrivere, potrei scrivere così:
 il vuoto spinto
     In cui le 4 righe vuote indicano il vuoto assoluto del loro pensiero, l’antimateria, ma no poi, perché di materia ne hanno, una massa, un peso, non possono essere rassimilabili al vuoto, ma allora cosa sono?
Forse sono uomini per cui la ragione, la razionalità, semplicemente il senso o il senno, non so, l’hanno perduto nel corso dell’infanzia, mangiando omogeneizzati e guardando la televisione di stato, quando c’erano ancora capo d’istria e la tv svizzera, i primi cartoni animati orrendi prodotti in italia e in francia, da cui è maturato il loro senso estetico che li fa sentire belli in una divisa che li rende tutti uguali, ma non solo per il vestito , ma anche per il fisico che vi sta dentro, gli uomini magri li riempie di pieghe, le donne hanno tutte delle gran tette e dei culi sporgentissimi, anche quelle che non ce l’hanno, gli uomini grassi li rende ancor più unti, non so.
 Ma quello che più mi incuriosisce è il loro pensiero, il loro modo di vedere il mondo, la weltanschauung, pensare di lavorare e non far niente, pensare di servire a qualcuno e non servire a nessuno, pensare di pensare e non poterlo fare, il vigile è una figura, un tipo umano che mi disarma, non riesco a trovare una spiegazione alla loro esistenza, uno stimolo che li possa far indossare quella divisa la mattina per andare a lavorare.
Un giorno ne ho incontrato uno camuffato in una officina di moto, sapevate che molti vigili lo fanno per poter andare in giro tutto il giorno in moto e sentirsi un po’ piloti professionisti? Come valentino rossi o marco melandri...bèh dicevo che senza ancor sapere che lavoro facesse l’avevo già battezzato come un gran idiota e paraculo, alla fine quando il meccanico mi disse parlando del più e del meno:- “cl’imbezzel dal vezzil”, avevo già capito che era quello coi pantaloni arancioni e la camicia a righe trasversali che era appena uscito, vuol dire che il gene dell’ignoranza glie l’avevo già detectato addosso, ma non è semplicemente ignoranza, non so cosa sia, ma è qualcosa di più, voglio dire, se fosse solo ignoranza li si potrebbe anche comprendere, ma il fatto è che non li si riesce a comprendere, forse è proprio quello che permette loro di alzarsi alla mattina, il fatto di ragionare al contrario di un uomo normale che insegue la soddisfazione.
Che soddisfazione può avere un uomo che va in giro in macchina, scende, guarda una macchina ferma e in base a varie norme mette o meno la multa?
Oppure uno che si sente dire in mezzo alla strada da un cittadino o una cittadina del semo o del cretino, o del pezzo di merda, e non batter ciglio a meno di dire stia attento/a che potrei farle anche una denuncia per offesa a un pubblico ufficiale, e si sente rispondere: si, ufficiale dei miei maroni e non batter ciglio perché ci è abituato; che soddisfazione può avere un uomo che tutti i giorni, più volte al giorno si sente trattato così?
Forse la sua soddisfazione risiede semplicemente nel fatto che dopo tutti quegli sfoghi tu andrai sicuramente a pagare qualcosa, sia che paghi o no la multa, sia che ti faccia o no la denuncia, tu andrai comunque a pagare una parte del suo stipendio e nonostante lui sia un tuo “dipendente”, se ne fotte e ti prende per il culo facendosi dire tutto quello che vuoi e poi alla fine sei tu a pagarlo in ogni modo, forse è l’uomo più felice o furbo del mondo che fa quello che gli pare e se gli pare e tanto sarai sempre tu a pagarlo, questo dalle mie parti, ma non solo, anzi meno che da altre, è un paraculo. C’era una volta il tempo dell’onore, quando gli uomini vivevano solo per soddisfarlo insieme al piacere, uomini valorosi, che potevano cacciare o costruire una casa, uccidere e farsi uccidere se qualcuno faceva del male a una donna, ho visto una volta un vigile non intervenire di fronte ad un palese caso di tentativo di violenza sessuale, e poi sono troppi, non servono a nessuno tranne che a se stessi e alle loro famiglie che mangiano coi nostri soldi, va bene che lo stato è povero e passiamo un periodo di crisi e bisogna far mangiare un po’ tutti, ma io dico che un essere umano che ti danneggia solamente va eliminato, una figura che porta solo via del pil va eliminata anche a rischio di creare una nuova categoria di barboni.
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
la miseria (datato 31 01 2005 sul cd)
La miseria
 Caro caliceti, l’altra volta avevo parlato della miseria come un “concetto estremamente relativo”, ma anche dire estremamente relativo cosa vuole dire? La miseria che cos’è?
Sono stato quasi un mese della mia vita in cui non avevo i soldi per comprarmi da mangiare, non avevo i soldi per uscire o per la benzina. Stavo sempre in casa e non uscivo mai oppure uscivo e andavo in giro, ma più che altro stavo a letto per non consumare energie. Per fortuna c’era una ragazza tanto carina che ogni sera ci portava da mangiare a me e al mio compare diop, che aveva i genitori e anche degli zii e dei nonni, ma erano più poveri di noi e non mi sembrava il caso di mandarlo a mangiare là tutti i giorni e siccome anche a lui non pareva il caso stava lì con me in miseria. Ricordando quei giorni e poi per la verità non me li ricordo più tanto bene, sono passati degli anni e il senso della fame si fa presto a scordarlo, i morsi, il male alla pancia, il mal di testa, non sono mai svenuto, però mi ricordo che quando arrivava diarra a portarci da mangiare la sera non ero mai tanto in forma ad accoglierla e anzi le facevamo anche un po’ pena, ci ridevamo sopra perché sapevamo che sarebbe passata in fretta, ma intanto per un po’ eravamo sicuri che non avremmo mangiato molto….fare l’elemosina non mi è mai passato per la testa, quindi aspettavo diarra tutte le sere per mangiare fino a che non sarebbe finita la sfiga. Passò dopo meno di un mese poiché una signora bolognese laggiù mi prestò i soldi per pagare lo sdoganamento dei miei beni e cominciare a utilizzarli. Cosa vuole dire miseria alla fine non l’ho mai saputo poiché la miseria vera secondo me è la mancanza di speranza, non la povertà, è per quello forse che i preti ti parlano sempre per infonderti la speranza e spogliarti dei beni terreni in modo che alla more lascerai tutto o una parte alla tua chiesa. La miseria io la vedo piuttosto in una serata a bologna o a marina di Ravenna, quando la gente al ristorante mangia tutti la pizza, quando sei dal fornaio e la donnella che ti è di fianco ti spinge per vedere dentro all’espositore e ti bussa con le spalle sulla pancia e la guardi e lei continua a guardare dentro senza cagarti e spinge e spinge, fino al momento in cui ti girano i maroni e le dai una ginocchiata sul suo ginocchio, quasi accidentalmente e questa si sposta senza nemmeno farti vedere che le hai fatto male, e io rido quando mi capita, mi capita spessissimo a fare la spesa, non so cosa pensino le donnelle di un uomo che fa la spesa, forse che è una specie di coglione che va a fare la spesa al posto di sua moglie che lavora e magari nella loro testa mantiene anche la casa, forse nella testa delle donnelle si scatena una specie di rivincita che sentendosi giocare in casa si permettono di giocare sporco e se vengono sgamate fanno finta di niente. Questa è la miseria come la vedo io, il bisogno di sopraffazione spicciola secondo me è la vera miseria o il cercare sempre di approfittare di una persona che è troppo buona o non si cura delle tue meschinerie. Famiglie ricche che si disgregano dopo la morte del nonno e tramite avvocati si mandano a fan culo l’un l’altro tra fratelli per le case. La miseria è per esempio il boscaiolo russo di un mio amico, dalla prima volta che l’ho visto non mi è piaciuto, aveva uno di quegli sguardi attenti a tutte le mosse dei presenti come se fosse ad una trattativa miliardaria con un grosso sponsor, sembrava un uomo d’affari, mentre stavamo smontando la catena della motosega che non segava più. Sabato io il mio amico e un altro amico andiamo a tagliare la legna approfittando dell’ultimo sole, facciamo la spesa in un fornaio e salumiere a rastignano e andiamo su per la montagna bolognese, nell’andare in su dice che il comune o la guardia forestale gli hanno fatto la multa per disboscamento e l’amico dice che infatti anche l’altra volta l’aveva detto che se non stavano attenti gli sarebbero arrivati addosso con le multe, ma il russo continuava a tirar giù. Arriviamo a casa il russo non c’è e la motosega è senza catena, dico dio boia il russo che due maroni; il mio amico non ha il numero del russo e chiama sua madre che dopo aver sentito il russo richiama dicendo che la catena è al suo posto con anche quella nuova, dice impossibile, siamo in 3 a cercare ma qui non c’è traccia di catene, aspetta che adesso finisco di mangiare la mia coppa di testa e il salame poi vado a rivedere. Finiamo di mangiare, andiamo a guardare, non c’è, chiediamo il numero del russo a sua madre così sentiamo, il russo è là che lavora in un cantiere non lontano ma è senza macchina, le catene nuove sono a casa sua che guarda a caso ha anche un’altra motosega uguale alla sua e usa le sue catene e le fa affilare a sue spese tutti i giorni, ma all’inizio aveva detto che erano tutte e 2 lì a sua madre che era a bologna e non poteva controllare che non ci fossero veramente. Questo è un altro esempio di miseria, un uomo che lavora per un altro uomo e approfitta dei suoi materiali per usarli per i cazzi suoi e guadagnare doppio sull’usura delle parti di consumo, e in più mentire alla madre del mio amico che non può verificare la verità, ma noi eravamo lì e il russo ha fatto una brutta figura che gli costerà probabilmente il posto. So di una negoziante di bologna che aveva preso a lavorare in negozio una ragazza minorenne rumena dal progetto lavoro anch’io del cna, a parte che ogni cagata restava a casa, tipo per le mestruazioni o per un mal di testa o per un male di pancia restava a letto, poi alla fine arrivò la bolletta del telefono e c’erano più di 250 euro di chiamate verso la romania e a cellulari rumeni, e questa faceva finta di niente…anche lei giustamente ha perso il posto. Il fatto è che la miseria è una brutta cosa perché alla fine imbruttisce la gente, chi sente la miseria si comporta come se gli altri in ogni momento potessero portargli via quello che ha, la miseria in fine è l’avidità, perché se uno non è avido non gli importa se gli altri hanno più di lui e lui deve accontentarsi di meno, la persona avida cioè che sente la miseria è sempre alla ricerca di denaro, è sempre alla ricerca del modo per guadagnare qualcosa, la miseria la vedo in quegli spacciatori che ti vendono delle sostanze che non sono esattamente quello che dovrebbero essere ma non si vede subito, bisogna provarle per rendersi conto del pacco, e solitamente te ne rendi conto il giorno dopo e ormai non puoi più farci niente a meno di andare a romperti le balle con gente con cui non si vuole più avere a che fare, quindi si va da un altro e si compra la stessa merce sperando che sia buona, il fatto è che tutti sti ebrei fanno gli amiconi per venderti della merda e tenerti amico e vendere sempre su di te, ad un certo punto smetti di andarci e la fai sentire a tutti così anche gli altri sapranno come sei messo, ma sono cazzi tuoi e infatti in inglese avaro o avido si dice miser, miser sembra misero, ma misero vuole dire povero e si dice poor, quindi la miseria è diversa dalla povertà, la povertà è la mancanza di danaro per comprare tante cose, ed è una quantità anche misurabile per determinarne la soglia in euro all’anno, ma la miseria è sempre un concetto relativo e dipende da chi, cosa e dove, ma la miseria è più che altro uno stato mentale, è lo stato in cui si trova chi è sempre alla rincorsa di più ricchezza o più cose, è lo stato mentale che ha fatto spopolare i clubs forza italia e il mito di berlusconi, milioni di poveretti abbagliati dal successo del loro idolo lo hanno appoggiato con l’azione di migliaia di cretini e nel 94 ha trionfato alle politiche con non si sa quale tecnica di comunicazione.
