Tumgik
#personalità libera
haiku--di--aliantis · 4 months
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A volte un bacio può essere torrido, intimo, osceno. Ti voglio tutta. Dalla testa ai piedi. Devi essere mia. Desidero i tuoi pensieri, il tuo corpo e cento tuoi messaggi di gelosia e passione durante la giornata. Ma bisogna essere realisti e quindi voglio assolutamente che tu sia libera, realizzata. Che tu compia le scelte più giuste per sviluppare la tua vita, la tua personalità e le tue amicizie. Tutto questo mal si coniuga con la mia gelosia. Ma imparerò. Forse. Per stasera intanto, non staccarti mai dal mio fianco. Baciami. Amami. Vienimi ancora più vicina. No: addosso non è abbastanza. Stringimi fortissimo. Toglimi il fiato.
Aliantis
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Ho amato tutto (Tosca)
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oblaz · 1 year
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Cronache del registratore vocale
Ho deciso che inizierò questa nuova rubrica in cui dico cose e intanto le registro e poi le pubblico senza censurarle senza correggerla e e rileggendo solo e correggendo solo il limite del senso compiuto di un testo e basta quindi ci saranno molti refusi ma non importa. Sarà un po’ una una rubrica in cui dico quello che direi alla mia terapista ma chi è ancora non dico che magari dico in altre chiavi in altre forme in altri momenti ma che ho bisogno in qualche modo di fissare di tenere giù tenere da qualche parte e allora lo scrivo come lo direi che per quanto io pensi di scrivere bene e di parlare male in realtà forse a quello che parlo sempre molto più veritiero e meno costruito di quello che scrivo.
In questo primo registrato penso al mio sentirmi in difetto quindi ad avere la percezione di essere sempre la seconda in qualsiasi cosa quindi la seconda più simpatica la seconda più sveglia la seconda più intelligente non parlo a livello poi di fisico perché non ho mai avuto in realtà particolari problemi col corpo è più problema dell’intelletto il mio problema e questo mio sentirmi sempre la seconda in tutto mi ha per certi versi è sempre fatto avere un rapporto molto alto molto complesso molto difficile e molto problematico non tanto con mia madre quanto con la personalità e la figura di mia madre che è notoriamente la persona più intelligente con cui io abbia mai avuto a che fare e poi a vivere spesso male il rapporto con mia sorella ovvero la persona più simpatica con cui abbia mai avuto a che fare e questo vivere il rimasuglio delle luci dei riflettori loro mi ha sempre portato a sentirmi in secondo piano in seconda battuta in secondo posto è per questo che ogni volta che c’è un momento di un moto di interessamento nei miei confronti io sono da un lato spiazzata e da un lato ne vengo assorbita totalmente spiazzata perché penso di non meritarmelo spiazzata perché penso ah questa persona sbaglia non ha capito che in realtà non sono io quella simpatica quella intelligente quella sveglia c’è sempre qualcun altro che lo é più di me e quindi non penso di meritare questa questa attenzione e dall’altro lato quando la ricevo la prendo tutta e ne vengo assorbita totalmente e non mi riesco a scollare diventata una sorta di droga di ossessione che mi manca il fiato quasi che voglio continuamente averne di più ma questo non perché io non mi sia stato dato interesse nella vita anzi me ne stato veramente tanto e sono sempre stata libera di poter fare qualsiasi cosa io volessi e non mi ha mai condizionato le mie non sono mai state condizionate le mie scelte da altri è sempre stata la tua totale autonomia totale libertà e del possibile ovviamente però l’idea che qualcuno mi consideri al primo posto per me sempre e da sempre una un’ambivalenza o una bipolarità una da un lato dal lato penso che questa persona sbagli mentre dall’altro ne rendo totalmente assorbita e continua chiederne di più e mia testa vorrebbe essere costante vorrebbe essere ogni secondo essere quasi asfissiante perché il pensiero che mi viene è un ah ma allora merito anch’io questa attenzione merito anch’io il primo posto per qualcuno per qualche motivo per qualcosa di mio di legato totalmente alla mia persona e a quello che faccia quello che dico quello che penso e io non credo di voler dipendere da questa assuefazione perché poi nel momento in cui manca la mancanza si sente forte.
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susieporta · 10 months
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LA FERITA KARMICA DEI NON AMATI
“Chi ti ha ferita non è più qui, non ti sta più ferendo nel qui e ora, ma lo stai facendo tu a te stessa rievocando quel ricordo all'infinito.
La tua mente è rimasta come "incollata" nel passato perché la mente tende a essere simile alla colla. Questa è la sua natura.
Deve essere riportata nel qui ed ora, resa libera e flessibile, uno strumento di comprensione e non uno strumento di tortura.
Cerca di capire che stai punendo te stessa nel presente per qualcosa che ti è successo nel passato.
Quello che ti è successo è dentro di te e ti è rimasto appiccicato addosso, e per fortuna TU NON SEI CIÒ CHE TI È SUCCESSO, tu sei colei che ha vissuto un'esperienza negativa, ma TU NON SEI QUELLA ESPERIENZA anche se ti è rimasta appiccicata addosso, per questo che puoi scegliere di lasciarla andare quando vuoi...
Un lenzuolo può sporcarsi, non è vero?
Ma lo sporco può essere rimosso mettendolo in lavatrice, e questa è la prova che quello che è successo al lenzuolo - lo sporco - non è diventato parte integrante del lenzuolo stesso dato che può essere rimosso.
È la coscienza... la presa di coscienza dal 'cuorÈ che ti renderà libera dal passato.
Certo, ricorderai, ma non soffrirai più una volta che avrai liberato il cuore.
Sarai libera dal dolore.
Radicati nel momento presente.
Riporta te stessa continuamente nel qui e ora.
È qui e ora che sta accadendo la tua vita reale, non nel passato.
Dai energia al tuo qui e ora e comincia a ricostruire la tua felicità.
Non farti rubare la vita dalla memoria e dall'immaginazione negativa.
Il passato non esiste più, qui e ora conta solo ciò che vuoi da te stessa e dalla tua vita.
Vivi la tua vita...
Non fartela sottrarre dal passato.”
Per spiegare la ferita dei non amati, voglio cominciare dal punto di vista dei bambini, in particolare, il rapporto bambini-genitori.
Cos’è la ferita dei non amati?
Normalmente con non amati, intendiamo bambini che non sono stati voluti, accettati dai genitori, che non hanno ricevuto l’amore o la protezione dei genitori e che poi sono cresciuti con un deficit affettivo (di solito si parla di genitori anaffettivi ecc.).
Questo ovviamente crea un problema nello sviluppo cognitivo e affettivo del bambino, che poi soffrirà e avrà problemi nelle sue relazioni.
