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#Creando Fotografias
emiliogomont · 5 months
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fashionbooksmilano · 11 months
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Maria Mulas Lavori in corso
Testo : Mario Fortunato, Intervista : Laura Lepetit
Studio d'Arte Raffaelli, Trento 2008, 40 pagine, 30 x 20 cm
euro 25,00
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Catalogo della mostra tenuta a Trento tra il 13 marzo e il 16 maggio 2008 per la rassegna “Sentieri Trentini”.
Volume in gran parte illustrato con belle riproduzioni a colori delle fotografie dell'artista. Con un'intervista a Maria Mulas di Laura Lepetit. Testo di Mario Fortunato, anche in inglese.
Descrivendo in un’intervista le sensazioni provate durante un viaggio attraverso il Trentino, Maria Mulas (Milano, 1956) racconta: “La mia origine stava in quei luoghi, mi sentivo felice, pervasa da una calma infinita”. La fotografa è infatti di origine trentina da parte di madre e la sua mostra rientra nel ciclo espositivo “Sentieri Trentini”, che annualmente porta lo Studio Raffaelli a invitare un artista locale o nazionale per raccontare la Regione attraverso i propri mezzi artistici. Nella prima parte della mostra, Mulas cattura ambienti, paesaggi e scorci cogliendone l’aspetto più intimo, distaccandosi in questo modo dalle rappresentazioni abituali e dall’approccio della fotografia documentaria. Al Castello del Buonconsiglio immortala gli affreschi cinquecenteschi di Romanino, che la affascinano non soltanto per la qualità artistica intrinseca ma per l’effetto che la luce tagliente crea, penetrando dalle vetrate. L’obiettivo si sofferma su alcuni particolari degli affreschi senza rivelarne l’interezza e creando in questo modo quadri autonomi. Una vicinanza tra la fotografa e i suoi soggetti si nota invece nei ritratti. Le fotografie di artisti e collezionisti scattate tra gli anni ‘70 e ‘90 non sono mera documentazione: le espressioni e gli sguardi che i protagonisti rivolgono all’obiettivo rivelano rapporti di amicizia e complicità. Tra i protagonisti della scena internazionale dell’arte ci sono Henry Moore, Andy Warhol, Joseph Beuys, Fausto Melotti, Bruce Nauman, Keith Haring, che guardano attraverso la lente della macchina fotografica rivelandosi nella propria intimità.
30/06/23
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Gamal Abd el-Nasser
FILOSOFIA DELLA RIVOLUZIONE
Prefazione di Enrico Galoppini
Saggio conclusivo di Claudio Mutti
Militare e rivoluzionario di primo piano, capofila del panarabismo, leader “non allineato” ai diktat occidentali e strenuo difensore dell’auto determinazione delle sue genti, Gamal Abd Al-Nasser è stato considerato “il primo egiziano a governare l’Egitto dopo duemila anni”, emancipandolo dal giogo straniero e creando i presupposti per un “socialismo arabo”. La sua figura – che la vulgata mainstream liquida spesso come quella di un “tiranno” – ha indubbiamente scritto la storia del Vicino Oriente ed è rimasta indelebile nell’immaginario culturale e politico dei suoi popoli.
Nasser – infatti – ha attinto alla tradizione spirituale islamica senza scadere nel fondamentalismo, ha coltivato il laicismo senza cedere al collettivismo ateista di stampo sovietico, ha custodito le radici senza abdicare al progresso, ha difeso la sovranità senza negarsi al dialogo, ha unito pensiero e azione in una dottrina che ha saputo farsi – al tempo stesso – filosofia e prassi politica.
Questo testo – che compie, attraverso le sue memorie, una ricognizione nel cuore del Novecento – ci restituisce un’interessante fotografia delle sue idee e del suo percorso. Anzitutto, riporta alla luce la suggestione di una Rivoluzione che ha saputo realizzarsi nell’ordine di una visione del mondo organica e solidaristica, tenacemente fondata sul radicamento identitario, sul patriottismo eroico, sulla nobiltà del lavoro, sulla giustizia sociale, sulla volontà di attuare una politica estera autonoma, sull’indipendenza di un’economica nazionale sovrana e – come emerge da queste pagine – su una più alta concezione dell’Uomo e della libertà.
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www.passaggioalbosco.it
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mariotolvo62 · 1 year
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Il Bacio Sulla Bocca capolavoro del Maestro Ivano Fossati Lampo Viaggiat...
"Il Bacio Sulla Bocca" è una delle canzoni più famose di Ivano Fossati ed è stata molto apprezzata sia dai fan che dalla critica. È una ballata romantica con sonorità delicate e un testo intenso che parla dell'emozione e dell'intimità di un bacio. Dal punto di vista musicale, la canzone presenta un arrangiamento raffinato e curato, con strumenti come chitarre acustiche, tastiere e archi che contribuiscono a creare un'atmosfera suggestiva. La voce di Fossati è espressiva e coinvolgente, trasmettendo con grande intensità il messaggio emotivo della canzone. Dal punto di vista dei testi, "Il Bacio Sulla Bocca" è poetico e romantico. Le parole di Fossati evocano immagini e sensazioni legate all'amore e all'intimità, creando un'atmosfera intima e coinvolgente per l'ascoltatore. Complessivamente, "Il Bacio Sulla Bocca" è una canzone di grande bellezza e profondità, che mostra la maestria di Ivano Fossati come cantautore. È un brano che ha saputo conquistare il pubblico con la sua melodia accattivante e le sue liriche suggestive. Il bacio è un tema frequente nelle arti visive e ha ispirato numerosi artisti nel corso dei secoli. Rappresenta spesso un momento di intimità, passione, amore o desiderio, e la sua rappresentazione può variare a seconda dell'epoca, dello stile artistico e dell'interprete. Uno degli esempi più celebri di rappresentazione del bacio nelle arti visive è "Il bacio" di Gustav Klimt, un dipinto realizzato nel 1907-1908. In quest'opera, due figure avvolte in abiti decorati si abbracciano e si baciano appassionatamente, mentre sono circondate da un'atmosfera dorata e ornamentale. Il dipinto è considerato un'icona dell'Art Nouveau e trasmette un senso di sensualità e spiritualità. Altri artisti hanno interpretato il tema del bacio in modi diversi. Ad esempio, Auguste Rodin ha creato una scultura intitolata "Il bacio" nel 1889, che raffigura una coppia abbracciata e in un bacio appassionato. La scultura di Rodin cattura il movimento e l'intensità dell'atto del baciarsi in un modo tridimensionale. Oltre alle rappresentazioni figurative, il bacio è stato anche oggetto di interesse per i fotografi. Un esempio notevole è la fotografia di Alfred Eisenstaedt intitolata "Il bacio di Times Square", scattata il 14 agosto 1945. Questa immagine iconica mostra un marinaio che bacia una giovane infermiera nella folla di Times Square durante i festeggiamenti per la fine della Seconda Guerra Mondiale . La foto cattura un momento di gioia e di celebrazione collettiva. Il bacio come tema artistico può essere interpretato in molti modi diversi, a seconda delle intenzioni dell'artista e del contesto storico e culturale. Può rappresentare l'amore romantico, la passione, la lussuria, l'affetto, la tenerezza o anche il tradimento, a seconda del contesto e delle emozioni che l'artista desidera comunicare. Indipendentemente dalla forma artistica prescelta, il bacio rimane un argomento attraente e universale che continua a ispirare gli artisti contemporanei. #music #love #instagood #party #photooftheday #picoftheday #photography #photo #italy #night #instagram #like #friends #art #smile #summer #nature #fun #me #travel #style #dance #dj #happy #fashion #life #follow #musica #beautiful #live #arte #art #italy #italia #artist #photography #artwork #painting #instaart #instagood #travel #love #design #photooftheday #picoftheday #artecontemporanea #roma #architecture #sanmarino #artgallery #artlovers #photo #artistic #contemporaryart #sculpture #artsy #milano #modernart #artists #instaartist
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luziomisayoc · 1 year
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El Amarres Mas PODEROSO que EXISTE/ #LuzioMisayoc #TarotChaman /Luzio Parte 1
Consultas Gratis WhatsApp: +51 986 743 155 (poner la "+" delante de los números) Este número es para consultar sobre el programa y despejar sus dudas sobre el tema de los Amarres de Amor.
