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Metteresti una foto intima?

Tipo mentre piango?

ora ho stampata nella testa questa immagine di noi: fuori dal posto in cui abbiamo bevuto decisamente troppi spritz, camminiamo, ci fermiamo a guardare le chiavi appese al muro all'angolo tra piazza della passera e via dello sprone, ridiamo.

sebbene un po' lo avessi desiderato in questi mesi, mi rendo conto ora che non sono abituata a qualcuno che si prende cura di me. Sono felice di queste attenzioni, ma in qualche modo mi sento viziata e non è sempre una sensazione piacevole. Probabilmente a parlare è la parte di me che pensa di non meritare abbastanza queste cose, come è spesso successo nella mia vita, e quella che pensa di doversi sdebitare mostrando un po' più ma che non riesce ancora a farlo. È frustrante, dovrei cercare di contenere questi pensieri e godermi quelle piccole stronzate, come lo spazzolino rosa, le chiamate, le piastrine antizanzare e i mille baci sulla porta.

Esattamente questo.

Il ricordo di oggi si attacca alla tua pelle tanto quanto si attacca alla mia? Perché potrei fare miliardi di docce e non cancellare la morbidezza delle tue mani sulla mia vita e che mi hanno sfiorato il viso, la sensualità avida delle labbra.

a chiederci un bacio, e volerne altri cento

Ogni tanto mi viene voglia di tornare a quando avevo sei anni, ero Lenù per mio papà e seduta sul bidet, lo guardavo farsi la barba.

Faccio gli auguri a mio papà mandandogli una gif stupida di whasapp per nascondere il fatto che solo scrivere "buona festa del papà" mi fa piangere fino all'anno prossimo.

Che fatica!

Domenica mattina, lavatrice e Barbero.