Però, in questa occasione, volevo anche vedere le cose da nuovi punti di vista, quindi dal punto di vista karmico. Dunque non psicologico, ma molto più profondo.
Dal perché le cose vanno così.
Il non riconoscimento che ferisce: i bambini hanno così bisogno d’amore?
Primo punto: poniamo l’attenzione su un fatto interessante, ovvero che spesso si parla del fatto che i bambini hanno bisogno d’amore per crescere, svilupparsi.
Questo può essere vero fino a un certo punto, un po’ lo abbiamo spiegato, perché i bambini hanno bisogno che delle loro parti vengano riconosciute affinché possano germogliare, svilupparsi, crescere e maturare.
Su questo siamo pienamente d’accordo.
Però c’è un piccolo dettaglio che spesso sfugge: i bambini non hanno ancora una personalità, quindi quando nascono sono corpo, coscienza e amore.
I bambini nascono già connessi al flusso d’amore.
Questo proprio da subito, dalla nascita. È un dato di fatto.
Quindi, in realtà, i bambini non hanno poi tutto questo grande bisogno di amore di cui si parla spesso. Sono già in una condizione d’amore.
È insolito come punto di vista, proprio perché tiene conto della condizione spirituale, karmica e coscienziale del bambino. Non è un punto di vista fisiologico, né psicologico, ma più profondo, delle scienze esoteriche tibetane e sufi.
Quindi, qual è il problema? Il problema, da un punto di vista esoterico e karmico, è che difficilmente il genitore è in grado di riconoscere l’amore del bambino.
Questo crea i danni.
Ripeto, molte volte è il genitore che non riesce a riconoscere l’amore del bambino. E questo succede ripetutamente.
Il bambino non ha tutto questo bisogno d’amore, ha più bisogno che il genitore riconosca il suo amore verso il genitore stesso.
Il bambino ha bisogno che il genitore riconosca la sua essenza, coscienza, amorevolezza, ma questo accade raramente, perché il genitore è così preoccupato e gli sta così addosso che raramente quando si mette in ascolto o cerca una connessione.
È talmente eccitato, talmente ansioso e impaurito, talmente preoccupato per la sua educazione (parlo soprattutto dei primogeniti) che non si mette lì in ascolto e sente realmente la situazione, riuscendo a cogliere ciò che sta veramente succedendo.
Se poi parliamo di un adulto che ha il cuore chiuso, accade come nell’innamoramento, in cui due cuori semi-chiusi possono aprirsi un attimo e sperimentare di nuovo la connessione col cuore, provare veramente amore, provare il proprio flusso d’amore che si apre anche verso l’altro.
Con la nascita di un figlio, se il cuore dei genitori non è proprio completamente bloccato, si apre un po’.
Il bambino appena nato ha già il cuore aperto, ecco perché è così facile per tutti aprire il cuore di fronte a un bimbo.
Abbiamo già riflettuto sul fatto che un cuore aperto può far aprire un altro cuore, perché entra in risonanza, anche se è mezzo aperto, può entrare in risonanza.
Un bambino piccolo prima che venga scollegato dal suo cuore e dalla sua essenza, prima che venga “male-educato”, cioè condizionato dal sistema, dalla famiglia, dai genitori è aperto e amorevole, ma dopo un po’ anche lui si chiude.
A volte nemmeno il bambino che è puro amore permette ai genitori di aprirsi.
Altre sì, ma, come nell’innamoramento, nei primi mesi c’è questa totale apertura, poi piano piano, si torna nel classico tran tran, tutto torna nuovamente abitudine, tutto torna meccanico, la novità sparisce, il cuore si chiude e cominciano gli schemi familiari.
Qui ha inizio l'educazione tramite gli schemi familiari, dove i cuori si chiudono e non c’è più feeling tra bambino e genitori.
In questa fase il bambino non si sente più importante, riconosciuto come prima, e ai genitori sembra che quasi non gli interessi più.
Aspetto è ancora più evidente se dovesse nascere un secondo o terzo figlio.
Il cuore si richiude, le ferite prevalgono e tornano le vecchie dinamiche anche col figlio piccolo.
Quello che bisogna comprendere è che tutti da bambini vogliono essere amati per ciò che sono.
E questo avviene soprattutto dai quattro ai sei anni, fase in cui i bambini si mettono in mostra.
Cosa dovrebbe fare un genitore allora?
Riconoscere l’amore del bambino.
Riconoscere i suoi talenti, le sue capacità e unicità.
Riconoscere che, a una certa età, è un individuo adulto. Anche se è ancora un bambino, comincia a formarsi un io, comincia a sentire sé stesso e cerca l’indipendenza.
Se queste fasi non vengono vissute correttamente, il bambino, invece di una serie di passaggi di crescita, vivrà un totale non riconoscimento.
E questo porta poi a sentirsi non accettati, non amati, o, come si suol dire: “Ti amo solo se, ti accetto solo se, ti riconosco solo se”.
Tutto questo produce la ferita dei non amati.
Ma ripeto, la cosa interessante che ho osservato è che: i bambini piccoli non hanno tanto bisogno d’amore. Hanno più bisogno che il loro amore venga riconosciuto.
Ecco, usciamo da questa visione medievale che i bambini siano delle scatole vuote e che bisogna riempirgli la testa di idee, comportamenti, morale, altrimenti non possono vivere. Assolutamente no. Loro sono già amore.
Il problema molto spesso è che i bambini non sentono che il loro amore viene riconosciuto, non sentono che le loro caratteristiche vengono riconosciute ed è per questo che non si sentono né amati né accettati. Ecco una profonda ferita.
Se noi non li si tormenta con le nostre dinamiche psicologiche, possono stare benissimo, cioè hanno solo bisogno di mangiare, bere, dormire, un letto, protezione e basta… Non hanno chissà quale bisogno.
È importante non confondere le cose.
Quando noi genitori pensiamo che il bambino abbia bisogno di mille cose, spesso siamo noi a proiettare su di loro i nostri bisogni infantili irrisolti, le nostre paure, le nostre ansie. Le stiamo proiettando tutte sul bambino e gli stiamo caricando la mente di un sacco di messaggi negativi, sbagliati, di paura, ansia, pericolo…
Allora, siccome mi piacciono le prove e cercare le prove, deve esserci sempre qualcosa di razionale in tutti questi discorsi…
Proviamo con questo esercizio di osservazione.
Avete mai osservato un bambino di due, tre, massimo quattro anni quando cade?
Dà una bella capocciata e teoricamente si fa male.
Cosa succede se ci sono i genitori lì?
Il bambino piange quando cade? No.
E cosa fa?