Prima sarà forse sembrato che io ce l’abbia con la gente dell’est, è vero non mi sono mai stati molto simpatici tutti quelli che ho conosciuto, a parte qualche ragazza tempo fa, gli uomini non mi hanno mai stimolato molto, ma neanche le donne, a parte un paio anni fa, ma non ho mai legato molto, sarà per l’accento o non so un qualcosa che vedo nei loro occhi….ma poi mi rendo conto che sono un cretino, semplicemente in genere gli esseri umani che vengono qui da noi è per inseguire un sogno di ricchezza o fama in tv logicamente non possono essere le persone più simpatiche o più alla buona a venire, spendere migliaia di euro per investire in un viaggio in cui o la va o la spacca, devono dare il meglio di se e non perdere nessuna occasione per arricchirsi o per approfittare di un vantaggio che se fossero tranquilli per i cazzi loro perderebbero.
È logico che molti di questi faranno una fine ignobile, ma alcuni, altrettanto logicamente riusciranno ad aprire le loro aziende e avere dipendenti a cui dare lavoro, ma all’inizio i miserabili fanno la guerra l’uno contro l’altro e ognuno è in guerra col mondo per poter arrivare al suo intento di avere o mandare i soldi a casa e dimostrare di essere qualcuno e valere il sacrificio dei genitori o degli zii per averlo imbarcato o spedito su un camion in europa.
La miseria è vedere della gente che migra e va alla ricerca di fortuna dove ormai non c’è nulla da inventare, e quello che i loro occhi sono abituati a vedere qui esisteva 100 anni fa, la miseria è nelle loro menti malate di pubblicità più che le nostre nonostante una donnella di non so dove ho sentito dire che è andata in coma, ha perso la memoria e riconosceva solo berlusconi. La miseria è il mondo come si è sviluppato ultimamente con l’elettronica e le comunicazioni che si è perso il legame con lo spazio che ci sta intorno e le distanze sono soltanto un problema economico, la copertura del segnale e se vediamo la tv esiste grazie alla scienza dell’uomo contemporaneo che non è stato più capace di creare oggetti di divertimento dinamico e tutto si riduce a pura masturbazione.
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
il broncosauro e il suo amico loyeti (il mio fliegende hollànder per ragazzi incompiuto)
Parte prima
 cap 1 gli appunti del nonno
  un giorno arriva la notizia della morte del nonno che eravamo al mare e anzi lo aspettavamo di lì a pochi giorni ce lo aspettavamo arrivare del molo...invece una mattina arrivò un uomo e disse alla mamma che il nonno era morto nel golfo di napoli e aveva lasciato la barca a ponza e dovevamo andarla a riprendere se no la mettevano all'asta se non riuscivamo a pagare l'ormeggio in quell'isola che in piena stagione era carissimo e allora la mamma mi disse di andare a chiamare gino che era un suo amico che aveva la patente per portare la barca, la sapevo portare anch'io ma non potevo ritirarla dal porto senza la patente e allora la mamma delegò gino per poterla far uscire
quando arrivammo là con l'aereo la barca era mezza smontata si vede dalla gente del porto che voleva rubare qualcosa difatti la strumentazione normale era sparita, ecoscandaglio gps radar e quelle cazzate lì, ma gli strumenti dei suoi esperimenti c'erano ancora tutti perchè erano fatti in modo artigianale senza tante lucine colorate e tante scritte ma funzionavano meglio di qualsiasi gps o radar o ecoscandaglio, quindi pagammo la cauzione e la portammo a cervia..nel viaggio senza nessuna tempesta o mare mosso ebbi modo di studiarmi un po' quegli strumenti su me stesso, su gino e su certi pesci che pescavamo ancora vivi perchè il movimento dei liquidi corporei genera dei campi magnetici che il misuratore può captare di qualsiasi tipo siano e allora mi ero già fatto un'idea senza sapere di misure o metodi di misurare il magnetismo  degli animali, così a occhio avevo visto che si accendevano più luci se il corpo era grosso, ma in certi momenti tipo prima della morte anche i pesci facevano accendere delle gran luci forti e capii che ogni essere vivente vicino alla morte prende contatto con la terra attraverso una forte induzione magnetica, non so come sia, forse nel momento in cui tutti i liquidi cominciano a fermarsi c'è una grande onda che parte da quel corpo oppure lo stop delle sue genera una specie di vuoto magnetico tipo una specie di buco nero intorno a se che attira la materia rarefatta tipo le nuvole o l'umidità...la fa girare intorno a se...e allora anche gino restò meravigliato per esempio quando morì il primo pesce che la macchinetta cominciò a fischiare e si fermò quando muovemmo il pesce in un'altra posizione...
nel frattempo ci eravamo messi anche a cercare i quaderni tipo il diario di bordo ma non ce l'aveva, aveva dei fogli scritti in qua e in la che per capirne la cronologia bisognava guardarci bene e alle volte mille volte prima di capire se uno fosse più vechcio o più nuovo...in ogni modo pare che la macchinetta potesse anche tradurre il linguaggio di certi animali che attraverso una distorsione della voce attraverso un microfono cambiava le onde in modo che l'animale riuscisse a sentire il tuo messaggio...e abbiamo provato a impostare sgombro e uno sgombro ancora vivo ci disse vaffanculo...ma come dissi io e gino mi spiegò che non poteva essere tanto contento che stavamo pensando di farlo alla brace quindi cominciai a capire un po' del mondo animale piano piano.
capitolo 2 verso cervia
 dopo circa 4 giorni d viaggio una mattina mi sveglio con un gran casino di motori esco fuori e mi trovai in mezzo a una nebbia che non si vedeva niente, gino dal timone mi fa: oh siamo quasi arrivati lo senti misano che corrono?
ma dai è misano che fa un casino così?
beh cosa vuoi che sia?
boh li sento avvicinarsi così tanto delle volte
mah! boh! sarà il vento che delle volte tira in qua e allora li sentiamo più vicini ma saranno la dentro alla pista
ma come il vento che non ce n'è?
a difatti è strano che senza vento si senta così boh!
a un certo punto il rumore si fa più vicino e dalla nebbia a destra della barca vediamo passare la barca del team victory di dubai e in mezzo a quella nebbia non è stato un gran bel viaggio ma comunque non era vicinissimo e non ne abbiamo sentito neanche le onde però in mezzo a quella luce lì ci ha fatto un po' paura e allora dopo che i vari rumori erano passati guardiamo negli strumenti del nonno a quale altezza più o meno ci trovavamo nell'adriatico e sembrava che fossimo proprio verso misano o riccione e allora pensai di chiamare a casa per dire che stavamo arrivando
gino, dov'è il telefono che chiamo mia madre
è la sotto
ma dove?
ah devi cercarlo non so dove è finito è un po' che non lo vedo
trovato in mezzzo al pescato di ieri l'altro
è un pezzo che non telefoniamo in giro è?
meglio!
oh mamma ciao, fra 2 ore siamo lì da voi
allora vicino a cesenatico vediamo arrivare dei canotti e un motoscafo erano gli amici di cervia che venivano a salutarci
eeehhh oooohhhh eeeeehhhh oooohhhh
con la musica a tutto volume il popolo marinaro di cervia ci veniva incontro
oh bella la barca di tuo nonno però è?
ma quanti anni ha?
un tot  non lo so esattamente ma è più vecchia di lui dev'essere dei primi del 900 o addirittura della fine dell'8
cazzo sbura, 2 alberi un catch?!?
boh che ne so però è bella abitabile dentro, ci siamo fatti un viaggio da reali inglesi in vacanza
...nel mediterraneo
èh difatti!!! i reali inglesi gay io e gino l'amico di mia madre che m'incula, che bel viaggio!
dai o rega venite su che vi faccio vedere le storie magnetiche
cazzo sono?
salite da in mezzo c'è una scala
o burdèl cos'è chè casèn che fate in sta barca? dio boia!
o ma sa vut vecchione
aaaahhhh andate via andate via!!!
ma cosa c'è sei matto?
la capitaneria la capitaneria e non avete la patente nessuno andate via andate via
cazzo ci vediamo al molo grazie ciao
che 2 maroni anche la capitaneria, dì abbiam fatto una viaggio di 1000 miglia e ci cagano il cazzo proprio a casa sti coglioni, non hanno proprio un cazzo da fare
è no non hanno proprio un cazzo da fare guarda chi c'è sul ponte a destra?
mia madre, ma porca puttana diooooooo....
ah oh non hanno un cazzo da fare portano in giro la tua mammina
chicco chicco mo fatti vedere che bravi avete portato la barca senza romperla bravi
e dall'altoparlante si sente
oh chicco dove sono tutti i tuoi amici senza patente? a cesenatico o a bellaria?
a maracaibo!!! e poi con quella bagnarola non li beccherete mai vi vuole l'elicottero, ma gurada a caso l'elicottero non ve lo fanno usare per inseguire noi ah ah ah ah ah
ma te con quel veliero lì chi ti credi di essere capitano uncino? ve che te con quella tinozza non fai di sicuro più di 10 nodi
non dissi niente perchè aveva ragione e mi aveva ferito nell'orgoglio di scafista...cazzo a me il re della cervia pola corsa illegale che facevamo noi ragazzi ma c'era già da un pezzo beh l'ultima edizione l'ho vinta io e il fines uno che era sempre molto elegante e lo chiamarono esprit de finesse cioè il fines la vincemmo, lui mise i soldi e io ho fatto il motore e lo scafo preso da un vecchio 30 piedi di un altro mio amico che l'aveva rotto anni fa, ho messo 2 vecchi 360 mercruiser e faceva 80 nodi, un bell'andare...e lo sbirro lo sapeva perchè c'era anche suo nipote il figlio di sua sorella che ha sposato un industriale e ha tutto con un 37 pershing originale e difatti è stato dietro, cazzo tieni il 37 originale con la cucina il bagno la stanza da letto fatta e il salottino per la gara, il mio fa gli 80 scemo, il tuo quanto fa? i 40? 45? ma va la con tutti i soldi che ha il 37 lo faccio andare a 110...magari anche di più, il 37 ha un bel scafo stabile, non come la mia che se prende un'onda di traverso si ribalta però ho vinto lo stesso...buono ma lo sbirro lo sa e non si fa i cazzi suoi...chisse ne frega, mi va fatta bene che è amico di mia madre e non potrà rompermi il cazzo all'infinito.
gino andiamo va la al molo che se no vien notte saluta gli amici e mia madre per favore va la
ti ha fatto incazzare è?
soccia è un deficente lui lì e pensa che delle volte telefona a casa st'idiota
ma che cazzo te ne frega va la ringrazia che puoi fare quel cazzo che ti pare con tutti i tuoi amici nel mare è lui il capo della zona
bèh che differenza farebbe c'è anche suo nipote con noi sempre èh, e è anche quello che fa più danni, ti ricordi quando nel molo di cesenatico si staccarono 4 barche dagli ormeggi?
