Tumgik
anybodybutlebron · 7 months
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IL GOVERNO DEI POCHI OD IL NUOVO CHE AVANZA?
Benvenuti alla dodicesima edizione della nostra gloriosa lega, contrariamente al colore eccentrico della carrozzeria di una macchina che non si ha il coraggio di ordinare per il timore che sia stanchevole, nessuno di noi ha abbandonato la propria franchigia approfittando del fiorente mercato secondario della fanta-squadre. Vi ringrazio per l’impegno costante e la dedizione che avete mostrato in tutti questi anni. E questa non sarebbe una nuova ed eccitante stagione senza il power ranking di inizio anno!
CREMONA BIG CREAMERS: Lore ha la squadra giusta per sconfiggere l’oligopolio che ha dominato in tutti questi anni ed iscrivere un nome nuovo alla lista dei vincitori, i Big Creamers hanno molte parti intercambiabili che una volta sarebbero stati chiamati doppioni ma che incarnano alla perfezione l’NBA dei giorni nostri dove tutti devono sapere fare tutto e contribuire in ogni categoria.
CREMONA 3 TITANS: Mario invece rappresenta la vecchia guardia che non vuole cedere e si iscrive alla caccia del quarto titolo. Oltre alla consueta conoscenza sconfinata dei giocatori, da settimane studia la nuova piattaforma e la conosce meglio degli stessi programmatori. E come se non bastasse, interrogato al termine del draft, ha dichiarato con tracotante fiducia: “ho preso quelli che volevo!”
DARK SIDE: potrei dire che Stefano si merita il podio per aver finalmente contribuito alla nostra gloriosa lega scrivendo un gustoso articolo di analisi delle tipologie delle scelte, ma la realtà è che dopo la finale persa l’anno scorso i Dark Side sono finalmente usciti dall’oscurità e si ripresentano ai nastri di partenza con una formazione infarcita di sapienti produttori di statistiche.
DEPORTIVO LA CORUNA: per anni Ciccio ha lottato contro l’astinenza dei playoff, poi quando siamo arrivati nella doppia cifra dei nostri campionati anche lui ha infranto la barriera della doppia cifra delle vittorie. Libero dal peso di dover raggiungere la post season ha deciso di puntare grosso su alcune scommesse che se si dovessero avverare potrebbero regalargli il bottino pieno.
TEAM GUARNERI: la squadra di Giuseppe è stata costruita come una vera e propria franchigia NBA di una volta, con ogni giocatore nel proprio ruolo, presi con certosina puntualità al momento giusto, anche i Lakers di Winning Time non avrebbero una sola chance, e questa è l’ennesima dichiarazione d’amore nei confronti del gioco della palla a spicchi, non ci resta che vedere se l’ortodossia possa ancora pagare ai giorni nostri.
READY FOR GO HOME: “l’ennesima brillante stagione regolare, l’ennesimo imbarazzante collasso nei playoff”: no, questa non è la brillante disanima del Commissioner ma quello che tocca sentire a Ferro durante ogni singolo draft, con cipiglio infastidito quest’anno però Francesco rispondeva allo sfortunato interlocutore: “la pietra rimane pietra e tu non vinci nemmeno nella regular season”. Sarà questo nuovo atteggiamento che lo porterà lontano quando le partite pesano di più?
BEOGRAD JUGOSLAVIA: Anche Roberto ogni anno deve sopportare sempre le stesse battute: chi di noi non gli ha chiesto almeno una volta se sceglierà Bird o Magic? Roberto con classe risponde sempre a tutti, anzi si presta allo scherzo e non si lascia scappare Thompson e Paul, ma l’esperienza è insostituibile per costruire una solida regular season, e mentre tutti noi scappavamo dalle ginocchia di Kawhi, lui al terzo giro se l’è sornionamente accalappiato.
G FORCE: ok l’oligopolio, ok l’approccio analitico alla stagione, ok Scoot il playmaker più forte della prossima decade ma niente finora ha spezzato la maledizione del repeat: nessuno è mai riuscito a vincere back to back, sarà forse per la quattordicesima posizione al draft o per un connaturato senso di appagamento; Dario ci prova riunendo l’indimenticata stella di Utah con il Finnisher che ha preso il suo posto, sarà sufficiente il voodoo Jazz?
MILAN HOOKERS: Maffo si è ritrovato tra le mani il Greek Freak clamorosamente precipitato fino alla quinta posizione e lo ha sapientemente affiancato da alcuni dei giovani più promettenti come Anfernee, Walker e Jabari, sono però Zach e James che ci preoccupano: le giunture del primo e il carattere del secondo non lasciano presumere nulla di buono.
NEW YORK KNICKERBOCKER: “ma mi vuoi dire che vuoi ergerti ad imparziale censore della nostra gloriosa lega per pretendere di scrivere con obiettività dei roster e poi penalizzi una squadra solo per colpa di Lebron?” “Si!” Purtroppo quest’anno tocca ad Andrea subire l’annuale tracollo nel ranking che la presenza di Curry e dell’unicorno biancoverde non giustificherebbero in alcun modo.
RASTA SUPERSONICS: Giacomo da un lato è membro della triade che forma l’oligopolio e meriterebbe un posizionamento molto più favorevole, d’altra parte o domina o ramazza nel torbido dei bassifondi della classifica e leggendo i nomi di questa infornata protendo per la seconda ipotesi, o forse arrivati a questo punto del ranking mi faccio solo guidare dal mio rinomato carattere ripiccatorio e non gli perdono lo scippo del mio giocatore preferito dall’emisfero down under.
LAGUNARO MARISCOS: Ale sostiene che non fosse in autopick, non possiamo che apprezzare l’impegno a non mancare il draft nonostante gli impegni, però non potrà non aver percepito gli improperi che venivano vocalizzati ogni volta che sfruttava l’intero tempo a sua disposizione prima di proclamare la propria scelta, però anche basta con questi giudizi dispettosi e allora mi permetto di far notare che i Mariscos arriveranno dove andranno i Suns e quello che hanno fatto vedere l’anno scorso non era particolarmente incoraggiante.
FRANCOFORTE LINCI: non vieni al draft sfruttando la solita trita e ritrita scusa, parti in autopick perché come comunichi fin troppo candidamente dichiari che ti eri dimenticato, parli di non ben precisati inconvenienti tecnici cercando di incolpare la nuova piattaforma quando nessun altro ha palesato il minimo problema, l’unico modo per riscattarti sarebbe un giuramento inscindibile di partecipazione al draft 2024, nel breve invece hai bisogno di una iniezione di chili e centimetri per riequilibrare il roster più leggerino che ci sia.
PIG AND SUSHI: mettersi la maglia di un giocatore e riuscire a prenderlo: Check! Credere che il Chet sia in qualche modo destinato a durare più di una settimana: pura ingiustificata faciloneria! Semplicemente come in questo power ranking, hanno avuto la meglio le emozioni e le simpatie più che la fredda logica dei numeri ed il fantasy basket non è un sonetto infiorettato dai sentimenti ma un trattato di teoria di scienza applicata.