Guarda i genitori.
Il bambino non piange, guarda i genitori.
Se i genitori prendono paura, entrano in ansia, in panico, allora il bambino piange.
Se i genitori sorridono, magari gli massaggiano la testa un minuto, lui torna a giocare, ma non piange (a meno che veramente non si sia fatto un taglio e prende paura).
Ecco, osserviamo che noi trasmettiamo continuamente paure ai nostri figli.
E se vi ricordate, più una persona ha paura, più le si chiude il cuore.
E più un bambino chiude il cuore, meno sente l’amore dei genitori, ma ancora meno i genitori sentono il cuore del bambino, perché i cuori sono chiusi.
Chi vive in paura, panico, ansia o anche rabbia ha già il cuore chiuso. E questo può influire nella chiusura del cuore del bambino.
Perché tutto questo discorso? Innanzitutto per mettere l’accento su tutta una serie di dinamiche. Non c’è solo una dinamica, ma esistono dinamiche, dentro dinamiche, dentro dinamiche.
Roberto Potocniak
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parmenida · 4 months
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LA BEFANA, CHE DONNA!
Single, viaggiatrice, nottambula diva senza tempo, che supera l’archetipo della seduzione per portarci nel regno della libertà!
Auguri a lei e a chi è come lei! 🥂🍾🥂
🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹🧹
Mi piace la Befana. Molto più del suo collega Babbo Natale, rassicurante, affidabile, ben vestito. 🎅
Mi piace perché ha tutti gli argomenti di una donna moderna, libera e indipendente. 🌍🌏
Viaggiatrice nell’anima, prende e parte di notte, senza paura, 🌚🌑🌚 con i suoi semplici mezzi di trasporto e in un battibaleno arriva dove vuole.
Con la scopa non pulisce, vola! 🧹
Per non parlare del suo look: se ne frega altamente delle mode ed ha il suo stile inconfondibile, che è solo il suo, ed è al di sopra di qualsiasi stereotipo di bellezza. ❤️ Non ha complessi: porta orgogliosamente il suo naso importante, senza pensare ad alcuna forma di chirurgia plastica, con tanto di brufolo, se c’è, e se ne frega altamente del giudizio degli altri. Con personalità ignora i parrucchieri: niente tintura e niente piega e...ciao! Raccoglie i capelli bianchi sotto il cappello e va al lavoro.
Accetta se stessa e il passare del tempo come poche, con disinvoltura e tranquillità: niente botulino, acido ialuronico. Le sue rughe le piacciono e vanno bene così. 🔝🔝🔝🔝
E gli uomini? 😆Non ha nessuna smania di piacere ad alcuno. Da sola sta bene, quasi meglio. Sono anni che non se ne vede uno al suo fianco; single incallita, ha costruito la sua vita intorno a se stessa.
Ma quello che mi piace di più di lei è, oltre alla generosità mai sbandierata, la sua meritocrazia: dolci 🍩🍦🎂 a chi fa il bravo e agli altri carbone, ma sempre con un fondo di dolcezza. Ha un suo senso della giustizia la befana e, senza leggere letterine, decide cosa dare e a chi.
💓💖💓💖💓💖💓💖💓💖💓💖
Deve averne passate la befana di cose, ma guarda sempre in avanti e va, senza lamentarsi, a portare gioia ai bambini e pure ai grandi.
È in gamba la befana, si gode la vita come può, dorme di giorno e se ne va in giro la notte, volteggiando di casa in casa e poi...puff, sparisce su per la cappa del camino!
Viva le befane, donne libere, streghe, indipendenti e di carattere!
#donnelibere #labefana #labefanachedonna
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fridagentileschi · 8 months
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IL VERO '68: JAN PALACH, QUELLA TORCIA UMANA CHE 50 ANNI FA BRUCIO' NEL CUORE DI PRAGA
Jan Palach, lo studente di Praga che 50 anni fa si immolò in piazza per protestare contro la brutale invasione sovietica della Cecoslovacchia (21 agosto 1968), è senza dubbio uno dei personaggi che più è entrato nella coscienza dell’Europa post bellica, colpendo l’immaginario soprattutto dei giovani, in quegli anni impegnati nelle contestazioni globali contro una società che consideravano vecchia e sorpassata. Mentre Jan Palach manifestava per la liberta' dall'Unione Sovietica. Oggi a piazza San Venceslao, luogo del suo martirio, una lapide sempre adorna di fiori lo ricorda, e in tutta Europa ci sono migliaia di strade e piazze dedicate alla sua memoria. A Roma, ad esempio, la “sua” piazza è al Villaggio Olimpico, al Flaminio, e ogni anno molti giovani vanno a deporre una corona di fiori per ricordarne il gesto estremo di protesta per la libertà, gesto a cui seguì nei mesi successivi, quello analogo di altri sei giovani, purtroppo non passati alla storia come lui. Quello che colpì fu la sua maniera di uccidersi, dandosi fuoco pubblicamente come facevano – e fanno – certi monaci orientali. Oggi in Tibet sono centinaia i monaci che si sono bruciati per attirare l’attenzione del mondo sulla repressione comunista cinese, così come ieri i giovani cecoslovacchi intendevano denunciare il comunismo sovietico. Dopo la morte di Jan Palach, si tentò di nasconderne il significato in due modi: da una parte, quella della cosiddetta Europa libera, i giornali indagarono sulla personalità un po’ triste e malinconica di uno studente di filosofia che si intendeva far passare per uno squilibrato. Ma il tentativo fallì. Sul fronte interno, quello dei Paesi prigionieri nell’area Comecon, ossia quelli del Patto di Varsavia, soggetti all’Urss, addirittura la notizia non venne data e in Cecoslovacchia il corpo di Palach fu sepolto sotto falso nome in un angolo del cimitero praghese. Dovranno passare vent’anni, ossia fino al 1989, prima che Jan Palach possa avere una tomba “vera” e ufficiale. Adesso, passata la dittatura, le autorità ceche stanno anche pensando di fare della sua casa un museo: il Parlamento ceco ha di recente approvato lo stanziamento di 240.000 euro per restaurare la casa del padre a Vsetaty, nord di Praga. Si ipotizza anche di ristrutturare la pasticceria del padre, ubicata nello stesso immobile, che gli fu espropriata dal regime comunista negli anni ’50. «L’obbiettivo è conservare la memoria di Palach, cresciuto in questa casa, onorare il suo sacrificio, mostrare l’alto senso morale e il patriottismo di questo giovane e incoraggiare la gente a non essere indifferente dinanzi a ciò che accade nella società», spiega Jan Poukar, fondatore dell’associazione “Nazione Estinta” che si adopera da due anni per il museo nella casa vuota e malridotta dei Palach. Dentro dovrebbe essere sistemata la camera di Palach e allestita in altre stanze una mostra audiovisiva per documentare il clima opprimente dell’epoca. Jan Palach era nato l’11 agosto 1948 – anno dell’arrivo al potere del regime comunista con un colpo di stato – a Vsetaty, dove trascorse l’infanzia e la gioventù, fino a quando, a 19 anni, iniziò gli studi di lettere all’ Università Carlo a Praga. Oggi molti lo ricordano, ma nel 1970 il primo artista a cantarlo fu Francesco Guccini, nella sua “Primavera di Praga”. Il gruppo musicale alternativo La Compagnia dell’Anello gli ha dedicato negli anni Settanta la canzone “Jan Palach” e più recentemente il cantautore milanese Skoll ha scritto sulla Primavera cecoslovacca la bellissima “Le fate di Praga”.
