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#consigliodilettura
eleonorabuffon · 11 months
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In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".
Oggi l’opera prescelta è “A babbo morto. Una storia di Natale” di Zerocalcare.
Natale… i regali, il cenone, i parenti… ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale? Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus! Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!
Siamo di fronte ad appena 80 pagine in cui il fumettista Zerocalcare si destreggia tra una fiaba dalle tinte oscure, la politica e la critica sociale. La narrazione in bianco e nero è più volte spezzata da tavole a colori coronate da una breve spiegazione, dettaglio che punta il riflettore sull’evento appena raccontato, in modo allegorico. Come per tutte le storie di Zerocalcare le risate concesse hanno sempre un retrogusto amaro e non risultano mai fini a se stesse, ma sempre concentrate verso una più profonda riflessione proprio sul lato più grottesco della nostra società, abilmente messo in mostra. Con “A Babbo Morto” siamo di fronte ad una grande allegoria che comprende lotte sociali che passano per i lavoratori della fabbrica di Babbo Natale e che non hanno paura di citare anche i fatti del G8 di Genova. Non manca nemmeno una riflessione su quanto sia cambiata la società, sempre più pretenziosa e poco incline a gioire delle piccole cose; insomma, critiche di ogni tipo che provocano una risata, seguita da un inevitabile “oh no” quando ci si rende conto che in realtà Zerocalcare ci pone davanti ad una storia che di grottesco ha poco: è tutto già stato ampiamente superato dalla realtà.
La struttura della storia è particolare, anche per un autore come Zerocalcare che ha spesso abituato i suoi lettori a tipi di narrazione originali e diversi: “A Babbo Morto” è fatto di “quadretti” con descrizione, che di solito immortalano e ricordano un momento felice che si è vissuto, qui invece fissano nella memoria una serie di momenti critici del mondo che l’autore sta raccontando. Il tutto contornato sempre da decorazioni natalizie che contribuiscono ad una sensazione disturbante che Zerocalcare sicuramente, con l’andare avanti delle pagine, vuole instillare nel lettore. Gli episodi che poi meritano, o meglio, necessitano di un ulteriore approfondimento, presentano delle note a piè di pagina. Questa tipologia di struttura, che vuol raccontare solo i punti salienti di una storia ben più ampia ed estremamente tragica, mette in risalto le contraddizioni di un mondo fiabesco e, a livello puramente teorico, magico che altro non è che un focus su tutte quelle situazioni che hanno afflitto l’Italia negli ultimi anni...
In conclusione, “A Babbo Morto” è una storia di Natale che di natalizio, in realtà, ha ben poco. Zerocalcare racconta di paure, violenze e discriminazioni, e per assurdo sceglie il periodo più magico dell’anno per farlo, per basare tutta la narrazione su un gioco di contrasti disturbanti che mette in luce i retroscena di una società, fiabesca ma non troppo, che aspetta solo il giusto casus belli per esplodere.
Piccola nota a margine: Zerocalcare ha realizzato anche un audiolibro per “A Babbo Morto”: la storia è narrata dallo stesso Michele Rech e le voci secondarie sono affidate a Neri Marcorè e Caterina Guzzanti.
Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech (1983), è un fumettista italiano. Il nome d'arte "Zerocalcare" nacque quando, dovendo scegliersi un nickname per partecipare ad una discussione su Internet, s’ispirò al ritornello dello spot televisivo di un prodotto anti-calcare che stava andando in onda in quel momento. Alla fine del 2019 ha raggiunto il traguardo del milione di copie vendute dei suoi libri. Aderisce allo stile di vita straight edge (particolare filosofia di vita generatasi nell’ambiente hardcore punk), che prevede l’astinenza dal consumo di tabacco, alcool e droghe.
Con la recensione di oggi si conclude la rubrica dedicata ai tesori nascosti della biblioteca, uno spazio letterario inaugurato nel maggio 2020 che ci ha accompagnato, incuriosito e ispirato in questi due anni... Ricordiamo che ogni tesoretto è disponibile sulle pagine social (Facebook & Instagram), nonché sul sito web della biblioteca, https://www.bibliotecasanvalentino.it/tesori-nascosti/ (apposita sezione dedicata), per chiunque desideri consultarli e recuperarli!
Dal nuovo anno continueremo comunque a pubblicare e condividere pensieri, riflessioni e recensioni per rimanere sempre aggiornati sui temi della cultura, delle novità librarie o su varie curiosità del panorama letterario.
Stay tuned!
Grazie a chi in questo periodo ha collaborato alla realizzazione dei tesoretti.