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anybodybutlebron · 2 years
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PER CHI SUONA IL TRILLO DEL GIUDIZIO?
Benvenuti all’undicesima stagione della nostra gloriosa Lega ma soprattutto welcome sull’unica pagina di Tumblr che viene ancora (saltuariamente) aggiornata da quando su questa piattaforma sono stati banditi i contenuti Furry.
Quest’anno ho avuto l’onore e l’onere di sedere di fronte al nostro pluricampione. Da un lato ho potuto ammirare come si districa nel labirinto delle scelte chi ha raggiunto i playoff 9 volte su 9, dall’altro nel momento in cui cliccavo il bottone mi veniva spontaneo alzare sommessamente gli occhi per valutare lo sguardo di rimprovero che mi veniva indirizzato. Il responso però giungeva terribile ancor prima nella forma del trillo del giudizio: se il giocatore scelto era stato rubato dalla lista di Mario, si diffondeva il soave suono generato dall’app di ESPN altrimenti si dipanava il silenzio dello sconforto generato dalla scelta di chi non rientrava tra coloro che meritavano la considerazione del Campione.
1. DARK SIDE: e se per la maggioranza delle squadre il ritmo del trillo del giudizio era alquanto sincopato, per un team solo il suono veniva emesso in modo ritmato, preciso ad ogni giro, la queue di Mario gemeva round dopo round perché veniva derubata di un altro giocatore, e se sottrai i campioni dalle brame del Campione non puoi che essere il favorito.
2. DEPORTIVO LA CORUNA: L’apice però è stato raggiunto nel momento della scelta di AJ Griffin quando non solo non è pervenuto alcuno suono elettronico, ma alto si è elevato il dileggio nei confronti della quinta scelta di Ciccio. Io non so se fra 5 anni tutti noi calzeremo le nuove AJ Griffin come trapela dalla sicumera con cui Ciccio ha difeso la sua decisione ma sono certo che questa sia la migliore squadra mai assemblata da Ciccio e la sua chance migliore per raggiungere il suo primo accesso ai playoff dopo un digiuno di 8 anni.
3. CHEZ CHAMOIS: Avrete notato che il power ranking di quest’anno è diverso dal solito ed allora bando alla scaramanzia e piazziamolo questo Commissioner sul podio, derubato di Sexton ho reagito con la speranza azzurra ed i sogni se non si fanno nella preseason quando si fanno?
4. RASTA SUPERSONICS: Benvenuti sulle montagne russe del campione, sarà l’anno del draft perfetto che non verrà smanacciato e lo porterà al terzo titolo, o sarà l’anno del draft da incubo (che non verrà smanacciato) e lo porterà alla prima scelta 2023? Lillard-Curry-George iniziano in salute e non me la sento di scommettere contro.
5. G FORCE: Dopo due anni di “trionfi” nel torneo di consolazione, il Barone ha venduto l’anima alla Big Pharma che gli ha impiantato nano chips impiantati con la quarta dose collegati direttamente con la testa congelata di David Stern e contemporaneamente hanno nascosto dagli schermi degli altri Butler e Leonard incredibilmente rimasti disponibili alla 28 e 29, per non parlare del quasi MVP CP3 scivolato alla 84.
6. CREMONA BIG CREAMERS: Dalla Pfeizer al Kremlino il passo è corto, il Deep State si è insinuato anche nella nostra Lega e la vodka Raspoutine gentilmente donata al Commissioner tradisce la provenienza delle informazioni di Lore che lo incoraggiano a fidarsi di un pronto rientro di Lamelo e ad un ottimo ambientamento di Gobert nelle praterie del Minnesota.
7. LAGUNARO MARISCOS: La sera del draft ricordava la notte dopo gli esami: Ale giurava di non aver studiato nulla ma la scommessa forte sui Knicks svela una raffinata disanima sul sicuro rimbalzo di New York in zona playoff e chi se non Brunson e Randle saranno gli artefici del ritorno delle parate sul parquet del Madison?
8. TEAM GUARNERI: Giuso viene penalizzato perché la sua assenza al draft live si è fatta sentire: capisco la difficoltà a trasportare tutti i faldoni e gli hard-drive con i database ma per l’anno prossimo ci dobbiamo organizzare. Nella sua war room Giuseppe ha riflettuto sull’ineluttabilità del valore aggiunto dei lunghi e se dovesse riuscire a schierarli tutti insieme sarà difficile fermarlo.
9. READY FOR GO HOME: Ferro non al penultimo posto? Ah beh allora qua siamo all’entropia più sguaiata, ma davanti al possente dispiegamento di muscoli di Sabonis-Ingram-Siakam chi avrebbe il coraggio di contestargli qualcosa? L’unico dubbio lo riponiamo sulla salute mentale della squadra dopo il clamoroso collasso dell’anno scorso, qua però niente di nuovo...
10. NEW YORK KNICKERBOCKER: Andrea potrebbe dover cambiare il nome del suo team per celebrare gli indumenti slavi invece delle brache tipiche della grande mela. La declamata cultura mitteleuropea da un lato è indubbiamente affascinante ma dall’altro potrebbe essere rischioso affidarsi per l’intera stagione alla celeberrima indolenza che potrebbe rivelarsi alquanto inaffidabile.
11. CREMONA 3TITANS: Sui nomi dei giocatori non si discute, sulle loro articolazioni si potrebbero convocare simposi internazionali con i più grandi luminari nel settore dell’ortopedia. Certo ho il dente avvelenato contro la mia prima scelta 2021: Zion fresco dopo un anno di riposo assoluto (e magari anche non pesantemente in sovrappeso) sarebbe uno smacco insostenibile.
12. BEOGRAD JUGOSLAVIA: La prima trade dell’anno potrebbe essere quella del nome della squadra tra Andrea e Roberto, anche se il Dallo ha preferito il quartiere blue-collar di Brooklyn alla più scintillante Manhattan. Un’altra trade su cui dovrebbe lavorare è quella per procurarsi celermente una power forward nel caso che la giovane promessa dei Kings soffrisse di growing pains.
13. MILAN HOOKERS: è stato un grande piacere poter finalmente conoscere dal vivo Maffo e lo ringrazio per la sua partecipazione al draft; la posizione è in parte influenzata dal fatto che Klay Thompson non abbia mai portato bene a Ciccio (che infatti dopo essersene liberato, quest’anno è schizzato ai piani alti) e da alcune scelte un po’ azzardate ma altrettanto abilmente sistemate con le prime mosse sul mercato dei free agent.
14. FRANCOFORTE LINCI: Purtroppo non posso altrettanto ringraziare Daniele per aver partecipato al draft: dopo 8 anni non essersi mai palesato di persona è un’offesa di lesa maestà nei confronti del Commissioner difficile da lasciar correre. Poi checchè ne dica televideo l’unico di Utah che meriti di essere preso è SIMONEFONTECCHIO. Non contento hai pure scelto Lebron con la prima scelta, e allora dillo pubblicamente che volevi essere piazzato sull’ultimo gradino!
