Tumgik
#le ho detto che ho iniziato a sistemare 'Eh Ma Non è vero'
asterargureo · 2 years
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Iniziato benissimo la giornata urlando contro la vicina che pretende di comandare a casa mia.
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Quel che non mi convince di “Miracle Queen” e, in generale, del finale della S3 di Miraculous
La terza serie di Miraculous mi è molto piaciuta. 
Però ci sono delle cose che mi sono piaciute molto poco. Potrei fare un gigapost, ma credo che Un Certo Qualcuno ne potrebbe fare presto(?) uno~
Mi limito quindi a quella manciata di cose che non mi tornano, non mi hanno convinto o non mi sono affatto piaciute. 
Cose che non tornano:
Titoli mutati e akuma mutanti 
Quando furono rivelati i titoli di tutti gli episodi della terza serie, il 77 era chiamato Mangeamour, in inglese Loveater. 
Una volta iniziato effettivamente l'episodio (e solo allora) si è scoperto chiamarsi Heart Hunter, con il doppiaggio a dare conferma. Perché il nome è stato cambiato? Non è un akuma importantissimissimo, quindi cosa gli cambiava chiamarsi Heart Hunter o Loveater... se non che sono stati cambiati proprio l'akuma e il suo potere? 
Inoltre, la sinossi parlava di un "cerbero a due teste". D'accordo le descrizioni esagerate o non proprio 100% accurate, ma un Humpy Dumpty rosso bifronte fluttuante non mi suscita esattamente l'immagine di un "cerbero a due teste"... a meno che Loveater non fosse un cerbero a due teste. Interessante notare come l'oggetto dell'akumatizzazione sia una maglia extralarge da cui escono solo le teste, come un unico corpo bicefalo. 
Le bizzarre avventure di Chloe 
Tutta l'evoluzione e il personaggio di Chloe sono stati semplicemente buttati nel gabinetto. 
Si pensi anche solo a questa terza serie: è stata la prima persona a rigettare un akuma che già aveva attecchito; in Ladybug ha protetto Sabrina ed è stata una delle poche a credere a Marinette; in Ladybug e in Miraculer sembrerebbe immune al (presunto) potere di Lila; in Startrain si è mostrata una brava eroina anche senza la tutina a strisce. 
Dopo tutto questo, in Heart Hunter viene akumatizzata per una giusta causa (erano i suoi genitori ad essere stati akumatizzati, ma Ladybug, suo idolo, ha preferito Ryuuko a Queen Bee per nessun motivo davvero valido) e... Miracle Queen non è questa gran minaccia, è anzi una macchietta comica e alla fine se ne va strillando contro Ladybug in puro stile PRIMA serie. Due intere stagioni di evoluzione giù per lo scarico perché...?
Intendiamoci: se magari Chloe fosse implosa, avesse urlato qualcosa tipo: "Io ci ho provato ad essere buona, ma non faccio altro che produrre akuma!" e poi qualcosa come: "Allora è vero che sono meglio come antagonista!" o "Devo essere io a sistemare tutto ciò che ho fatto e tu me lo stai impedendo, Ladybug!", sarebbe stata un'inaspettata e bellissima involuzione coerente del suo personaggio - e sarebbe entrata di diritto tra i miei personaggi preferiti di ML. 
D’accordo, da un paio di espressioni si capisce che è stato solo un attacco tsundere di cui probabilmente si pentirà, ma non mi è affatto piaciuta tutta la vicenda: Chloe ha fatto del suo meglio, Ladybug è obiettivamente stata scorretta con lei e il dolore di Chloe... viene usato come elemento comico e lei come cattiva fallita. Questo no. Interrogato a riguardo da tipo Chiunque rimasto perplesso, l’autore ha spiegato che Chloe non diventerà certo buona dal giorno alla notte (giustissimo) e che già durante la serie si era capito che faceva l’eroina per autocompiacimento - vedasi quando sprona Aurore ad essere akumatizzata per poter intervenire come Queen Bee. E l’autore avrebbe anche ragione se questo elemento fosse stato centrale del personaggio di Chloe: ma se ci sono uno massimo due indizi di egoismo e dieci di buona volontà, è improbabile che la gente non rimanga perplessa a vederla delirare. 