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cybertopartcrew · 2 years
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<OLTRELUCE> #consigliodilettura #Amazon Al inizio ci fu il verbo oltreluce ... da cui decadenza nella luce divenne la nostra perenne morte .... la semplicità di connettersi al tutt'uno ovunque in entanglement! Con la censura, le menzogne è l'inganno del dividi et impera, ci vogliono fare credere, che la nostra autocoscienza non è la connessione alla natura multiversale, e che noi siamo divisi e separati. Essere di natura è essere oltreluce e siamo tutti UNO, frammenti di universi cristallizzati di un unico tessuto immortale ed in eterno trasformamento. <COSMO GANDI> https://www.amazon.it/Oltreluce-Cosmo-Gandi/dp/886982909X <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< www.CAVINATOEDITORE.com www.OPERAESCLUSIVA.webnode.it <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< https://www.instagram.com/p/ChUg3qVt4wl/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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marellagiovannelli · 2 years
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"Violeta" ha preso il mio cuore come tutte le donne protagoniste dei romanzi di Isabel Allende. Il suo nuovo libro ripercorre una saga familiare che s'intreccia a vicende storiche, memorie e luoghi che catturano il lettore. Ancora una volta la scrittura magistrale di Isabel Allende ha compiuto il miracolo dando vita ad un'opera epica e corale. Eppure ogni singolo personaggio, a cominciare da Violeta, tra ombre e luci, ha una sua identità e una sua forza, nel bene e nel male. #marellagiovannelli #violeta #isabelallende @allendeisabel #feltrinelli @feltrinelli_editore #consigliodilettura #romanzo #book #ebook https://www.instagram.com/p/CddciaqtKqW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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agathaandrea · 10 months
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Vernissage...
@mcb2880 #perte #buonanotte #buonalettura #consigliodilettura #thrillers #suspencebooks #libriamo #bookseries #foryoupageofficiall #leggiamoinsieme📚 ♬ Paranormal Horror Theme – Michael Crowther
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leparolecreanomondi · 3 years
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Restiamo legati, due a due. A sud.
“Si fa così presto a dimenticare ciò che è necessario per mantenerci vivi.” Amiche e amici, come state? Io sto come se mi avessero fatto una fattura, e con questo non intendo “un documento fiscale emesso per comprovare l’avvenuta vendita di prodotti, servizi e prestazioni professionali” ma “il rituale magico o occulto, in forma di incantesimo, finalizzato a sottrarre l’energia vitale di un…
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paoloroversi · 5 years
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Reposted from @fra_solly - 🎀 In lettura 🎀 ⠀ Approfittando dell'offerta @feltrinelli_editore 2 libri a 9,90, ho recuperato questo piccolo libretto noir di - finalmente - un italiano con le contro palle @paoloroversi !! ⠀ 📚 Questo prequel sugli anni giovanili dell'hacker Enrico lo sfigato (adorabileeee) mi sta prendendo davvero tanto: c'è il giallo e il Giallone, la suspence, e le battutine sulla Milano anni '90. ⠀ 🏝 Insomma un bel mix, leggero e godibile, per combattere la calura estiva. Ebbene sì, qua tocchiamo i 32 gradi ormai ⠀ ⚖ Voi che mi consigliate dopo questo? Tanto tra un paio d'ore l'avrò finito . . . #bookshelf #bookstagram #amoleggere #amoilibri #libri #books #libridaleggere #librichepassione #booklover #italianwriter #thriller #noir #libriitaliani #scrittoriitaliani #consigliodilettura https://www.instagram.com/p/BzQ3Vjvi0ak/?igshid=1qxcjmxb0msrd
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meternit · 2 years
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coachaziendale · 3 years
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LASCIA IL TUO COMMENTO! Nuovo libro disponibile su Amazon.it : https://www.amazon.it/CAPO-SQUADRA-Gestione-progetto-semplice/dp/B08L9C82GQ/ #successo #milionario #nuovacarriera #oppotunità #opportunitàlavorativa #opportunitalavoro #consigliodilettura #consigliolibri #libro #direttoreinformatico #direttoremarketing #consigliaziendali #consiglidilettura #accompagnamentoaziende #coachingaziendale #manageraziendale #aiutoaziendale #incentiviaziendali #formazioneimprenditoriale #formazioneimprenditori #corsiaziendali #formazioneaziendale #nuovolibrodaleggere #svolta #leadershipcoach https://www.instagram.com/p/CQ-8OCtF5ME/?utm_medium=tumblr
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eleonorabuffon · 3 years
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In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".