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arreton · 1 year
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In terzo luogo, infine, l’idea stessa di una libera autodeterminazione dell’identità del singolo si basa, almeno in parte, su un’illusione. Di fatto non è vero che la natura umana sia interamente plasmabile dalla cultura, e non lo è certamente dalla volontà: in pratica, è una favola che chiunque possa diventare cuoco, pescatore, ingegnere, miliardario o presidente della repubblica a seconda di come gli aggrada, purché beninteso lo voglia con forza sufficiente e purché — come aggiungono tradizionalmente gli americani, che amano credere in queste cose — sia guidato da sani intenti morali. Anche se di rado accettiamo di tenerne il debito conto, noi non siamo tutti uguali né per motivi culturali né sul piano strettamente psicologico: ciascuno di noi dovrà fare pur sempre i conti con i condizionamenti primari che lo hanno modellato e dunque con i limiti della propria intelligenza e personalità. [...]
GIOVANNI JERVIS – Il mito dell'interiorità. Tra psicologia e filosofia.
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carmenvicinanza · 10 months
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Chrissie Hynde
https://www.unadonnalgiorno.it/chrissie-hynde/
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Chrissie Hynde, cantante e musicista statunitense di stanza a Londra dagli anni settanta, ha tracciato una strada con il suo rock anomalo, melodico e avvolgente.Conosciuta soprattutto per essere la leader dei Pretenders, ha all’attivo quindici album, milioni di dischi venduti, hit mondiali e oltre quarant’anni dedicati alla musica senza mai scendere a compromessi.Una voce ruvida e diretta, ma anche melodica e jazzy, a suo agio tra le sferzate del rock come in atmosfere più pacate e sognanti.Nata ad Akron, in Ohio, il 7 settembre del 1951, ha iniziato a scrivere canzoni da piccola e comprato la sua prima chitarra a 14 anni.Nella fase hippy della sua adolescenza, frequentava la Kent State University’s Art School nel 1970, quando c’è stata la sparatoria in cui la polizia ha ucciso degli studenti che stavano manifestando, tra cui un suo amico.
A ventidue anni, nel 1973, si è trasferita a Londra, dove ha lavorato come giornalista per la rivista musicale New Musical Express e come commessa nel negozio di abbigliamento Sex di Vivienne Westwood e Malcolm McLaren.
Decisa a rincorrere il sogno di fare musica ha girovagato tra Stati Uniti, Messico e Francia, sperimentando collaborazioni e fallimenti tra cui anche una breve incursione come chitarrista dei Clash, terminata dopo appena un tour.
Per problemi con l’ufficio immigrazione britannico, per ottenere i documenti ha provato a sposare prima Johnny Rotten dei Sex Pistols, poi Sid Vicious che si era offerto di aiutarla, ma quando si presentarono all’ufficio matrimoni trovarono chiuso per una festività prolungata. Il giorno successivo però lui aveva un’udienza processuale e non se ne fece più nulla
Era senza soldi, clandestina ma con un’enorme voglia di fare musica quando, nel 1978, ha incontrato Pete Farndon e, insieme, hanno fondato i Pretenders, di cui facevano parte anche James Honeyman-Scott e Martin Chambers. L’album di debutto del 1980 è stato un successo, così come il singolo reggae-rock Brass in Pocket.
Tre musicisti pieni di talento e un’eccellente  frontwoman, la band ha tracciato un solco per la sua unicità e l’originalità con cui mescolavano stili e generi.
Ammaliante con la sua chitarra e la voce pazzesca, con la sua impertinenza, ha lasciato il segno e fatto tendenza. Personalità libera e trasgressiva, spavalda e temeraria, aveva e ha ancora, l’aspetto da dura che affascina e conquista il pubblico.
Con il secondo album, Pretenders II, la band è esplosa negli Stati Uniti e lei è diventata la ribelle preferita dalle giovani.
Nel 1982 l’armonia all’interno del gruppo si è sfaldata, ostaggio della droga, Pete Farndon è stato cacciato, il 16 giugno James Honeyman-Scott è stato trovato morto per collasso da stupefacenti e l’anno successivo è toccato a Pete, ucciso dall’eroina.
Nonostante l’enorme dolore, Chrissie Hynde, ha deciso di andare avanti con Martin Chambers, il chitarrista Robbie McIntosh e il bassista Malcolm Foster. L’esordio della “nuova” band è stato col disco Learning To Crawl, tra i migliori della loro intera discografia.
Nel 1985, dopo aver partecipato al Live Aid, c’è stata una battuta d’arresto dovuta proprio a lei che aveva scelto di occuparsi delle figlie e esplorare vari generi, in una carriera solista che si è alternata con quella del gruppo.
Ha collaborato con gli U2 e Bob Dylan, di cui, successivamente, ha inciso un album di cover, cantato reggae insieme agli UB40, pop, folk e jazz, sempre in maniera mirabile e con celebri duetti.
Sono stati anni di alti e bassi, fino al 1994, quando ha rimesso in piedi il gruppo che ha continuato a fare il botto, suonando con i Rolling Stones in giro per il mondo.
Divisa tra musica e attivismo, a canzoni e album, ha affiancato il suo impegno per il pianeta e i diritti degli animali, collezionando arresti e denunce. Testimonial per la PETA, People for the Ethical Treatment of Animals, aveva anche aperto un ristorante vegetariano nella sua città d’origine.
Chrissie Hynde, oggi, continua a produrre dischi e esibirsi, con la sua potente personalità, l’eclettismo che da sempre la caratterizza e le straordinarie capacità melodiche della sua voce, velata di nebbia e fumo, nostalgica e insieme contemporanea.