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anybodybutlebron · 3 years
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1. RASTA SUPERSONICS: Nemmeno era quotata la vittoria alla prima settimana, 1 vs 14 chettelodicoafà?, Giacomo vince in scioltezza, si accanisce sullo zio dopo averlo già abbandonato la notte del draft; l’unico rischio? il solito: innamorarsi dei suoi giocatori e portare avanti una relazione senza speranza con dei pesi morti.
2. DARK SIDE: Stefano millanta di non essere contento della sua armata, sottovoce mi permetto di dissentire ma senza farlo notare ai suoi giocatori: mai fare arrabbiare chi è un’artista della palla rubata (che frutta sempre un proficuo +2), non sai mai cos’altro ti possa sfilare di tasca.
3. CREMONA BIG CREAMERS: Lore guadagna 4 posizioni, ma in tutta onestà avevo già ammesso che il piazzamento iniziale era tutto di facciata: PG13 è semplicemente troppo dominante (durante la regular season) per continuare ad affossare questa franchigia.
4. CREMONA 3TITANS: Quarto era, quarto rimane, anche se finora la scaramanzia non è servita; vittoria di giustezza con il minimo sforzo, inutile fustigare eccessivamente la ciurma quando lo scopo è ottenuto, però lo scatto felino sui 51 di Cole Anthony ha dimostrato che la zampata del campione è sempre pronta a colpire.
5. LAGUNARO MARISCOS: Miglior punteggio della settimana, uno sforzo corale sinfonico, una compattezza adamantica che si è tramutata in un dominio a rimbalzo semplicemente stratosferico che non può che istigare Curry, come se ce ne fosse bisogno, ad armare la mano per sparare sempre da più lontano.
6. TEAM GUARNERI: Miglior difesa della settimana, anche perché l’intimidazione è di casa: l’impressione è che ogni tiro avversario tentato sia stato rimandato con ferocia in faccia al mittente, e se domini con le stoppate poi è un attimo che Lonzo Ball ti faccia partire il contropiede vincente.
7. FRANCOFORTE LINCI: La causa della sconfitta di Daniele ha un nome ed un cognome: Palle Perse; primo per distacco negli assist, nella parte alta di tutte le altre statistiche, ma menomato pesantemente dalle mani di pietra dei suoi giocatori che si sono letteralmente fatti scivolare la vittoria tra le dita.
8. MILAN HOOKERS: Solo la partenza sottotono di Doncic ha costretto Maffo alla sconfitta di misura. C’è troppo talento in questa squadra per posizionarla fuori dalla zona playoff dopo una singola sconfitta. Holmes al quinto giro ha già avanzato la sua candidatura a steal of the draft.
9. NEW YORK KNICKERBOCKER: Non posso non apprezzare l’attivismo sul mercato di Andrea, già 5 mosse di mercato effettuate ma probabilmente serviranno tutte per controbilanciare il calendario cinico e baro: dopo lo scoring leader della prima settimana lo attende il reuccio del power ranking.
10. READY FOR GO HOME: Ok, il campionato è iniziato così come la scalata al trono della regular season. Ferro incassa la prima vittoria nonostante la partenza sotto quota .500 di Boston (da cui dipendono in larga parte le sorti di questa franchigia) e la sequela degli infortuni che sempre sembra voler accanarsi contro la Dottore: già due OUT dopo nemmeno una settimana intera.
11. DEPORTIVO LA CORUNA: Forse dovremmo sospendere il giudizio su questa squadra fino al ritorno di Klay Thompson, ma mi dispiacerebbe non scrivere il power ranking della franchigia di Ciccio fino al prossimo campionato. Embiid è partito forte-fortissimo, gli altri? Not so much!
12. BEOGRAD JUGOSLAVIA: Ma vogliamo parlare di uno che è partito ancora meglio? Il suo nome è KD ed è un marziano, non lo scopriamo certo oggi, il dubbio non è mai stato il talento e Roberto si sta mangiando le mani per avere sprecato una settimana in cui il fenomeno dei Nets ha giocato 3 partite su 3.
13. G FORCE: Siamo troppo punitivi con Dario? La sua franchigia si merita davvero l’ultimo gradino tra le compagini effettivamente in lotta per il titolo? Forse no, ma abbiamo individuato un vulnus che ci da da pensare: solo 47 liberi tentati, certo è ancora presto ma i giocatori del Barone devono essere più aggressivi e più coinvolti in attacco.
14. CHEZ CHAMOIS: Che dire? È triste sparare su una banda di reietti, certo l’avversario era improbo, e certo l’impegno è stato lodevole, ma tra infortuni e carenza di talento la risalita è imponderabile.
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anybodybutlebron · 3 years
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Cari compagni proprietari, benvenuti all’inizio ufficiale della decima stagione della nostra gloriosa lega! L’orgoglio del Commissioner irretito dalla presenza di tutti e 14 i compagni proprietari al draft ha scalato vette hors categorie.
Come tutti sapete, il campionato inizia questa notte e come confermato dal sondaggione approvato a larga maggioranza, prevede ancora il regolamento basato sull’onore dei proprietari e quindi è ancora possibile sostituire un giocatore solo se infortunato, se avete dubbi o dimenticanze vi invito a leggere le FAQ pubblicate l’anno scorso che sono ancora interamente valide (le trovate scorrendo questo pagina).
A poche ore dalla prima palla a 2 vi propongo il power ranking post draft che si è fatto attendere più di sempre:
1. RASTA SUPERSONICS: Nemmeno l’anno scorso in pieno lockdown Giak aveva rinunciato a draftare con l’anziano zio, ma per la prima volta quest’anno il mojito sorseggiato sotto al chiringuito lo ha attirato più del legame di sangue e, sarà per i fumi dell’alcol o sarà per l’assenza dello sguardo scrutatore del Commissioner, il giovane proprietario ha assembrato la squadra che potrebbe permettergli di raggiungere Mario a quota 3 titoli. Nemmeno questo sarà l’anno in cui CP3 dovrà fare i conti con l’età, Lavine sembra costruito per il fantasy e Minnesota ha semplicemente troppo talento per essere ancora così deludente.
2. DARK SIDE: Ferro l’anno scorso ha dominato la regular season e solo il solito braccino nei playoff gli ha impedito di alzare il primo titolo (nella finalina per il terzo posto ha realizzato un punteggio che avrebbe massacrato il Campione); molti dei giocatori di quella squadra ora vestono la casacca dei Dark Side e sono pronti per ripetersi, ora resta da valutare se Stefano sarà in grado di una più oculata gestione emotiva dei suoi campioni e di installare la cazzimma necessaria quando arriverà la tensione dei playoff.