A prescindere dalle motivazioni che spingono Chloe, comunque, è innegabile che Miracle Queen abbia mostrato Chloe come una sciocca ragazzina capricciosa e irragionevole e Ladybug sì colpevole ma vabbè dai povera piccola! - e questo magari no.
(Aggiungiamoci il sempre meno spazio di Lila e l’aver fatto andare via Chloe urlando vendetta tremenda vendetta, proprio come è solita fare lei, che non fa presagire cose belle per nessuna delle due.) 
Attesissimo & Incredibilissimo Gran Finale un po’ poco curato 
Miracle Queen è probabilmente l’episodio con più errori grafici in assoluto. 
È normale e umano che in una serie 3D ci sia qualche errore, ma quando l’elenco inizia a superare una schermata di computer... 
(Diciamo che è un po’ assurdo che il Gran Finale tanto atteso sia poco convincente di trama e zeppo di errori grafici...)
Romance e Logica, una illogica tragica storia romance 
Il messaggio finale di Fu e la morale della serie sono molto belli: andare avanti nonostante le perdite. 
Da parte della sottotrama di Fu, nonostante i fuochi d'artificio di deus ex machina e la disumana crudeltà di costringere una quattordicenne già abbastanza provata emotivamente a legarsi per sempre ai Miraculous o dimenticare tutta la sua vita (perché Fu è proprio tabula rasa), ci può stare. Soprattutto se, come sospetto, in origine non era previsto che Fu se ne andasse allegramente vivo e più o meno vegeto.
Il lato romance, invece, è semplicemente un disastro. 
Già l’inizio con Chat Noir che dice a Ladybug di essersi trovato una fidanzata, per poi negare quando lei non si mostra gelosa, trabocca di nonsense; se poi lo si mette subito dopo Ladybug, è stupido; se lo si mette dopo Chat Blanc e Felix, ha lo stesso effetto di averle detto “Sai che l’area del trapezio si calcola sommando la base maggiore e la base minore, moltiplicando per l’altezza e dividendo per due?”. 
Quando poi, negli ultimi minuti, per Nessun Motivo, completamente A Caso, Marinette e Adrien si dividono, sono costretta a stoppare e a pensare bene a cosa è successo durante la serie, perché forse mi sono persa qualcosa. 
Durante la terza serie, è stato mostrato Adrien innamorarsi di Marinette, smettere di idealizzare Ladybug e iniziare a vederla come una persona; è stata mostrata Marinette che finalmente riesce a comunicare con Adrien, invece di balbettare (Papa Garou, Oblivio, Startrain, Desperada, Gamer 2.0, Puppeeter 2, Ladybug e forse ne sto scordando qualcuno); in Miracle Queen, i due ripetono fino allo sfinimento che staranno sempre insieme. 
Chat Blanc da solo, poi, è un’esplosione del rapporto tra Ladybug e Chat Noir, tra Adrien e Marinette. Tuttavia, nonostante quello che è successo, in Felix Marinette riesce a dichiararsi e si mostra ancora cotta e fangirl: questo vuol dire che Marinette è più cauta verso Chat Noir, non Adrien - dato che non ha mai saputo cos’è successo esattamente nell’altra timeline. Come caspiterina si passa dall’amore intenso e sognante alla rinuncia totale dell’altro nel giro di, ehm, niente? Perché Chat Noir ha deciso di non chiamarla più “my lady” e di insistere per una sua eventuale gelosia per una fidanzata immaginaria o verso Ryuuko? (Perché in mezzo, secondo l’ordine di produzione che è consigliato seguire come timeline, c’è stato solo Ladybug, che NON parla di romance.)
