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#bombola
siciliatv · 6 days
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cristianofabris · 1 year
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Come riscaldare il camper: pro e contro di 4 soluzioni
Come riscaldare il camper: pro e contro di 4 soluzioni
Riscaldatore a gasolio, Stufa con bombola ricaricabile o pannelli radianti, stufa a gasolio e riscaldamento ad acqua:  pro e contro (more…)
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unwinthehart · 3 months
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Io spero sia andato in palestra pure il povero cristo che dovrà fare la versione LIS, perché con tutte le interviste l'unica cosa che ho capito di "Tuta Gold" è che alla fine serve la bombola d'ossigeno
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thecatcherinthemind · 3 months
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Oh raga quattro anni fa oggi scappavo dall'ospedale con la cannula nel braccio.
Ho appena ricordato quella prima settimana del 2020 e mi sono venuti i brividi: abbandonata in DEA per giorni senza visita a vedere gente che moriva nelle barelle, mentre io ero attaccata alla bombola di ossigeno e dovevo fare i bisognini sulla traversina come i canos ❣️ e a furia di farmi male le EGA mi avevano lasciato il braccio viola ❣️
Tra l'altro ci ero finita dopo che un giovanissimo medico mi aveva fatto un'iniezione di cortisone nel culo per un semplice attacco d'asma ed ero svenuta in guardia. E i migliori fan si ricorderanno che quella notte avevo pure le mutande in pizzo rosso, quindi quando mi ha chiesto di abbassare i pantaloni ho esitato un attimo; era ovvio che l'anno sarebbe iniziato alla grande.
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omarfor-orchestra · 6 months
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Film italiani in uscita a ottobre
Nata per te (Fabio Mollo): 05/10
Luca è single, gay, cattolico, dedito al volontariato e con un grande desiderio di paternità. Alba è una neonata con sindrome di Down che è stata abbandonata in ospedale subito dopo il parto. Mentre la sua infermiera le dedica ogni tipo di cura, il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia che possa occuparsi di lei. Luca si propone per ottenerne l'affidamento, ma è single ed è omosessuale. Ad aiutarlo ci penserà un'avvocata agguerrita, esperta tanto di legge quanto di umanità.
Volevo un figlio maschio (Neri Parenti): 05/10
Alberto è un marito e un padre felice. Ha però un cruccio: avere solo figlie femmine. Il film racconta la storia di Alberto che, grazie a una magia, si ritrova improvvisamente padre di quattro figli maschi.
Phobia (Antonio Abbate): 05/10
Dopo aver abbandonato da anni il casale di famiglia, Chiara torna dalla sua famiglia insieme a Michela, una sua amica. Nel passato di Chiara c'è un trauma non superato: si sente responsabile di un incendio alla stalla avvenuto quand'era bambina e che ha ridotto permanentemente a letto, collegato alla bombola dell'ossigeno, il padre. Tutti sono pieni di rancore. Quando nel cuore della notte Chiara si sveglia, Michela non c'è più e sono scomparse anche le sue cose. Chiara si alza e chiede ai familiari se l'hanno vista, ma questi sostengono che non esiste: Chiara è venuta da sola. Chiara, sconcertata e preoccupata, precipita così in un mistero inatteso e intricato.
La fortuna è in un altro biscotto (Marco Placanica): 06/10
In una città portuale di provincia Leo ha un piccolo negozio di oggettistica e modesto antiquariato. Le cose non gli vanno bene, e si fa sempre più presente la minaccia di uno strozzino. Leo è disposto a tutto, per evitare lo strozzino, con una tanica di benzina e con l'aiuto di un ragazzo cinese, trasforma il suo negozio in un cumulo di cenere. È disposto anche a rubare. A rubare un quadro di valore: la tela di un esponente delle avanguardie del Novecento. Il quadro si trova nella villa di un facoltoso imprenditore, collezionista d'arte, aspirante sindaco nella lista "Famiglia Unita". Destino vuole che il figlio dell'imprenditore e la figlia dello strozzino abbiano una relazione..