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  “Todo lo que vives lo estas creando todo el tiempo y esto lo haces con tus pensamientos:”
Los amarres de amor son solo procesos de purificación, son trabajos para poder reparar tu energía que está vibrando en un estado negativo nadie puede hacer que cambies sino haces que tu energía cambie, si haces un proceso de amarre de amor y quieres que te funcione lo primero es hacer que tus pensamientos cambien, si un auto necesita combustible para pode funcionar tú necesitas energía para que el amarre de amor funcione, no solo basta hacer un ritual de magia para que te funcione sino que debes estar vibrando en un estado positivo.
#LuzioMisayoc
 También puedes encontrar estos temas en mi canal #LuzioMisayoc
*AMARRE ETERNO
*PODEROSO AMARRE
*AMARRE DEL MISMO SEXO
*RECUPERACIÓN DE TU PAREJA
*TRABAJOS DE AMOR
*AMARRE DE AMOR MAS EFECTIVO
*RECUPERA A TU PAREJA AL INSTANTE
*AMARRE INSTANTANEO
*AMARRES PARA LOS INFIELES
*MUÑECOS VUDU
*AMARRE MENTAL
*AMARRE DE LA MUERTE
*AMARRE MAS PODEROSO DEL MUNDO
*AMARRE CON PRENDA INTIMA
*AMARRE CON FOTOGRAFIA FACIL
*CONJURO DE AMOR
*AMARRES CON VELAS
*AMARRE EFECTIVO
*AMARRE DE AMOR
*TAROT
*MAGIA NEGRA
*HECHIZOS DE AMOR
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ediantonella · 1 year
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Digital Art
Ciao a tutti,
Oggi voglio parlarvi di una forma d'arte sempre più popolare: l'arte digitale. Con l'avvento dei computer e dei programmi di elaborazione delle immagini, gli artisti hanno a disposizione una gamma senza fine di strumenti per creare opere d'arte uniche e sorprendenti.
L'arte digitale può essere creata utilizzando software di disegno, fotografia e animazione, e può essere visualizzata su schermi di computer, proiettori o stampata su tessuti, carta e altri supporti. Ciò consente agli artisti di creare immagini in 3D, animazioni e persino mondi virtuali interattivi.
Una delle cose che amo di più dell'arte digitale è la sua capacità di unire tecnologia e creatività in modo unico. Gli artisti possono utilizzare la tecnologia per creare effetti visivi sorprendenti che non sarebbero possibili con altre forme d'arte. Inoltre, l'arte digitale è accessibile a chiunque abbia un computer e un programma di elaborazione delle immagini, il che significa che ci sono molti artisti emergenti che stanno creando opere d'arte straordinarie.
Vi invito a esplorare il mondo dell'arte digitale e a condividere con me le vostre scoperte e le vostre opere preferite. Siamo nell'era digitale e l'arte digitale sta diventando sempre più importante.
#ArteDigitale #CreativitàTecnologia #arte contemporanea
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loveint-diario · 1 year
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L’aria frizzante profumata di sale dell’estate era diventata bagnata odorante di terra, il sole al tramonto non si nascondeva più oltre Licata, aveva ripreso a tuffarsi nel mare e questi erano i segni che l’autunno stava iniziando a Gela, dove ancora nel 2014 risiedevo e lavoravo. Un’amica conoscendo la mia passione per la fotografia mi parlò di Instagram, dicendomi che era un’app che permetteva alle persone di condividere foto con una breve didascalia, sulla quale anche artisti e fotografi condividevano i loro lavori. L’applicazione era gratuita, bastava scaricarla, registrarsi creando un account e subito si potevano condividere foto, seguire altri user ed essere seguiti da follower.
Instagram è un social media, un servizio di rete sociale basato sulla condivisione di immagini, foto e video, creato nel 2010 e di proprietà di Meta e quindi di Mark Zuckerberg, dal 2012. Il nome deriva dall’unione dei termini Instant Camera e Telegram perché quando fu creata, i suoi sviluppatori la concepirono per consentire la condivisione di foto istantanee accompagnate da un breve testo, che potevano essere catturate dalla fotocamera del proprio cellulare, all’inizio solo per iPhone, e che potevano essere condivise subito in rete. Dalla sua nascita Instagram ha avuto una crescita ogni anno sempre maggiore in termini di numero di utenti e di sviluppo di interfaccia, desing e funzionalità, ma è rimasta sempre un’applicazione scaricabile gratuitamente.
Chiunque si occupi per passione o per lavoro di fotografia, o di immagini e grafica digitali, sa quanta memoria occupino sui propri supporti questi dati; e sa anche quanti giga si consumino nella condivisione di queste immagini, per cui senza voler essere maliziosi, viene da chiedersi come possa una piattaforma fornire gratuitamente, a milioni di utenti, uno spazio infinito di archiviazione di dati senza guadagnarci nulla. Persino un account di posta elettronica gratuito pone un limite di archiviazione di dati, superato il quale è necessario pagare il servizio, mentre invece, un social media offre a milioni di persone, la possibilità di archiviare le fotografie e i video di tutta una vita, senza chiedere in cambio niente.