Oggi l'opera prescelta è "Il paradiso degli orchi" di Daniel Pennac.
Il libro narra la storia di Benjamin Malaussène, che di mestiere fa il capro espiatorio, mansione per la quale viene strigliato dai clienti per oggetti malfunzionanti. Anche se il lavoro è molto duro, Benjamin è costretto a svolgerlo poiché ha una famiglia molto numerosa alle spalle: Louna, Clara, Thérèse, Jérémy, il Piccolo e il cane Julius. La famiglia Malaussène vive nel quartiere di Belleville, accanto a un ristorante arabo gestito dalla mamma adottiva della famiglia, Yasmina, e da tutta la sua famiglia. Infatti, la vera madre dei Malaussène è uno spirito libero e molto spesso scompare per lunghissimi periodi, tornando incinta e abbandonata dal suo ennesimo grande amore. La storia ha inizio quando, nel Grande Magazzino dove Benjamin lavora, inizia ad esplodere una serie di bombe. L'uomo viene subito sospettato a causa del suo lavoro e per la sua presenza nell'edificio ad ogni esplosione.
Nonostante tutti questi inconvenienti, Ben riesce sempre a tenere di buon umore i suoi fratelli raccontando loro delle storie del libro che egli stesso ha scritto. Un giorno, a sorpresa, sua sorella Clara spedisce questo libro a undici case editrici. Per scoprire chi sia realmente il colpevole dello scoppio delle bombe, Ben, con i suoi fratelli e Theo, iniziano ad indagare sul caso. Si viene a scoprire che, durante la seconda guerra mondiale, proprio nel Grande Magazzino erano stati uccisi dei bambini per mano di alcuni anziani che attualmente vi lavoravano, da qui il nome "orchi". Grande aiuto viene dato da una giornalista, Julie, la quale ben presto s'innamora della disastrata famiglia Malaussène e dello stesso Benjamin. Infatti, nel finale, riesce a scrivere un articolo sul mestiere del capro espiatorio e, dopo che Benjamin è stato allontanato e assunto presso una nuova agenzia, le Edizioni del Taglione, i due si metteranno insieme.
È Stefano Benni che dobbiamo ringraziare se nel 1991  Pennac sbarca in Italia con la fortunatissima saga di Malaussène. Benni legge Pennac, rimane affascinato dalla sua scrittura e lo propone a Feltrinelli. Oggi, nel retro della copertina del Paradiso degli orchi  troviamo la sua bellissima introduzione nella quale lo definisce “uno scrittore d’invenzione, un talento fuori dalle scuole”.
Il protagonista, Benjamin Malaussène, nel grande Magazzino, svolge una professione a dir poco singolare, il capro espiatorio; la sua mansione è quella di muovere a compassione i clienti furiosi che presentano i più svariati reclami. Trasformare la rabbia in clemenza, l’indignazione in commiserazione, ecco il vero lavoro di Benjamin. Il risultato? Il ritiro di ogni denuncia e reclamo da parte di ogni cliente inferocito. Questo stato di cose verrà appunto turbato dalle inaspettate, incomprensibili e ripetute esplosioni all’interno del Grande Magazzino. Gli ingredienti di una detective story ci sono tutti: cadaveri, indagini della polizia, indiziati, ma la contaminazione di generi fa sì che il noir si sposi con toni comici e ironici, con trovate intelligenti e leggere. Pennac mescola il crudo realismo con il magico. Le brutture che si stanno consumando al Grande Magazzino vengono trasfigurate e esorcizzate dai racconti che, la sera, Benjamin fa alla nutrita banda dei fratelli e delle sorelle. Il racconto e il raccontare spazzano via ogni genere di preoccupazione sulla proprio sorte, sulla realtà opprimente. Le esplosioni tragiche vengono viste attraverso una lente fantastica, giocosa e il tutto diventa un’avventura.