Il vuoto (Giovanni Carpanzano): 06/10
Giorgio e Marco vengono da due mondi diversi: il primo è il figlio di un avvocato affermato, il secondo di un agricoltore, lotta per emanciparsi dalla periferia di una città del profondo sud. Entrambi sognano un amore travolgente e soprattutto, per motivi diversi, brucia- no dalla voglia di emergere. La forza che li ha attratti li costringerà a combattere per stare insieme. Il 'vuoto' che li spinge l'uno verso l'altro porterà i protagonisti ad inseguirsi, camminando in bilico proprio sul vuoto che li attrae: due ragazzi e un sentimento inaspettato
La luna sott'acqua (Alessandro Negrini): 09/10
Un visionario affresco nel tempo dalle atmosfere oniriche a Erto, paese devastato dalla tragedia del Vajont, diviso tra il desiderio di rinascita e il bisogno di preservare la memoria di un passato doloroso. Un ritratto onirico che oscilla tra realtà e sogno e sul crinale di una domanda: qual è il confine tra il preservare la propria memoria e la necessità di sopravvivere al dolore e ritrovare una speranza?
Doppio passo (Lorenzo Borghini): 12/10
Dopo che la Carrarese Calcio è stata promossa in serie B con cinque giornate di anticipo, il suo storico capitano Claudio Russo decide di esaudire uno dei più grandi desideri della sua vita e apre un ristorante con sua moglie Gloria grazie anche al prestito del suo amico Sandro Costa. La fortuna però gli volta improvvisamente le spalle. Cerca di arrangiarsi come può finendo per accettare di andare a lavorare nella cava. Ma i soldi guadagnati non bastano, il suo matrimonio va in crisi e la sua vita, di conseguenza, si trasforma in un inferno. Per provare a uscirne fuori, dovrà mettere in discussione la sua integrità morale.
Gli ospiti (Svevo Moltrasio): 12/10
Un casale sparso in mezzo al verde, nove amici che si conoscono da una vita, un bambino che dorme. Poi si accorgono di un intruso, tale Marco. Ma Marco dice che quella è casa sua, anzi, che la sta vendendo e per questo ha lasciato la porta d’ingresso aperta. Il film è una black comedy esclusivamente finanziata grazie a una campagna di crowdfunding.
L'ultima volta che siamo stati bambini (Claudio Bisio): 12/10
Vanda, Italo, Cosimo hanno dieci anni e, nonostante la Seconda guerra mondiale, conoscono ancora il piacere del gioco che condividono con l'amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, debbono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere punito. Si mettono quindi in marcia seguendo la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono il fratello Vittorio, milite fascista che ha subìto una ferita, e la suora dell'Istituto per gli orfani che ospita Vanda.
Me contro te - Vacanze in Transilvania (Gianluca Leuzzi): 19/10
Nel laboratorio ormai abbandonato del Signor S., Viperiana, Perfidia e la banda dei Malefici stanno tramando un piano malvagio per distruggere i Me Contro Te e il mondo intero: oscurare il Sole con il prezioso diamante delle paure e rendere la Terra un posto buio e desolato. Ma il diamante è nascosto nel posto più spaventoso del Pianeta: il Castello del Conte Dracula in Transilvania! Sofì, Luì, Chicco, Tara e Ajar partono così per la Transilvania, mentre il Signor S. si mette sulle tracce dei Malefici. Qui i nostri amici dovranno vedersela con il Conte Dracula in persona, il suo fedele servitore Patumièr, e sua figlia Ombra. Attraverso passaggi segreti, quadri parlanti e nuovi amori, il gruppo di amici imparerà ad affrontare le proprie paure e realizzerà che le diversità sono un valore e non un limite e non bisogna temerle"
Un weekend particolare (Gianni Ciuffini): 19/10
Elena e Claudio si rincontrano a Malta nello stesso hotel in cui era finita la loro burrascosa storia d'amore. Sarà questo incontro inaspettato a far rinascere in loro la voglia di rivalsa dell'una sull'altro ma anche, forse, il desiderio di recuperare qualcosa che entrambi sentono di avere perduto. Tra sorprese, colpi di scena e combattivi pretendenti che non si danno per vinti, riuscirà la magia dell'isola a riannodare i fili strappati del loro amore?