Niente è gratuito, ogni volta che prendiamo qualcosa gratis la ripaghiamo in perdita di freschezza o di qualità del prodotto ma soprattutto in sicurezza per noi stessi.
Il termine account, letteralmente ‘conto’, o esteso user account ‘conto utente’, è preso dal linguaggio bancario e indica un conto corrente. Un conto bancario è generalmente nominale, infatti diamo il nostro documento d’identità per aprirne uno, ci consente di accedere a determinati servizi, ma cosa più importante ci consente di mantenere in sicurezza le nostre risorse economiche, se vogliamo ciò che ci permette di mantenerci, i nostri averi.
In informatica, un account è un utente registrato ed identificato presso un sito web, che ha la possibilità di usufruire dei servizi messi a disposizione dal sito. Il sistema informatico è in grado di riconoscere l’identità del titolare di un account, ne memorizza i dati e conserva informazioni ad esso attribuite, utilizzando questi dati e queste informazioni per generare un profilo utente associato all’account e permettergli così, di usufruire dei suoi servizi. Pensando al nostro account su Instagram, l’app conserva le nostre memorie fotografiche e i nostri video, il luogo, il giorno e l’ora in cui le abbiamo scattate e condivise, anche se i due momenti di cattura e condivisione possono non coincidere conserva tutti i dati; il nostro profilo permette all’app e agli altri di identificarci e questo ci consente di continuare a condividere le nostre immagini e i nostri video, per farci conoscere o fare conoscere le nostre opere, i nostri prodotti, le nostre abitudini, i nostri animali domestici, i nostri figli, le nostre figlie, i nostri amici, i posti che visitiamo viaggiando, ma anche informazioni come il nostro bar preferito, il nostro libro preferito, l’interno della nostra abitazione, il nostro volto.
È davvero un ‘conto corrente’ nel quale stiamo depositando il nostro tesoro più caro: la nostra vita e la nostra privacy. Ma questo ‘conto corrente’ non è nostro, appartiene all’applicazione che per funzionare correttamente deve anche avere il permesso di accedere alla nostra fotocamera, alla nostra galleria e ai nostri contatti. Instagram conserva i nostri dati e apprende informazioni su di noi e sul nostro comportamento attraverso l’utilizzo che facciamo non solo del servizio, perché autorizziamo il suo accesso a dati che non riguardano il servizio, riguardano la nostra privacy, apprende rastrellando dati anche quando non utlizziamo l’applicazione. Inoltre, attraverso una procedura gamificata ci addestra a condividere sempre di più e in maniera sempre più personalizzata le nostre vite, ci addestra a non poter più fare a meno di avere un account su Instagram, uno su Facebook, uno su WhatsApp, eccetera, eccetera.
È il caso di chiederselo: abbiamo un account su Instagram o siamo noi il ‘conto corrente’?
Quando nel 2014 anche io ho scaricato l’applicazione sul mio cellulare creando un mio personale account, non conoscevo niente di tutto questo, tanto che avevo creato il mio profilo con il mio nome, il mio cognome e persino la mia foto. Pensavo che si trattasse di un social che promuoveva davvero una libera condivisione, solo dopo molto tempo mi accorsi che nella piattaforma nulla era libero, ogni azione degli utenti veniva manipolata e veicolata secondo la logica della prestazione, mirando ad aumentare sempre di più il tempo di permenenza degli utenti stessi sulla piattaforma e in rete, aumentando così la loro condivisione di dati e metadati, e aumentando di conseguenza la qualità e la quantità d’informazioni su di noi, e i nostri comportamenti, che il sistema informatico poteva acquisire, conservare e utilizzare per gestire il nostro profilo.
Instagram era semplice da usare, la sua procedura era facile da apprendere, una volta creato il tuo profilo, potevi caricare dalla tua galleria una foto, o scattarla istantaneamente dal tuo cellulare (al tempo lo smartphone si chiamava cellulare, era ancora solo una cellula dello sviluppo tecnologico, non un telefono intelligente…), potevi aggiungere a piacere filtri, cornici, una breve didascalia, al tempo erano solo 160 caratteri e non c’erano gli emoji o come si chiamarono in principio gli emoticon, infine potevi postarla sul tuo profilo, dove sarebbe rimasta conservata sulla tua galleria personale. Postare una foto significava condividerla con i propri seguaci e, utilizzando gli hashtag, condividerla con chiunque avesse fatto una ricerca seguendo quel tema specifico, per esempio #natura. Adesso cosa sia un hashtag lo sappiamo tutti, ognuno ha un account su diversi social, ma al tempo era qualcosa di nuovo e aveva una funzione specifica, creare contesti e gamificarli, renderli un gioco con il quale attirare sempre più partecipanti.
L’interfaccia di Instagram nel 2014 era semplice, non molto differente da quella attuale, ma più essenziale e minimalista. La barra degli strumenti in basso aveva pochi comandi. Una home che, scorrendo il dito sullo schermo proprio come lo scorrere di una slot-machine, permetteva di vedere le pubblicazioni degli utenti seguiti, una lente d’ingrandimento per fare ricerca digitando uno specifico account o un hashtag, oppure seguire le proposte suggerite dalla piattaforma stessa in base alle tue preferenze, ai tuoi post e ai tuoi contatti. Al centro della barra degli strumenti c’era un simbolo, una croce dentro un quadrato che si utilizzava per caricare l’immagine che si voleva postare, a seguire un cuore, usato per visualizzare i like ricevuti, i follower aggiunti e le attività degli utenti che seguivi. L’ultimo simbolo a forma di omino con testa rotonda e una mezza circonferenza per busto, permetteva di accedere al proprio profilo, alla propria galleria. Non esistevano i messaggi diretti, non esistevano ancora i collage e le storie o le dirette, si poteva postare solo una foto per volta e la si poteva condividere solo nel formato 1:1, quello della fotocamera dei primi iPhone.
A quel tempo l’account ufficiale di Instagram ogni venerdì lanciava un contest, una call, un gioco a tema, gli instagramer erano chiamati a partecipare condividendo foto che avessero per tema quello scelto da Instagram e a condividerle con l’hashtag creato e suggerito dalla piattaforma. Avevano tempo fino al lunedì successivo, quando Instagram avrebbe postato nel corso della giornata, le foto dei cinque fotografi prescelti per aver rappresentato meglio il tema della competizione.