èh
era lui che ubriaco ha preso la barca che era dietro a delle altre e poi è partito senza rilegarle, le ha lasciate alla molla nel molo pensa mo che deficente
ah si cazzo roba da romperne un paio
ah oh ma lui non gli ne frega un cazzo è il figlio di marlini quello delle scarpe che le vende in tutto il mondo e se rompe qualcosa suo padre paga sempre tutto
dai che te frega tanto te fra un po' prendi il largo con questa qui
eh aspetta e spera devo prendere la patente e mio vogliono almeno 21 anni come cazzo faccio ad aspettare tanto qui a cervia non mi piace stare qui e poi gli esperimenti del nonno vanno mantenuti per avere una continuità perchè mi diceva che certi animali bisognava incontrarli abbastanza periodicamente non far passare anni se no poi si dimenticano e non ti cagano e noi non li riconosceremmo, mentre se andiamo via subito restiamo in circolo e non perdiamo il ritmo di mio nonno e ci riconosceranno loro
ah si qui hai ragione sicuro, ma chi viene a fare il capitano di una banda di sbarbi
o ma guarda che io e i miei amici sappiamo fare tutto in barca solo che non abbiamo la patente e di sicuro qualche stronzo di qualche capitaneria in giro per il mondo ci fermerebbe sicuro e saremmo fottui in galera a meno di non sbarcare mai per 5 anni, prendere la patente e essere liberi di andare dove ci pare...aaahhh voglio la patente per dio!!!!
oh ma io ho una nipote giovane che ha 22 23 anni e ha la patente oltre le 12 miglia e vi può portare dove volete quando sbarchiamo vado da mia zia e glie lo chiedo
sé! tua nipote di 22 23 anni in barca intorno al mondo con noi, poi la conosco tua nipote che dici te è la florinda detta flo famosa in tutta la spiaggia, sèh se fossimo brad pitt, johnny depp o cazzo ne so allora magari ma noi 3 io il fines e il ginen, perchè forse beppe non viene perchè sua madre non vuole
boh magari chiama una sua amica o 2 così siete pari
si ma abbiamo 16 anni cazzo ci facciamo con una di 22 23?
alle donne piacciono gli sbarbi non lo sai?
si ma loro sono sbarbe anche loro solo che sono più grandi di noi
bè va bè voi siete più sbarbi di loro
ma alle sbarbe piacciono gli uomini grandi o quelli della loro eta non noi che andiamo ancora a scuola
bè ascolta lei è un po''scoppiata e ha sempre detto che voleva viaggiare qiundi quale occasione meglio di questa qui per andare in giro gratis? 
 capitolo 3 a cervia
  allora che una sera eravamo al piadinaro del molo e arriva gino che aveva già visto sua nipote e aveva detto che le sarebbe anche piaciuto venire in viaggio con voi e una sua amica
davvero? Ha detto proprio mi piacerebbe?
Si chicco però vorrebbe che glie lo andassi a chiedere tu
A allora ci vado domani, dov’è che sta?
Alla burella di Cesenatico vicino ai canali c’è una casa gialla che non ti sbagli è la casa di mia zia che era di mio nonno fa mo te s’è vecchia, c’è solo quella lì
A va bè allora vado in motorino
 Salve signora magnani, c’è la flo?
No è andata a cesenatico che lavora ne negozio di scarpe sul viale carducci vicino alla rotonda, mo dì burdèl ma te sei amico della flò? Non sei un po’ piccolino? Ma io lo so chi sei te, mo te sei il figlio del povero valter, te sei chicco melandri, sei uguale a tuo padre quando aveva la tua età, mo vieni dentro un minuto che ti do un po’ di torta e il succo che faccio io con le albicocche
Va bè fammi sentire sta torta
Bèh tanto la flò fra un po’ dovrebbe tornare è più di mezzogiorno lei smette alla mezza
Buona dammene un altro po’ signora magnani
Mi chiamo Alessandra…oh vè mo è già qui
Ha fatto in fretta non è neanche la mezza adesso
A ma è mia figlia èh?
O ciao e te? Te sei chicco me l’ha detto mio zio che devi fare un giro in barca e non hai la patente
Èh sono ancora piccolo e non me la danno però la so portare abbastanza non credere, e anche i miei amici sono abbastanza pratici
Ci credo ma adesso devo andare anche a cesena che ho fatto rammendare una vela da una mia amica lì che non mi fa spendere niente, ce l’ho anch’io una barca ma è piccola per il giro che vuoi fare te, l’ho vista la tua ieri al molo è vecchissima bellissima, tutta di legno e la scritta dorata
Si è lei ti piace davvero?
Cosa c’è scritto?
Liliana, come mia bisnonna, la mamma di mio nonno
È la più bella che abbia mai visto dal vero, poi ci sono quelle che vedi nei libri di storia o in tv
Ah grazie!
Mmmh! non l’hai mica fatta tu
Psssssffff! La principessa delle saline
Vado adesso vediamoci al bar della rotonda dopo il negozio ciao
Ah! Come facevo a farla io se l’han fatta prima che nascesse il padre di mio nonno?
Ma sai le ragazze più grandi fanno sempre le sostenute
Ah lo so anche quelle più piccole, in ogni modo…buona la sua torta e anche il suo succo, grazie ciao.
 Al bar dopo il negozio incontra la flo che con una sua amica gli dicono che vogliono partire con loro e la flo dice alla sua amica che si divertiranno perché “sti qui sono sbarbi ma alla fine sono simpatici e poi quando si sbarca da qualche parte fanno quello che vogliono per tutto il tempo che alle provviste e il resto ci pensano i ragazzi e loro sono in vacanza, anche la sua amica accetta e si parte alla ricerca dello yeti verso il polo nord dopo la scandinavia verso la Siberia.
  Cap 4 si parte
 Intanto chicco e gli altri completano i rifornimenti della barca, acqua benzina per il motore ausiliario viveri fagioli e generi di sostentamento, arrivano le ragazze con i bagagli.
Oh eccole guardate poi non sono neanche male tutte e 2
A no poi la flo c’ha anche un gran telaio
A si
Mmm!
Oooh! Siamo quissopraaaaa
Uuuuh uuuuh! Dateci una manoooo
Saliteee tranquille è già tutto fatto
Benissimo e quindi qui sopra c’è già tutto non manca niente e gli strumenti?
Èèèh èèèh! Gli strumenti sono questi qui un tipo inedito va in base alle onde elettromagnetiche emesse sia dal polo ma anche da quelle del broncosauro e dello yeti che si muovono uno in giro come gli pare per tutto il globo e l’altro in su e in giù per la siberia fino al polo difatti dice che delle volte è capitato che lo yeti si trovasse al polo e non si capiva più niente perché le onde sovrapponendosi, poi li non ho capito bene come, davano dei risultati che non si capivano forse per le risonanze delle onde dei 2 poli magnetici e allora dava dei disturbi agli strumenti ma anche a quelli tradizionali
E dove sono?
Sono stati rubati al sequestro perché mio nonno è morto nel porto di ponza da solo e hanno sequestrato la barca prima di dirci di venirla a prendere e nel frattempo hanno tolto gli strumenti, vedi? Ecoscandaglio qui, gps vedi il supporto? Tac fregato, poi il radar era qui e vedi lassopra il buco che c’è? Anche l’antenna fregata, èh ma laggiù è un tutt’uno.
Bèh io non so mica se riesco a guidare con questi strumenti qui è come cazzo si capisce dov’è il nord?
Bèh il nord è facile è qui vedi quella luce rossa lì? È quello
Ma la terra le coste le isole è più comodo il gps che ti segna le coste
Bèh qui non c’è e non abbiamo i soldi per comprarlo
Allora dovrei guidare alla cieca secondo te? Con la bussola come i pirati nel medioevo
Èèèh esagerata era poi già l’era moderna avevano delle barche tipo questa…un po’ più panciute ma di legno tipo questa
Mo va la io come faccio a guidare con questi strumenti?
Vai a occhio come i vecchi marinai, vai a sentimento vai dove ti porta il vento, non lo so ti va o no di accompagnarci a cercare lo yeti verso il polo nord?
Speriamo di incontrarlo prima!!!
Yeeeeyyyeeeeyyyuuuuuu
Aaaauuuuuu
Partono verso lo stretto di gibilterra con il vento dal didietro che spingeva anche forte verso sud nell’adriatico
O ma perché dice il capitano alla ciurma sti 2 animali avrebbero un campo magnetico tale da influenzare quello del polo?
Non si sa, o meglio non l’ho ancora capito ma pare che tutti gli esseri viventi emettano un loro campo magnetico col circolo del sangue e altre cose ritmiche che si verificano nella materia vivente e questi 2 qui sono speciali che emettono delle onde che sono capaci di far venire un uragano, ti ricordi l’uragano catrina? Dove pensi che fosse il broncosauro? A new Orleans è negli appunti di mio nonno e se riusciamo a catturarlo e metterlo d’accordo con lo yeti sui loro spostamenti forse riusciamo a ristabilire il clima sulla terra e magari anche a indurre per esempio pioggia là dove non c’è tipo qualche parte in qualche deserto si decide di inondare, gli si manda il broncosauro e si fa venire a piovere
Aaahhh! Bello!!! Quindi se becchiamo sto broncosauro e riusciamo a farci capire lo mandiamo nel deserto a far venire un uragano e renderlo fertile?
Si dovrebbe essere così
Tutti trovarono interessante il motivo della loro spedizione intorno al mondo
Ma perché disse l’amica del capitano andiamo verso il polo a cercare lo yeti se invece è il broncosauro che può far venire a piovere nel deserto?
Tutti allora convennero nel chiedere a chicco perché dovevamo andare a cercare lo yeti
Perché è più facile da trovare e va più lento sulla stessa rotta tutti gli anni da 3000 anni o forse più
Ma va là e allora il bronco?
Ah quello lì è un sauro quindi fa mo te
Avrà 10000 anni?
Boh? Quando si sono estinti i dinosauri?
1 milione di anni fa
Mo no meno va la mi pare di ricordare che erano insieme al neandertal che credo che fosse tra i 30 e i 10000 anni fa quindi si il bronco avrà quell’età lì
E come fa a essere ancora vivo?
A non lo so forse grazie a quel forte campo magnetico che gli ringiovanisce le cellule di volta in volta che ne so, qui negli appunti di mio nonno non c’è scritto magari in giro per la barca ce ne sono degli altri forse, speriamo.
Ahiia dice il capitano dal timone, dice, mi sa che è in arrivo una tempesta, cosa dicono gli strumenti magnetici ginen?
