Archivio Tessile
230 Tessuti nella pratica degli stilisti
Stefanella Sposito
Immagini di Gianni Pucci
Ikon Editrice, 2013 Quinta edizione 2022, 383 pagine, 23,5x24,5cm, ISBN 978-8889628294
euro 39,00
Il tessuto, uno dei materiali necessari e insostituibili alla nostra sopravvivenza, è il fondamento di un abito, con le sue peculiarità di gusto, stile, prezzo, estetica, ergonomia, funzionalità e resistenza. Nella complessità del fashion è importante considerare la sinergia che il tessuto deve creare in ambito estetico, psicologico, produttivo e commerciale. Il libro ne propone oltre 200 tipologie, utili al suo riconoscimento e alle qualità che lo accompagnano. Da quello più semplice e lineare, la tela, per arrivare a quelli più complessi ed elaborati, l'uso da parte degli stilisti nell'ambito della moda contemporanea è descritto dalle migliaia di immagini di Gianni Pucci, tratte direttamente dai ricchi reportage delle sfilate di pret à porter e haute couture. La scelta di queste foto illustra i possibili impieghi, secondo le più recenti proposte degli stilisti e riflette le potenzialità espressive del tessuto, declinato nelle sue molteplici varianti, come utile campionario in movimento sulle passerelle di tutto il mondo.
14/02/24
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Mariuccia Mandelli. Krizia
Maria Mandelli, detta Mariuccia, è passata alla storia come Krizia, il nome del suo storico brand di moda.
Stilista e imprenditrice, icona di stile nel mondo intero, ha apportato un importante contribuito alla nascita del prêt-à-porter italiano e a plasmare il look della donna moderna.
Nata a Bergamo il 31 gennaio 1925, aveva studiato in Svizzera e per qualche anno ha lavorato come maestra elementare. Ma la passione per la sartoria ebbe la meglio e abbandonando, la certezza di un lavoro fisso, decise di aprire un piccolo laboratorio con l’amica Flora Dolci. Agli inizi, andava personalmente a vendere le sue creazioni in giro per le boutique. Nel 1954 ha dato vita al marchio Krizia, nome ispirato dal titolo dell’ultimo Dialogo incompiuto di Platone sulla vanità.
In quel periodo Parigi stava perdendo il primato della monda mondiale mentre l’Italia e soprattutto la città di Firenze, avanzava.
Nel 1964 Krizia ha sfilato per la prima volta a Palazzo Pitti, conquistando il premio Critica della moda, dato fino ad allora solo a Emilio Pucci.
Nella seconda metà degli anni Sessanta, è stata una delle prime stiliste ad acconsentire a spostare la presentazione delle collezioni a Milano, contribuendo a rendere la città Capitale della Moda. Da lì il suo lavoro è stato tutto in ascesa.
Nel 1971 ha avuto l’intuizione di presentare una collezione di pantaloncini cortissimi (hot pants), con i quali si è aggiudicata il premio “Tiberio d’oro” a Capri.
Gli accostamenti arditi, l’uso di materiali insoliti come la gomma, il sughero e l’anguilla e le forme audaci le valsero il soprannome di Crazy Krizia, dalla stampa statunitense. Dopo gli abiti ha iniziato a firmare linee di occhiali e profumi diventati dei must have.
Nel 1982 ha fatto parte di un gruppo di otto stilisti internazionali inviati dal MIT di Cambridge alla mostra “Intimate architecture: contemporary clothing design“.
Nel 1985 ha trasferito la sede dell’azienda, gli atelier e lo showroom nel Palazzetto Melzi D’Eril e nella stessa strada ha aperto lo Spazio Krizia, un teatro progettato per ospitare sfilate, presentazioni ed eventi culturali. Nello stesso anno è diventata socia della casa editrice La Tartaruga.
Nel 1986, Mariuccia Mandelli è stata nominata commendatore della Repubblica italiana per aver reso famosa la moda nostrana nel mondo, unica donna insieme a Giorgio Armani, Gianni Versace, Valentino Garavani e Gianfranco Ferré.
Negli anni novanta è stata indagata nella maxi inchiesta Mani pulite, accusata di aver versato tangenti alla Guardia di finanza, è stata assolta con formula piena nel 1998.
Nel 1995, alla Triennale di Milano, è stata presentata la retrospettiva Krizia. Una storia per celebrare i suoi quarant’anni di lavoro.
