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#trascorrere tempo
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“Cosa c’è
di più SPIETATO
e contraddittorio del tempo?
Esso ti illude,
ti fa creder d’esser… ETERNO
ma trascorre e… FINISCE,
senza possibilità d’appello.”
Il Silente Loquace ©
— @ilsilenteloquaceblog
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mostro-rotto · 1 year
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Spero che tu capisca quanto significavano per me le nostre chiacchiere, le battute e il tempo trascorso insieme.
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greta1996 · 8 months
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Trascorri un pò di tempo da sola ogni giorno.
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Tra le cose migliori che puoi sentirti dire: "voglio fare questa cosa con te" ,"voglio trascorrere del tempo con te"
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fridagentileschi · 4 months
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Ho trascorso un'ora in banca con mio padre perché doveva fare un bonifico. Non ho saputo trattenermi, perciò gli ho chiesto...
“Papà, perché non attiviamo la tua banca online?"
“Perché mai dovrei farlo?” mi ha chiesto lui...
“Beh, perché così non dovresti trascorrere un'ora qui per cose come i bonifici. E poi potresti anche fare shopping online. Sarebbe tutto semplicissimo!"
Ero al settimo cielo all'idea di aprirgli il mondo della banca online.
Lui mi ha chiesto: “Se lo facessi, non dovrei più uscire di casa?"
“Esatto!” gli ho detto io. Poi gli ho spiegato che ora si può anche far consegnare a domicilio la spesa e che su Amazon si compra qualsiasi cosa.
La sua risposta mi ha lasciato di stucco.
Mi ha detto: “Dal momento in cui sono entrato in banca oggi, ho incontrato quattro miei amici e ho chiacchierato col personale che ormai mi conosce molto bene.
Lo sai che sono solo… questa è la compagnia di cui ho bisogno. Mi piace prepararmi per venire in banca. Di tempo ne ho a sufficienza ed è proprio quel poco di allenamento fisico che mi serve.
Due anni fa quando stavo male, il fruttivendolo dal quale compro la frutta è venuto a trovarmi e si è seduto di fianco al mio letto a piangere.
Quando tua madre è caduta qualche giorno fa mentre faceva la sua passeggiata mattutina, l'ha vista il nostro commerciante di fiducia che ha preso subito l'auto per portarla a casa, dato che sa dove viviamo.
Avrei tutta questa umanità se tutto diventasse online?
Perché dovrei volere che mi venga consegnato tutto e mi costringa ad interagire solamente col mio computer?
A me piace conoscere le persone con cui ho a che fare e non solo i 'venditori'. Così si creano dei legami e dei rapporti.
Amazon queste cose le consegna?”
La tecnologia non è la vita...
Dobbiamo trascorrere il nostro tempo con le persone, non con i dispositivi.
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ambrenoir · 3 months
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Dopo 21 anni di matrimonio, mia moglie mi prese da parte per dirmi qualcosa di importante. Voleva che passassi del tempo con un’altra donna, la portassi al ristorante e poi al cinema. Mia moglie mi disse: “Ti amo, ma so che anche quest’altra donna ti ama, e voglio che tu trascorra del tempo con lei”.
Quest’altra donna era mia madre. Viveva da sola da 19 anni, dopo la morte di mio padre e a causa del mio lavoro e dei miei tre figli, potevo farle visita solo occasionalmente.
Così quella sera stessa ho fatto quello che mia moglie mi aveva chiesto. Ho invitato mia madre al ristorante e poi al cinema.
“Cosa sta succedendo?”, mi chiese la mamma: “Sei sicuro che vada tutto bene?”
“Ho pensato che sarebbe stata una buona idea trascorrere del tempo con te”, ho risposto. “Solo io e te”.
Mia madre, al telefono, restò in silenzio un momento, poi finalmente disse: “Mi piacerebbe davvero tanto”.
Poi il venerdì seguente, dopo il lavoro, sono andato a prenderla a casa. Ero un po’ nervoso, era passato tanto tempo… Si era fatta i capelli e indossava lo stesso vestito del suo ultimo anniversario di matrimonio. Il suo sorriso, raggiante di felicità, la faceva sembrare un piccolo angelo.
“Ho detto alle mie amiche che uscivo con mio figlio stasera e sono rimaste tutte molto colpite”, ha detto entrando in macchina. “Non vedono l’ora che racconti loro della nostra serata!”