A dicono che davanti a noi per un tot di spazio c’è  una tempesta con dei vortici di vento
Cosa sono i vortici di vento trombe d’aria?
Si
Bene come siamo messi a scialuppe o autogonfiabile?
C’è tutto ti abbiamo detto e li abbiamo controllati 2 volte dovrebbero andare bene tranquilla ch tanto siamo appena partiti abbiamo appena passato il conero se capita qualcosa domani sei a casa
Si è vero se cominciamo ad agitarci a 50 miglia da casa siamo a posto
Pensa nell’atlantico con delle onde di 20 metri se capita una tempesta come questa qui, quindi tranqui dovrebbe tenere, l’abbiamo tirata su prima di metterla in acqua era perfetta
Va bè
 Cap 5 le azzorre
  Difatti tutto andò liscio in quella tempesta, tenemmo le vele molto basse ma passammo e riuscimmo anche a tenere la rotta secondo gli strumenti del nonno, fatto sta che ci trovammo a poche migila da alcune isole che vedevamo dal ponte
Oh ragazzi guardate qua che isole dove siamo?
A qui non si capisce bene pare che siamo in rotta verso il polo da dove siamo ora dice circa 1000 miglia o forse anche meno
Va bè andiamo a vedere quelle isole lì come sono sembrano belle verdeggianti ma come abbiamo fatto in una notte di navigazione a uscire dal mediterraneo e arrivare di sotto alle azzorre?
Le azzorre? Dici che siano le azzorre? Quelle fuori del Portogallo?
Èh sì caro mio quelle fuori del Portogallo
Ma come abbiamo fatto poi ad arrivare qui?
Ma com’è possibile?
Boh sembra che abbiamo preso una scorciatoia
Èh ma non esistono scorciatoie nell’oceano
Ah è un bel mistero
Senti chicco ma tuo nonno?
Eh io mio nonno l’ho visto per l’ultima volta a natale di 3 anni fa
Èh va bè ma non ti diceva mai niente?
Mah qualcosa mi diceva ma io poi non è che capissi poi tanto, mi parlava dei disastri che vedeva tipo quello dello tsunami o di new Orleans ma non mi diceva come ci arrivava…ma sempre qualche giorno dopo.
Cazzo se avessimo gli strumenti tradizionali forse potrei capire qualcosa in più
Forse potremmo trovarli qui in giro?
Sé alle azzorre?
Bèh non ci sono altre barche qua in giro?
Vorresti rubarli? E se ci beccano?
Mmmmmmah speriamo che non ci becchino
ma va la dice quell’altro e tra un battibecco e l’altro su come avevamo fatto eravamo già nella baia con le barche degli abitanti che ci offrono i frutti e i panini dolci acqua e succhi di frutta, poi una barca di ragazze ci dice che c’è una festa nel  villaggio vicino al molo e dunque se ci volevano andare sarebbe stato bello.
Ma si andiamo alla festa gridarono in coro, mollarono la Liliana nel molo e andiamo alla festa dove dei dolci e delle torte succhi di frutta distillati vari venivano offerti dai festeggiati erano degli anni di matrimonio e volevano offrire a tutti quelli che venivano da farli star male e allora c’era di tutto ma alla fine fu sera e andammo a dormire sulla Liliana distrutti dai balli.
  Cap 6 il pirata barbanera
  Ci svegliammo al mattino e vedevamo i bagliori del sole sull’acqua ma non eran normali sembravan di latta tutto era un po’ strano ma comunque partimmo mollammo gli ormeggi e partimmo tranquilli e ridevamo sempre grande entusiasmo nell’andare nel mare…oddio ragazzi un’altra tempesta in arrivo.
Hey fa il capitano dammene ancora di quella bella torta mi piace di brutto non me la finire hey senti capitano fa il fines ridendo di brutto ma chi c’è al timone in questa nuova tempesta
Il capitano guarda fuori dal buco della scala, boh?
Chicco ridendo la guarda e le dice: sarà il pirata barbanera non lo vedi la fuori
È si fa il capitano dev’essere proprio lui il pirata barbanera è vero pirata?
Cosa dice capitano quel pirata?
Dice di stare tranquilli tanto la barca ce la tira fuori lui dalla tempesta senza paura restiamo qui e aspettiamo che smetta poi l’amica del capitano tira fuori un discorso sul pirata barbanera era sulla nina e la pinta e la santa maria e una un giorno affondò e i vari marinai che erano a bordo delle volte vanno sopra le barche o le navi che passano sul luogo della tragedia
Èèèèhhhh!!!! Vuoi che proprio noi siamo passati sopra al fantasma del pirata barbanera ed è salito a bordo?
Può darsi lo vedete?
Mah! Non lo so vedo un’ombra una figura dietro al timone ma dirti che è il pirata barbanera, ma chi è che capisce cosa dice?
Il capitano è mezz’ora che ci sta parlando e gli chiede come fosse il mare ai suoi tempi quando il mondo era ancora verde come dovrebbe essere ancora.
Ah è sparito, vado al timone
Cazzo di freddo ma dove siamo al polo nord? Oh cercate le cerate invernali qua è cambiato il clima da brividi bbbbrrrrrr bbbbbrrrr aaaaahhhhiiiiihhh
E allo strillo del capitano comincia a calmarsi il mare e cessare il vento ma restava comunque un gran freddo.
Oh to (il giubbotto e le braghe) cazzo ma dove siamo finiti?
Boh! Oh hai preso gli strumenti poi?
Beh si capisce certo, per chi mi ha i preso per un cioccapiatti? Ce li ho nello zaino dov’è? Sara stato sballottato nella tempesta, speriamo non fuori…difatti è qui sotto alla scala, perfetto, vediamo parabola gps radar eco scandaglio che è insieme al gps, più moderno di quello che avevamo ve mò.
E sei capace di collegarli fenomeno?
Èh cosa credi? Vè che mi dan sempre 7 o 8 in officina elettromeccanica a scuola, sono il re del cablaggio rigido, figurati qua che devo tirare dei fili alla molla, ecco fatto vè mò capitano?!? Guarda mò van bene?
Sembra di si dice che siamo fra i ghiacci oltre il circolo polare artico sopra a capo nord e difatti là c’è la scandinavia
Bèllo coi fiordi, perché non ci fermiamo dentro a uno nella notte?
Ma quale notte? Qui non c’è mai la notte d’estate
A no?
No dicono che d’estate c’è sempre il sole qui
vuoi vedere che stiamo andando incontro allo yeti verso il polo sopra la Siberia?
Speriamo che per un po’ non arrivino delle tempeste
Oh cerchiamo di capire come funziona sto fatto che in 1 notte siamo arrivati dalle azzorre a capo nord
O ma la tua amica non dice mai niente?
È rimasta un po’ scioccata dalle varie situazioni e si deve ancora riprendere del tutto.
Nella quiete del fiordo ebbero modo di verificare che in 3 giorni di navigazione avevano percorso 4000 miglia in 2 burrasche
Ma pensa te com’è possibile? La media di 100 mph è incredibile!?! Ma come abbiamo fatto? Sono un fenomeno sono il capitano e sono un fenomeno che col mio fluido magnetico ho cavalcato le onde della tempesta!!!
Brava il mio fenomeno!!! Ma chi guidava ieri sera quando te eri qui a mangiare la torta qui a tavola?
Bèh c’era il pirata barbanera, il mio alter ego, il mio spirito trasfigurato nella forma del pirata barbanera
Salta su l’amica del capitano che dalla partenza non aveva mai aperto bocca e dice: sapete ragazzi che le tempeste che abbiamo attraversato erano tempeste magnetiche
Brava, gridava la ciurma, un fenomeno
Ragazzi non ho aperto bocca fino adesso per la paura ma ho capito che questa barca deve avere qualcosa di speciale che riesce a farsi trasportare dalle onde elettromagnetiche presenti nelle tempeste, hai dei disegni chicco qualche appunto in più?
Ah te l’ho detto sono in giro per la barca, fino adesso abbiamo trovato circa 100 fogli sparsi di appunti e disegni, ma nessuno dello scafo o dell’intelaiatura della barca, ma adesso che mi ci fai pensare una volta mi ricordo che in casa si parlava di un reticolo di fili di rame lungo i legni dello scafo in modo da formare un’onda immaginaria in base a come siamo girati rispetto al vento e la posizione.
?che cosa? Sai che sto studiando all’università ingegneria?
A si? Allora saprai che può essere?
Cosa?
Quello che ti ho detto che è possibile che una barca sia trasportata dal magnetismo?
Mah! Non sono ancora arrivata a studiare quelle cose lì ma forse può essere che fasciando la struttura di una barca di solenoidi si può riuscire a farla spingere dall’attrazione magnetica che generano le correnti marine e dell’aria ma bisognerebbe trovare dei disegni che lo spieghino oppure potremmo sventrare la barca per cercare quei fili e capire la loro disposizione
Mmmm!!!
No ma scherzavo rischieremmo di farla affondare tirando troppo alcuni fili e allora sarebbe la fine del viaggio.
Allora cerchiamo quei disegni magari ci sono qui in giro
Per fortuna in quei giorni non si verificarono tempeste e la Liliana potè veleggiare tranquilla alla velocità di 20 nodi tirata da un vento costante da sud pieno
 Oh ho trovato dei disegni della struttura della barca
E cosa dicono
A non lo so c’è la barca con tutti i legni del telaio con delle scritte sopra e poi boh! Sembra un computer che sia collegato alla fine di tutti i fili…mah!!!
Dov’è sto computer fa vedere?
È qui ma non lo trovo sulla barca
Può essere negli strumenti strani che abbiamo qui sulla console
Boh! Sembra dai disegni che la posizione sia quella lì davvero
Fa vedere? Èh si! È qui è questo qui
Allora forse va con un programma che legge quei dati e poi li elabora come la centralina della carburazione di un motore a scoppio.
Sai leggere le centraline?
Mah! Ci vuole il suo programma col programma si fa tutto ti dice tutto lui ma bisogna trovarlo
Mah ci guardiamo
A guardaci pur te ing. che io solo a metterci le mani lì sopra mi vengono i nervi
Vediamo menù sembra la programmazione di un vecchio televisore qui dice: attrazione, scostamento, periodo, specie, punto nave e qui dice broncoyeti e qui risultante.
Vai dentro alla cartella attrazione?
Ah! Vè c’è il disegno della barca dentro a un cerchio anzi una sfera in 3d…pesissimo! Cazz’è sta storia?
Ah lo so io è la barca e il mondo, cioè te devi pensare che tu non sei con la barca sul mondo, ma devi pensare il contrario che il mondo è intorno alla barca perché ragiona in campi magnetici che invedono il suo spazio e il programma li elabora facendoli interagire con la struttura che lui ha studiato in modo che in certe posizioni venga indotto un campo magnetico forzato che andandosi a concatenare con quelli esterni li sfrutta a vantaggio della velocità di avanzamento della barca…mi ricordo perchè quando ero piccolo e era ancora vivo mio padre andavo a mettere a posto la barca con loro e li sentivo fare dei discorsi di quel tipo lì ma non capivo molto bene ma certe cose me le ricordo e ci dev’essere il modo per fare andare la corrente dentro ad alcuni fili e toglierla da alti con degli interruttori normali da casa o dei relais non so non sono un ingegnere non so come si fa ma dev’essere una cosa abbastanza semplice perché l’hanno fatta mio padre e mio nonno senza un cazzo quindi…
Ah ma se trovassimo i disegni con una relazione sarebbe più facile
Ah cara mia bisogna cercare.
