Tumgik
blogun-defined · 4 years
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Provo pietà per me stessa ed è per questo che ho sempre meno voglia di parlare con amici che ho volutamente lasciato andare, perché chi ha il coraggio di dire come sto? Che cosa dovrei rispondere ad un “Come va?”. Dove la trovo la forza e il coraggio per dire che sto male, che non sono mai stata così tanto male in vita mia, che ormai l’unica costante nella mia vita, l’unico compagno è questo fiume di lacrime. Lacrime probabilmente di frustrazione per non riuscire a spiegare come realmente mi sento nemmeno a me stessa: sento emozioni forti che mi travolgono, che mi fanno star male fino all'invero simile, ma non so dare loro un nome o una provenienza. Arrivano e i miei occhi non sanno fare a meno di trattenerle. E io mi odio perché sono diventata ciò che nella vita non ho mai voluto essere: debole. Ho sognato per anni tutte quelle donne forti che da sempre hanno ispirato i poemi classici e che hanno segnato la nostra storia per poi diventarne l’esatto opposto. Provo pietà per me stessa perché non faccio altro che autocommiserarmi e piangermi addosso, perché non riesco a trovare una svolta o la forza per cambiare strada, rimango sempre nello stesso punto, ferma immobile, lasciando che gli eventi negativi mi investano più e più volte.  E queste lacrime ho anche paura a mostrarle: come posso dare una tale preoccupazione ai miei genitori che già subiscono le pene dell’inferno per colpa di quell'ingrata di mia sorella. “No mamma stai tranquilla, sono io il problema, sono io che esagero, è colpa mia”. Ma colpa mia di cosa? Di essere troppo sensibile? Perché deve essere una colpa? Che ci posso fare se la persona che dice di amarmi e che io amo mi ferisce? Perché mi devo sentire in colpa se sto male? Sono nata così o sono diventata così? Non lo so, sta di fatto che ormai lo sono. 
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blogun-defined · 4 years
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blogun-defined · 4 years
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Se nemmeno la persona che dice di amarti vuole ascoltarti, allora chi lo fa veramente? Nessuno.
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blogun-defined · 4 years
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Ho l’ansia per tutto perchè mi dispiacerebbe non vivere questa vita insieme a te.
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blogun-defined · 4 years
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blogun-defined · 4 years
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Perchè mai mi dispiace così tanto odiare una persona?
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blogun-defined · 4 years
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Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?
Italo Calvino, “Palomar”
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blogun-defined · 4 years
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Io so che il suo non è il viso più bello del mondo.
Ma i suoi lineamenti
la sua mascella marcata
le sue labbra sottili
il naso irregolare
gli occhi piccoli ma espressivi
guardandoli mi trasmettono una pace mai trovata. E quando non sono con lui mi sento irrequieta perchè immaginare i suoi lineamenti non sarà mai abbastanza.
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blogun-defined · 4 years
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Un giorno incontriamo la persona giusta. Restiamo indifferenti, perché non l’abbiamo riconosciuta. Passeggiamo con la persona giusta per le strade di periferia, prendiamo a poco a poco l’abitudine di passeggiare insieme ogni giorno. Di tanto in tanto, distratti, ci chiediamo se non stiamo forse passeggiando con la persona giusta: ma crediamo piuttosto di no. Siamo troppo tranquilli, la terra e il cielo non sono mutati; i minuti e le ore fluiscono quietamente, senza rintocchi profondi nel nostro cuore. Noi ci siamo sbagliati già tante volte: ci siamo trovati in presenza della persona giusta, e non la era […]. Per settimane e mesi, passiamo i giorni con la persona giusta, senza sapere: solo a volte, quando rimasti soli ripensiamo a questa persona, la curva delle sue labbra, certi suoi gesti inflessioni della voce, nel ripensarli, ci danno piccolo sussurro al cuore: ma non teniamo conto d’un così piccolo, sordo sussulto. La cosa strana, con questa persona, è che ci sentiamo sempre così bene e in pace, con un largo respiro, con la fronte che era stata così aggrottata, torva per tanti anni, d’un tratto distesa; e non siamo mai stanchi di parlare e ascoltare. Ci rendiamo conto che mai abbiamo avuto un rapporto simile a questo con nessun essere umano; tutti gli esseri umani ci apparivano dopo un po’ così inoffensivi, così semplici e piccoli; questa persona, mentre cammina accanto a noi col suo passo diverso dal nostro, col suo severo profilo, possiede una infinita facoltà di farci tutto il bene e tutto il male. Eppure noi siamo infinitamente tranquilli.
Natalia Ginzburg, “I rapporti umani”
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blogun-defined · 4 years
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Tu molto spesso lo dici scherzando, ma avrei voluto veramente che entrassi nella mia testa, così avresti capito perché ho fatto quel che ho fatto -che io sicuramente non sono mai stata brava con le parole e ora non riesco a spiegartelo-, così avresti capito che ci sei sempre stato solo tu.
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blogun-defined · 4 years
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Molto spesso ripenso al mio ultimo giorno di scuola, quasi 3 anni fa, quando all’entrata da scuola, il ragazzo con cui ero fidanzata all’epoca mi lasciò senza troppi peli sulla lingua, dicendomi che ero una persona vuota e noiosa e allo stesso tempo che me la prendevo per tutto, che ero pesante. Alla quarta ora la mia professoressa di italiano, che era praticamente una mamma, aveva lezione. La maggior parte della classe era in lacrime, ma la mia prof capí subito che il mio era un pianto diverso. “Tu non stai piangendo per la fine della scuola, vero?”. Dopo averle raccontato tutto mi rispose: “Ti ha detto che sei vuota e pesante, non noti tu stessa che queste due aggettivi contrastano tra loro? Non è la prima volta che ti vedo piangere e questa cosa non mi piace. E detto tra noi, lui non era granchè”.
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blogun-defined · 4 years
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blogun-defined · 4 years
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Paintings by Tanya
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blogun-defined · 4 years
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I miei sentimenti per te sono così reali, così intensi, così forti -a tratti prepotenti- che mi sembra quasi di porteli toccare.
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blogun-defined · 4 years
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blogun-defined · 4 years
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Keith Haring, Journals
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blogun-defined · 4 years
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Sei un sarto che cuce e ricuce le mie speranze.
-Alda Merini 🌷😍
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