Mi fanno male i capelli (Roberta Torre): 20/10
Una bella signora bionda sulla spiaggia, orme, onde, lei che raccoglie qualcosa dalla sabbia. Poi si avvicina a un ragazzo e gli dice di essersi perduta. Da una casa vicina un uomo la osserva: Monica sta perdendo la memoria, Edoardo, il marito, la accompagna con tenerezza nelle vite che lei si ricostruisce attraverso i film di Monica Vitti. Antonioni, Michele Placido, Alberto Sordi, con il quale lei dialoga attraverso uno specchio, abiti, cappelli, sentimenti, sperdimenti.
Holiday (Edoardo Gabbriellini): 23/10
Veronica, dopo un lungo processo e due anni di prigione per l'omicidio della madre e del suo amante, viene riconosciuta innocente. Ha solo vent'anni e tutta la vita davanti, ma è difficile guardare al futuro quando gli occhi di tutti sono ancora rivolti a quel tragico evento. Attraverso i ricordi suoi e della migliore amica Giada, riavvolgeremo il nastro di una storia che più avanza, più si fa ambigua.
C'è ancora domani (Paola Cortellesi): 26/10
Paola Cortellesi fa il suo esordio alla regia con un originale dramedy in bianco e nero ambientato nel Secondo Dopoguerra.
Comandante (Edoardo De Angelis): 31/10
La storia di Salvatore Todaro, comandante di sommergibili della Regia Marina che durante la Seconda Guerra Mondiale contravvenne agli ordini del suo comando per portare in salvo i 26 uomini che avevano provato ad affondarlo.
Documentari
La strada infinita (Alberto Valtellina, Paolo Vitali): 03/10
Una mappatura delle "eterotopie" che insistono su un importante asse viario di una città italiana.
Gorgona (Antonio Tibaldi): 06/10
Un sguardo sull'isola-carcere della Gorgona, unico esempio europeo di questo tipo di penitenziario.
Careseekers - In cerca di cura (Teresa Sala, Tiziana Francesca Vaccaro): 09/10
Le persone anziane spesso finiscono con il necessitare di attenzioni e cure particolari. Queste possono provenire da più soggetti: i familiari, le badanti, le strutture definite 'case di riposo' ecc. Il documentario si interroga, grazie alla collaborazione di un gruppo di donne che si occupano da tempo della questione, su quali possano essere le condizioni più favorevoli sia a chi è assistito che a chi assiste. Se l'Italia pensa di poter essere nel prossimo futuro un Paese per vecchi deve ripensare alla proprie modalità di assistenza. Si riuniscono sotto la definizione associativa di "Laboratorio di pensiero e parola" a Fabbrico, cittadina in provincia di Reggio Emilia le donne che si trovano al centro della riflessione che Sala e Vaccaro propongono all'attenzione di chi vedrà questo loro lavoro. Ecco allora, in questa narrazione suddivisa in capitoli, una proposta utopica che però è già stata sottoposta a verifica in un gruppo ristretto
Pasolini - Cronologia di un delitto politico (Paolo Angelini): 16/10
Un film inchiesta alla ricerca della verità politica dell'omicidio di Pier paolo Pasolini
Zucchero Sugar Fornaciari (Valentina Zanella, Giacomo De Stefano): 23/10
Jeff Koons - Un ritratto privato (Pappi Corsicato): 23/10
L'artista che è riuscito a elevare il kitsch e il pop per trasformarli in capolavori come pochi artisti visionari nella storia recente.
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nineteeneighty4 · 1 month
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Come canta Mecna : stiamo mischiando sogni e incubi, in questi giorni matti.