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lordmax10 · 9 months
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Intervista al personaggio
Oltre 100 domande per aiutarti a intervistare il tuo personaggio
Quanto conosci i tuoi personaggi? Come il palmo della tua mano, dici? Conosci il colore degli occhi del tuo eroe? Sai dove è andato a scuola il cattivo? Conosci il momento più imbarazzante della tua eroina? Puoi snocciolare un elenco delle idiosincrasie del tuo personaggio principale? Espressioni tipiche? Storia romantica?
Se una di queste domande ti ha fatto rimuginare per una risposta, allora stai perdendo un'ottima opportunità per approfondire i tuoi personaggi ed espandere la tua storia. Nel corso degli anni, uno degli strumenti più utili in cui mi sono imbattuto è l' intervista al personaggio. La mia lista è iniziata con una ventina di domande di base riguardanti l'aspetto fisico e i problemi di personalità. Ora contiene oltre cinquanta domande precise e penetranti, progettate per far fluire i miei succhi cerebrali e far parlare i miei personaggi.
L'altro sistema si basa sulla costruzione dell'arco di vita del personaggio tramite gli Arcani Maggiori dei Tarocchi (sarà argomento di un articolo futuro).
Intervistare i tuoi personaggi può diventare una parte vitale del tuo processo di preparazione e progettazione. Spesso riempio mezzo quaderno con le risposte narrative alle domande più impegnative sulle relazioni, le credenze e i segreti dei miei personaggi. Faccio costantemente riferimento a queste liste durante tutto il processo di scrittura, non solo per trarre ispirazione sul momento, ma anche per verificare i fatti (Quanti anni aveva quando sua madre è morta? Si è rotto la gamba sinistra o la destra in quell'incidente d'auto? ).
Per la lista delle possibili domande mi rifaccio a K.M.Weiland e in particolare ad alcune risorse:
La sua lista è molto completa, io sono pigro e non vado spesso così nel dettaglio ma alle volte, anche solo leggendo l'elenco possono uscire idee interessanti.
Una lista completa e dettagliata si può trovare sull'e-book gratuito Crafting Unforgettable Characters oppure sul libro Outlining Your Novel e ancora in Outlining Your Novel Workbook software.
Altre opzioni per intervistare i tuoi personaggi
Potresti anche tenere a mente molte altre tecniche utili, tra cui l' Enneagramma, un test della personalità che allinea i tratti caratteriali a una delle nove categorie e delinea i punti di forza e i difetti. Non solo è una lettura interessante, ma può anche aiutare a completare un personaggio e riassumere la sua personalità. Qualcosa che ho trovato particolarmente utile è il 'difetto fatale' che accompagna ogni personalità che può diventare direttamente il difetto fatale del personaggio con poche o nessun cambiamento.
Se dovessi imbatterti in un personaggio taciturno che si 'rifiuta' di farti entrare nella sua psiche più profonda, prova un 'intervista a mano libera'.
Invece di costringere il tuo personaggio alla rigidità delle domande prefissate in un'intervista regolare, gettalo sulla pagina e inizia a fargli domande: cosa ti succede? Cosa mi nascondi? Sarai sorpreso di quello che puoi trascinare fuori dai tuoi personaggi usando questo metodo.
Tutti e tre questi strumenti, usati insieme, possono fare miracoli nell'infrangere i muri tra autore e personaggio e costringere i tuoi personaggi a rivelare le loro viscere e rivelare le loro motivazioni più profonde. Inoltre, è molto divertente!
Di seguito un elenco di possibili domande/elementi da usare durante le interviste
Intervista al personaggio
Nome:
Breve background:
Luogo di nascita:
Genitori:
Fratelli:
Origine etnica:
Luoghi vissuti:
Indirizzo e numero di telefono attuali:
Formazione scolastica:
Materia preferita a scuola:
Addestramento speciale:
Lavori:
Stipendio:
Viaggi:
Gli amici:
Nemici:
Incontri, matrimonio:
Figli:
Cosa le persone ammirano di più:
Rapporto con la religione:
Visione generale della vita:
Cosa gli piace di più di se stesso:
Cosa gli piace meno di se stesso:
Cosa, se non altro, vorrebbe cambiare della sua vita:
Sta mentendo a se stesso su qualcosa?
Come viene visto dagli altri:
Aspetto fisico:
Struttura fisica:
Postura:
Forma della testa:
Occhi:
Naso:
Bocca:
Capelli
Pelle:
Tatuaggi/piercing/cicatrici:
Voce:
Destro o mancino:
Handicap visibili:
Handicap non visibili o che nasconde:
Salute/disabilità:
Intolleranze e allergie:
Cosa noti per primo:
Stile di abbigliamento:
Come si descriverebbe:
Caratteristiche:
Tratti caratteriali più forti
Tratti caratteriali più deboli:
Quanto autocontrollo e autodisciplina ha:
Paure:
Orientamento politico:
Talenti:
Cosa piace di più alla gente di lui:
Interessi e preferenze:
Cibi e bevande:
Musica:
Libri:
Film:
Sport, tempo libero:
Ha fatto sport a scuola:
Colore:
Il modo migliore per trascorrere un fine settimana:
Un grande regalo per questa persona:
Animali domestici:
Veicoli:
Espressioni tipiche:
Quando sei felice:
Quando arrabbiato:
Quando triste:
Idiosincrasie:
Ride o si fa beffe di:
Modi per rallegrare questa persona:
Modi per infastidire questa persona:
Speranze e sogni:
Qual è la cosa peggiore che abbia mai fatto a qualcuno e perché:
Il più grande successo:
Il trauma più grande:
Cosa gli interessa di più al mondo:
La cosa più imbarazzante che gli sia mai capitata:
Ha un segreto:
Cosa gli piacerà di più degli altri personaggi principali:
Cosa gli piacerà di meno degli altri personaggi principali:
Se potesse fare una cosa e riuscirci, quale sarebbe:
È il tipo di persona che:
Perché il lettore simpatizzerà subito con questa persona:
Storia:
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salvo-love · 10 months
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Il #Conte #Giuseppe detto anche il #Marchese del #Grillo e i suoi #disastri annunciati e perpetrati insieme all'ex art. 31 ora #PD e domani chissà #Roberto #Speranza {( i due change flags, ossia cambio bandiera, ossia camaleonti poltronari, ovvero io vado dove tira il vento, infine dico e faccio tutto e il contrario di tutto )} invocano a gran voce le dimissioni di Ministri e Sottosegretari dell'attuale governo di centrodestra, indagati ingiustamente e senza alcuna prova e per fatti inesistenti ed inventati e poi tremano e blaterano gridando allo scandalo, se viene aperta una commissione parlamentare di inchiesta sul loro operato nel governo giallo rosso o meglio giallo fucsia, spesso oscuro, molto poco legale e per niente giustificabile o perlomeno con molte cose, lacune e decisioni che meritano di gran lunga l'attenzione approfondita e l'indagine accurata della magistratura. 🤔🤔⁉️❓Due personaggi o personalità di alto profilo istituzionale e di alta e sperimentata coerenza e garanzia di giustizia 🤔🤔❓⁉️❗❓☹️🤬👎👎👎🤬☹️ Come la #EllySchlein e il suo #PD predicano bene e razzolano male, molto male e soprattutto a senso unico quando come sempre attuano due pesi e due misure ❗❗👎👎👎❗ Praticamente i cosiddetti e sedicenti politically correct che nella realtà sono sempre i politicamente scorretti, ssscorretti ❗❗👎👎👎 Meditiamo tutti sulla pochezza e bassezza politica di questi personaggi 😭☹️☹️🤬🤬👎👎👎❗❗❓❗❗❓❗