3. FRANCOFORTE LINCI: Daniele quasi quanto Ferro ha una storia di successo nella regular season che poi tristemente evapora quando il peso delle partite aumenta, ma siamo sicuri che per lui ci sia speranza di redenzione soprattutto grazie al roster che è riuscito a comporre con sagacia. Alcune scelte sono degli intriganti punti interrogativi ma se devo indovinare prima della prima palla a due mi esporrei nel pronunciarle tutte scommesse vincenti, se non altro per non cotraddire Lavar Ball.
4. CREMONA 3TITANS: Certo sarebbe facile pensare che il quarto posto gli sia stato apotropaicamente assegnato per scongiurare il quarto titolo: ma questo equivarrebbe a pensare male e sottintenderebbe che il Commissioner abbia ancora il dente avvelenato dalla sconfitta di 1 punto (ma porca porca porca miseria però!), la dura realtà però è che il posto nei quartieri alti del power ranking non gli viene assegnato solo per lo stellare track record ma soprattutto per la solidità ed il talento dei membri del roster che va dal range di tiro di Young alle mani dotate di ventose di Gobert.
5. NEW YORK KNICKERBOCKER: Un posto nella TOP5 se lo sarebbe meritato anche se avesse scelto Sabonis padre: mai un compagno proprietario aveva dimostrato così tanto attaccamento alla propria franchigia e ringrazio Andrea per aver partecipato nonostante tutto, ma il power ranking è spietato per natura ed i NYK non sarebbero così in alto se non ci fosse anche sostanza e Fox-Middleton-Sabonis (per fortuna figlio…) sono l’emblema della solidità fantabaskettista.
6. MILAN HOOKERS: Non abbiamo avuto modo di vedere la war room di Maffo, lo ricordiamo un anno fa avvolto tra i voluttuosi fumi di un Johnny Walker Blue Label e vogliamo pensarlo ancora così, temiamo invece che quest’anno ci sia stato un calo della qualità dei fumi visto che l’inebriamento ha portato all’inopinato taglio di Doncic poche ore dopo. Mi piace pensare alla gioia di Devin, Jerami e Ricahun quando hanno visto il ritorno nello spogliatoio del Luka prodigo e si sono resi conto che hanno la possibilità di portare a casa una stagione speciale.
7. CREMONA BIG CREAMERS: Il Commissioner ha fatto il draft con il giubbbbbotto dei Grizzlies addosso per cui non può non apprezzare la scelta di Ja Morant, Julius Randle è stata la sorpresa del fantasy basket 2021, Anthony Edwards dopo un inizio zoppicante a fine stagione era devastante, Tyler Herro nella bolla del 2020 era un all star, Graham non deve più dividere la gestione della palla come a Charlotte; e allora perché solo settimo? Semplice: Playoff P è tutto tranne che un vincente e per aggiudicarsi la nostra lega bisogna essere dominanti quando la palla scotta.
8. LAGUNARO MARISCOS: Ale nella notte del draft ha deciso di fidarsi di un brain trust formato da americani (bene) esperti di arte (male), la meccanica di tiro di Steph Curry è di sicuro un capolavoro ma la contemporanea presenza in spogliatoio di Lebron e Kyrie non può che creare un ambiente tossico in grado di inquinare anche l’opera d’arte più bella. L’atletismo di Wood e la forza bruta di Whiteside li rendono perfetti come modelli per una statua rappresentate eroi spartani, speriamo senza il tallone d’Achille del Gallo.
9. TEAM GUARNERI: Sono ormai trascorsi 9 anni dalla prima ed unica vittoria del Team Guarneri: ai tempi già si parlava di Dinasty, e si sprecavano i “not one, not two, not three” di lebroniana memoria, ma la realtà dice che la targhetta sulla coppa con il nome di Giuseppe è quella che ogni anno richiede più argentil per tornare a splendere sotto i cumuli di polvere. È questo l’anno del ritorno ai fasti? È dura scommettere contro il Greco ma è anche dura prevedere quante partite durerà Davis.
10. DEPORTIVO LA CORUNA: Un giorno Ciccio ci dovrà spiegare il perché del suo amore malato per Klay Thompson, che mai è stato ricambiato, ed ogni anno non provoca altro che delusioni insanabili e soprattutto gli impedisce di giungere ai playoff. Temiamo che anche quest’anno le ginocchia di Klay lo tradiranno ma sospettiamo che invece possa essere l’unicorno Porzingis a portarlo in groppa fino alla terra promessa.
11. BEOGRAD JUGOSLAVIA: Immaginiamo le scorpacciate di basket NBA nel cuore della notte con cui Roberto potrà abbuffarsi tra una poppata e l’altra, mi permetto di suggerirgli di non far mai vedere un tiro libero di Ben Simmons a Paolo per non farlo piombare in una crisi di pianto. Non cambio idea sul fatto che se Lillard non giocasse a Portland ora tutti noi avremmo le sue scarpe, però sono anche certo che KD ne giocherà una oggi e l’altra chissà…
12. G FORCE: Allora Jokic vale per uno-due-tre giocatori, l’anno scorso era semplicemente illegale, e se lo accoppiamo con Ayton abbiamo il tonnellaggio di un piccolo sottomarino, però non funziona come la macchina degli elefanti e se loro due sono seduti davanti non ce ne stanno altri seduti dietro, o meglio non sembra ci sia nessun altro che meriti di salire a bordo.
13. READY FOR GO HOME: quattro volte vincitore della regular season, 8 playoff raggiunti su 9, e ogni singola volta se non è ultimo allora è penultimo, sarebbe ora di guardare le squadre con occhi diversi? Mai! Questi power ranking si occupano di chi alzerà la coppa e allora in tranquillità prevediamo un’uscita al primo turno, perché Mitchell improvvisamente ne farà 5 a partita invece che 50, Ingram verrà fagocitato dal trionfale ritorno di Zion e Jaylen Brown ruberà la scena a Tatum…
14. CHEZ CHAMOIS: Ce ne fosse uno sano magari non sarei così depresso, ma qui nessuno passerebbe la visita sportiva del CSI, gli unici punti che vedremo saranno quelli delle cicatrici post operatorie.
In bocca al lupo a tutti e ricordate le formazioni entro l’ 1.30 di stanotte!
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anybodybutlebron · 3 years
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Cari compagni proprietari,
benvenuti alla DECIMA stagione della nostra gloriosa Lega, ancora mi ricordo quando eravamo una lega alta così che portava i calzoni corti ed ora ormai saltiamo i fossi per lunga. Giusto per mettere le cose in prospettiva, quando abbiamo fatto il draft del campionato dominato da Giuseppe, il Presidente del Consiglio era Romano Prodi!
Inizio con il dare il benvenuto a Paolo Maria Dall’Olmo, è una lietissima aggiunta al nostro consesso e di sicuro aiuterà il suo papà a seguire le statistiche dei suoi campioni nel pieno della notte.
È ridicolo parlare di ritorno alla normalità quando si parla di fantabasket: saranno ripristinati alcuni principi cardine che l’anno scorso furuno stravolti.