Mi starebbe bene che Marinette e Adrien abbiano qualcun altro. Mi starebbe pure bene che Marinette e Adrien non si sposino e abbiano quindici figli e un criceto. Ma voglio che la motivazione mi venga mostrata. Voglio vederli scoprire di essere incompatibili, voglio vedere il grande amore che si spegne - insomma, vorrei vedere un motivo. 
Miracle Queen si conclude in modo davvero triste (nel senso più negativo del termine) con, essenzialmente, Adrien che ha rinunciato a Ladybug perché quest'ultima è innamorata di un altro, che in realtà è lui, ma lei non lo sa, quindi l'ha rifiutato perché non sapeva che Chat Noir fosse lui. A casa mia, una cosa del genere si chiama fyccyna angst self-indulging o, al limite soap opera. E tutto il drammone che si crea, dunque, si crea sul nulla. 
Letteralmente il nulla, visto cos’è successo nei tre episodi precedenti. 
Quel ca**o di periscopio 
In Miracle Queen, Ladybug e Chat Noir sono costretti sott’acqua causa vespe paralizzanti: devono trovare Fu, ma come faranno, se sono costretti sott’acqua causa vespe paralizzanti?
Nessun problema, proprio in quest’ultimo episodio si scopre che il bastone di Chat Noir può fare da periscopio! Com’è conveniente!
(È solo uno dei deus ex machina di Miracle Queen, ma l’ho messo a parte perché ho rotto abbastanza le balle a Tayr su “Vediamo se appare in Chat Blanc o Felix”. Alla fine è diventato un meme e non ho potuto non fargli un punto a parte.)  
Miracle Queen è il finale, giurin giurello!
Chat Blanc e Felix parlano della famiglia Agreste e della trama di Miraculous, con il secondo che introduce nuovi elementi di trama (la famiglia Graham e gli anelli gemelli) che sarà probabilmente importante nella quarta serie; Heart Hunter e Miracle Queen parlano di inciuci amorosi, Chloe che delira, deus ex machina e Marinette nuova guardiana dei Miraculous. 
Non so, eh, magari mi sbaglio, ma mi sembra che Chat Blanc e Felix sappiano un pochino ino di finale - ma forse sono solo io, eh. 
Cose teaserate e poi boh: (= La terza serie è tutto un enorme teaser della quarta o qualcuno si è perso qualcosa per strada.)
⦁ In Oblivio viene mostrata per la prima volta un'akumatizzazione di coppia (proprio di una coppia effettiva, tra l'altro!), che aveva molto il sapore di anticipazione di Loveater... peccato che Heart Hunter sia uno degli akuma con meno screentime (e importanza) in assoluto. 
⦁ In Timetagger, Chris dice chiaro e tondo "Chi ti ha detto che il mio Papillon sia tu?", stupendo Gabriel. L'episodio si chiude con la minacciosa (?) inquadratura di Lila che fa da babysitter a Chris bambino, con quest'ultimo che si è preso una cotta per lei. 
Di questo "altro Papillon" (Lila?) non si farà mai più menzione. 
⦁ Il potere di Mayura è creare sentimonster. A livello di trama, questo è ovviamente per aiutare gli akuma di Papillon. 
Ma a cosa è servito il sentimonster senziente di Ladybug? 
⦁ Il doppiatore inglese di Luka aveva spoilerato alcune cose, tra cui una frase che Luka avrebbe pronunciato in un qualche episodio: “Io amo davvero Marinette!“, detta con decisione. 
A fine serie, questa frase non risulta in nessun episodio e non riesco a togliermi dalla testa che possa trattarsi di una “prima versione” di Loveater, quando ancora si chiamava così.
Cose che non mi sono piaciute: 
Lila ha sbagliato cartone 
Lila è un personaggio molto, molto complesso - rasenta l'hikkikomori, è una bugiarda patologica, è visibilmente lasciata a se stessa dai suoi genitori, forse soffre di una solitudine immensa che colma con la rabbia e le bugie, che la porta ad essere irosa verso chiunque non sia come vuole lei, si schiaffa gli akuma addosso mostrando autolesionismo e un odio consumante - e difficilissimo da gestire, soprattutto se proprio lo si vuole mettere in un cartone per bambini. 