I vincitori guadagnavano solo la menzione e una quantità impressionante di follower, nessun guadagno economico o materiale era previsto. Il modello di gioco promosso da Instagram presto generò un moltiplicarsi di account tematici che pubblicavano, dandogli visibilità, le foto di account inerenti al loro tema o che postavano usando l’hashtag da loro creato. Lo si poteva fare con qualsiasi tema: tramonti sul mare, paesaggi innevati, il tuo gatto, la tua colazione, interni da sogno, hicking, si potevano creare infiniti contesti per invogliare gli utenti a condividere sempre di più, a seguire costantemente le attività sul social, a partecipare commentando, cliccando, ripostando.
Gli istagramer volevano vincere, essere menzionati, vedere la loro foto pubblicata, avere tanti follower. Iniziarono a nascere gli storytellers e tanti corsi per insegnare a tutti come avere successo su Instagram, che di solito avevano tra questi consigli quello di pubblicare costantemente, di essere sempre presenti. Nacquero app che permettevano di monitorare i propri miglioramenti sul social, alcuni acquistavano pacchetti di follower e tutti, proprio tutti volevano diventare virali. Arrivarono infine gli influencer che suggerivano a tutti cosa fare, come e quando farlo per raggiungere il successo che avevano raggiunto loro stessi con i propri post virali. Il primo consiglio degli influencer fu quello di metterci la faccia. I selfie divennero virali.
Chissà cosa penserebbe di queste metafore Susan Sontag se fosse viva oggi…
Non mi azzardo ad ipotizzarlo, certo è che il gioco a cui giochiamo senza rendercene conto, ha un obiettivo molto strano, quello di farci diventare virali, e una probabilità di essere raggiunto pari a quella di vincere la lotteria di Capodanno.
Il successo corrisponde alla fama, alla celebrità, alla ricchezza economica, al potere informatico; le regole del successo le dettano gli pseudoambienti gamificati, per vincere bisogna essere unici, competitivi e vincenti, quello che viene offerto in cambio è un antidoto alla solitudine, all’anonimato, è la sicurezza di esserci.
La paura di scomparire, quella di non essere nessuno, di essere dimenticati hanno a che fare con la paura della morte, sono le paure generate dalle questioni irrisolte di chi vuole percepirsi immortale, non vuole fare i conti con l’angoscia che questa evidenza genera, non vuole dover vivere la propria vita, includendo in essa l’informazione che è a termine e che quando finirà non potremo portare con noi nulla di quello che possediamo adesso, né titoli né tesori.
Come suggeriva Agnese Trocchi la ludicizzazione dei contesti è rassicurante, tende all’infantilizzazione del comportamento, a scoraggiare la facoltà di scegliere, a non sviluppare una riflessione autonoma, ad agire secondo modalità automatizzate e a ci porta a trascorrere molto del nostro tempo guardando uno schermo convinti di stare condividendo qualcosa con i nostri simili.
La paura e la solitudine trovano un piccolo sollievo quando dopo aver postato una foto i nostri seguaci lasciano un commento, ci augurano una buona serata, lasciano una fila di emoji. Commentiamo a nostra volta le foto  degli account che seguiamo e mandiamo avanti questa pseudosocialità, fatta di giochi, di chiamate alla competizione, di complimenti, di insulti, di storie d’amore, di amicizie che spariscono così come sono arrivate nel nulla, di micro mondi che imitano e riproducono il mondo reale. Lo facciamo senza rendercene conto, ogni giorno dedichiamo tempo al nostro profilo, alla nostra comunità ma le regole non cambiano e la paura e la solitudine restano proprio lì dove le abbiamo lasciate, prima di metterle in standby giusto il tempo di essere assorbiti dal flusso gamificato del social. Così come aveva suggerito Sontag, strumentalizzare la paura del contagio aveva avuto l’effetto di isolare le persone le une dalle altre, di scoraggiare il contatto e la socialità fatta di incontri e di prossimità, di incoraggiare una salute fisica che fosse più orientata all’estetica dei corpi e al loro apparire su uno schermo televisivo, tanto che la tecnologia ha veramente fornito oggi nuovi e popolari strumenti per stimolare il desiderio, proteggendolo dai rischi e rendendolo il più possibile mentale.
Il desiderio è mentale e anche questo come la paura e la solitudine è stato addestrato.
Roma 19 dicembre 2022 h: 18:48 am – 29 dicembre 2022 h: 1:08 pm
Capitolo 15 Love Gaming - IV Parte
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semprefatto · 2 years
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Mi vergogno troppo e la mia voglia di andare al mare svanisce piano piano, allora mi sono messo a cercare spot particolari per paura di essere giudicato, l'acne che ho avuto mi ha lasciato cicatrici profonde e segni che non andranno mai via. Il fastidio di stare a petto nudo vicino a qualcuno, di essere guardato storto, mi uccide. Non riesco a non pensarci, in compenso mi sto allenando fin troppo, creando qualcosa di diverso della solita pasta al pesto, imparando a fare un sacco di dolci, alla fotografia, e riallacciare vecchie amicizie, semplicemente, vivermi la vita senza tralasciare nemmeno un secondo. Sono nuovo qui, qui per condividere questa nuova sfida con me stesso, i miei progressi, le mie esperienze, i miei dubbi, le paure e i miei pensieri. qualche nuova amicizia o chiaccherata non danno per niente fastidio😝
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Ciao sono Luca c:
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giovannimiele1 · 19 days
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Catturare l'innocenza: l'arte e l'importanza della fotografia dei bambini
Nel campo della fotografia, pochi soggetti evocano tanta tenerezza, gioia e meraviglia quanto i bambini. Le loro espressioni non filtrate, l'energia illimitata e la pura innocenza li rendono soggetti avvincenti per i fotografi che cercano di catturare momenti fugaci congelati nel tempo. Nelle mani di un abile Fotografo Bambini, una semplice istantanea può diventare un tesoro senza tempo, conservando ricordi che i genitori custodiranno per tutta la vita.
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La fotografia dei bambini non significa solo scattare foto; si tratta di catturare l'essenza dell'infanzia stessa. Dallo scintillio malizioso negli occhi di un bambino alle risate disinibite dei fratelli che giocano, questi momenti sono tanto preziosi quanto fugaci. Un abile fotografo di bambini comprende l'importanza della pazienza, dell'empatia e della creatività nel far emergere questi momenti autentici e immortalarli in immagini.
Una delle sfide principali della fotografia infantile risiede nel lavorare con soggetti in costante movimento. A differenza degli adulti, che possono essere diretti e messi in posa, i bambini hanno una naturale inclinazione a esplorare, giocare ed esprimersi liberamente. Ciò richiede ai fotografi di adattare il proprio approccio, abbracciando la spontaneità e abbracciando l’inaspettato. Che si tratti di catturare la gioia di un bambino che fa le bolle o la meraviglia di un primo incontro con la natura, i migliori fotografi di bambini sanno come cogliere gli attimi fugaci e trasformarli in tesori senza tempo.