Mentre Magistratura Democratica ( corrente di magistrati filo e pro PD e sinistre varie ), invece di occuparsi dei compiti istituzionali dei magistrati e di diminuire il più possibile l'arretrato sempre più crescente di cause e contenziosi giudiziari penali e civili, ricomincia a pieno ritmo e incostituzionalmente a FARE POLITICA per screditare, delegittimare e danneggiare politicamente il governo di centrodestra, con l'apertura di fascicoli di indagini su presunte, inventate ad hoc ed inesistenti irregolarità ed anomalie nei confronti della ministra del Turismo Santanchè e del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, dicevamo mentre la Magistratura DEM, che guarda caso 🤔 NON🤔 vuole la riforma della Giustizia del ministro Nordio, per risollevare le sorti del PD e sinistre varie battute e sconfitte ad ogni elezione politica ed amministrativa, scende in campo politicamente a loro fianco e fa politica invece di occuparsi di ciò che le compete costituzionalmente; SI APRE uno scossone giudiziario e bioetico a Milano, dove la procura ha deciso di aprire un fascicolo su «Wish for a baby». La «fiera dell'utero in affitto», iniziativa che si è svolta nel capoluogo lombardo dal 20 al 21 maggio scorso, diviene così oggetto di attenzione per gli inquirenti. Un intervento era atteso da tempo. La mossa decisiva l'avrebbe fatta Guido Bertolaso, oggi assessore al Welfare in Lombardia, attraverso un esposto. Ma sono state tante le iniziative volte a fare chiarezza sulla manifestazione, tra cui un'interrogazione parlamentare firmata dal senatore di Fi Maurizio Gasparri. La notizia dell'apertura del fascicolo è stata accolta con favore dalle forze di centrodestra (e non solo). Le stesse che avevano protestato per l'organizzazione stessa della kermesse. «Sia che abbiate appena iniziato il vostro viaggio verso il diventare genitore, sia che sentiate di avere utilizzato ogni possibilità. >>
Inoltre giudicate e commentate i due seguenti campioni di: change flags, ossia cambio bandiera, camaleonti politici, poltronari e contraddittori di se stessi (dico tutto e il contrario di tutto ) #GiuseppeConte e #RobertoSperanza = #incoerenza senza #vergogna perché chiedono le dimissioni di altri ⬆️⬆️ senza guardarsi allo specchio !!🤔🤔☹️🤬😭☹️🤬👎👎👇🤔⁉️ 7 luglio 2023
Con il via libera di ieri alla Camera la commissione d’inchiesta sul Covid è realtà. Per Giuseppe Conte è un «plotone d’esecuzione» per colpire lui e Roberto Speranza. L’ex ministro della Salute, recentemente ritornato nell’ovile del Pd, parla di uno strumento «diabolico» contro gli avversari politici. Poi l’ordine di scuderia ai deputati di Pd e M5S: non votate, tutti fuori dall’Aula. Non è la prima volta che accade, la strategia «aventiniana» è ormai una prassi: quando non gradiscono se ne vanno. I due principali partiti d’opposizione non accettano un’inchiesta che intende valutare il loro operato quando si trovavano al governo. Allo stesso tempo, però, chiedono ad una ministra (Daniela Santanchè) di dimettersi perché è indagata, alla faccia della presunzione d’innocenza. Insomma, come al solito, due pesi e due misure. La ciliegina sulla torta della giornata di ieri è il presunto gesto intimidatorio di Toni Ricciardi (Pd) a Giovanni Donzelli (FdI). È quest’ultimo a denunciarlo: «Mi ha fatto il segno "ti aspetto fuori", come fossimo in un’osteria, va sanzionato». Fabio Rampelli, che presiede l’Aula, invita Ricciardi a scusarsi, e non ricevendo risposta, assicura: «Andremo a verificare i filmati».
https://www.ilgiornale.it/news/politica/procura-adesso-indaga-su-wish-baby-e-centrodes
https://www.iltempo.it/politica/2023/07/07/news/giuseppe-conte-roberto-speranza-covid-commissione-inchiesta-vendetta-36310515/
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lesensibleart · 1 year
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Sono trascorsi molti anni ormai da quando decisi che fosse la scelta migliore scoprire cosa celasse questo social, poiché, all’epoca era una novità, non accoglieva i gusti di ogni adolescente, anzi era un social la cui fama era ancora inesistente, ci impiegò molti anni affinchè divenisse una monda, la cosiddetta epoca di Tumblr, quando perse un po' d’intimità. Poiché, per molte persone non fu soltanto un “ aprire un profilo su un social network”, bensì, fu un aprire una “finestra in se stessi”. A differenza degli altri social in cui si condivideva la vita che tutti sognavano, su Tumblr si condivideva se stessi, non l’utopia ma soltanto se stessi, non v’erano solo profili, bensì, v’erano personalità e mondi inesplorati. Infatti, nel primo profilo ho condiviso ben dieci anni della mia vita, in cui vi sono stati innumerevoli cambiamenti, emozioni e riflessioni, un profilo che mi ha permesso di scoprire innumerevoli modi di vivere, persone completamente diverse tra di loro, con cui ho conosciuto l’amore, l’amicizia e anche la solitudine, con cui ho condiviso anni molto difficili. Può apparire molto strano che un social possa avere una valenza così importante per un individuo, eppure e così, ho sempre temuto che il primo profilo potesse sparire, poiché, se fosse sparito sarebbero spariti i ricordi legati ad esso, sarebbe sparito il mio mondo una parte di me stessa e della mia vita. Questo attaccamento ad una cosa astratta potrebbe, non essere comprensibile alla scoperta, in fin dei conti si parla di un semplicissimo profilo, tuttavia, questo attaccamento cela una verità ben profonda per una persona che ha sempre vissuto le cose con una sensibilità marcata. Ai tempi la mia esistenza non era una cosa che bramavo, anzì, desideravo che essa sparisse. Ero una ragazzina con innumerevoli dubbi, con i suoi vaporosi capelli ricci, con