Prima di tutto ritorniamo alle formazioni settimanali, per cui non sarà più possibile cambiare il giocatore indisponibile, le formazioni saranno bloccate in ciascun ruolo all’inizio della prima partita della settimana del titolare in quella posizione (regola 2020 per intenderci). La soluzione dell’anno scorso era orrenda ma necessaria, sono contento di poterla eliminare.
Ritorna lo storico sistema del waiver order, come richiesto da Mario e confermato dal sondaggione: nessun reset settimanale.
Restano i roster da 12 giocatori, ritorna il limite dei panchinari a 3.
Il sistema dei punteggi è sostanzialmente quello dell’anno scorso, molto meno complicato rispetto ai primi anni; per fronteggiare l’esplosione del tiro dall’arco dei 7,25 rispetto all’NBA di 10 anni fa, abbiamo eliminato il bonus per il tiro da 3 punti.
Per qualsiasi altro chiarimento sono chiaramente a disposizione anche se dopo 10 anni se qualcosa ancora non vi dovesse essere chiara…
Non credo sia il nostro caso, ma se qualcuno avesse deciso di non prender parte alla nuova stagione, lo invito a farsi avanti adesso e non più avanti, altrimenti ognuno si assume implicitamente la responsabilità di impegnarsi dignitosamente per l’intera stagione che sta per prender vita.
Il DRAFT di quest’anno è provvisoriamente fissato per mercoledì 13 ottobre alle 21.15, se la data non dovesse andare bene a qualcuno, questo è il momento per farlo notare: non vorrei nessuno in autopick (doppia negazione rafforzativa).
L’ordine del draft è quello indicato sul sito, con l’unica eccezione riguardante il Barone, che in quanto vincitore dei playout ha il diritto di scegliere la sua posizione; anzi colgo l’occasione per invitarlo a comunicare pubblicamente la sua decisione il prima possibile e comunque non oltre il 3 di ottobre.
Nel rinnovare i complimenti al nostro Campione in carica che tanto per cambiare è ancora una volta Mario, che sostanzialmente è la Merkel della nostra gloriosa Lega, ne approfitto per pubblicare alcune statistiche che meglio di tante chiacchiere raccontano bene il nostro passato.
Un caro abbraccio a tutti.
Der Kommissar
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anybodybutlebron · 3 years
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Regole per la gestione delle sostituzioni.
Posso cambiare un giocatore se:
1. Di fianco al nome ha la scritta O oppure DTD o qualsiasi altra denominazione scritta in rosso
o
2. La partita della sua squadra è stata rimandata
FAQ
(Definizione: giocatore che posso cambiare = giocatore che rientra in almeno una delle due situazioni sopra descritte)
Posso sostituire un giocatore che non ha più partite in programma quella settimana?
NO
Posso sostituire un giocatore che posso cambiare con un giocatore che ha un numero maggiore di partite da disputare?
SI
Vengo penalizzato o infrango il regolamento se il giocatore regolarmente sostituito alla fine gioca?
NO
Posso cambiare i ruoli degli altri giocatori al fine di sostituire un giocatore che posso cambiare con un altro giocatore in un altro ruolo?
SI, a patto che l’unico giocatore che esce dai titolari sia un giocatore che posso cambiare
Posso sostituire un giocatore che posso cambiare con un free agent?
SI
Ho tagliato un giocatore che NON potevo cambiare, posso riempire il suo ruolo con un altro giocatore?
NO
Sono SICURO che la partita del mio giocatore sia stata rimandata, ma di fianco al nome della squadra avversaria non appare la scritta PPD, posso sostituire il giocatore?
SI, ma devo essere CERTO della cancellazione della partita
Ho sostituito un giocatore che potevo cambiare ma il giorno dopo vorrei rimetterlo in campo, posso?
NO, a meno che il giocatore precedentemente sostituito non entri in sostituzione di un giocatore che posso cambiare
Ho sostituito un giocatore che potevo cambiare, nei giorni successivi il giocatore sostituito è tornato disponibile, DEVO rimetterlo in campo?
NO
L’app di ESPN, mi permette di fare un cambio ma il mio giocatore non rientra nelle due situazioni che mi permettono di cambiarlo, posso sostituirlo?
NO
Mi sono accorto di aver infranto il regolamento nelle settimane precedenti, mi devo autodenunciare e sarò penalizzato?
NO
Ho appena realizzato che nelle settimane precedenti il mio avversario ha infranto il regolamento, posso essere risarcito?
NO
Nelle settimane successive alla pubblicazione di questi chiarimenti io o il mio avversario infrangiamo il regolamento, dobbiamo fare qualcosa?
SI, informate immediatamente il Commissioner che cercherà di porre rimedio
Le regole che ho appena letto sono state cambiate a tradimento dal Commissioner durante il corso della stagione?
NO, le regole sono sempre le stesse dall’inizio del campionato (tranne che durante la prima settimana in cui non si potevano cambiare i DTD)
Trovo questo regolamento eccessivamente approssimativo, l’anno prossimo torneremo alle regole a noi care? 
SPERO PROPRIO DI SI!
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anybodybutlebron · 3 years
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Cari Compagni proprietari, avevo in programma un video psichedelico con tanto di pentolacce esplosive che rivelavano le varie posizioni nel power ranking post draft, ma con le restrizioni attuali mi hanno bloccato il carico di raudi e miniciccioli per cui vi dovrete accontentare di una classifica vecchio stampo.
Vi ringrazio tutti quanti per aver partecipato al draft, io probabilmente avrei una squadra migliore se avessi lasciato operare l’autopick, ma almeno mi sono risparmiato di guardare quel trainwreck che è la Cremonese.
1. CREMONA 3TITANS: Mario ricomincia da dove ha lasciato, l’anno scorso siamo riusciti a strappargli il titolo con un voto antidemocratico, ma con la corazzata che ha assemblato (assembrato?) quest’anno ci vorrà una rivoluzione vera e propria con tanto di scontri di piazza per impedirgli di vincere per la terza volta.
2. LAGUNARO MARISCOS: Voci di corridoio parlavano di un sacro giuramento fatto da Ale che non avrebbe mai e poi mai preso Anthony Davis, ed ecco che avuta l’occasione ha subito chiamato il compagno di merende di Lebron. Ci aspetta un remake della finale con coitus interruptus del 2020?
3. DARK SIDE: Per la prima volta ogni epoca questi power ranking sono un’opera a quattro mani scritta con la collaborazione del nostro campione orobico. Giacomo non è convinto della gioventù del roster ed ha paura che l’assenza di una figura ieratica nello spogliatoio possa compromettere la chimica della squadra (Jokic non spurga certo propensione al sacrificio). Il Commissioner invece è ammaliato dall’esplosività dei polpacci dei giovani virgulti di cui si occuperà con cura certosina il nostro dottore.
4. RASTA SUPERSONICS: Giacomo non pecca di umiltà e si posiziona nei quartieri alti (a fatica l’ho convinto che era poco “smart” piazzarsi di autorità sul podio). Il Barba gli è stato strappato sotto gli occhi, ma si è ripreso con sagacia abbandonando la strategia degli isolamenti e andando all-in sul roster più muscoloso della Lega. Meglio non fare a botte con i Supersonics!
