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#Anton Giulio Bragaglia
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Film stills from Thaïs (1917), an Italian futurist (the oldest avant-garde movement) film that would later influence German Expressionist cinema. Directed by Anton Giulio Bragaglia and Riccardo Cassano (watch it here).
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throughcobwebs · 5 months
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anton giulio bragaglia : the two master notes (1911)
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lascitasdelashoras · 4 months
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Anton Giulio Bragaglia - Thais, 1917
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davidhudson · 1 year
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Anton Giulio Bragaglia (February 11, 1890 – July 15, 1960), Un Gesto del Capo, 1911.
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Anton Giulio and Arturo Bragaglia :: Pierrot Futurista, 1925. Signed and dated in ink on the image, with annotations in pencil on the reverse. | src Sotheby’s
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laurapigliacampo · 1 year
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t9667743665 · 1 year
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The Roses (1913), 📸 Arturo & Anton Giulio Bragaglia
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wunderkammerett · 1 year
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anton giulio bragaglia : giovane che si muove da destra a sinistra, 1911
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Still from the 1917 Futurist Art Deco movie “Thaïs” by Anton Giulio Bragaglia.
via mr-e-gallery
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tripitasrojas · 1 year
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The cellist 1913 Anton Giulio Bragaglia, Italiano, 1890 – 1960
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personal-reporter · 5 months
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Maria Signorelli, una vita tra le marionette
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Una delle artiste più note del teatro del Novecento italiano… Maria Signorelli nacque a Roma il 17 novembre 1908 e fin dall’infanzia assorbì le suggestioni che arrivavano dall’ambiente familiare e dal salotto che suo padre, Angelo, e la madre, Giga Resnevic, appassionata di teatro e biografa della Duse, tennero per anni nella loro casa. Dopo il liceo Maria si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Roma al corso di scenografia del Teatro Reale, diretto da Nicola Benois. A vent’anni la Signorelli creò i primi fantocci, che erano sculture morbide, nate da molteplici suggestioni, che andavano dal Manifesto tecnico della scultura futurista di Boccioni al Manifesto del tattilismo di Marinetti, ma anche dai manichini metafisici di De Chirico, dalle marionette di Depero, Klee o Alexandra Exter, e vennero esposti per la prima volta nel 1929 alla Casa d’Arte Bragaglia. Ad una successiva mostra alla Galleria Zak di Parigi, presentata da De Chirico, seguì un lungo soggiorno di Maria a Berlino con una nuova mostra alla Galleria Gurlitt. Tornata in Italia, la ragazza iniziò a collaborare come scenografa con Anton Giulio Bragaglia al Teatro degli Indipendenti e poi al Teatro delle Arti di Roma. Nel 1934 ideò con Carle Rende il Pluriscenio M, un teatro dove l’azione poteva svolgersi in contemporanea su sette palcoscenici, che fu molto apprezzato da Bragaglia e lodato da Marinetti e nel 1937, per La boîte à joujoux su richiesta della cantante Maria Amstad, creò, per la prima volta, delle marionette che agirono sul palcoscenico. Maria nel 1939 sposò il pedagogista Luigi Volpicelli e, pur continuando l’attività di scenografa, nel 1947 fondò la compagnia L’Opera dei Burattini, dove collaborarono attori, pittori, scenografi, compositori, registi, da Lina Job Wertmuller, Gabriele Ferzetti ad Enrico Prampolini, Ruggero Savinio e Toti Scialoja ad Ennio Porrino e Roman Vlad a Margherita Wallmann e Giuseppe De Martino. Nel suo repertorio ci furono  opera come Re cervo (Gozzi). La favola del pesciolino d’oro (Puskin) L’Usignolo e la rosa (Wilde), La tempesta (Shakespeare), Faust (Bonneschk), l’Inferno di Dante, La Rivoluzione Francese (Ceronetti), Antigone (Brecht) il  suo particolare virtuosismo nel concepire burattini-ballerini rese celebri lavori come Cenerentola (Prokof’ev), El Retablo de Maese Pedro (De Falla) e La boîte à joujoux (Debussy). All’intensa produzione, alle centinaia di burattini creati con soluzioni geniali e nel contempo semplici e raffinate, Maria affiancò un notevole impegno didattico, insegnando dal 1972 nel corso di teatro di animazione appositamente istituito per lei al Dama di Bologna, creando  trasmissioni radiofoniche e televisive, come Serata di gala, Piccolo mondo magico, Pomeriggio all’Opera, lavorò a conferenze e articoli su periodici e riviste, oltre a scrivere libri, tra tutti Il gioco del burattinaio. Con la sua importante collezione, ricca di migliaia di pezzi dal Settecento al Novecento, curò l’allestimento di un gran numero di mostre in Italia ed all’estero sul Teatro di Figura. Membro del Consiglio Mondiale dell’Unima, la Signorelli fondò l’Unima Italia nel 1980, di cui fu Presidentessa onoraria fino alla sua scomparsa, avvenuta a Roma il 9 luglio 1992. Read the full article
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halftoness · 2 years
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Anton Giulio Bragaglia Salutando [Waving], 1911
6 ⅞ × 9 inches. gelatin silver print
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hildeeveraert · 2 years
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Anton Giulio Bragaglia (1890-1960 Italian), Violoncellist, 1913
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henk-heijmans · 3 years
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The cellist, 1913 - by Anton Giulio Bragaglia (1890 - 1960), Italian
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davidhudson · 2 years
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Anton Giulio Bragaglia, February 11, 1890 – July 15, 1960.
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wunderkammerett · 1 year
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Anton Giulio e Arturo Bragaglia, Sovrimpressione, 1911
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