i quali nascondeva le sue fragilità, i suoi silenzi e le sue paure, in silenzio lontano da tutti, i miei capelli erano il mio scudo verso il mondo, non avevo una persona con cui condividere le mie parole. Le giornate le trascorrevo nel silenzio della mia tristezza, repressa in parole inespresse e lacrime che fuoriuscivano come una valle incantata. Non conoscevo il mondo al di fuori delle mura domestiche, non avevo un conoscente con cui confidarmi, le uniche presenze fisiche che possedevano erano i miei genitori, peccato che loro non abbiamo mai rivestito il ruolo genitoriale. Tumblr, fu la mia scoperta, un biglietto che mi permise di viaggiare per il mondo, pur non avendo nessuna possibilità di esplorare il mondo, almeno all’inizio fu così. Avanzando nei mesi, iniziai a comprendere la vera possibilità che potesse offrire, ossia, poter esporre il mio mondo, le mie emozioni e le mie riflessioni sul mondo, nonostante non avessi nessuno con cui parlar, tumblr divenne la mia persona, il mio confidente con cui poter essere me stessa, senza timore. Un confidente che mi permise di raggiungere delle persone vere, esistenti con le loro emozioni e le loro vite, così dissimili dalle mie, e fra esse ho scoperto l’amicizia, l’amore e le mie difficoltà. A distanza di anni, il valore emotivo di questo luogo non è mai sparito o mutato, resta lì incontaminato, come se fosse ancora il primo giorno, non è stato facile accettarlo eppure è così. Ho sempre temuto ammettere la verità, ma credo che sia giunto il momento di farlo, come dieci anni fa.  Tuttavia, ora sono qui a scrivere su un nuovo profilo, poiché, nel primo vi sono troppi elementi che non mi permetto più di essere libera. Nonostante, mi abbia permesso di conoscere persone meravigliose, con cui ho condiviso innumerevoli notti tra parole, pensieri e chiamata, in quel luogo io non esisto più. Sono un’estranea a cui è stata sottratta la possibilità di essere sé stessa, ogni post è una strada che conduce ai conflitti, ogni parola è ben dettagliata, affinché, ogni persona possa comprendermi, che le persone con cui ho condiviso alcuni anni della mia vita, possano comprendermi. [continua..]
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astra-zioni · 2 years
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A volte arrivo a pensare che pur essendo io quella in terapia da anni, con una diagnosi di disturbo di personalità e bipolare, comunque mi sembra di rimanere sempre la più sana nell’approcciarmi con gli altri; quantomeno riesco a spiegare i miei bisogni e sentimenti al prossimo in modo abbastanza chiaro senza mistificare, illudere o ferire. Noto sempre di più negli altri la scarsa capacità comunicativa - capacità che ti fa comunicare all’altro robe del tipo “questo mi ha fatto male”-, unita a una sempre più diffusa incapacità di elaborare il rifiuto; in parole povere, mi capitano persone che dopo un giorno di mancata risposta sui social mi bloccano, persone che - dopo un rifiuto argomentato e con svariate ragioni oggettive e personali - attuano ripicche idiote come il provare a farti ingelosire, o cominciano ad ossessionarsi, a chiamarti a raffica, a messaggiarti, a spiarti o ad invadere i tuoi spazi (ciao S., semmai leggerai, ormai che hai violato il mio spazio personale - il mio blog -, non mi sento più libera di dire un cazzo). Mi domando perché? Il perché lo so, e allora mi domando: perché non vi recate in terapia, come ho fatto io, non assumete un antipsicotico, come ho fatto io, mentre voi mi guardavate straniti e pensavate che queste medicine “non servono a un cazzo”? Perché se siete un pericolo vivente pubblico - tipo stupratore seriale, e ne siete coscienti - non vi rinchiudete a fanculo come faccio io nelle mie giornate no, io che non ho mai violato spazi altrui, che ho sempre rispettato le altrui volontà senza giudicare, che non ho mai stuprato nessuno, né attuato ricatti morali idioti, solo perché temo che la mia faccia depressa possa ferire l’altra persona? In buona sostanza: perché voi vivete senza farvi problemi ed io no?
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susieporta · 2 months
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Il perdono, questo sconosciuto.
Il perdono è accettare ciò che una persona ci ha fatto di male, senza sentirci più feriti.
Il perdono è un palloncino che si sgonfia.
Prima era pieno di rancore, delusione, rabbia e poi tutto questo svanisce.
Poi si guarda l'esperienza attraverso una lente diversa e si sente pace.
E si vede tutto il male e il dolore che si allontanano.
Si vede quasi la necessarietà di certe situazioni e si accettano.
Sono andate così, forse per cattiveria, forse per ignoranza, forse per disperazione, forse per la legge dello specchio e del karma.
A volte non si capiscono i motivi.
Ma quasi non è più importante, nel momento in cui si entra nel perdono.
Perché nell'energia del perdono non siamo più vittime dell'ingiustizia.
Non c'è più il senso di ingiustizia.
Se usciamo dal dolore, usciamo dal male e capiamo che quell'esperienza doveva dirci qualcosa di noi.
In quell'esperienza abbiamo incontrato parti di noi che non volevamo vedere.
Quell'esperienza ci ha smussato un angolo, ha ammorbidito uno spigolo, ci ha fatto vedere qualcosa in più di noi.
Ha fatto tanto male ma, in questa scuola che è la vita, ci sono click che si hanno solo passando attraverso il negativo e poi purificandosi nel perdono.
Il perdono deve essere doppio, dell'altro ma anche di noi, troppo deboli per reagire o troppo permalose per non reagire...
Il perdono deve essere per noi anche per aver creato quella situazione…
Con il perdono non ci sono più né debiti né crediti, si ristabilisce l’equilibrio delle energie.
Il perdono fa andare avanti, con o senza la persona che ci ha fatto del male, questo dipende dai casi, dalla vostra scelta.
Ma il perdono libera dal peso della rabbia, colma la tazza della speranza che si può gioire di nuovo, perché il male è sempre a servizio dell'universo, che in realtà ci ama e ci permette di trasformare il male in bene, in luce.
Il perdono è accogliere dentro di noi ciò che è stato, non respingerlo più e guardare gli effetti e le conseguenze che ha portato, in positivo, cioè un passo in avanti nel nostro risveglio dall’oscurità di terza dimensione.
Così doveva avvenire perché tutto è perfetto e tu fluisci con ciò che tu e l’Universo create in questo cammino della tua anima.