Oltre alle competenze tecniche, la fotografia dei bambini richiede anche una profonda conoscenza della psicologia e dello sviluppo infantile. Un fotografo di bambini di successo sa come entrare in contatto con i suoi piccoli soggetti, mettendoli a proprio agio e suscitando emozioni autentiche. Ciò spesso implica abbassarsi al loro livello, coinvolgerli in interazioni giocose e creare un ambiente confortevole in cui possano essere se stessi. Costruendo fiducia e rapporto, i fotografi possono catturare il vero spirito dell'infanzia in tutta la sua autenticità.
Oltre a catturare momenti sinceri, la fotografia dei bambini comprende anche ritratti allestiti che celebrano traguardi importanti e occasioni speciali. Dai neonati che dormono pacificamente nelle loro culle ai bambini che muovono i primi passi, questi ritratti fungono da preziosi ricordi di cui le famiglie faranno tesoro per gli anni a venire. Attraverso un'attenta composizione, illuminazione e stile, i fotografi possono creare immagini straordinarie che riflettono la personalità e lo spirito unici di ogni bambino.
Nell'era digitale di oggi, la fotografia dei bambini è diventata più accessibile che mai. Con l'avvento degli smartphone e dei social media, i genitori hanno opportunità senza precedenti di documentare la vita dei propri figli in tempo reale. Anche se queste istantanee hanno sicuramente il loro posto, c'è comunque qualcosa di insostituibile in una fotografia scattata professionalmente. I fotografi di bambini apportano un livello di abilità artistica, abilità e dedizione al loro mestiere che eleva il loro lavoro oltre la semplice documentazione. Capiscono le sfumature della luce, della composizione e dell'espressione, creando immagini che non sono solo visivamente accattivanti ma anche emotivamente risonanti.
Inoltre, i Composit Fotografico di bambini offrono spesso una gamma di servizi su misura per le esigenze specifiche delle famiglie. Dagli scatti di maternità alle sessioni di neonati, dai ritratti di famiglia alle feste di compleanno, forniscono una suite completa di offerte per catturare ogni fase dell'infanzia. Queste immagini fungono da cronaca visiva del viaggio di una famiglia, raccontando la storia di amore, crescita e connessione attraverso le generazioni.
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lamilanomagazine · 1 month
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Trieste, presentato in Sala Giunta "Storie della Biosfera", il progetto per la valorizzazione della Riserva di Biosfera MaB Unesco di Miramare
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Trieste, presentato in Sala Giunta "Storie della Biosfera", il progetto per la valorizzazione della Riserva di Biosfera MaB Unesco di Miramare. Nella mattinata di ieri (martedì 9 aprile) in Sala Giunta si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del ciclo di appuntamenti "Storie della Biosfera: sketching, passeggiate in natura e incontri con produttori del ciglione carsico", pensato per la valorizzazione della Riserva di Biosfera MaB Unesco di Miramare. L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alle Politiche economiche e dall'Assessorato alle Politiche del Territorio del Comune di Trieste, dalla Circoscrizione Altipiano Ovest e da WWF Area Marina Protetta di Miramare con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Ad illustrarla il direttore dell'Area Marina Protetta di Miramare Maurizio Spoto e la naturalista Giovanna Caputo. Il Comune di Trieste evidenzia che si tratta di una rassegna di appuntamenti che offre l'opportunità a residenti e turisti di conoscere le valenze naturalistiche ma anche le storie, le tradizioni e le eccellenze agroalimentari del ciglione carsico inserito nella Riserva riconosciuta dall'Unesco, nell'ambito del programma Man&Biosphere. Il programma, costruito insieme a chi il territorio lo vive quotidianamente, seguirà il calendario agricolo e quello degli eventi culturali che animano la Riserva di Biosfera, per andare al cuore di quest'area fatta di peculiarità naturalistiche, paesaggistiche e storico-culturali ma anche di attività produttive tradizionali, in cui alcune famiglie portano avanti da generazioni forme di "agricoltura eroica" e di pesca artigianale e mitilicoltura, in cui innovazione e tradizione alimentano un'economia circolare nella quale si armonizzano l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali e la valorizzazione delle specificità del territorio. Novità dell'edizione 2024 sarà la presenza ad ogni incontro, accanto alle guide dello staff WWF, di diversi professionisti che con vari strumenti narrativi – l'illustrazione, la scrittura e la fotografia – non solo coinvolgeranno i partecipanti in veri e propri "laboratori creativi open air", realizzando ad esempio disegni sotto la guida esperta della illustratrice Elena Perco, ma raccoglieranno anche testimonianze orali e visive della Riserva di ieri e di oggi, con un occhio particolare alle trasformazioni già subìte e in atto, creando un'occasione unica per tracciare e mantenere l'esperienza di saperi, storie, tradizioni e conoscenze spesso tramandate solo oralmente che rischiano di andare perdute. Quest'anno dunque i partecipanti saranno ancora più protagonisti delle escursioni, saranno infatti invitati a catturare in forma artistica i migliori scorci di paesaggio, i dettagli degli elementi naturali che li circondano così come quelli delle piante coltivate nei pastini sull'altopiano e sul ciglione carsico, seguendo le fasi della lavorazione di viti, ulivi e alberi da frutto, intervistando agricoltori e produttori locali. Storie, bozzetti, fotografie raccolti durante gli eventi confluiranno infine in una mostra che verrà allestita in autunno a Prosecco in occasione della Giornata mondiale delle Riserve di Biosfera (3 novembre) e della Festa di San Martino promossa dalla Circoscrizione Altipiano Ovest, in un'ottica di continuità vista la proficua collaborazione avviata negli ultimi anni per la promozione della Riserva di Biosfera di Miramare. I festeggiamenti di Prosecco saranno anche l'occasione per presentare l'avvio di altri due importanti progetti per l'altipiano carsico, che verranno realizzati dal Comune di Trieste in partnership con la Riserva di Biosfera di Miramare nell'ambito del programma "Siti Unesco per il clima" finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica: la riqualificazione energetica della scuola di Borgo San Nazario, che verrà dotata di pannelli solari, coibentazione della copertura e nuovo impianto di climatizzazione estivo/invernale, e un progetto pilota di conversione forestale e adattamento ai cambiamenti climatici che interesserà 