Così siamo andati in un ristorante, non troppo elegante, ma abasstanza intimo e confortevole. Mia madre mi ha preso il braccio come se fosse la First Lady. Ci siamo seduti e le ho dovuto leggere il menù, dal momento che i suoi occhi riuscivano a leggere solo i caratteri più grandi. Appena finito di leggere le portate, ho girato gli occhi e ho visto che lei mi guardava con un sorriso carico di nostalgia. “Quando eri piccolo, ero io che dovevo leggerti il menù”, mi ha detto con semplicità. “Allora, è tempo che tu ti riposi un po’ e mi lasci restituire il favore”, ho risposto.
Abbiamo cenato e abbiamo parlato, niente di straordinario, abbiamo solo parlato delle novità nelle nostre rispettive vite. Alla fine, abbiamo parlato così tanto che ci siamo dimenticati del film. Ma in realtà, non ci è dispiaciuto averlo perso. Quando l’ho riaccompagnata a casa, mi ha detto che voleva uscire di nuovo, ma solo se le promettevo che l’avrei lasciata invitare me la prossima volta. Ho accettato.
“Come è andato il tuo appuntamento?”, mi chiese mia moglie quando rientrai a casa. “È andato davvero bene. Ancora meglio di come avrei mai immaginato”.
Non sono però stato in grado di mantenere la mia promessa e farmi invitare al ristorante. Pochi giorni dopo, mia madre è morta a causa di un problema cardiaco. È successo così velocemente che nessuno ha potuto fare niente per lei.
Sono passate alcune settimane e poi ho ricevuto una busta con una copia di un conto di un ristorante, lo stesso ristorante dove avevo portato mia madre. Insieme alla ricevuta, c’era una piccola nota che diceva: “Ho pagato questo conto in anticipo. Non ero sicura se avrei potuto esserci, ma in ogni caso, ho già pagato per due, per te e per tua moglie. Non sai quanto questa serata abbia significato per me. Ti amo, figlio mio”.
Quel giorno ho capito l’importanza di dire “ti amo”, e l’importanza di trascorrere del tempo con la propria famiglia e le persone che ci sono care. Niente, in verità, è più importante di quest’amore ❤️
Autore sconosciuto
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angelap3 · 20 days
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Il leone si innamorò della sirena, ma non poteva farla sua, ne poteva respirare sott'acqua, nè lei poteva uscirne.
Ma il leone l'amava così tanto e pensava:
"I miei polmoni sono più grandi dei suoi e io posso passare più tempo sott'acqua di lei fuori".
E fu così, che si allenò talmente tanto, da trascorrere diversi minuti sott'acqua senza respirare per vederla.
Un giorno, quasi morto, uscì dall'acqua e crollò. Quando aprí gli occhi, lei gli era vicina e non aveva più la coda di pesce.
Era una donna completa e bellissima.
Lui, sorpreso, chiese come aveva fatto e lei rispose: "Sono una donna, sono un essere magico e la tua audacia e volontà hanno dimostrato che eri degno di camminare accanto a me."
Da quel giorno, il leone e la sirena camminarono per sempre sulle sabbie bianche di quella spiaggia.
L'amore e la volontà possono fare tutto ed io, ancora, continuo a credere nella favola.
(Anonimo)
Dal web
Buongiorno a tutti
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3nding · 2 months
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Sfortunatamente negli ultimi tempi la mia salute mi ha  costretto a frequentare alcune delle stesse strutture ove ero solito accompagnare mia madre prima e durante la sua malattia. Non è una bella sensazione trascorrere il tempo nelle stesse sale d'attesa e corridoi coi ricordi che arrivano a sorpresa, ma ancora più triste e spiacevole è a volte sentire i passi di qualcuno in avvicinamento fuori dal mio campo visivo e pensare insensatamente che possa veder apparire mia madre e avere quell'attimo in cui mi illudo davvero possa essere lei rimanendoci poi inutilmente male per alcuni effimeri secondi pur sapendo già dall'inizio che sarebbe impossibile.
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ricorditempestosi · 5 months
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tutto ciò di cui ho bisogno è qualcuno che ami le mie stranezze, che abbia voglia di trascorrere del tempo con me e mi rispetti
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occhietti · 5 months
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Molti si illudono di conoscere le persone, basandosi sulle apparenze.
Pensano così di poterle etichettare e persino giudicare.
Ma si sbagliano, perché nulla è come appare.
Per conoscere le persone bisogna trascorrere con loro molto tempo.
Ridere con loro, commuoversi, piangere, persino litigare.
Andare a casa loro, avere pazienza, ascoltare, leggere nei loro occhi.
Ascoltare la loro anima.
- Agostino Degas
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vividiste · 5 months
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Se trovi un riccio "morto" nei mesi più freddi, non seppellirlo, non buttarlo nel cestino...
Nessuno vuole vedere un animale morto nel proprio cortile o sulla strada, ma può essere un riccio in letargo da novembre a marzo.