Siamo in una casa in legno, antica. Non ci sono mobili, né televisori. Soltanto un letto in ferro una madia e un armadio. Assomiglia moltissimo alla villa dello zio S, quella che ero solita esplorare da bambina perché aveva tutta una serie di rampe interne che si sviluppavano su più piani e conducevano fino alla mansarda,dove vi erano riposte le provviste e gli antichi ricordi di un tempo. Mia madre se ne sta immobile nel letto, con tutta la schiera di parenti disposta attorno al capezzale ciascuno avente tra le mani il proprio rosario. È viva, benché non si muova. Mia zia continua a ripetere che si tratta di un miracolo, che certe cose accadono soltanto nei film o nei libri. Il potere della fede, e la voglia di rivedere la sorella, l'hanno strappata al regno dei morti e ricondotta in quello dei vivi. Io e lei ci guardiamo da lontano. Ho paura di varcare la soglia della camera da letto perché il suo volto non è il solito : roseo. Appare emaciato, scarno, violaceo anche in certi punti. Poi mia madre mi fa cenno di avvicinarmi e dice di sentirsi strana, infastidita da quell'atmosfera. Il mondo reale è qualcosa di opprimente, e lei ci sta a forza come un sub al quale termina la bombola di ossigeno. Le domando di cosa ha bisogno, e mi risponde che non le occorre nulla. Forse vorrebbe solamente riposare in pace, per tutti i secoli dei secoli ma le zie la trattengono, toccano, vestono e lavano come fosse un nuovo Messia giunto sulla Terra e la stanza si trasforma in un sepolcro, al quale mancano le pareti rocciose e la nudità tipica del Cristo. Poi la scena muta. Ci troviamo in un parco. È notte, non ci sono stelle in cielo. L'aria è fredda come lo è solitamente durante il mese di dicembre. Mi sussurra che ognuno ha un proprio destino al quale è impossibile sfuggire. Nell'enunciare ciò non vi è rabbia o risentimento sul suo viso, bensì serenità. Vorrei rimanesse accanto a me ma la sua tonalità di pelle mi suggerisce che il suo mondo non è il mio ma un altro a me del tutto sconosciuto, probabilmente grigio solo all'apparenza. Le chiedo di restare e mi risponde che vorrebbe ma non può. D'improvviso siamo in autostrada e c'è un sole che spacca le pietre. Fa caldo, la vita fuori sembra un dipinto di Matisse. I papaveri sono fioriti, e ondeggiano sul ciglio della carreggiata. Il cielo è turchese intenso. Alla radio stanno passando "This must be the place" e sembra andare tutto bene. Poi lo schianto. Un camion proveniente dall'altro senso di marcia irrompe nella nostra corsia e i colori del giorno lasciamo spazio al buio più profondo. È notte, l'auto si ribalta, prendo la mano di mamma e le dico " Io non so come salvarti mamma, aiutami a capire!" allora lei mi fa una carezza negli ultimi istanti della sua vita e mi risponde "lasciami andare".
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condividiamolavita · 9 months
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è solo la prima sera al mare e già necessito di una bombola dell'ossigeno per aver riso troppo
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intertriste · 1 year
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Qualcuno porti una bombola d’ossigeno ad Adani
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Io mi chiedo e mi domando, hai Iling che sai che va ai mille all’ora, hai l’occasione per far riposare Kostic che corre con la bombola d’ossigeno e non lo metti dal primo minuto. Ti incazzi perché Vlahovic non si abbassa a prendere la palla quando sai che lui per caratteristiche fa altro. Togli Chiesa e metti Miretti così a caso e si spegne la squadra. Milik rigorista non l’ho scelto io.
Tu in due anni non conosci chi cazzarola hai in rosa. Con tutti i difetti che penso abbia chi scende in campo, quello lì però non ne azzecca più mezza (da anni). Pensare di andare avanti così per altri due anni è allucinante. Capisco il danno economico, ma che danno ti può dare mezza rosa che si rompe i coglioni e chiede di andare via? Perché a questo si arriva volente o nolente. E fidatevi che io piuttosto che dire “fa bene ad andare via” mi sparo un colpo in testa ma tant’è
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omarfor-orchestra · 1 year
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Roby Facchinetti non le tiene più le note non ce la fa portate una bombola di ossigeno
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“Pronto sei Maria?”
Si ciao
Scusami, mi ha dato il tuo numero una ragazza della Sanità, mi vergogno. Ma devo chiederti una cosa.”
Dimmi. Non preoccuparti.
“Io avrei bisogno di una bombola di gas. Ho tre bimbi piccoli, non voglio nulla, ma solo il gas per cucinare la pasta asciutta.”
Tranquilla. Dammi l’indirizzo, siamo in tanti, arriva subito qualcuno.