130mila mq di pineta a pino nero sotto il Santuario di Monte Grisa. Di seguito il calendario degli appuntamenti (adatti ad un pubblico adulto e a famiglie con bambini dai 10 anni, sono tutti gratuiti ma è necessario effettuare la prenotazione a mezzo e-mail a [email protected] indicando nome e cognome dei partecipanti e attendere conferma scritta della accettazione da parte della segreteria dell'AMP). Sabato 13 aprile appuntamento a San Giovanni di Duino, nel comune di Duino Aurisina, per lo "Sketching in apiario": si andrà alla scoperta dell'affascinante società di questi insetti sociali importantissimi per la conservazione della biodiversità e del mestiere dell'apicoltore. Tra le acque dolci del Timavo, i campi coltivati a vite e ulivo e le arnie colorate, i partecipanti potranno osservare le fasi primaverili della lavorazione sulle arnie, ascoltando le spiegazioni direttamente da un produttore locale, che farà assaggiare loro anche alcuni dei suoi mieli più rinomati, tutti a km zero, da essenze tipiche del Carso. Sabato 11 maggio sarà invece l'olivo il protagonista dello "Sketching in oliveto". Si andrà nella zona tra Contovello e Prosecco, per incontrare un produttore locale al quale chiedere i segreti di questa pianta, coltivata per secoli sui pastini, che narra la storia di un intero territorio e delle sue genti, scoprendo anche i diversi cultivar del Carso e in particolare la bianchera, la varietà più adattata alle peculiarità del ciglione carsico, esposto al sole e alle raffiche della Bora. Appuntamento alle porte dell'estate quello di domenica 23 giugno, dedicato ai mestieri legati al mare, grazie ad una speciale uscita con sketching a bordo dell'imbarcazione dell'AMP Miramare. Navigando lentamente lungo il tratto di costa da Grignano al porticciolo di Santa Croce, i partecipanti avranno modo di osservare il paesaggio terrazzato della Riserva MaB Unesco da un inusuale punto di vista, dal mare, e ascoltare racconti sulla pesca sostenibile e sugli allevamenti estensivi di mitili, che qui hanno creato già dall'Ottocento un ambiente favorevole alla presenza di numerose specie animali marine, ma non solo, come testimoniano le molteplici specie di uccelli, stanziali e migratrici, che ogni anno popolano questo tratto di costa, trovando qui rifugio temporaneo, luogo di sosta e importanti fonti di alimentazione. Da fine agosto e fino a ottobre altre quattro escursioni autunnali con sketching accompagneranno i partecipanti alla scoperta di altri luoghi della MaB, in un paesaggio che si prepara all'autunno e a tutti i lavori agricoli legati a questa importante stagione di vendemmia e raccolto. A novembre il momento conclusivo del percorso, con la partecipazione della Riserva di Biosfera ai festeggiamenti di San Martino, l'allestimento della mostra d'arte, scienza e cultura, ma anche attività didattiche per le scuole di Prosecco e Santa Croce e un convegno per riflettere insieme - istituzioni, scienziati e cittadini - su come questo prezioso territorio possa e debba prepararsi alla grande sfida del cambiamento climatico.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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theblogs2024 · 3 months
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Fotografo matrimonio Milano | fotografo matrimonio Brescia
Scopri la passione e l'arte della fotografia con Carlo Buttinoni, fotografo professionista con anni di esperienza nella fotografia di matrimonio, evento, ritratto e paesaggio. Con uno stile unico e attenzione ai dettagli, Carlo cattura i momenti e le emozioni più significative dei suoi soggetti, creando immagini indimenticabili. Offre servizi personalizzati per soddisfare le esigenze dei propri clienti e realizzare i loro sogni. Scegli Carlo Buttinoni per immortalare i tuoi momenti più importanti con immagini di alta qualità e un tocco artistico. Ulteriori informazioni. controlla qui: https://www.buttinoni.it/fotografo-matrimonio-brescia/
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emiliogomont · 5 months
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fashionbooksmilano · 2 years
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Richard Avedon   Relastionships
a cura di Rebecca Senf
Skira, Milano 2022, 194 pagine,  25x 32.5 cm, ISBN 978-8857248608
euro 39,00
email if you want to buy :[email protected]
“Richard Avedon – Relationships” è la mostra dedicata al maestro di fotografia americano che ha rivoluzionato il mondo della moda. Palazzo Reale, Milano  22/09/22 – 29/01/23
Oltre sessant'anni di carriera di uno dei grandi maestri della fotografia del Novecento Un omaggio a Richard Avedon (1923-2004), il fotografo statunitense che ha legato il suo nome e i suoi scatti a riviste iconiche come Harper's Bazaar, Vogue e The New Yorker. Celebre ritrattista, Avedon fu tra i primi padri della fotografia di moda di cui rivoluzionò lo stile quando, già dal 1945, tralasciò le pose statiche per collocare le modelle in ambientazioni reali. Quelle di Avedon sono immagini quasi cinematografiche che portano chi le osserva a immaginare i racconti e le storie che sembrano evocare. Davanti all'obiettivo di Avedon non sono transitate solo le modelle più famose dell'epoca, ma anche una ricca compagine di personaggi tra i quali attori, danzatori, celebrità, artisti, musicisti, scrittori, attivisti per i diritti civili, fino ai capi di stato. Inoltre, non di rado il medesimo soggetto veniva ritratto più volte e in periodi diversi, creando vere e proprie relazioni fotografiche che rivelano aspetti differenti sia della persona ritratta, sia del suo rapporto con il fotografo. Realizzato in collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation (con main partner Versace e media partner Vogue Italia), Richard Avedon. Relationships presenta oltre cento fotografie di moda e ritratti iconici, appartenenti alla vasta collezione del Center for Creative Photography: dagli artisti Jasper Johns, Andy Warhol e Louise Nevelson a Ezra Pound e Truman Capote, da John Ford e Michelangelo Antonioni a Humphrey Bogart e Marilyn Monroe, da Jimmy Carter e George Bush a Malcom X e Kofi Annan, da Bob Dylan, John Lennon e Paul McCartney alle modelle Dovima, Veruschka e Linda Evangelista. Da questi straordinari ritratti emerge la capacità di Avedon di catturare espressioni del volto, gesti del corpo, momenti, cambiamenti, stili e tensioni che hanno attraversato la nostra società. Qualità messe ancora più in evidenza dai ritratti in bianconero che lo hanno reso celebre. Queste foto, dove sono riprese personalità che hanno segnato la storia del Novecento, modelle o persone comuni, regalano emozioni a ogni sguardo curioso sull'uomo.