Già era sospetto che, dopo essere stata presentata come "antagonista ricorrente" a fine prima serie fosse scomparsa del tutto per poi riapparire a fine seconda - e la cosa era stata spiegata con un essersi rinchiusa nella sua camera per ripicca, e vabbè. 
Tuttavia, da lì in poi assurge al ruolo di "sottoposta ufficiale dell'antagonista", ma il suo Apporto Fondamentale ai Malefici Piani sarà solo in Chameleon (episodio molto discutibile), Miraculer (ci ha provato, ma l'akumatizzazione non è merito suo), e ottenendo risultati concreti solo in Oni-chan (che le si ritorcerà contro) e Ladybug (che le costerà un Adrien in modalità yandere). 
Il fatto che Lila sia scomparsa (nel finale non appare proprio) e forse "sostituita" nel suo ruolo "antagonistico" da Chloe non può che farmi pensare che si siano resi conto troppo tardi del suo essere un personaggio ingestibile e la scelta fatta nel suo caso è stata... toglierla?
Cercasi altri Portatori di Miraculous 
Il trattamento di tutto il resto dei portatori di Miraculous, soprattutto il "gruppo principale" - alias Alya, Nino e Chloe. 
È pratica comune (e sensata) nei majokko e, in generale, in tutte le storie che implicano più di un personaggio, dedicare almeno un episodio solo e soltanto ai personaggi secondari, così da approfondirli: al di là dell’episodio di apparizione di Rena Rouge e Carapace, Alya e Nino non hanno più avuto momenti di gloria come supereroi. Riguardo Queen Bee, meglio non parlarne. 
Non solo Rena Rouge, Carapace e Queen Bee non hanno avuto screentime, ma Miraculer è l’unico episodio in cui ci sono tutti e cinque i portatori di Miraculous principali. C’è poi Party Crasher, con tutti i portatori maschi più Ladybug. 
In sostanza, c’è UN episodio con il quintetto (si supponeva) principale e neppure un episodio con l’intero gruppo di portatori che non viene akumatizzato/controllato/laqualunque. Considerato che la terza serie era stata presentata con il quintetto e anticipava maggiore attenzione ai portatori di Miraculous (... cosa oggettivamente successa, visti tutti i nuovi portatori, ma non...), confesso di esserci rimasta un po’ male nel vedere l’attenzione costantemente sui soli Ladybug e Chat Noir, con variazioni solo nel caso di un nuovo portatore e dunque episodio basato su lui/lei. Belli questi episodi, eh, ma mi sarebbero piaciuti anche episodi in cui erano Rena Rouge, Carapace o Queen Bee - o un altro qualsiasi - a dover gestire l’akuma, con Ladybug limitata alla purificazione dell’akuma. 
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jlock-hana · 5 years
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Le radici dell'odio.
Quello che sto per dire non c'entra poi molto con il libro della Fallaci, ma è un titolo ottimo per attaccarmi a dei pensieri che più volte ho formulato e riformulato nella mia testa pensando al razzismo. Che in realtà è una piaga sempre esistita tra i popoli di ogni continente, ma ovviamente si è accentuata ulteriormente anche da noi a causa delle ultime elezioni politiche e dell'inevitabile potere del web di diffondere notizie in ogni dove, di dare voce a chiunque (che di per sé non è sbagliato, ma lo è quando sembra che l'odio debba entrare in ogni ambito e prevalere su ogni cosa).
Ho provato e riprovato a trovare cause e risposte, a fare analisi, ma ho finito con l'accorgermi che c'è sempre quel tanto di soggettività che mai mi permetterà di avere risposte precise. Così ho provato ad analizzare tre casi specifici che mi hanno fatto pensare molto. (Il mio background è quello di una ragazza friulana con radici venete, con parenti leghisti, ma tutto fuorché leghista. Tutto fuorché inquadrabile. Le mie migliori amiche sono pugliesi, toscane e siciliane, tanto per dire. Il mio pensiero è libero e in quanto tale non è assoggettato e assoggettabile a niente e nessuno).