La presentazione dell’intreccio non rende giustizia al romanzo, la cui forza sta soprattutto nella straordinaria capacità narrativa dell’autore, nel ritmo veloce della sua narrazione, nelle innumerevoli sorprese che scandiscono la successione di eventi pieni di suspense. Daniel Pennac, pseudonimo di Daniel Pennacchioni (1944), è uno scrittore francese. Pessimo allievo, solo verso la fine del liceo ottiene buoni voti, quando un suo insegnante, nonostante la sua dislessia, comprende la sua passione per la scrittura e, al posto dei temi tradizionali, gli chiede di scrivere un romanzo a puntate, con cadenza settimanale. Ottiene la laurea in lettere all'Università di Nizza nel 1968, diventando contemporaneamente insegnante e scrittore. La scelta di insegnare, professione svolta per ventotto anni, a partire dal 1970, gli serviva inizialmente per avere più tempo per scrivere, durante le lunghe vacanze estive. Pennac, però, si appassiona subito a questo suo ruolo. Scommettendo contro amici che lo ritenevano incapace di scrivere un romanzo giallo, nel 1985 pubblica “Il paradiso degli orchi” (Au bonheur des ogres), primo libro del ciclo di Malaussène. Comincia così la fortunata serie di romanzi che girano attorno a Benjamin Malaussène e a un quartiere di Parigi, Belleville. Nel 1992, pubblica il saggio “Come un romanzo”(Comme un roman, in francese), manifesto a favore della lettura. Il 26 marzo 2013 è stato insignito della Laurea ad Honorem per il suo impegno nella pedagogia presso l'Università di Bologna. Nella Lectio magistralis in occasione della Laurea honoris causa, Pennac si sofferma a lungo nella spiegazione della parola “passeur”(letteralmente: facilitatore) per poi nella parte finale definire il “passeur supremo” colui che non fa domande su cosa si pensa del libro appena finito di leggere perché le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità.
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"STORIA DI UN PUNTO E VIRGOLA" E' IL MIO NUOVO ROMANZO CHE VERRA' LANCIATO CON BOOK A BOOK, PRIMO ANNUNCIO PER TE LETTORE.
“STORIA DI UN PUNTO E VIRGOLA” E’ IL MIO NUOVO ROMANZO CHE VERRA’ LANCIATO CON BOOK A BOOK, PRIMO ANNUNCIO PER TE LETTORE.
CIAO, QUESTO E’ UN MESSAGGIO IMPORTANTE, DA LEGGERE ATTENTAMENTE TI ANNUNCIO CHE MARTEDI 17 LUGLIO 2021, DALLE 17,30 IN POI, PARTITA’ LA CAMPAGNA DI CROWNFUNDIG DELLA CASA EDITRICE BOOK A BOOK DEL MIO NUOVO LIBRO; “STORIA DI UN PUNTO E VIRGOLA”, UN ROMANZO NUOVISSIMO e per ora INEDITO. BOOK A BOOK (sito https://bookabook.it , va’ a curiosare) è casa editrice innovativa e molto seria, con sede…
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marellagiovannelli · 2 years
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Oggi sto ritrovando nel fantastico (in tutti i sensi) romanzo d'esordio di Max Gross "Lo shtetl perduto", il mondo che ho conosciuto ed amato grazie ai libri dell'immenso Isaac Bashevis Singer, il mio scrittore preferito. L'autore newyorkese Max Gross, vincitore nel 2020 del National Jewish Book Award, ha dato vita ad un affresco ironico, profondo e travolgente sui personaggi di un villaggio ebraico miracolosamente scampato agli orrori della Storia. #marellagiovannelli #loshtetlperduto #thelostshtetl #novel #edizionieo @edizioni_eo #consigliodilettura #nationaljewishbookaward #libro #book #ebook https://www.instagram.com/p/CbAcbcutXGE/?utm_medium=tumblr
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giorgiapenzo · 6 years
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#Repost @ognigiornocomeilprimogiorno 💘 ・・・ «Chi aspetta l’alba è affamato di sicurezze. Ha paura che il sole non sorga, di rimanere solo, di non avere più tempo. Chi aspetta l’alba ha paura del buio, come me. Ma il buio mi ha anche donato qualcosa di inestimabile: adesso so che suono fa un sogno quando si avvera. È quello del suo respiro leggero sulla mia pelle. Quello che sembra implorarmi di non sottrarmi mai alle sue labbra.» - Da “Ogni giorno come il primo giorno” #ognigiornocomeilprimogiorno #romanzo #leggere #lettura #libri #lettore #read #instabook #instalibri #libridaleggere #amoleggere #librichepassione #consigliodilettura #buonalettura #amoilibri #vivailibri #inlibreria #leggeremania #leggeresempre #famedilibri #bookstagram
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leparolecreanomondi · 3 years
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Mi hanno ritornata
Ne prendo due edizioni diverse, grazie Amiche e amici, come state? Ma anche voi avete una figlia che si imbarazza quando siete in giro insieme e avete a che fare con gli estranei? E che poi si allontana dichiarando: “Non è mio padre, non lo conosco”? Spiace. Mi è tornato in mente L’Arminuta, il romanzo di Donatella Di Pietrantonio, edito da Einaudi. Arminuta, letteralmente “ritornata”, è il…
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