27/10/22
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Scatti primaverili
Guida alla fotografia esterna
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Benvenuti nel nostro blog dedicato alla fotografia! Oggi parleremo di come catturare immagini mozzafiato all'aperto durante la primavera. La primavera è una stagione ricca di colori vivaci e splendide opportunità fotografiche, ed è il momento perfetto per scattare foto all'aperto che catturino la bellezza della natura che si risveglia.
Le foto esterne in primavera offrono l'opportunità di giocare con la luce morbida, i colori vibranti dei fiori in fiore e gli splendidi paesaggi che questo periodo dell'anno ha da offrire. Che tu sia un fotografo professionista o un appassionato, la primavera è il momento ideale per esplorare la tua creatività e perfezionare le tue abilità fotografiche.
In questo post, condivideremo consigli utili su come sfruttare al meglio le condizioni della primavera per ottenere scatti straordinari. Scoprirai come trovare l'illuminazione perfetta, scegliere gli angoli migliori e catturare dettagli unici che rendono le tue foto davvero speciali. Non perdere i nostri suggerimenti su attrezzatura e impostazioni ideali per ottenere risultati sorprendenti.
Preparati a esplorare il mondo della fotografia all'aperto in primavera e a cogliere al volo l'ispirazione che questa stagione così affascinante può offrire ai tuoi scatti! Siamo qui per guidarti in un viaggio fotografico emozionante e pieno di spunti creativi. Buona lettura!
Importanza delle Foto Esterne in Primavera
La primavera porta con sé una luce naturale unica, che avvolge il mondo con i suoi colori vibranti, creando un'atmosfera magica e ricca di emozioni che non possiamo permetterci di lasciarci sfuggire. Le foto esterne catturano questa bellezza in modo sorprendente, trasmettendo la freschezza e la vitalità di questa stagione così attesa.
Luce Naturale e Colori Vibranti
La luce primaverile conferisce alle foto un'eccellente luminosità che esalta i colori e gli elementi naturali. I raggi del sole filtrano attraverso le foglie verdi, creando giochi di chiaroscuro e sfumature uniche che danno vita a scatti coinvolgenti e pieni di calore. Fotografare in questo periodo dell'anno significa cogliere la natura nel suo momento di massima bellezza.
Fiori in Fiore e Paesaggi Rinati
I fiori in fiore rappresentano un'icona della primavera, con i loro petali delicati e colorati che trasformano i paesaggi in veri e propri dipinti naturali. Dai prati fioriti ai giardini rigogliosi, ogni scorcio diventa un'opportunità per immortalare la rinascita della natura e il suo splendore senza tempo. Le foto esterne in primavera racchiudono la poesia di questo periodo di transizione e rinnovamento, regalando emozioni autentiche a chi le osserva.
Preparazione per un Foto Shooting in Primavera
Quando ci si prepara per un Servizio Fotografico in primavera, è cruciale considerare diversi aspetti che possono influenzare il risultato finale delle tue fotografie. Dalla scelta dell'attrezzatura adatta, alla selezione dei luoghi e delle prospettive migliori, fino alle condizioni meteorologiche, ogni dettaglio contribuirà a creare scatti memorabili che catturano l'essenza della stagione.
Scelta dell'Attrezzatura Fotografica Adeguata
La primavera offre una luce unica e colori vividi che possono trasformare le tue fotografie in opere d'arte. Assicurati di avere l'attrezzatura adatta per catturare al meglio queste sfumature. Una buona fotocamera con la giusta impostazione di esposizione e una selezione di obiettivi versatili possono fare la differenza. Non dimenticare accessori utili come cavalletto, filtri e flash per affrontare ogni situazione.
Selezione dei Luoghi e delle Prospettive Migliori
La primavera offre una varietà di scenari suggestivi ideali per le tue fotografie. Dalle distese di fiori in fiore ai paesaggi verdi rigogliosi, ci sono molte opzioni da considerare. Scegli luoghi che si adattano alla tua visione creativa e esplora prospettive interessanti per aggiungere profondità e interesse visivo alle tue immagini. Gioca con angolazioni diverse e sfrutta la luce naturale per creare scatti unici e coinvolgenti.
Considerazioni sulle Condizioni Meteo
Le condizioni meteorologiche possono essere imprevedibili in primavera, ma possono anche offrire opportunità uniche per creare fotografie mozzafiato. Monitora il meteo e adatta la tua sessione fotografica di conseguenza. Le giornate nuvolose possono offrire una luce diffusa ideale per ritratti morbidi, mentre una giornata di sole può esaltare i colori e i dettagli. Sii flessibile e sfrutta al massimo le condizioni climatiche per ottenere risultati sorprendenti.
Preparare un foto shooting in primavera richiede cura, pianificazione e creatività. Con la giusta attrezzatura, la scelta dei luoghi e delle prospettive migliori e la considerazione delle condizioni meteo, sarai pronto a catturare la bellezza e la vitalità di questa stagione nelle tue fotografie. Buon scatto!
Tecniche di Fotografia per Catturare la Primavera
La primavera è una stagione ricca di colori e vita, il momento perfetto per catturare immagini vibranti e piene di energia. Per valorizzare al massimo tutto ciò che la primavera ha da offrire attraverso la fotografia, è importante padroneggiare alcune tecniche chiave che ti aiuteranno a rendere le tue foto davvero spettacolari.
Utilizzo dell'Esposizione per Valorizzare i Colori
Quando scatti foto in primavera, assicurati di sfruttare al massimo l'esposizione della tua fotocamera. Regolare correttamente l'esposizione ti consentirà di catturare al meglio i colori vividi dei fiori in fiore, dei cieli azzurri e della natura rigogliosa che ti circonda. Giocando con le impostazioni di esposizione, puoi ottenere immagini luminose e dettagliate che trasmettono appieno la bellezza della primavera.
Sfruttare la Profondità di Campo per Creare Effetti Artistici
La profondità di campo è un elemento cruciale quando si tratta di fotografia primaverile. Scegliendo una profondità di campo ampia, puoi mettere in risalto il soggetto principale della tua foto, creando allo stesso tempo sfondi sfocati che conferiscono un tocco artistico alle tue immagini. Giocando con la profondità di campo, puoi creare effetti suggestivi e rendere le tue foto ancora più coinvolgenti e piacevoli da guardare.
L'Importanza della Composizione e dell'Inquadratura
La composizione e l'inquadratura sono fondamentali per ottenere scatti memorabili in primavera. Cerca angolazioni interessanti, sfrutta le linee guida come la regola dei terzi e assicurati che ogni elemento nella tua foto contribuisca a raccontare una storia. Presta attenzione alla disposizione degli oggetti nel frame e prova a creare equilibrio e armonia tra gli elementi presenti nella scena. Una composizione ben studiata farà risaltare la bellezza della primavera e renderà le tue foto davvero straordinarie.