 Cap 7 lo yeti
  Andando a quella velocità riuscimmo a coprire le 1000 miglia che ci separavano dal rosso a est nord est triangolando i dati dello strumento di mio nonno e il gps pareva che stessimo andando tra i ghiacci a nord della Siberia a una velocità folle per il vento che c’era e poi in più i nostri capelli non si scombinavano più di tanto, ma 20 nodi con una barca a vela sotto bonaccia non li avevo mai visti fare a nessuno, ci doveva essere sotto qualcosa e in più anche il mare sotto di noi non si scomponeva più di tanto e dire che planavamo mi parrebbe troppo, sembrava come se fossimo spinti dalla corrente del mare più che dal vento…
Siamo arrivati a terra dove lo strumento segnava il rosso più rosso e lì immaginavamo di incontrare lo yeti
Oh e se lo yeti è feroce?
Scappiamo!
Mah!
Lo strumento diceva che lo yeti era vicinissimo e anzi secondo i calcoli dovevamo già vederlo in mezzo a quella spianata di ghiaccio…ma magari poiché bianco forse si camuffava bene
Oh! Guardate là!
Dove?
Di la! Guardate lì!
Merda!
Cazzo!
E adesso?
C’era lo yeti che stava mangiando una foca e il sangue aveva fatto un fiume nel ghiaccio proprio dietro a quella collinetta lì e non sapevamo come fare per non farci vedere e magari mangiare da quella bestia enorme perché alla fine era enorme forse più di 2,5 metri di altezza.
È una bella bestia come facciamo a catturarlo senza farci ammazzare
Calma mio nonno diceva che non era cattivo ma bisognava trattarlo con rispetto e che tanto anche i fucili non gli facevano niente…sai quanti deficenti mi diceva gli hanno sparato e lui li ha ammazzati? Quindi rega non sparare mai mai anzi mettiamo i fucili dentro alla barca che non ci servono qui nei ghiacci
Ok
Ah è vero che c’era il macchinino delle traduzioni simultanee
Prendilo che può servire
Mah!
A un certo punto lo yeti ha finito di mangiare ed è il momento giusto per chiedergli qualcosa
Vado io disse il capitano guardandoci tutti con fare spavaldo
Ma sei sicura flo?
Si si ho capito cosa diceva tuo nonno
Va bè se te la senti così vai
Stiamole dietro ma non troppo in modo che sì ci veda ma non si incazzi
Signor Yeti? Mi scusi è libero quel posto?
Lo yeti la guarda strano e fa col suo vocione profondissimo
Prego signorina si accomodi
Piacere florinda vengo da Cesenatico forlì cesena italia europa
Lo so flo chi sei e poi sei della burella di Cesenatico non di Cesenatico
Ah! Si dico sempre Cesenatico perché la burella non la conosce nessuno
A ma anche Cesenatico non è miami
Bè a me mi piace Cesenatico e anche se tutti dicono che non è niente a me mi piace lo stesso
Ma non volevo dire che miami è più bella di Cesenatico, solo che è più famosa e magari anche più importante
Bèh si è vero quello lì si per forza Cesenatico è piccolino
E di dove sono quei fifoni dei tuoi amici?
Ah sono lì didietro pronti ad intervenire in caso di pericolo
E come penserebbero di intervenire?
Col traduttore simultaneo delle lingue animali
Ah allora sei con la barca del vecchio pepino
Non lo so come si chiamava il nonno di chicco ma siamo venuti con una vecchia barca
Cosa? Vecchia barca? Ma sai che quella lì ha vinto delle gran regate intorno a new york e in australia…che non è come la cervia Cesenatico o la vallugola èt capè?
A mi scusi signor yeti non volevo offendere quella barca che tra l’altro ha anche dei poteri strani
A me lo dici? Sono stato io che vi ho attirato fino qui con quelle tempeste fatte apposta per farvi accelerare
Aaah! Noi pensavamo che fosse il bronco?!?
Ma che il bronco quello lì non glie ne frega un cazzo di niente e di nessuno ero io che ero affezionato al vecchio peppo e quando ho sentito che la sua barca si muoveva fuori da Gibilterra ho accelerato i tempi, mi dispiace che magari vi siate spaventati delle tempeste
Ma no grazie, è stato anche bello, soprattutto quando è arrivato il pirata barbanera a guidare la barca in una grossa tempesta che non sarei riuscita a governare
Ah avete già incontrato il pirata barbanera? È forte vero? Me lo ricordo quando era ancora vivo era un gran simpaticone mi sono divertito tanto con lui
Come vivo quindi era un fantasma quello che ha guidato la nostra barca attraverso le tempeste?
Si poveretto, è morto tanti anni fa ucciso dagli inglesi in battaglia e adesso ogni tanto si fa vivo a trovare i suoi vecchi amici tipo me.
Che storia?!? Posso chiamare i miei amici
Ma certo quanti anni ha il nipote di peppo?
16 e difatti è per quello che gli guido la barca io lui non ha la patente è ancora piccolo ci vogliono 21 anni
E tu quanti ne hai?
23
A però fai da mammina a tutta la ciurma
Èèèèèhhhh….rega venite qui il ye…mi scusi lo yeti vuole conoscervi
Salve
Salve
Salve
Salve
A però siete un bell’equipaggio 5 persone 3 maschi e 2 donne però io sono maschio, se ero femmina venivo più volentieri
Bèh non puoi trasformarti in donna yeti?
Io posso trasformarmi in quello che mi pare ma non ne ho voglia, preferisco rimanere come sono perché faccio fatica a stare trasformato e non mi va per quel che ci guadagno…al massimo 2 schiaffi in faccia se vado a fare il bello con una donna di città
Mah io non sarò una vera donna di città ma prima di dare 2 schiaffi a te ci penserei 3 volte
Perché mi vedi così 2,48 metri ma se mi vedessi così?
James dean? Non ti schiaffeggerei mai e poi mai è l’uomo dei miei sogni da bambina
Èh ma così sono più piccolo e faccio fatica a starci in più le donne fanno lle sostenute e mi stanco quindi dico una cazzata per far prima e se la prendono tutte
Ma che fretta hai sei immortale?
Immortale? Magari! Niente è immortale
Ah non sei immortale?
No anch’io un giorno morirò come tutti e anche il bronco un giorno morirà come tutti noi
Ah! Scusa!
A niente non è mica successo niente solo siamo tutti uguali…quasi, sai cosa avrei voglia di fare io adesso?
No
2 tiri a basket!
Aaaahhh! No sei troppo avantaggiato
A basket potrei giocare anche trasformandomi in te
Aaahhh! Vediamo? Quando siamo a terra lo facciamo un 1 contro 1
Aaahhh bravo hai 16 anni?
Èh ma te sei 3 metri? Praticamente giochi da solo
Bèh dai mi trasformerò in uno alto come te
Ma te sei il doppio di me come fai a stare dentro a uno come me?
Èh faccio una gran fatica ma ci riesco
Come?
Èh devo restringere tutti gli organi gli arti devo far in modo che i muscoli si restringano a partire da tutte le cellule, è un po’ laborioso ma ci riesco
Ci metti molto?
Ah a diventare uno come te mi vorrà una mezz’oretta
Bèh neanche tanto pensavo dei giorni
Mmmhh! per chi mi hai preso?
No no pensavo facevo dei calcoli
Dei calcoli? Mmnchhh! Piuttosto? Non dobbiamo andare alla ricerca del bronco per salvare i tropici dalle inondazioni?
E l’europa dal secco?
A si! È un problema generale allora
Oi! Allora poi?
Dai fatemi vedere la barca allora dai!
È là vè
Aaahhh è sempre uguale…bella!!!
Ti piace anche a te?
È bellissima non ne fanno più così
Ma te poi ci starai lassotto?
Ci sono stato 1000 volte
A scusa!
Fatemi vedere adesso gli strumenti del nonno
Là!
Aaahhh vanno ancora tutti bene! Bene! Ok! Vediamo? Allora…è qua!
Dove?
Alle hawaii
Dove?
Hawaii
Nooooo!!! Andiamo alle Hawaii? Waikiki e bon bon?
Adesso ti faccio vedere io le Hawaii waikiki e bon bon! 5 6 7 8 e via la rumba!!!!
Oooohhhh
Aaaahhhhh
Oooooohhhh
Aaaaahhhhhiuuuuutooooo!!!!!!! A quanto andiamo yeti?
A 3000 stiamo passando sopra a Bering vedete di fianco le scogliere dell’alaska?
Si
Si
Si
Si
Si signore a 3000? Fra un po’ siamo in california!!!
+o- perché dopo l’alaska, adesso vedi stiamo virando verso est in direzione sud est netto verso quella bestia del bronco e la caifornia da qui non si vede più, vedi?
No niente credo che siamo in mezzo al pacifico
Si fra un po’ siamo arrivati
E se il bronco s’infuria e fa venire una tempesta?
È difficile se io sono vicino ma può anche farlo non si sa mai
Ma te non fai fatica a star qui al caldo?
Èh difatti il bronco lo sa che il mio potere animagnetico inferiore al suo a queste latitudini e può sempre approfittarsene
Cos’è il potere animagnetico?
È quel potere che ha ogni essere vivente della terra in base al circuito che riesce a far fare ai fluidi corporei e io e il bronco cel’abbiamo più alto che tutti gli esseri della terra e dipende dal fatto che siamo più vecchi e siamo riusciti nel corso della nostra vita a modificare il flusso del sangue per esempio a dove ci pare a noi poi i succhi gastrici la saliva lo sperma l’urina, tutto quello che allo stato liquido può circolare dentro al corpo e se te lo fai circolare fortissimo in certe parti generi un forte campo magnetico che attira l’umidità dal mare come una specie di quel processo che dall’aqua dal rame e dallo zinco si fa la corrente elettrica non so come si chiama comunque si fanno girare le particelle di umidità nell’aria in modo che girino sempre su di te e girando fanno dei cicloni delle trombe d’aria o anche delle tempeste con la pioggia e se sei in mare son molto pericolose per gli umani
Ah si a meno che non abbiano la barca che le cavalca le tempeste dal di dentro…le hawaiiiii rega le Hawaii siamo arrivati guardate che bello
Oooohhhh! Le Hawaii! Scendiamo?
Scendiamo?
Dai scendiamo?!?
Ok scendiamo tanto lui là sarà in giro trasformato da belloccio con quella solita faccia che fa da cretino col cappello da texano occhio quindi a quelli che hanno il cappello da texano e il naso da cavallo delle praterie…presente un po’ incurvato all’indietro così
Ma faccelo yeti? Facci vedere la sua faccia?