Il primo caso riguarda un fatto successo mesi fa. Ero appena stata a fare la spesa quando esco e vedo un uomo del sud (io gli accenti non li distinguo, potrei essere linciata per questo, ma perdonatemi, non so di dove fosse e non c'entra col discorso) che inizia a gridare ad un uomo africano (stesso discorso vale per lui) che doveva tornarsene a casa, che gli faceva schifo, che doveva andare a lavorare, che doveva solo vergognarsi a chiedere l'elemosina. Al che se ne è andato e sono rimasta così scossa e stranita che ancora adesso mi capita di pensarci. Scossa perché non sapevo che cosa fare, avevo fottutamente paura di intervenire e paura che la cosa degenerasse, stranita perché sentire da un uomo "straniero" (chiamiamolo così, in quanto non nativo del posto) gridare ad un altro uomo "straniero" di tornarsene a casa... È stata una cosa assolutamente assurda. ASSURDA. Assurda è stata la situazione, assurdo è stato veder leso un qualche diritto inesistente, assurdo è vedere questo odio totale e generalizzato. Voglio dire, se un extracomunitario mi ruba la bicicletta, me la prenderò con quella persona specifica. Se un italiano mi ruba la bicicletta, me la prenderò con quella persona specifica. Me la devo forse prendere con tutti gli extracomunitari o tutti gli italiani? Perché deve essere sempre fatta questa assurda generalizzazione?
E passiamo allora all'episodio successivo che va a sostenere ciò che ho appena detto.
Stavo lavorando in negozio quando mi arriva una coppia sempre del sud (e come sempre non ho idea di dove, e come sempre non sto usando un tono dispregiativo, che apriti cielo non appena si dice nord o sud si rischia il linciaggio) con figlioletto appresso e subito hanno iniziato a mettermi a soqquadro il reparto bimbi. E quando dico soqquadro dico libri aperti ovunque, quelli tattili tirati fuori dalle confezioni, libri lasciati cadere e ciliegina sulla torta, se ne sono usciti dopo venti minuti senza comprare nulla. Al che mi è venuto un nervoso assurdo nel sistemare un casino del genere che sì, mi era venuto il veleno, e sì, gli ho imprecato mentalmente contro mandandoli a fanculo e che se ne tornassero a casa loro. Formulato questo pensiero mi è venuta l'angoscia perché "io non sono mica razzista, no?", "perché ho fatto un commento razzista?", e questo pensiero mi tornava in mente di tanto in tanto lasciandomi rattristata. Al che ho avuto la risposta qualche giorno dopo quando è arrivato un papà del nord con figlioletti appresso e li ha lasciati liberissimi di mettermi a soqquadro la parte degli animaletti. Robe che so io i dieci minuti persi a sistemare tutto. E quando se ne sono usciti, anche stavolta senza comprare nulla, il pensiero è stato nuovamente quello del "ma tornatevene a casa vostra, cristo". Apriti cielo. "Ma allora non sono razzista!" E solo allora mi sono resa conto che non era la persona del nord o del sud ad avermi fatto incazzare, era la maleducazione ad avermi fatto scaturire. Perché portare i figli in libreria pensando sia un parcogiochi è tutto fuorché rispettoso. E qui comunque ho tirato un sospiro di sollievo: Non sono razzista, semplicemente è la maleducazione e l'egocentrismo che è universale e non conosce specie. E mi fa incazzare da morire.
Ma arriviamo all'ultimo episodio che resta per me il più significativo. Mi è sempre piaciuto andare a fondo delle questioni, quindi ho voluto verificare da dove arrivassero le radici del "razzismo" della mia amata nonna, e sentendo i suoi racconti ho provato ad immedesimarmi in lei nel tentativo di CAPIRE. Così mi raccontò della prima volta che vide da bambina un uomo di colore, lo spavento e l'angoscia che provò. Del resto nessuno ne aveva mai parlato, non ne sapeva l'esistenza. Cazzo, razzista vero? Allora ho provato a pensare che cosa accadrebbe se vedessi io una persona di colore verde da capo a piedi. Un alieno quindi. Timore? Paura? Curiosità? Ma ha cattive intenzioni o è venuto in pace? Penso sarebbero le prime cose che mi verrebbero in mente. Perfetto, passerei per razzista ovviamente.