Consigli per Migliorare le Foto Esterne in Primavera
Quando si tratta di scattare foto in esterno durante la primavera, esistono alcuni consigli chiave che possono aiutarti a catturare l'atmosfera fresca e vibrante di questa stagione.
Giocare con i Riflessi e le Ombre
Durante la primavera, la luce del sole può creare riflessi interessanti e ombre suggestive che possono aggiungere profondità e dinamicità alle tue foto. Sfrutta queste variazioni di luce per creare composizioni uniche e coinvolgenti. Giocare con i contrasti tra luci e ombre può regalare alle tue immagini un tocco artistico e suggestivo.
Sperimentare con l'Orario Migliore per le Foto
L'ora del giorno in cui scatti le tue foto può fare la differenza nel risultato finale. Durante la primavera, le prime ore del mattino e il tramonto offrono una luce morbida e calda che può valorizzare i colori e creare atmosfere suggestive. Sperimenta con diverse fasce orarie per scoprire quale si adatta meglio alla tua visione creativa.
Post-Produzione per Accentuare l'Atmosfera Primaverile
Dopo aver scattato le tue foto, la post-produzione può essere un alleato prezioso per accentuare l'aspetto primaverile delle immagini. Regola la luminosità, il contrasto e la saturazione dei colori per catturare al meglio la freschezza e la vitalità della primavera. Sii creativo ma attento a mantenere un equilibrio per non appesantire troppo le tue foto.
Seguendo questi semplici consigli e sperimentando con luce, ombre e post-produzione, potrai migliorare notevolmente la qualità delle tue foto esterne durante la primavera, catturando al meglio l'essenza di questa affascinante stagione.
Conclusione
L'articolo ha esplorato l'importanza e il fascino delle foto esterne in primavera, offrendo suggerimenti preziosi per catturare al meglio le meraviglie di questa stagione. Dall'utilizzo della luce naturale alla scelta dei migliori sfondi, abbiamo evidenziato come sia possibile valorizzare al massimo le fotografie all'aperto durante la primavera. Ricordate sempre di lasciare spazio alla creatività e all'ispirazione, poiché sono elementi fondamentali per ottenere scatti unici e coinvolgenti.
Sfruttare al Meglio la Primavera per le vostre Foto
Durante la primavera, la natura si risveglia e offre uno sfondo vibrante e ricco di colori per le vostre foto. Approfittate di questo periodo per catturare la bellezza dei fiori in fiore, dei paesaggi rigogliosi e del cielo sereno. Ricordatevi di giocare con prospettive diverse e di sfruttare al meglio la luce naturale per ottenere scatti luminosi e accattivanti.
Consigli Pratici per Migliorare le vostre Foto
Scegliete con cura gli orari migliori per fotografare all'aperto, evitando le ore troppo calde della giornata che potrebbero appiattire i colori. Utilizzate accessori come riflettori o diffusori per modulare la luce e creare atmosfere suggestive. Infine, non dimenticate di studiare la composizione delle vostre foto, cercando equilibrio e armonia tra gli elementi presenti nello scatto.
Apritevi alla Creatività e alla Sperimentazione
Infine, lasciate libera la vostra fantasia e osate con nuove tecniche fotografiche durante la primavera. Sperimentate con la profondità di campo, i punti di vista insoliti e le sovrapposizioni creative. Ricordatevi che la primavera è il momento ideale per esplorare nuove possibilità e per lasciarvi ispirare dalla bellezza del mondo che vi circonda.
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LA MUSICA DEL TRIELLO. Da "Cinema d'ascolto".
Il triello è stato definito un momento cult della Storia del Cinema mondiale. La Musica che accompagna questo momento altissimo di arte scenica, fotografia, prova d'attore, è di Ennio Morricone. La Musica si sostituisce alle parole e ad ogni stato d'animo provato dai tre coprotagonisti nella lunga sequenza, ferma e intensa, che prelude alla sparatoria finale. Tutto inizia con un flauto che si muove timidamente enunciando una melodia semplice, lenta, prima su un intervallo di seconda maggiore poi si ferma su una terza minore, cui segue un tappeto d'archi nel registro medio-grave con un andamento oscillatorio che copre una terza minore, drammatica quanto basta, più asciutta e forse rassegnata rispetto a sua cugina, la sesta minore. Insieme al tappeto d'archi possiamo sentire il gracchiare maligno di alcuni corvi e il rumore degli speroni sulla sterrata. Sincronizzato sulla pietra nelle mani del Cattivo, ascoltiamo il signal di chitarra, rapida che copre tutta l'armonia minore con un gesto rapido e violento nel forte, della durata di sedicesimi. La chitarra nella seconda esposizione sembrerebbe volutamente scordata. Il signal di chitarra si sviluppa in una serie di interventi in progressione armonica ascendente, nelle modalità maggiori e minori, senza soluzione di continuità Utilizza sempre gli stessi intervalli, creando una sorta di traslazione armonica dello stesso gesto melodico in campi armonici differenti. Ogni cambio armonico, che coincide con un itinerario sonoro di 4 battute, è sincronizzato con lo sguardo di un personaggio diverso, diventando una specie di valzer iconografico sul tipico ritmo in tre. Arriviamo al climax, lanciato da un accordo drammatico e interrogativo di settima di dominante che fa esplodere la tomba solista, che urla tutta la sua pena, la sua angoscia, con una melodia forte su accompagnamento d'archi, mentre godiamo della fotografia degli spazi aperti e immensi tutt'attorno ai tre protagonisti che quasi ci appaiono insignificanti, e che ora sono posizionati equidistanti in una specie di arena improvvisata di polvere. Per conferire un colore metallico attraverso il suono, e dare particolare tensione alla scena, Morricone aggiunge nacchere, piatto sospeso, campane, un drammatico carillon, protagonista di una melodia che simboleggerà la dolce vendetta di un padre per sua figlia nel film "Per qualche dollaro in più" e il verso sinistro di un corvo. Si aggiungonop anche rumori registrati e campionati di spari, percusssioni, timpani che rullano nel registro acuto, ancora più sinistri. Risentiamo il climax sulle immagini delle armi e le riprese degli sguardi incattiviti, attentissimi ad ogni movimento, fosse anche solo di sopracciglio, degli altri due... A chiudere la scena, la cosiddetta "coda": un momento musicale solenne, ritmato a morte, con adrenalina e sudore simboleggiati dalle baldanzose terzine nel levare, a incastonare un tema severo, con coro misto, come a sancire la giustizia che sarà presto fatta, neanche fosse la voce di Dio. Mariangela Ungaro, Cinema d'ascolto
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enkeynetwork · 4 months
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