Èèèhhh non si può mica trasformarsi in qualcuno che non lo sa o magari non vuole dopo si va incontro a dei rischi di rimanere colpiti tutti e 2 non si può perché quando ti trasformi in qualcuno prendi anche i suoi movimenti e di solito è meglio trasformarsi prendendo i caratteri di dei morti che non si muovono e così non si corre il rischio di interferenze nei movimenti dell’1 e dell’altro quindi coi morti è meglio che stanno fermi o addirittura sono già volatilizzati in milioni di particelle che ti vai a catturare nell’atmosfera sollevandole da terra è per quello che è fatica trasformarsi in qualcuno perché si devono prendere delle sue particelle e se uno vivo ce le ha addosso e le muove allora sono guai e si può rimanere con dei pezzi dell’altro e lui con dei tuoi…quindi ad esempio la partita a basket trasformato in te non la potremmo mai fare
Allora voglio che ti trasformi in un grande baller morto alto come me
A di alti come te ce n’è stato solo uno che forse però era più alto quanto sei?
1e66
Difatti era più alto 1e68 ma più o meno siamo lì
Chi era?
Non mi ricordo come si chiamava ma era un americano ma non so neanche se è morto o vivo ma sta buono che adesso dobbiamo cercare il bronco non continuare con sta storia della partita
Ma yeti siamo quasi a terra
Va bene la facciamo vai tranquillo la facciamo anche a costo di non trasformarmi e trasformare te in chi vuoi dei vecchi campioni dell’nba!!!
Èèèèhhh? Mi trasformeresti in uno che è morto?
Ah ma saresti più alto
A bello! Un morto?!?
A o se non vuoi restare a metà te e quell’altro?
Vediamo!
  Cap 8 il bronco
  Aaahhh sento che il bronco non è lontano e anche lui mi ha sentito e ci viene incontro vedete quelle nubi?
Èh èh!
Mmmm!
Uuuueeee yeti????!!!!??? Cazzo fai a queste latitudini d’estate per giunta? Non dovresti essere dalle parti del polo nord a mangiarti delle foche? Fai bene a venire giù d’estate tutte le scolarette in vacanza le studentelle a fare il surf ti ricordi chi è il re del surf èh yeti?
Mmmmmm!!!1 cominci bronco con le tue sfide da imbecille?
Dai yeti facciamo una di quelle sfide come l’ultima volta tanto lo sai che tutte le volte che vieni non te la scampi la sfida sulle onde
Dai bronco va la che ho già una sfida a basket con sto piccoletto
Bèh yeti non credo che farai una gran fatica ti al doppi se vuoi ci gioco io al basket con sto qua
Sto qua a me? Dai bronco portami a un campetto che ti faccio vedere io chi è sto qua
Dai yeti dimmi chi è sto piccoletto qua ma chi è una tarantola ma chi sei nano? Dai ben dove vai al campetto dai salta mo su che ti porto a un campetto
Dove salgo?
Ah non gli hai detto niente yeti che tomba che sei un vero uomo, in groppa nano!
Ok andiamo tronchetto
Mmmhhh???
Aaaahhhhhiuuuuutooooo!!!! Non puoi andare più piano? Broncazzo?
Ah ah ah ah ah ah tranqui nanerottolo che ti porto al campetto del baskettino eccone 1 laggiù
Scendi che vediamo cosa sai fare col pallone
Tiè e 1! vediamo te broncosauro?
Vè mo? Da 3 visto? Cosa credi che siamo dei vecchi brontosauri? Vè che io sono il bronco sauro e sono al mondo dai tempi dei brontos ma io sono ancora vivo segno che sono stato capace di adeguare il mio fisico ai mutamenti del clima e anche altre cose che mi viene difficile spiegarti ma sono accadute quindi mettere il pallone in un canestro per me non è una cosa difficilissima quindi?
Ma anche le schiacciate? Le entrate e tutto riesci ancora a farlo bene?
Ah si vè che la storia che ti dicevo delle cellule è poi quella lì che permette a me e allo yeti soli nel mondo di fare quello che facciamo anche solo il fatto di essere ancora al mondo dopo 1000 sconvolgimenti climatici e tante guerre, te non lo sai e non lo sa quasi nessuno ma delle volte quando c’è una guerra io vado a vedere e mi accorgo che sono tutti matti e gli faccio venire a una catastrofe così si mettono insieme a salvare il salvabile.
Ah si? Bene fa vedere, tiè marcami mo adesso che voglio vedere
…STUMB!!!...ah ah ah ah!
Mannaggia!!! Sei solo più alto fammi riprovare
…STUMB!!!...
Uguale…però sei veloce! Cazzo!!!
Dai va la andiamo a sentire cosa vuole lo yeti che è un pezzo che non lo vedo e voglio sfidarlo al surf
Cazzo il surf…non l’ho mai fatto…mi piacerebbe
Se vuoi te lo insegno io!
Dai andiamoci subito allora
Ok guarda quelli là come fanno vedi?
Vè che l’ho visto fare 1000 volte anche a Cesenatico
Dove?
A Cesenatico!
E dov’è?
In italia
Immagino che sia in italia sei italiano ma dov’è vicino?
A rimini e riccione
Ah vicino all’europa no non sono mai venuto
Eppure ci sono delle tempeste anche lì
Èh ma guarda che non è che tutte le tempeste che capitano sulla terra le faccio venire io è?
Magari sono troppo piccole per te èh?
No, non è quello ma è solo hce l’adriatico è un mare troppo basso e non vengono quelle belle onde che piacciono a noi, al massimo si potrebbe generare una super onda che potrebbe inondare un po’ ma non tanto perché nell’adriatico non c’è molt’acqua e allora non se ne può muovere tanta ma facendo entrare con un gran ventaccio tutta l’acqua che dal sud dell’adriatico che è anche più profondo va dentro al golfo di trieste e Venezia potrebbe inondarle completamente e poi ritirarsi…
Ma vè che Venezia è già mezza sott’acqua com’è mai?
Èh ma io non c’entro niente è solo che la terra sotto a Venezia si sta sciogliendo in mare piano piano e allora le strutture che stanno sulla superficie si abbassano altrettanto piano piano al massimo potrei farla sprofondare prima con un’ondata gigante, ma non mi sembra il caso
Dai fammi provare una tavola da surf
E chi ce l’ha?
Non conosci nessuno che te la presta?
No
Allora la devo comprare quanto costerà?
Boh andiamo a vedere in un negozio, ne conosco 1 qui vicino
Uuueeee broc!!!
aloha jerry come va?
Bene broc sempre qui al negozio e te?
A io sono sempre in giro per il mare, senti avresti una tavola per sto ragazzotto?
Ne ho di tutti i tipi cosa ti serve?
Lo vedi? viene da un posto che si chiama Cesenatico in un mare che al massimo arriva a 20 metri di profondità
Ahhh ho capito una di queste qui ti vuole a te che non hai mai visto un’onda
Dice signore?
Si dico è la più facile all’inizio
Va bè quant’è?
Te la regalo piccoletto questa qui è la tua prima tavola da surf e te la regalo io
Grazie jerry!!!
Scherzi sei venuto col più grande surfista di tutti i tempi e figurati se ti vendo la tavola…hey broc non eri mai venuto prima con un ragazzetto sai? Com’è
È vero è la prima volta che vengo qui da te con un novellino di solito è quando incontro i vecchi amici della spiaggia che veniamo a farti visita ma sta volta è stato questo qui che ha insistito che voleva comprare una tavola da surf che l’ho portato da te e alla fine gli è andata bene a sto finocchio
Oh! Grazie jerry vedrai che imparerò in fretta
Vedremo
    Cap 9 il surf
 Allora sulle onde chicco e il bronco andarono spavaldi che chicco era sicuro che con quel tavolone non c’avrebbe messo di sicuro molto a imparare a starci in piedi difatti ci mise poco, cadde 5 o 6 volte prima di imparare a stare in piedi fino alla fine dell’onda e provare a virare un po’ la tavola.
Il bronco si stava grattando i maroni sopra a quelle ondine tanto che ogni tanto quando chicco era a lontano faceva venire una bella onda alta solo per lui e dai 1dai 2 lo yeti sente gli spostamenti del mare attraverso degli sbalzi della sua induzione animagnetica, come dei mezzi capogiri, diremmo noi dei mezzi svarioni per essere più corretto e allora si mise in cerca dei 2 che li trovò sulla spiaggia a divertirsi col surf e lo yeti disse delle robacce al bronco tipo
Incosciente fai venire le onde grosse col ragazzo? Cretino!
Ma no yeti
Ah no Mi dici? ve che ti sento sai?
Ma no yeti lui era lontano quando le facevo venire le surfavo solo io lui non era a portata di prenderle dai smettila
Aaaahhh!!! Smettila mi dici? Demente! Con tutti i bagnanti che ci sono rischi di far venire un’ondazza e dici smettila?
Ma dai che la misuravo bene dai cazzo ho 35000 anni avrò imparato a governare la mia induzione animagnetica
No lo sai che non è possibile lo sai che delle volte ti puoi sbagliare che per te no è niente ma per il mare è un tot
Ma dai ste cose qui capitano a te che hai solo 16000 anni, sei un bambino a confronto dell’esperienza che ho io nel gestire le energie, dunque non dovresti essere così irriverente e aggredire me che potrei esserti maestro
Maestro te? Ma se non sei neanche capace di tenere a bada il tuo istinto giocherellone per far venire delle onde alte e mettere in pericolo qualcuno
Ma yeti stai calmo non è successo niente, vedi qualcuno che grida aiuto?
No nessuno ma va bè hai ragione scusa bronco
Bravo yetone e allora adesso facciamoci una bella surfata io e te che non c’è più nessuno in spiaggia
Va bene bronco ma niente trucchi
Dai alè chi comincia a farsi l’onda?
Dai comincio io eeeehhhhh!!!!! Suuuurrrrffff
Bèlla yeti hai fatto una bella surfata
Si bravo yeti (fa la ciurma dalla spiaggia)
Ah! State a vedere me che sono più vecchio ma più bravo….alè sssssuuuuurrrrrrrfffff!!!!!1
Sssssshhhhhhh l’acqua arrivava fino infondo alla spiaggia sommergendo i ragazzi
Ragazzi fa lo yeti ansioso dove siete dove siete?
Siamo qui yeti stai calmo siamo vivi stiamo bene
Ah ah allora chi è il miglior surfista della baia?
Sei tu bronco fa la ciurma
Ah no fa lo yeti sei solo chiacchiere e distintivo, sei solo chiacchiere e distintivo non sei nessuno non sei nessuno
Yeti, tutti in coro, stai bene?
Avevamo detto senza trucchi
E bè cos’ho fatto?
Hai fatto un’onda troppo grossa
Ma non avevamo mica dato un limite
Si trattava di buon senso io l’ho fatta arrivare a 2 metri dai ragazzi tu li hai sommersi con un muretto d’acqua e li hai messi in pericolo di vita
Ma dai yeti stai calmo non si è fatto male nessuno mi pare no? E allora cosa farà mai a dei marinai che hanno viaggiato a 1000 kmh su una barca di legno un po’ d’acqua addosso?
Rifacciamoooo!!!
Va bene yeti
E adesso ragazzi via dalla spiaggia, andate lassopra a quel colle lassù che vedete la gara tranquilli
Oooo kkk!!!!
Il bronco e lo yeti fanno 2 onde che pare che siano passati gli ultimi tsunami degli ultimi 100 anni ma solo sulla spiaggia e le terre dietro lì vicine
Chi è il più bravo surfista della baia ragazze?