Poi mi raccontò di quell'uomo del sud (regione X) che sposò una ragazza del posto piena di soldi e si accasò facendosi mantenere. E dopo di lui ne arrivarono altri, ed erano sempre al bar e non avevano voglia di lavorare. Testuali parole. E qui ovviamente ho iniziato a pensare ad una generalizzazione della persona del sud, e mi sono chiesta se non fosse accaduto anche con persone del nord, ma poi mi sono messa nuovamente nei suoi panni. Paesino montano di appena ottocento anime, bastò una situazione del genere, un "elemento esterno" per destabilizzare tutto e tutti. (Però ragazzi, i sardi, non toccatele i sardi che quella è brava gente con tanta voglia di lavorare, eh!) Ed è a questo punto che sono arrivata ad una conclusione: Posso anche accettare il razzismo di persone anziane, posso capire che una mentalità così costruita e idee così sedimentate non potranno oramai più cambiare, perché quella è la realtà in cui vivevano. Una realtà fatta di fame, di guerra, dove chi non lavorava e produceva era visto come uno scarto della società. Ma mai accetterò che ragazzi e ragazze della mia età siano altrettanto razzisti se non peggio. Molto peggio. Non riuscirò mai ad accettarlo perché siamo nati che l'Unione Europea si era formata già da un bel pezzo. Siamo nati nell'era del boom economico, del benessere materiale. Siamo nati con i primi collegamenti web e le prime chat grazie alle quale ti collegavi con chiunque. Certo, io ho avuto la fortuna di avere genitori fantastici che mai mi hanno imposto nulla e le mie idee me le sono costruita da sola, ma COSA spinge un ragazzo della mia età ad avere questo odio ingiustificato verso gli altri? Cosa gli è stato fatto PERSONALMENTE da queste persone?
A volte ho discusso con persone che avevano questo razzismo dentro, e la cosa che più mi ha amareggiato e che sempre ho riscontrato, è stato scoprire che non avevano argomenti a supporto delle loro idee. Niente. Il nulla. "Perché Mussolini ha salvato..." "perché i fascisti...", Sì, ma tu c'eri quando è successo?" "No, e allora?" "E allora la tua mentalità deve rimanere ancorata e invariata pari pari a quella di tuo nonno di cent'anni fa?" Cosa diavolo serve la storia se non a progredire come società evitando gli errori del passato?! Cosa diavolo serve un cervello se non lo si usa? Cosa serve studiare e ad accrescere la propria cultura se si hanno dei paletti mentali così mostruosi che non si riusciranno più a sradicare? La nostra realtà è questa, che piaccia o meno, è multietnica, è variegata, e chi pensa di poter fermare l'avanzare e lo sviluppo di una società, chi pensa di poter fermare vite umane che cercano la salvezza, non è nient'altro che un folle.
Concludo ricordando un ultimo episodio. Mai dimenticherò le parole di mio nonno che a distanza di cinquant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale mi disse un giorno: "quando ero in campo di concentramento e c'erano i bombardamenti aerei, ero l'unico ad uscire fuori a cielo aperto nella speranza che una bomba mi colpisse. Nella notte, quelli luci, erano uno spettacolo incredibile". LUI non poteva scappare, e NOI, noi chi cazzo siamo per dire a gente che scappa dalle stesse bombe: "aiutiamoli a casa loro"?! Chi cazzo siamo per permetterci di generalizzare prendendo tutti dentro ad un unico calderone "tanto quelli che arrivano sono solo terroristi". Come cazzo si fa a rimanere indifferenti di fronte a gente che muore?
Un'anima, questa gente non ce l'ha. E se ce l'ha è nascosta sotto a strati granitici di merda.
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