Nel 1999, è stata la prima stilista ospitata nella Grey Art Gallery dell’Università di New York con la mostra Krizia, con le scenografie di Dante Ferretti (vincitore di tre Premi Oscar). Molto famosa anche in Asia, nel 2001 il Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo ha ospitato la mostra Krizia Moving Shapes.
Ha lasciato la terra il 6 dicembre 2015, nella sua abitazione di Milano.
Mariuccia Mandelli è riuscita, con ostinazione e tenacia a coronare il suo sogno, costruire un impero e primeggiare in un mondo dominato dagli uomini. Intercettando i gusti delle persone comuni è stata pioniera nel prendere le distanze dai canoni dell’alta moda, confezionando linee per la donna del futuro: libera, forte, creativa.
Negli anni Sessanta ha vestito le donne con pullover tricottati, forme geometriche, sperimentando materiali innovativi e abbinando materiali preziosi ai tagli sportivi di abiti che dovevano vestire la quotidianità. Con il plissé, il lamé, ha creato vestiti capaci di evocare draghi, libellule, farfalle, chiocciole, simboli di quella libertà che ha sempre perseguito.
È stata tra le prime a offrire una linea curvy, adatta per ogni tipo di corporatura e a stabilire un dialogo con l’arte. Il nome del suo marchio è stato sinonimo di eleganza e libertà in ogni angolo del globo.
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Posted @withregram • @officinedellacultura SI RIPARTE! 🌍 Ci aspettano due mesi molto intensi: lo spettacolo 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗡𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗲𝗴𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 sarà ospitato in tantissimi teatri italiani. E noi siamo pronti a raccontare a tutto il pubblico l'importante storia di Elda Pucci nella Palermo del 1983 attraverso le parole di OTTAVIA PICCOLO e la musica dei solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo! PS: a breve vi sveliamo una bellissima novità😉 *** una co-produzione @officinedellacultura – @argotproduzioni – @teatrocarcano con il contributo di @regionetoscana e @mic_italia COSA NOSTRA SPIEGATA AI BAMBINI di @stefanomassini.official regia @sa_mangini con Ottavia Piccolo musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da I Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo Massimiliano Dragoni salterio, percussioni, doppio flauto @luca_roccia_baldini basso @max.maxferri chitarre, mandolino @gimiplay clarinetto basso Mariel Tahiraj violino Enrico Fink flauto visual Raffaella Rivi disegno luci Gianni Bertoli direttore di scena Paolo Bracciali fonico @gabrieleberioli FOTO DI @rassegnamusike // Richard Giori #cosanostraspiegataaibambini #ottaviapiccolo #stefanomassini #OrchestraMultietnicadiArezzo #omarezzo #spettacolo #teatro #tournée #clarinettobasso #clarone #clarinetto #clarinet #musica #music #live #livemusic #stage #inscena #giannimicheli #viaggio #viaggioinitalia #travel #travelblogger https://www.instagram.com/p/CnSHIqWqT9t/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Il design del tessuto italiano
Dal Déco al contemporaneo Il tessuto stampato
Vittorio Linfante, Massimo Zanella
Marsilio Arte, Venezia 2023, 240 pagine, oltre 500 illustrazioni, 24,8 x 29,8 cm, ISBN 9791254630907
euro 48,00
Dalle sperimentazioni di Lucio Fontana e Gio Ponti ai motivi optical di Germana Marucelli e caleidoscopici di Emilio Pucci; dagli effetti trompe-l'oeil di Roberta di Camerino alle sensibilità pop di Ken Scott, Elio Fiorucci, Gianni Versace e Franco Moschino; dal lavoro sull'heritage di Prada, Valentino e Marni alla valorizzazione dell'archivio aziendale di Missoni, fino alle ibridazioni grafiche di Maison Laponte, Gentile Catone, Colomba Leddi e IUTER: artisti, stilisti, designer e aziende che hanno contribuito a costruire la fama del tessuto italiano nel mondo dai primi del Novecento al contemporaneo. Una storia che si intreccia profondamente con la nascita del concetto di made in Italy, contribuendo in modo significativo alla fama internazionale dell'Italia come baluardo della moda e del design di alta qualità. Oltre 500 illustrazioni, fotografie e disegni preparatori - molti inediti e provenienti da archivi aziendali e privati - raccontano i più importanti successi creativi del nostro Paese.