Come ragazze e noi non contiamo niente?
Di solito sono le ragazze alle Hawaii a giudicare i surfisti nei giorni di burrasca che se ne stanno nelle case sui colli sul mare a guardare i più pazzi che si sfidano all’ultimo #... allora chi è il migliore?
Ci dispiace yeti ma è sempre il bronco il più bravo…e anche il più bello!!!
Ma come? Il più bello? Quella specie di nanerottolo spennato?
Ma non è poi tanto basso, rispetto a te forse ma rispetto a una donna normale va benissimo
Uuuuuaaaaaahhhh sempre la stessa storia lui qui lui la il bronco qui e il bronco là basta mi sono stancato facciamo un’onda insieme e vediamo chi fa più numeri sulla stessa onda?
Va bene yeti ok! Da dove partiamo?
Da 500 metri dalla riva e la facciamo finire qui ok?
Ma te poi yeti sarai capace di farla finire qui come dici?
Hah! Vedrai bronco cos’ho imparato nel corso di questi ultimi anni?
M’immagino!
Vedrai andiamo se no vien buio
I 2 fecero un’onda alta per non esagerare direi 50 metri come un palazzo di circa 20 piani direi o anche di più non so
Che 2 scemi disse il capitano
Oh bronco hai visto che onda che ti ho fatto?
Vedo bella ma poi sarai capace di fermare la tua parte che mi sa che ne hai messa molta sarai capace di frenare in tempo?
Ma si vè che ne ho fatte un tot lassù al nord èh cosa credi?
Mah io per imparare a frenare bene ci ho messo più di quanto tu sei al mondo
Ah si? Bèh io si vede che ho imparato prima ah ah ah!
Vedremo!
Ooooohhhhh
Eeeeeiiiiiiaaa
Alè alè e via voilà
Frena yeti frena!!!
Aaaaahhhhhhhh
O allora hai visto che non è poi così facile?
Cazzo (dio boia direbbe il vero yeti ma forse qui non si può scrivere)
Ma comunque dobbiamo fermarci prima di travolgere un’altra isola e ce n’è quindi ti faccio fare un po’ di pratica
E i ragazzi?
Speriamo che stiano bene ma credo che fossero in una posizione dove noi non siamo passati mi pare che fossero un bel po’ più in alto
Oh dio! Speriamo
Intanto i ragazzi stavano bene e si chiedevano dove fossero finiti i 2 cretini che qui avevano fatto una mezza catastrofe
Allora yeti sei pronto a fare un po’ di pratica con il blocco delle onde?
Si dai sono pronto
Blocca?
Aaaaaaahhhhhiiiii!!!
Allora? Blocchi o no?
Non ce la faccio bronco! Non ce la faccio! Per diana non ce la faccio!
Allora cosa credi di fare?
Non lo so quanto manca alla prossima isola?
Un bel po’ vai tranquillo, prova a frenarla un po’ almeno?
Ok! Aaaaahhhhhiiiiii!!!
Dai va bene prova ancora un po’ più forte adesso yeti dai!
Aaaaaahhhhhhiiiiiiiiiiiuooooo
Ce l’hai fatta sei stato bravo adesso però dobbiamo tornare indietro cosa facciamo?
Non lo so non voglio correre il rischio di non fermarmi un’altra volta e poi sono stanchissimo per surfare ancora aspettiamo un po’ dai
Ok ma poco però se no i ragazzi staranno in pensiero
Dai partiamo!
Ok pronto?
Oooooohhhhhiiiiiieeeeee
Alè via! Dai comincia mò subito a farla degradare piano piano così che si infranga sulla spiaggia precisa precisa dai bravo va bene
Ah no non sono sicuro sono a pezzi controllala tu d’ora in poi per favore non ce la faccio più
Ok dai surfa mò tranquillo allora che la velocità la faccio io
Èèèèèhhhhh!
Bronco!
yeti!
Ragazzi per fortuna!
Cos’è successo qui allora?
A niente sono venute giù delle case, sono morte delle persone eccetera…
Bene
Mica tanto
A no dicevo bene…benissimo…
Minchia…
E adesso?
Adesso aspettiamo un po’ qui e vediamo cosa succede se è morto veramente qualcuno o no
Erano morte 2 persone una coppia di vecchi che abitava in una casa sulla spiaggia non lontano da dove i 2 si erano sfidati e la fine dell’onda è andata a finire contro la loro casa che l’ha sommersa e i 2 sono morti
Va bè mannaggia!!!
È stata colpa mia è stata colpa mia!
Ce l’immaginiamo tutti che sia stata colpa tua ma ormai cosa ci vuoi fare? Se sono morti speriamo che almeno abbiano fatto una bella vita sulla spiaggia…speriamo
Dai yeti stai sereno è già sera e così come siamo andiamo a bere 2 gocci al bar della spiaggia che dev’essere già aperto
Ma te bronco da quanti anni è che frequenti sta spiaggia?
Èh saranno 100 e più anni già dai tempi in cui non c’era nessun bianco qui alle Hawaii…adesso sono una terra di bianchi…fa ridere è la colonizzazione, vedere dei posti cambiare di popolazione perché qualcuno tra gli umani ha comprato con del danaro, dei pezzi di carta, le terre degli altri
Ma quei pezzi di carta c’hanno depositato il controvalore in oro che tu puoi scambiare in ogni parte del mondo
Ah si? Per fortuna che io non ho bisogno di niente che appartiene a voi umani se no dovrei trovare il modo per guadagnare del danaro da poter scambiare le cose che mi servono da voi, pensate che la mia prima tavola da surf la costruii con le mie mani con dei ragazzi di questa costa qui con dei pezzi di legno di palma…o era un altro legno non mi ricordo ma mi pare una palma…fu bello costruire la tavola da surf…pensate che io in tutti questi anni non ci avevo mai pensato prima di vedere quegli uomini che lo facevano…il surf è stata la cosa che mi ha fatto avvicinare agli umani, il resto non mi è mai interessato, si la vela il volo, ma se voglio imparare a volare mi rivolgo a un uccello non a un uomo e poi non mi serve perché so già volare, la sola cosa era il surf, si è vero lo fanno anche i delfini ma col proprio corpo è una cosa, con una tavola sotto i piedi è un’altra senti veramente che il tuo corpo fa parte di un sistema e ne senti il limite tra te e l’onda e in mezzo c’è la tavola che ti permette di sentirne la spinta…è bello il surf più dell’automobilismo o del calcio il calcio poi non ne parliamo cosa vuole dire mettersi in tanti dentro a un campo e contendersi un pallone a quadri bianchi e neri? Mah!
Va bè bronco e tutte le tue massime sul surf cosa vuoi fare allora stasera? Vuoi farmi sentire una merda perché non sono capace di frenare bene le onde e ho ammazzato 2 persone?
Bèh non ti starebbe poi così male una sera di punizione per aver ucciso 2 persone!
Ma non le ho uccise io eravamo insieme!
Va be lo so ma io la mia parte l’ho fermata tutta e anche un po’ della tua
Non è vero se te ce la mettevi tutta ce la facevi a fermarla, l’ahi fatto apposta per farmi sentire incolpa un’altra volta
Ma dai stai tranquillo che scherzo piuttosto dicevo andiamo al bar della spiaggia
Siiii
Siiii
Yeee
Un drik e l’altro un ballo e l’altro lo yeti è mezzo ubriaco e fatica a ricordare il disastro causato il giorno che deve ancora finire, canta e balla come un ubriacone qualunque e si addormenta sul divano del bar.
Intanto anche il bronco comincia a bere e si ubriaca ma il bronco non è come lo yeti che si addormenta a lui gli si risvegliano certe pazzie dovute a certi comportamenti chimici del suo apparato digerente che trasformano gli zuccheri dell’alcool in tossine che gli intossicano il fegato e gli danno allucinazioni e lo mandano in un altro mondo che non vede quello che vediamo noi ma vede un mondo tutto suo a seconda di quello che gli trasmette l’ambiente circostante
Il bronco si trova in mezzo alla pista da ballo e una donna gli si avvicina con fare interessante e si mettono a ballare insieme e tutto va bene a un certo punto arriva un omone  con fare incazzato puntare sul bronco che sente da dietro la furia arrivare si sposta di un tratto gli è dietro alla nuca una botta va a terra, la girl si spaventa il bronco va in aria comincia a volare si toglie d’impaccio comincia a star male per aria si sente ogni tanto vibrare una scossa una raffica sembra arrivare tanto da dire che è meglio squagliare
Hay yeti svegliati svegliati qiu stra per succedere qualcosa di grosso yeti muoviti per favore ti prego svegliati?
Cosa c’è melanie?
Niente yetone dobbiamo partire mi pare che stia arrivando una grande tempesta e se la becchiamo fermi nel porto spacchiamo la barca
E da quando in qua te senti arrivare le tempeste? Da quando quei 3 cretini ti hanno nominato loro capitano? Èh? Comunque hai ragione sta per arrivare una tempesta andiamo al molo a portar fuori la barca
Ragazzi andiamo! È ora di partire! Salpiamo molliamo gli ormeggi rizza la scotta cazza la randa
Alè via andiamo?
Ue te chicco non avrai mica cominciato a parlare come quel deficiente là è a stare un po’ con lui? l’idolo del surf
Ma dai yeti che ho sempre detto alè dai non è la prima volta che mi senti dire alè dai???
Ma staremo a veder la prossima volta che ti sento dire un’espressine che mi ricorda il bronco ti metto 3 ore fuori bordo ai 1000 all’ora volgio vedere se ti passa la sbornia del bronco il tuo idolo
Uuuueeee eccola la maledettissima onda di 30 metri e adesso come facciamo yeti?
Fammi venire a me al timone che sento il magnetismo…cazzo è il bronco? dev’essere vicino, la mia induzione animagnetica è molto debole dev’essere qui!
Uuuuèèèèè barbagianni? Mi vedi? Con quei 2 occhi da pesce spada mi vedi yeti? Sono qui sopra di te sto volando mi vedi?
Si ti vedo bronco come stai
Bene dimmi di te piuttosto? Hai imparato a governare le onde?
No o meglio un po’ più di prima maestro
Bene yeti bene, sai però adesso sono incazzato perché mi hanno fatto incazzare giù al bar e adesso devo ammazzarli tutti quei pezzi di merda e adesso devo ammazzarle tutte quelle merde e adesso vedrai che saranno spacciati vadooooo ciao
Nooooo bronco aspetta ragiona
Ciaooooo non so quando mi rivedrai
….dopo la tempesta in barca lo yeti si confida coi ragazzi
Aaahhhh cazzo è tutta colpa mia degli ultimi 2 disastri della terra cazzo senti qui il telegiornale che robe tremenda tragedia alle Hawaii nella giornata di oggi ha colpito 2 volte con intensità differenti e modalità differenti…perforza la prima era un’onda per fare una gara di surf e l’altra era la sfuriata di un ubriaco che ha preso una sdentata da una donna…
Ma dai yeti non te la prendere alla fine siamo ancora tutti vivi alla ricerca del bronco
Aaaaaahhh eravamo già riusciti a trovarlo adesso sarà più difficile è anche incazzato e a lui l’incazzo gli rimane anche degli anni
A qui non abbiamo molto tempo, già l’effetto serra e il resto, se poi comincia a incazzarsi anche lui fra un po’ sarà tutt’un uragano e tempesta e fulmini
Aaaaaahhhhh è tutta colpa mia ma quando lo vedo con quella sua aria da sapientone, con quella sua sicumera, la sua prosopopea il faccio tutto io sono bravo solo io vado giù di testa e straparlo poi in più mi tratta da cretino solo per il fatto di avere 19000 anni più di me e sapere più cose di quante io ne possa sapere mi manda in bestia
Ma lì ha ragione non puoi yeti pretendere che te in ¼ del suo tempo hai imparato quello che ha imparato lui in 35000
Èèèèhhh è vero ma io quando lo vedo che già comincio a star male prima quando siamo vicini già lo sento che mi affatica anche a distanza di alcuni chilometri lo sento che mi toglie qualcosa nella mia induzione animagnetica e alle volte sento svarioni e anche capogiri, si vede che interferisce col mio sistema animagnetico.