PS=Questo non significa essere remissivi e accettare tutto su un piano reale...
Ma aiuta a non farsi agire dagli oscuri.
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bergamorisvegliata · 17 days
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STUDIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
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Torna lo studio oppure il ripasso della nostra Costituzione che prosegue il "viaggio" nel "Titolo III - Rapporti economici" e gli articoli che per questo "numero" vanno dal 39 al 42.
Art. 39.
L'organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
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Art. 40.
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.
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L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
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Art. 42.
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.
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Nel prossimo articolo, come sempre fatto sinora, analizzeremo le varie situazioni per le quali sia opportuno ricorrere alla Costituzione.
Nel frattempo vi rimandiamo al seguente link per eventuali approfondimenti.
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Arrivano i test psicoattitudinali per l'accesso alla magistratura
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ai test psicoattitudinali per l'accesso alla magistratura. La misura, prevista dal decreto legislativo approvato, rappresenta una novità significativa nel panorama italiano e ha acceso un acceso dibattito tra giuristi, psicologi e politici. Obiettivo del governo: una magistratura più equilibrata e resiliente I sostenitori del provvedimento evidenziano come i test possano contribuire a selezionare candidati con una maggiore stabilità emotiva, capacità di gestione dello stress e resistenza alle pressioni. L'obiettivo ultimo sarebbe quello di creare una magistratura più equilibrata e resiliente, in grado di affrontare con lucidità e fermezza le sfide sempre più complesse della società contemporanea. Le tipologie di test e le loro implicazioni I test psicoattitudinali in questione dovrebbero essere simili a quelli già utilizzati in altri contesti professionali, come ad esempio le forze dell'ordine. Si tratta di questionari e colloqui volti a valutare diversi aspetti della personalità del candidato, tra cui: - Capacità di ragionamento logico e analitico - Comprensione del linguaggio e delle norme giuridiche - Attitudine al problem solving e decision making - Gestione dello stress e delle emozioni - Capacità di lavorare in team e di comunicare in modo efficace L'introduzione di tali test rappresenta un cambiamento significativo rispetto al sistema di selezione attualmente in vigore, basato principalmente su prove scritte e orali di carattere teorico. Dubbi e perplessità Non mancano, tuttavia, le perplessità su questa nuova misura. Alcune critiche si concentrano sulla validità e affidabilità dei test psicoattitudinali, ritenuti strumenti non sufficientemente oggettivi e suscettibili di distorsioni. Altri dubbi riguardano il rischio di creare una sorta di "filtro psicologico" che potrebbe escludere candidati validi e penalizzare la diversità di personalità e approcci all'interno della magistratura. Un primo passo verso una magistratura più efficiente? L'introduzione dei test psicoattitudinali per l'accesso alla magistratura rappresenta un passo importante che apre nuovi scenari per il futuro della giustizia italiana? L'efficacia di questa misura dipenderà da diversi fattori, tra cui la qualità dei test utilizzati, la loro corretta somministrazione e valutazione, e la formazione adeguata degli psicologi coinvolti nel processo di selezione. Solo il tempo ci dirà se questa svolta epocale porterà ad una magistratura più equilibrata, efficiente e capace di rispondere alle esigenze della società. Un'attenta valutazione dei risultati e un monitoraggio costante del sistema saranno necessari per trarre conclusioni definitive e apportare eventuali correttivi. Foto di Sang Hyun Cho da Pixabay Read the full article
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lamilanomagazine · 28 days
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Modena, oltre cento alunni uniti nella commemorazione in onore delle vittime di mafia
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Modena, oltre cento alunni uniti nella commemorazione in onore delle vittime di mafia.  "Addio amici, addio famiglia. Spero che quello per cui ho combattuto sia servito, che la mia lotta non muoia con me...". Sono le ultime parole di Piersanti Mattarella, immaginate e interpretate da alcuni studenti giovedì 21 marzo, in occasione di un'iniziativa per la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La commemorazione si è svolta in presenza di oltre cento alunni, provenienti da alcune classi delle scuole medie Carducci e Mattarella, di fronte alla stele nell'area verde di via Carlo Alberto Dalla Chiesa che omaggia, appunto, donne e uomini uccisi dalla criminalità organizzata. All'evento, organizzato dal Quartiere 3, erano presenti il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, il vicepresidente del Quartiere 3 Nino Remigio e alcuni volontari modenesi di Libera, associazione che dal 1995 sensibilizza la società civile nella lotta alla criminalità organizzata. Al centro della commemorazione la lettura di due testimonianze degli studenti, sintesi dei percorsi di legalità svolti nelle scuole. In particolare, gli allievi delle classi prime dell'Istituto Piersanti Mattarella hanno teatralizzato gli ultimi attimi di vita proprio del presidente della Regione Siciliana, assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980, in presenza dei familiari. La breve performance ha permesso di trasporre un progetto creato durante l'anno che racconta, con l'ausilio di tecniche cinematografiche, le vicende di magistrati, giornalisti e politici uccisi dalla criminalità, a cui sono dedicate le vie limitrofe alla scuola (video disponibili su www.ideacinema3.ic3modena.edu.it). L'incontro con personalità impegnate contro le mafie, ma soprattutto il lavoro annuale svolto con la criminologa romana Flavia Fiumara, sono stati, invece, al centro della testimonianza letta dagli studenti della 2^C delle scuole Carducci. Nell'istituto, infatti, dal 2010, è attivo un progetto di legalità che consiste nell'approfondimento di storie di donne e uomini impegnati, anche a prezzo della propria vita, nella lotta quotidiana contro la mafia "che è una cosa orribile e potente – hanno concluso i ragazzi – ma non invincibile perché, parafrasando Giovanni Falcone, come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio e avrà una fine". Nel suo intervento, il presidente Poggi ha voluto sottolineare l'importanza di contrastare le mafie a partire dal valore della cultura e dalla formazione proprio nelle scuole: "La conoscenza, lo studio, i saperi – ha affermato – se resi vivi e operanti nella nostra quotidianità, ci rendono persone libere capaci di sognare e progettare il proprio futuro senza affidarlo a chi, con prepotenza e con l'inganno, ci promette illusioni in cambio di obbedienza, omertà e rinuncia della propria dignità". Dopo le testimonianze, sono stati letti i nomi di alcuni magistrati uccisi dalle mafie ed è stato osservato un momento di silenzio. Al termine, è stata deposta una corona di fiori davanti alla stele commemorativa collocata 15 anni fa, nel 2009, nell'area verde della via dedicata al generale e prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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newtechworld · 2 months
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Samsung Galaxy Tab S9 FE+: Top di Gamma del 2024 con Display TFT LCD PLS da 12.4
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