Di solito scavano buche per stare al sicuro, ma abbiamo sempre meno vegetazione verde, cespugli o foreste, ed è sempre più difficile trovare un posto sicuro dove passare la notte d'inverno.
Alcuni possono venire nel tuo cortile in cerca di sicurezza e calore per andare in letargo, altri sono così stanchi della ricerca che finiscono per dormire in posti strani come strade o marciapiedi.
🦔Durante il letargo, il battito cardiaco e il lavoro generale del corpo rallentano leggermente per risparmiare energia, che può confondere una persona che il riccio è morto.
In ogni caso, se vedete un riccio fermo, assicuratevi che sia in un posto sicuro e caldo e che possa rimanere per 5 mesi.
🦔 Se trovi un riccio nel tuo cortile o da qualche parte per strada, fai un buco in una scatola di cartone e in un posto asciutto, sicuro e tranquillo così che possa trascorrere i mesi freddi lì.
🦔I ricci sono una specie in via di estinzione, completamente innocua e molto importante nel nostro ecosistema.
Mangiano insetti, lumache, rane, lucertole, serpenti, compresi quelli velenosi.
Distruggono anche i nidi di topi.
Non hanno paura delle api o delle vespe. Il riccio può facilmente distruggere un nido di vespa e mangiare i suoi abitanti senza prestare attenzione ai loro morsi.
. Gli scienziati hanno notato da tempo l'immunità dei ricci ai veleni forti, compresi i morsi di vipera.
Questo fenomeno antidoto è ancora sconosciuto agli scienziati.
,State attenti quando vedete i ricci nei mesi freddi. Aiutare un animale così fragile non costa nulla.
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sara-saragej · 1 year
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Ritaglia spazi di tempo per donare al cuore pace e tranquillità...
Magari da trascorrere in un tramonto da sogno. Sfaccettato con i colori dell' arcobaleno.
- Sara -
(therapy)
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Cut out spaces of time to give peace and tranquility to the heart... Maybe to spend in a dream sunset. Faceted with the colors of the rainbow.
- Sara -
Buonaserata 🍸
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mostro-rotto · 1 year
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Il tempo trascorso ridendo è tempo trascorso con gli dei. - Proverbio giapponese
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gregor-samsung · 7 days
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" Vengo invitato come relatore a un convegno di tre giorni a Torino, un workshop internazionale con decine di partecipanti. Non conosco nessuno di questi colleghi, ma apprezzo la circostanza di un ambiente del tutto nuovo e di gente mai vista. S. è morto da sei mesi. Al ristorante dell’albergo dove si svolge il convegno i posti non sono assegnati e alla prima pausa per il pranzo mi ritrovo a dividere il tavolo con un relatore olandese, un afroamericano di Miami, una canadese, un belga, una brasiliana e un altro italiano, di Roma. L’imbarazzo iniziale dura poco, ci troviamo a discorrere come se ci conoscessimo da mesi, amici di lunga data. La casualità che ci ha riunito allo stesso tavolo si trasforma all’istante in un legame. Finiamo per trascorrere insieme il resto di questi tre giorni. Il convegno, i pranzi, le cene, le serate fuori a bere nei bar della città. Essere sconosciuto fra sconosciuti è rilassante, l’atmosfera di unità che si è venuta a creare fra noi, destinata a durare una finestra di tempo così limitata, ha qualcosa di magico. Ognuno di noi lo riconosce.
L’ultima notte del convegno faccio un sogno eccezionale. Sono in un enorme luna-park e mi aggiro incuriosito fra le diverse attrazioni. Giungo a una giostra composta da una ruota orizzontale alla quale sono agganciate una serie di seggioline a due posti. Decido di salire e ne occupo una da solo. La giostra si mette in moto e dapprima gira piano, poi acquista velocità e comincia a piacermi parecchio. Anzi, mi dico che era tanto che non salivo su un’attrazione del genere e che avevo dimenticato quanto potessero essere divertenti. La velocità del carosello si fa vertiginosa, ormai non riesco neppure a intravedere i volti degli occupanti degli altri seggiolini, è tutto troppo frenetico e confuso, ma questa folle velocità invece di preoccuparmi mi fa ridere fino alle lacrime. Poi il mio seggiolino si stacca dal resto della giostra e comincia a schizzare verso il cielo. Non provo alcuna paura, al contrario ne sono estasiato. Sto volando incontro al cielo, il vento nei capelli, la terra che si allontana sotto di me, sto compiendo un viaggio imprevedibile ed è una sensazione stupenda. Con un’improvvisa intuizione razionale mi rendo conto che sono felice, felice come non ero da mesi. Ed è a quel punto che accade: sento la voce di S. al mio fianco, che nell’orecchio mi sussurra: “Questa felicità è il mio regalo. Buon compleanno”. Mi risveglio all’istante. È la mattina del 18 aprile: me ne ero dimenticato, ma è il mio compleanno.