“Maria solo la bombola. Non voglio approfittare. Mi vergogno. Ma facevo la cameriera a nero e ora non lavoro da mesi. Le bollette le paga la mia mamma che è pure lei in difficoltà, di più non posso chiederle.”
Tranquilla. Non mi devi spiegazioni.
“Non è vero. Io ti devo spiegazioni. Perché non è scontato che si debba aiutare una sconosciuta. Io sono umiliata a chiederti del gas, non sono capace nemmeno di garantire un piatto di pasta asciutta ai miei figli”
Non è colpa tua. È un periodo difficile. Lo è per tutti. Esiste una comunità per aiutarsi a vicenda. Nessuno si salva da solo.
“Forse hai ragione. Ma ti prego mandami solo una bombola di gas. Per me è già tanto. Perché ognuno deve mettere a tavola ciò che può, senza pretendere nulla. Se conosci qualcuno che ha bisogno di aiuto fisico che è l’unico che posso dare, dimmelo. Almeno restituisco questa buona azione.”
Se dovessi descrivere la dignità, racconterei di questa conversazione. Oggi, domani.. sempre.
Da una pagina fb
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oramicurcu · 2 years
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Ho dimenticato di dirti chiamare quello per sostituire la bombola, da tre giorni, quindi a casa sono senza fornelli e mangio insalate da tre giorni
Non ho voglia di fare cose a forno
Sono stanca e sento caldo e quindi fanculo
Mi sono portata a pranzo fuori
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E vi dirò, mi piace un sacco mangiare da sola
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asterargureo · 2 years
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Anche la vicina che era l'ultimo giapponese nella foresta,ormai ha gettato la spugna e non fa più la salsa.
Nella mia strada la facevano in cinque. Tutte in giorni diversi per non intralciarsi e tutte con figlie,figli,sorelle e nipoti.
Noi non la facciamo più da tantissimi anni. Di solito si faceva a casa di mia nonna materna oppure dalle sue sorelle.
Il processo preparatorio era lunghissimo.
Si cominciava dall'acquisto dei pomodori da salsa,cosa tutt'altro che facile.
Bisognava recarsi dai vari venditori di pomodori per confrontare i prezzi e visionare la merce.
I pomodori dovevano essere maturi ma non troppo,sodi ma non acerbi,lisci e senza bozzi,dolci e non troppo acquosi per evitare le muffe.
Poi si contattava il commerciante di bombole di gas per l'affitto della bombola o delle bombole,in base alle necessità.
Si dovevano raccattare le bottiglie di vetro: bottiglie di birra o di acqua,lavarle per bene con lo scovolo e farle asciugare e comprare i tappi di metallo.
Dopodiché si cominciava a tirare fuori l'armamentario: pentoloni dove fare bollire i pomodori e dove si facevano bollire le bottiglie,mestoli,un aggeggio per tappare le bottiglie e infine la "macchinetta per la salsa".
Era un tavolo metallico rosso e pesante che si vendeva alle fiere di paese o alla fiera del Levante, con un imbuto dove si facevano passare i pomodori e una sorta di motorino che ne estraeva la polpa.C'era anche una specie di pestello di plastica che serviva per non far bloccare i pomodori nell'imbuto.
Dopo aver ottenuto la salsa la si lasciava cadere in grandi vasche di plastica e poi con molta pazienza si procedeva a preparare le bottiglie.
Mestolo e imbuto e si lasciava cadere la salsa nelle bottiglie e poi prima di tappare si metteva un po' di basilico,di solito toccava ai bambini metterlo.
Dopo si facevano bollire le bottiglie in un pentolone,avvolte da vecchi strofinacci. Era inevitabile che almeno una bottiglia scoppiasse.
L'addetta alla bollitura era esposta a temperature altissime e al "piacevolissimo" odore di gas.
La salsa era una sorta di cerimonia spesso tutta femminile. Gli uomini erano addetti alla manovalanza,dopodiché si mandavano via perché intralciavano.
Si cominciava molto presto,al massimo alle otto e mezza del mattino e si finiva nel primo pomeriggio o nel tardo pomeriggio,a seconda della quantità di salsa.
Era stancante però era l'evento tipico dell'estate.
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