5. BEOGRAD JUGOSLAVIA: L’unico dubbio qua è se Trae Young abbia finalmente imparato a cospargersi le mani di Vinavil o sarà ancora la turnover machine dell’anno scorso. Il -2 a palla persa potrebbe far naufragare la compagine del Dallo, ma se gli errori della star di Atlanta sono solo imputabili alla gioventù e soprattutto se Beal non si farà rubare la scena da Westbrook ecco che potremmo avere il backcourt più dominante della Lega.
6. FRANCOFORTE LINCI: Daniele ieri c’era e Gasta no... Se stessimo parlando di un altro proprietario l’avrei piazzato sul fondo del power ranking per eccesso di dubbi sulla salute delle sue stelle, ma se qui c’è qualcuno che può avere delle notizie da insider sugli infortuni è proprio Daniele. KD, Wall e Oladipo sono tre prime scelte ma con un fascicolo sanitario più spesso di un DPCM.
7. MILAN HOOKERS: Maffo ha cambiato il nome della squadra e ha ribaltato la posizione di scelta nel draft, ha già dimostrato di essere competitivo, chissà se questi accorgimenti possano fargli fare il salto di qualità. Certo c’è un po’ di affollamento in mezzo all’area ma come dice l’adagio “You can’t teach height” e se Murray è ancora in forma playoff ci penserà lui a fare tutti i danni necessari da fuori l’arco dei 3 punti.
8. DEPORTIVO LACORUNA: Doncic è il favorito hands-down per il titolo di MVP, Donovan Mitchell ha già sfangato il COVID e ha dimostrato di non avere limiti al suo range di tiro, Embiid prima o poi metterà la testa a posto e Schroder si occuperà di portare palla ai Lakers mentre Lebron e Rondo sorseggiano tequila sulla panchina giallo-viola.
9. TEAM GUARNERI: Disclaimer: la squadra del Giuso (anche solo perché mai dubitare del Giuso) io l’avrei messa sul podio, ma per l’acredine che c’è sulla via Giak-Giuso sono stato costretto a posizionarla ai margini della top10. Ibaka festeggia i 50 anni, Aldridge i 45, Gordon non vinceva le gara delle schiacciate negli anni ‘90, però è giusto celebrare i nostri anziani, sono la nostra meglio società, custodiscono la memoria delle tradizioni ed é corretto ritenerli ancora parte attiva del tessuto produttivo.
10. CREMONA BIG CREAMERS: Lore ha dovuto scegliere per ultimo senza aver vinto la stagione precedente, c’è da chiedersi cosa abbia fatto di male? Butler, LaVine e Westbrook (anche senza le triple doppie) non hanno eguali ma qualche dubbio sorge sotto al canestro soprattuto se la ex star di Bowling Green (scusate il mio background del Midwest) non ripete la stagione sorprendente dell’anno passato.
11. READY FOR GO HOME: Per la prima volta da anni non mettiamo il novello Uomo nell’Alto Castello sul penultimo gradino anche solo per la stima di aver ricreato la coppia di guardie della Toronto che non vinceva nulla: apprezziamo la testardaggine di voler dimostrare che il passato si è sbagliato con la creazione di un futuro distopico. Certo scaricare gli aggiornamenti a draft iniziato non è mai consigliato ma i sistemi si sono ripresi giusto in tempo per poter accaparrare il feticcio PJ Washington.
12. NEW YORK KNICKERBOCKER: Harden l’anno scorso poteva tenere in piedi una franchigia da solo, ma i chili di troppo e l’atmosfera insalubre in casa Rockets non sono il preludio ideale per un encore. Gobert è una macchina da fantapunti ma a noi piace misurare anche il quoziente intelletivo e qui siamo fortemente carenti. E lasciatemi concludere con una nota personale: onestamente a me viene da ridere ogni volta che Fultz prova a fare quella cosa che lui chiama tiro.
13. G FORCE: E se invece tutta la mia infanzia fosse basata su una menzogna e chi esiste davvero fosse Daniele e Dario non fosse altre che un fittizio alter-ego? (D-D nessuno ci vede un false flag? Forse a causa del 5g Daniele può apparire in forma virtuale e Dario in quella fisica? Troppe coincidenze sospette). Qua la presenza in squadra di Lebron determina il posizionamento e l’accoppiata con PG13 non può che moltiplicare il coefficiente antipatia!
14. CHEZ CHAMOIS: Devo ammettere che la mia prestazione da attore protagonista, attore non protagonista, regista, produttore, tecnico delle luci e soprattutto montatore nel video della Lottery ha monopolizzato l’insieme delle mie energie; stanco ed impreparato ho ammassato un insieme di giocatori sconosciuti anche ai loro genitori, ma essendo l’unico che ha il completo possesso intellettuale del complesso delle nuove regole sono convinto troverò spazio tra i numerosi loopholes per una rapida ascesa.
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anybodybutlebron · 5 years
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Analisi della Lega (A. Rossi)
Quanto incide il mercato nei successi dei fanta-proprietari? Cambiare tanto è sinonimo di successo? Abbiamo preso in considerazione i dati a disposizione da quando la Lega si è assestata a 12 proprietari, quindi dal 2015 al 2019. Di queste cinque stagioni non è disponibile il numero di movimenti di mercato di ciascuna franchigia del campionato 2017/18. Attraverso il prezioso intervento del Commissioner abbiamo provato a recuperarli facendo richiesta alla piattaforma che ci ospita. Richiesta che purtroppo non è andata a buon fine.
Si è cercata una possibile correlazione tra classifica finale e numero di movimenti di mercato. Per stabilire il punteggio conquistato da ogni proprietario al termine di ogni stagione abbiamo preso in prestito la classifica finale di un gran premio di Formula 1, che assegna dal primo al decimo posto i seguenti punteggi: 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2, 1.
AL COMANDO ED IN CODA: SEMPRE GLI STESSI – Dalla tabella costruita si evince come G Force sia la franchigia che ha ottenuto il maggior numero di punti, 81 totali, ad una media di 16.2 a stagione. Ciò significa che Dario, due titoli (2015, 2018), un terzo ed un quarto posto, mediamente arriva sul podio dal 2015. Al secondo posto troviamo i 3Titans con 67 punti (13.4 di media). Agli ultimi due posti Deportivo La Coruna e Lagunaro Mariscos con, rispettivamente, 6 e 15 punti (1.2 e 3 di media).
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anybodybutlebron · 5 years
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Per coerenza con i dati a disposizione, non è stata conteggiata la stagione 2017/2018, di cui mancano i dati, per ciascun proprietario, dei movimenti di mercato. Le prime due posizioni, in questo scenario, sono invertite. 3Titans in prima posizione con 57 punti (14.3 di media), G Force al secondo con 56 punti (14 di media). All’ultimo posto sempre Deportivo La Coruna e Lagunaro Mariscos con 5 e 11 punti (1.3 e 2.8 di media.