A bèh sicuro ma anche col mio di sicuro ma io non me ne accorgo perché ne ho meno e non la sento
Te capitano ne hai parecchia ma non la senti ancora…ma vedrai che la sentirai sempre di più a stare con me sulla barca ti abituerai a conoscerla
Ah speriamo
 parte seconda
  cap 10 l’induzione animagnetica
 Sulla barca dietro al broncosauro i 6 dell’equipaggio ebbero modo di parlare a lungo tra loro siccome a una latitudine prossima all’equatore e in direzione costante da est verso ovest lo yeti non poteva far muovere la barca come nel venire giù dal polo nord a 1000 kmh ma poteva farla andare a 30 40 nodi al massimo che per una barca a vela è una velocità astronomica ugualmente ma questa qui era speciale
Ma yeti come mai riusciamo ad andare sempre così forte anche con poco vento?
Vedi flo so che il nonno aveva costruito la barca fasciandone l’intelaiatura interna di fili di rame stuccati nel legno e poi mi ricordo che attraverso dei calcoli che sapeva fare solo lui riusciva a trovare la parte di barca che riuscisse a risentire del fenomeno animagnetico terrestre e così escludendo gli altri lati del telaio che potevano magari anche ostacolare l’avanzamento nella direzione scelta e quindi riusciva oltre al vento a sfruttare la forza di attrazione magnetica del suo mezzo trasformandolo in animale con caratteristiche magnetiche viventi perché so che l’acqua passando accanto alla barca genera dei campi magnetici o elettrici? Che interagiscono con quei fili che stanno dentro al legno e…non mi ricordo bene ma mi pare che l’acqua pasando accanto alla barca generi sia dei campi magnetici che elettrici e il nonno in base a un programma di esclusione di alcune parti della barca dal passaggio della corrente generata dall’attrito dell’acqua e sfruttando il campo magnetico generato per andare incontro al campo naturale terrestre riusciva a far andare la Liliana più veloce di uno scafo sportivo a motore…va mo la!!!
Ah interessante ma noi quindi non dobbiamo far niente tranne impostare la rotta sullo schermo di quel computer lì sopra alla console?
Si praticamente voi non dovete far niente che fa tutto il programma del nonno in automatico in funzione della meta scelta
Però bello sto sistema! Com’è che non c’è in tutte le barche?
Perché è vietato è vietato in tutti gli stati della terra usare energie che non siano omologate da chi detiene il potere perché se tutti potessero usare l’energia che gli pare allora nessuno avrebbe più bisogno di niente per vivere a parte il mangiare
Ma se sai produrre l’energia il modo per mangiare lo trovi
A si al massimo ne scambi un po’ con della frutta o della carne
Ma yeti tu cosa mangi in generale?
Mah io quello che trovo ma più che altro pesce perché è più facile da prendere piuttosto che un animale selvatico tipo quando mi avete incontrato stavo mangiando una foca ma perché mi ero trovato lì in mezzo protetto da un vento che arrivava dalla loro parte e allora mi sono trovato lì in mezzo con tutto sto odore di foca che mi sono imbizzarrito e mi è venuta voglia di mangiare un po’ di tutta quella carne ma in realtà non avevo una gran fame avevo appena mangiato 2 merluzzi di mezzo metro ma la voglia è la voglia quando ti sale dopo non ti controlli più e vai via d’istinto
A si immagino la voglia che ti sia venuta con tutto quell’odore di foca caro yeti ma qui non si risolvono certe questioni prova a trasformarti in un bellissimo del cinema fa vedere cosa fanno quelli là?...dormono tutti dai trasformati in un bel maschio del cinema muto tipo rodolfo valentino oppure erroll flinn oppure tyrone power richard burton james dean…elvis dai trasformati in elvis ti prego vorrei passare lanotte con elvis yeti ti prego trasformati?...ma puoi fare anche la voce e cantare come lui?
Certo bambina cm’on get ready ready ready teddy to the rock and roll
No no yeti cantami ti prego are you lonesome tonite?
Ok are you lonesome tonite do you miss me tonite are you sorry we’ve drifted apart does your memory straight to the bright summer’s days when i kissed you and called you sweet heart
Sai yeti che da piccola quando vedevo elvis ballare con tipo…anne margret o non so chi le altre mi sognavo di essere io tra le sue braccia mentre cantava con quella bella voce quel culetto sempre in fuori quel mento e quel naso…sai a chi somiglia un po’ a niki hayden quello delle moto…non so se il vero elvis gli somigliasse ma te sembri niki hayden più che elvis!!! Aha ahaha ahahhahaha
Hey now listen when i talk you baby don’t treat me like a fool d’you understand honey?
Hey zio è inutile che fai finta di essere elvis mi sembri hayden non mi freghi sei un sosia un’imitazione di elvis lui aveva una voce più morbida te sembri te con la gola strozzata
Hey ascolta baby non prendermi per il culo chiaro?
Oh soccia non t’incazzare hayden
Senti bambina mi è venuta voglia di fottere chiaro? E ho proprio voglia di farlo con te capisci?
Ti capisco yeti ma non ti sembra di esagerare?
Honey listen prima mi hai chiesto di trasformarmi in elvis perché dormivano tutti e adesso tiri fuori la storia dell’esagerato? Ma guarda che elvis era ancora più esagerato cosa credi?
Va bè dai hai ragione è colpa mia scusa cantami fever che io ti faccio peggy lee
Fever when you kiss me fever when you hold me tight romeo loved juliette and juliette she felt the same wen her daddy tryed to kill em she said daddy please don’t you dare he gives me fever tratratra fever i’m on fire
Sei bravo yeti in effetti a imitare elvis
Fai poco la spiritosa baby che adesso lo imito in te senti la febbre che sale? Senti l’odore cambiare? Senti la pelle che ti tira verso di me? È l’attrazione animagnetica che tu non sai che cos’è ma io la conosco bene c’ho 16000 anni e qualcosa ho capito dalla vita e sentimi attorno al tuo collo sentimi tra le tue gambe la pelle vellutata di un elvis 20enne il profumo delle palle lo sento io che lo porto perché tu non sai baby ma quando mi trasformo non sono realmente la persona che sembro ma sono in gran parte sempre io lo yeti però c’è di bello che quando mi trasformo in un bellissimo mi sento più sicuro di piacere mi sento meno mostro di quello che sono in realtà e son più spavaldo con le donne che non conosco, ma con te è difficile ormai ti conosco sai come sono fatto bianco e peloso e anche se adesso sembro elvis presley non creo che tu ti sia dimenticata chi sono in realtà
No ma yeti io lo so benissimo chi sei in realtà ma sto qui lo stesso anche se so che se solo ti tirasse il culo potresti mangiarmi viva…ma non lo fai vero yeti che non lo fai?
Ma io piuttosto che mangiarti viva ti mangerei alcune parti tipo le chiappe e le cosce
Ma dai yeti stai fermo che poi si svegliano tutti
Bèh chi se ne frega? Dai smollati capitano
Dai si yeti chiamami capitano mi piace dai yeti non ti fermare
Si capitano capitain capitano capitano capitano il mi bel capitano
Dai yeti continua a chiamarmi capitano mi piace mi piace mi piace tanto yeti yeti cantami di nuovo una bella canzone lenta di elvis
Love me tender love me true never let me go love me tender lovelove me sweet take me to your heart
Siiiiii il mio elvis…senti come sei profumato mmmmm il mio elvis
I remember someone said the world is a stage and each would play a part and now my role is love you honey
Siiii il mio elvis so sweet…how sweet it is to be loved by you ho fatto l’amore con elvis e lo faccio di nuovo mi sa tanto siiiii how sweet it i sto be loved by you
Ooooh baby kiss me hold me i will be your pillow so tender like a feather bed…and hard like a rock between your legs sugar
Ooohhh come mi fai sentire you make me feel you make me feel like a natural woman woman ooooaaahh
Baby c’ho 16000 anni ne avrò fatte in tutto sto tempo?
Ah si metti anche che ti va male una all’anno ne hai fatte 16000 o magari 15983 che ci avrai messo un po’ a cominciare no?
A si si sicuro ma ho passato anche dei bei anni senza mai fare niente sai non credere che la vita dello yeti si ha degli sprazzi come adesso perché ho trovato te che sei fatta cosìma vè che le ragazze normali fanno fatica a capire certe cose e poi io ho il mio carattere, per fortuna che vivo da tanto tempo e allora ho potuto recuperare gli anni che spesso ho perduto ma però è sempre bello bellissimo, poi con te che sei bellissima vieni qui dai vieni qui
Ma yeti ooh ooooohhh ooooooohhhhh
Èh?
Mmmmmmm
How sweet it is to be loved by you
  c
0 notes
christianrizzi · 9 years
Text
ricordo di mia nonna che passava di lì con l’autobus per andare a lavorare al self service san lorenzo che da via ferrarese per andare in via marconi faceva la fermata in viale pietramellara dove il traffico era rallentato dai soccorsi
2880 2808
  sabato 2 agosto 2008
2880
Se avèsti visto chicco
che brutto lavoro
che brutto lavoro
robe da matti
mi sembrava che
fosse scoppiata
la guera n'ètra vòlta
ma te eri piccolo
non ti ricordi
ma con chi ero?
con chi ero?
con la mina che
andavamo a lavorare
che brutto lavoro
che brutto lavoro
se avèsti visto chicco
se avèsti visto
ma per fortuna
che te eri al mare
ma un busso ma un busso
 poi i vigili la polizia
i pompieri i soldati
le ambulanze
diiio le ambulanze
uèèèèèèèèuuuuiiii
…e poi prima
portavano fuori i corpi
con le barelle a mano
e poi con i badili
…chicco…coi badili
portavano via i pezzi
i pezzi….ma poveretti
se avèsti visto chicco
se avèsti visto
ma con chi ero?
ahh con la mina
che andavamo a lavorare
passavam di la col autobus
un braccio una borsa
una scarpa una mano
che brutto lavoro chicco
se avèsti visto
mi sembrava sai cosa?
quando cadde la bomba
in via marconi nel rifugio
quante volte chicco
ma pensa quante volte
pensa quante volte
quante volte abbiamo
rischiato la vita a bologna
                                       JJJ
1 note · View note