05/06/23
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Bellagio, inaugurazione della mostra "Congiunti"
Bellagio, inaugurazione della mostra "Congiunti".
Il famoso intellettuale Daniele Radini Tedeschi è arrivato questa mattina a Lecco accompagnato dal vice rettore dell’Accademia e dal professor Ronchi, per visitare Palazzo Belgioioso e il Museo del Risorgimento. Ad aspettarlo una gran numero di appassionati e giovani: "Queste zone -ha dichiarato lo studioso- sono ricche di cultura e meritano di essere valorizzate; a Lecco ci sono opere attribuite a Ceruti, Cerano e van Ostade, mentre entro i due rami del lago di Como, in quella perla che risponde al nome di Bellagio possiamo ammirare meraviglie quali la chiesa di San Giacomo, Villa Melzi e Villa Serbelloni. Sono convinto –
prosegue il critico – che il triangolo Lariano diventerà una regione d’arte, le amministrazioni spero siano pronte ad accogliere questo progetto".
Sarà lui inoltre ad aprire la seconda tappa espositiva del progetto "Congiunti". Infatti a partire dal 15 Ottobre fino al 25 la Torre delle Arti di Bellagio ospiterà la rassegna presentando una rosa di artisti internazionali, scelti nel panorama contemporaneo, trattati nell’omonima pubblicazione a marchio Giunti editore. L’iniziativa, che in tal caso ha il patrocinio del Comune, è concepita come un susseguirsi di riflessioni e confronti tra un artista del passato e uno vivente, accomunati da affinità, citazioni, legami, divergenze oltre il tempo e lo spazio.
L’arte, nell’ambito di un percorso di ispirazioni e rimandi, ha spesso sovrapposto la tradizione all’innovazione; allo stesso modo il progetto, articolato in diverse mostre - di cui la precedente al Castello Sforzesco Visconteo di Novara - e in una pubblicazione, andrà a suggerire quelle opere che, nonostante un linguaggio attuale, siano foriere di valori di bellezza universalmente validi. Autorevoli progenitori - in pittura, scultura e fotografia- troveranno nuovi eredi in alcuni maestri di oggi; un avvicinamento tra passato e presente in cui si possono riconoscere quelli che Francesco Arcangeli chiamava “tramandi”, ovvero lunghi fili che collegano ad esempio le opere di Mondrian a Piero della Francesca, quelle di Wiligelmo a Pollock o i lavori di Cimabue a Morandi. Ecco allora che l’idea di “classico” non viene più intesa come valore immutabile a cui ancorarsi per contrastare la fluidità del presente, bensì come punto di partenza, di riflessione e fondamento per la creazione di nuove forme estetiche e contenuti. Seguendo questo indirizzo l’arte della tradizione non sarà più associata a un mondo ideale e senza tempo, bensì rimodellata alla luce del presente e delle sue tematiche
pressanti, come multiculturalità, questione identitaria, il rapporto con la memoria storica del Novecento e la ricerca di modelli di sviluppo sostenibili.
Il risultato delle mostre sarà registrato nel volume "Congiunti", in uscita a conclusione dell’anno dalla storica casa editrice. Tra gli enti coinvolti nel progetto anche il College International de Cannes, fondato nel 1931 dall’intellettuale Paul Valéry, ente di ricerca e studio che ha ospitato a Maggio la presentazione dell’intero evento.
Con opere di Agarla Matteo, Ancilotto Camilla, Bachiocco Piera, Carletti Franco, Comand Patrizia, Corso
Cecilia, Depaoli Gianni, Dupont Josine, Fera Emanuela, Fusari Giuliana Maria (Maddalena), Gaggio Paola, Gentile Lena, Gonzales Alba, Irosa Guido, Landolfi Silvana, Legnazzi Barbara, Longhitano Laura, Marin Federica, Minutolo Mario, Moiso Carla, Montalto Adriana, Perin Juri, Pezzino de Geronimo Rossella, Prato Tiziana, Premoli Lorena, Pucci Osvalda, Rossetto Paolo, Scaglione Antonella, Serpetti Alessio, Toniatti Michele, Velardi Maria, Vinotto
Alessandra.
Sede: Torre delle Arti, Bellagio (CO), Salita Plinio 25
Apertura: tutti i giorni 15/25 Ottobre eccetto il 23 ottobre, orario 10.00-17.00, ingresso
gratuito...
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