Questa felicità è il mio regalo. A oggi è il sogno più bello che abbia mai fatto. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 144-145.
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principessa-6 · 1 year
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L'altro giorno una ragazza giovane mi ha chiesto:
"Cosa provi nell'essere vecchia"?
La domanda mi ha sorpreso molto, dato che non mi sono mai ritenuta vecchia. Quando la ragazza ha visto la mia reazione, immediatamente si è dispiaciuta, ma le ho spiegato che era una domanda interessante. E riflettendo, ho pensato che;
invecchiare è un regalo.
A volte mi sorprende la persona che riflette nello specchio, ma non mi preoccupo di lei da molto tempo e non cambierei nulla di quello che ho per qualche ruga in meno ed un ventre piatto.
Non mi rimprovero più perché non mi piace riassettare il letto o perché non mangio alcune "cose". Mi sento finalmente nel mio diritto di essere disordinata, stravagante e trascorrere le mie ore contemplando la natura o navigando sui social.
Inoltre a chi interessa se scelgo di leggere o giocare sul computer fino alle 4 del mattino e poi dormire fino a chi sa che ora. A chi interessa se ballo da sola ascoltando la musica anni 50? A chi interessa se voglio piangere per un amore perduto?
A chi interessa se cammino sulla spiaggia portando a spasso il mio corpo paffuto in bikini sotto lo sguardo da chi più di me se lo può permettere e a chi interessa se mi tuffo fra le le onde lasciandomi cullare.
Ho visto alcuni cari amici andarsene da questo mondo prima di aver goduto della libertà che viene con l'invecchiare.
È vero che attraverso gli anni il mio cuore ha sofferto per la perdita di una persona cara, ma È la sofferenza che ci dà forza e ci fa crescere. Un cuore che non si è rotto è sterile e non saprà mai della felicità di essere imperfetto.
Sono orgogliosa di aver vissuto abbastanza per far ingrigire i miei capelli e aver saputo conservare il sorriso della mia giovinezza. Orbene, per rispondere alla domanda con sincerità, posso dire:
"Mi piace essere vecchia, perché la vecchiaia mi rende più saggia, più libera".
So che non vivrò per sempre, ma mentre sono qui voglio vivere secondo le mie leggi. Quelle del mio cuore! Non voglio lamentarmi per ciò che non è stato né preoccuparmi di quello che sarà, e nel tempo che rimane semplicemente amerò la vita come ho fatto fino ad oggi, il resto lo lascio a Dio... 🤍 💜
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francescosatanassi · 7 months
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CIAO ENRI
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Due sere fa un amico di vecchissima data se n’è andato per sempre. Prima di perderci di vista, siamo stati compagni di classe alle Medie, in quell’età in cui aveva ancora senso l’espressione “amici per la pelle.” E mentre la maggior parte dei ragazzi iniziava a praticare sport e a mettersi alla prova nelle “risse” tra 12enni, io e te esploravamo i fossi raccogliendo rami per dare rifugio agli scoiattoli o ci chiudevamo in casa a inventare storie, facendo brevi filmati in stop-motion con i pupazzi di Jurassic Park e la telecamera di tuo padre. Spesso camminavamo per il quartiere Cava di Forlì, dove vivevi allora, con due bombolette di schiuma di carnevale da spruzzare sui cassonetti, una schiuma ecologica, che non bucava l’ozono, perché a 12 anni già parlavi di animali e ambiente da rispettare. Oppure andavamo ai giardini a cercare un leggendario giornalino porno che, si diceva, qualcuno aveva nascosto dentro a un tubo. A volte immaginavamo di viaggiare per il mondo grazie a quello strano marchingegno che spesso portavi agganciato alla cintura, pieno di fili e strani pulsanti. Mi dicevi che serviva per controllare il battito del tuo cuore, perché aveva un problema che non potevi risolvere. C’era anche chi ti prendeva in giro per questo, me lo ricordo bene, ma tu ci ridevi sopra quasi sempre. Riuscire a sconfiggere un bullo con le parole e l’ironia, senza neanche toccarlo, era una cosa che riuscivamo a fare in pochi. Nel tempo abbiamo smesso di vederci e di sentirci, incrociandoci raramente quando scendevi dai monti per entrare in città, luogo per te alieno, ma è stato bello, a quell’età, trascorrere i pomeriggi assieme. Ciao Enri!
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