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anybodybutlebron · 5 years
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COSA DICE IL MERCATO? - Prendiamo ora in considerazione il numero di movimenti eseguiti dai proprietari nelle quattro annate utilizzate come campione dei dati. Il proprietario che ha effettuato il maggior numero di operazioni di mercato è Mario: sono 163 in quattro anni, ad una media di 40.8 l’anno e 1.5 la settimana. Al secondo posto troviamo Giorgio con 157 movimenti totali, 39.3 l’anno, 1.4 la settimana. Al terzo posto ritroviamo Dario, 107 movimenti totali, 26.8 l’anno, 1 la settimana.
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anybodybutlebron · 5 years
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In tutte e quattro le stagioni i 3Titans non sono mai scesi sotto i 30 movimenti. Lo stesso discorso vale per i Chez Chamois. I G Force solo una volta sono scesi sotto i 28.
CAMBIARE FA BENE? – Curioso notare come nei primi sei della classifica dei punti totali, ci siano quattro delle prime sei franchigie per numero di movimenti di mercato: 3Titans, G Force, Francoforte Linci e Beograd Jugoslavia. Esiste una correlazione tra numero di movimenti e successo finale? Il campione di dati probabilmente non è abbastanza significativo o comunque suggerisce cautela, ma oggi i dati ci suggeriscono anche che cambiare tanto e bene possa essere un vantaggio competitivo. È una tesi solida, supportata da dati oggettivi. Chi riesce a cogliere le occasioni, chi segue da insider infortuni, trend e statistiche, ha più probabilità di salire sul podio rispetto a chi segue in maniera meno interessata l’evolversi della stagione reale e quindi quella della nostra Lega.
Sotto è riportata una tabella nella quale sono inseriti due dati. Punti indica la posizione della classifica alla voce punti totali (dei 4 anni): Mario è numero 1 per punti totali, Fabrizio 12. Moves indica la posizione nel numero totale dei movimenti di mercato (dei 4 anni): Mario è numero 1 per maggior numero di movimenti totali, Giacomo numero 12 per minor numero di movimenti. È interessante notare come per 9 proprietari su 12 i due dati sono divisi al massimo da 2 unità. Per 3 proprietari addirittura il dato coincide.
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anybodybutlebron · 5 years
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CHI CAMBIA BENE E CHI MENO - Ma esistono anche eccezioni che non confermano la regola. Nei due titoli vinti nel 2017 e 2019, Giacomo ha utilizzato, rispettivamente, 10 e 13 movimenti di giocatori. Cosa significa? Il più giovane proprietario della nostra Lega, per ben due volte, ci ha dimostrato come un draft fatto bene e pochi cambi, ma oculati, possano comunque essere il segreto del successo. Giacomo in queste due stagioni non ha mai cambiato le prime 4 scelte. Nel 2017 è arrivato alla fine con 7 delle 11 scelte del draft (numero 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8). Nel 2019 solo con le prime 5: significa che in 13 movimenti per 6 posizioni è riuscito a condensare le migliori pescate, in assoluto, a stagione in corso.
Chi ha cambiato di più (e peggio) in rapporto ai pochi punti conquistati sono i Lagunaro Mariscos: 86 movimenti, 21.5 a stagione, 0.8 a settimana, sono valsi solamente 11 miseri punti. La proprietà ha cambiato tanto e male, spesso probabilmente con foga e tanto per cambiare, senza realmente entrare nelle pieghe di calendario, trend e notizie vere o presunte del mercato reale.
Curioso notare come 4 dei 6 proprietari che hanno effettuato meno operazioni di mercato (Deportivo La Coruna, NY Knickerbockers, Team Guarneri e Ready for go home) siano anche 4 dei 6 con i punteggi totali più bassi.
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anybodybutlebron · 5 years
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Le prime tre posizioni del power ranking sono cristallizzate, come purtroppo le ultime due...  Segnalo come in tutte le partite della settimana scorsa chi era più in alto nel power ranking abbia battuto chi era più in basso.  Ricordo che i posti per i playoff sono 8 ed al momento con il 50% di vittorie si arriva comunque alla terra promessa.
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anybodybutlebron · 5 years
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Complimenti a Maffo per la prima vittoria assoluta!
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anybodybutlebron · 5 years
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1. TEAM GUARNERI: Giuso gestisce le forze contro un avversario di rango inferiore e comunque domina di 200 punti, la stagione é lunga e se vuoi vincere non devi sprecare le energie.
2. LAGUNARO MARISCOS: Ale porta a casa la prima trade dell’anno, e riempie il cuore del Commissioner di gioia. Con l’arrivo di Russell, Alessandro diventa ancora più California dipendente.
3. READY FOR GO HOME: Sarebbe il caso di valutare il cambio di nome, capisco la scaramanzia ma una squadra imbattuta si merita una sintassi inglese di alto livello.
4. G FORCE: Gasta ha pescato l’MVP del campionato con la nona presa, non chiamatela fortuna: studio, impegno, dedizione! La squadra non é sexy ma le statistiche sono il viagra migliore.
5. BEOGRAD JUGOSLAVIA: Dallo ne perde una ma si avvicina il ritorno di PG13 e questo vale molto più di una vittoria, purtroppo la sospensione di KAT ha rimarcato ulteriormente la dipendenza della squadra dal centro di Minnesota
6. FRANCOFORTE LINCI: Continua la stagione in altalena di Daniele, non erano da podio ma i playoff sono garantiti, Beal ha aggiustato la mira ma Collins é stato beccato ad aggiustarsi il sangue.
7. CREMONA 3TITANS: Jokic é la grande delusione di questo inizio di campionato e non può incolpare nessun infortunio per questo inizio in sordina, la caviglia invece ha fermato Young e costretto i 3Titans alla prima sconfitta.
8. DARK SIDE: La prima vittoria dell’anno ancora latita, ma contro Dario si sapeva che non c’era trippa per gatti, purtroppo dietro a Westbrook e Doncic si estende il deserto texano con nessuno in vista.
9. CREMONA BIG CREAMERS: Una vittoria é una vittoria, però non passare quota 600 deve comunque essere motivo di riflessione, Lillard é chiamato ad uno sforzo superiore per coinvolgere maggiormente i compagni.
10. NEW YORK KNICKERBOCKER: La prima vittoria dell’anno merita una promozione, soprattutto considerando che Andrea perde nell’80% dei casi quando incontra Giak, però non siamo ancora convinti che Sabonis sia un affidabile numero 2.
11. NORTH LONDON BULLS: Zion é sulla vita del rientro ma é soprattutto la presenza di Giacomo sulla strada che deve far sbocciare l’ottimismo in casa North London. Maffo non può lasciarsi scappare l’occasione perchè la settimana dopo l’aspetta al varco Giuseppe.
12. DEPORTIVO LA CORUNA: Ciccio si lamenta del regolamento cinico e di un calendario baro. La settimana scorsa ha perso nonostante il quarto punteggio, questa settimana ha sfiorato la vittoria nonostante il deficit di partenti, la prima vittoria non può essere lontana considerando che con Mario il record é in perfetta parità.
13. RASTA SUPERSONICS: Per la seconda settimana consecutiva Giak realizza il peggior punteggio della settimana e non può che incolpare se stesso. Ora avrà come scusa anche la lentezza della rete isolana e la profondità degli occhi delle sarde.
14. CHEZ CHAMOIS: Uno a settimana, i giocatori del Commissioner cadono come foglie e l’autunno e lungi dal terminare, quando arriverà l’inverno il roster sarà infestato da sconosciuti e rimpiazzi di quart’ordine.
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anybodybutlebron · 5 years
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HC. TEAM GUARNERI: Come le vette più alte del Tour de France, Giuseppe è Hors Categorie! Cosa volete obiettare quando superi quota 700 in una settimana di 6 giorni e nessun altro si avvicina ai 600? La storia è piena di wonnabe champions che alzano troppo presto le mani dal manubrio per celebrare, ma al momento Giuseppe è un uomo solo al comando.
2. CREMONA 3TITANS: Le sole 2 partite di Denver potevano essere motivo di grattacapi per Mario, ma l’accoppiata dentro-fuori Vanvleet-Whiteside hanno più che compensato lo scarso minutaggio di Jokic. Serviranno tutte e 4 le partite dei Nuggets contro la sorpresa di inizio campionato Ready for go Home.
3. LAGUNARO MARISCOS: Ale aveva già iniziato a piangere miseria, alla fine con il quinto punteggio della settimana vince in surplace senza dover chiamare in causa il QLOW. Le torri losangeline si ergono maestose fino a quando Lebron non corroderà le fondamenta di Anthony Davis.
4. BEOGRAD JUGOSLAVIA: L’avvocato giustifica la sua posizione altolocata con una vittoria perentoria sul proprietario rookie, ma si dimostra eccessivamente dipendente da KAT: certo è la prima settimana, la stagione è lunga, ma la storia ci insegna che l’unione fa la forza mentre l’uomo forte nella torre di alabastro tende a fiaccare la chimica della squadra.
5. READY FOR GO HOME: In molti hanno sempre ritenuto Ferro il nostro Moratti che si incistava a voler far giocare Recoba nonostante tutti i collaboratori lo invitassero a mutare idea, ora nella sfida contro il suo antico grillo parlante il Dottore si è dimostrato più saggio del previsto ed ha scaltramente vinto la battaglia all’ultimo assalto grazie a san Jarrett Allen che con la sua aureola afro ha evitato la sconfitta sulla sirena.
6. DARK SIDE: Terzo punteggio della settimana e sconfitta: Stefano ha fatto subito conoscenza del QLOW nella sua versione più terribile e soprattutto non ha potuto vendicare gli anni di frustrazioni quando agiva nell’ombra del collega, sempre accusato nelle sconfitte e mai apprezzato nei trionfi. Con 140 punti Doncic è il terzo miglior giocatore della settimana e giustifica ampiamente la chiamata al primo giro.
7. G FORCE: Lo scontro in famiglia fra le due formazioni di Dario si è risolto a vantaggio dei più titolati G Force, ma sono stati i 77 punti della prima notte di Drummond e l’incapacità di Butler di tenere serrata la bottega dei pantaloni a determinare l’esito della disfida più che l’effettivo valore della compagine baronesca, che ci pare davvero molto solida ma anche altrettanto poco sexy.
8. FRANCOFORTE LINCI: Brutta sconfitta con il penultimo punteggio: se Markkkanen è il tuo top player è necessario farsi un esame di coscienza. Certo non li avevamo messi al secondo posto grazie a Larry Nance Jr ma per le killer Bs che però nella prima settimana non sono state capaci di pungere: Beal è partito con percentuali inquietanti e Butler non ha nemmeno iniziato per colpa del temutissimo paternity leave, unica fonte di sollievo: per almeno 9 mesi dovrebbe essere a posto (ma non si sa mai…)
9. DEPORTIVO LA CORUNA: Ciccio deve vendicare la passata stagione terminata con il record peggiore di sempre di 2 vinte e 13 perse e zittire le pesanti critiche al suo draft: la prima giornata ha dimostrato che, nonostante la sconfitta, il valore della squadra sia stato fino ad ora nettamente sottovalutato, i suoi campioni sono pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo, e Porzingis potrebbe già consegnargli la prima vittoria della stagione spadroneggiando contro la difesa lillipuziana di Lorenzo.
10. CREMONA BIGCREAMERS: Lore si allontana nuovamente da Mario negli scontri diretti ed ora insegue per 4 vittorie a 6. Lillard e SweetLou hanno fatto la loro parte ma i centimetri sottocanestro sono svaniti nel nulla, serve una immediata iniezione di muscoli altrimenti le ambizioni della stagione saranno schiacciate sotto la montagna di chilogrammi degli avversari.
11. NORTH LONDON BULLS: Perdere la propria prima scelta per 6 settimane farebbe retrocedere chiunque nel power ranking, se a questo aggiungiamo la sconfitta di 119 punti, ora capiamo perché i Bulls londinesi declinano di ben 2 posizioni. La stagione inaugurale non è mai stata facile per nessuno: durante l’ultima grande espansione del 2015 i proprietari delle franchigie rookie vinsero solo alla terza (Ciccio) ed alla quinta (Daniele), ma come previsto nel precedente Power Ranking siamo certi che presto arriverà il momento del riscatto.
12. NEW YORK KNICKERBOCKER: Andrea sembrava fiducioso di battere Ale: dominava gli scontri diretti con 9 vittorie a fronte di 2 sole sconfitte, e la domenica sera nonostante lo aspettasse una gara ad inseguimento partiva con i favori del pronostico grazie al vantaggio nel numero dei partenti, poi però in campo si è presentato il D’Angelo Russell in versione californiana molto più simile a quello gialloviola che all’allstar dei Nets che con un poderoso -19 ha regalato la vittoria ai Mariscos.
13. CHEZ CHAMOIS: Solo la vittoria impedisce ai caMosci di sprofondare all’ultimo posto. La sospensione di Ayton genera una voragine in centro all’area, e Golden State è talmente scarsa che nemmeno Steph Curry può redimerla. A questo aggiungiamo l’arrivo in città della corazzata di Giuseppe che si farà beffe della scompagine del Commissioner.
14. RASTA SUPERSONICS: In molti mi hanno accusato di essere stato eccessivamente severo nel giudicare il draft del nostro campione in carica, il Commissioner però non è capace di draftare una squadra decente ma di storia della nostra gloriosa Lega ne mastica parecchia e ben si ricorda che l’anno del primo trionfo di Giak fu seguito da una mefitica stagione da sole 3 vittorie (tante quante ne aveva racimolate nella sola postseason precedente).
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anybodybutlebron · 5 years
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