Tumgik
michael-head · 4 years
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“Si dice che quando una persona guarda le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell'universo.”
Salvador Dalì
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michael-head · 4 years
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“Ieri Virginia mi ha chiesto: “Papà,ma se tu e la mamma vi lasciate chi è che tiene due figlie e chi una?” Ero in cucina che stavo affettando le cipolle, la domanda mi ha colto di sorpresa. “In che senso,Virginia?”, ho detto. “Siamo tre sorelle”, ha detto,“la terza sorella non potete mica dividerla a metà!” Mi è venuto da ridere. Stavo per risponderle:“Non ti preoccupare, amore, la mamma ed io non ci lasceremo mai”, ma non volevo mentirle, perché so che ogni relazione s'inventa ogni giorno, e il torto più grande che puoi fare a te stesso, e agli altri, è proprio quello di crederti invincibile.“Virginia”, ho detto, “se per caso la mamma ed io un giorno ci separassimo vi vedremmo tutte e tre, un po’ io e un po’ la mamma, non ti preoccupare.” “Ma in Mrs. Doubtfire il papà vedeva i bambini solo il sabato”, ha detto. “Virginia, certe volte quando due genitori si lasciano possono succedere delle cose”, ho detto. “Magari non si sono lasciati bene, ma litigando. Ma la mamma ed io siamo stati sempre d'accordo che, se anche ci lasciassimo, voi verreste sempre prima di tutto. Hai capito? Sempre.” Mi ha fissato in silenzio.“Papà”, ha detto d'un tratto.“Ma l'amore può finire?“ Ci ho pensato un attimo prima di rispondere.“L'amore non finisce”, ho detto,“sono le persone che cambiano.” “Le persone?”, ha detto. “Virginia”, ho detto,“anche gli adulti crescono, sai? Tu adesso sei una bambina grande, sette anni fa eri una bambina piccola. Funziona un pochino così anche per le mamme e i papà. Io quando ho conosciuto la mamma ero una persona diversa, lo era anche lei. L'importante, quando due persone si amano, è riuscire a cambiare insieme o rispettare i cambiamenti dell'altro. I genitori, con i propri figli, fanno proprio quella cosa lì, invece fra loro certe volte non ci riescono. E’ per quello che l'amore per i figli è l'unico che non finisce mai mai. “Ma tu”, ha detto,“quando hai incontrato la mamma, come hai fatto a sapere che era la mamma?“Non ho capito”, ho detto. “Come hai fatto a capire che volevi amarla?”, ha detto. “Ah,quello”, ho detto.“L'ho capito dopo circa dieci minuti. "E da cosa?”, ha detto. “Quando ci siamo incontrati la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra la testa, e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico, solo annodandoli”, ho detto. “E allora?”, ha detto. “E allora lì ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico”, ho detto.“E io dei suoi capelli.” “E tu ce l'avevi,l'elastico?”, ha detto. “No”, ho detto,“ma quando la mamma lo ha scoperto ormai mi voleva già bene.” “Papà!”, ha detto,“ma allora l'hai imbrogliata.” “Forse un pochino”, ho detto,“ma il punto è che la mamma è stata la prima che mi abbia mai fatto venire voglia di cercare un elastico, capisci che intendo?” Mi ha guardato per qualche secondo. “Tieni papà”, mi ha detto, sfilandosi l'elastico che le teneva su i capelli. “Così tu e la mamma non vi lasciate.” Lei ha riso, io per fortuna stavo affettando le cipolle.”
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michael-head · 4 years
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Arctic fox at a glacial river
Benjamin Hardman
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michael-head · 4 years
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michael-head · 4 years
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 "Ti faccio spazio dentro di me, in questo incrocio di sguardi che riassume milioni di attimi e di parole.“
Pablo Neruda.
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michael-head · 4 years
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michael-head · 4 years
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La pace che da la melodia del mare è ineguagliabile.. 💫❤️
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michael-head · 4 years
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Ci sono canti e parole che sono magie,
e amori in volo che sono incantesimi dell’Anima.
- Alda Merini
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michael-head · 4 years
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“Di colpo mi accorsi che i lineamenti del suo viso somigliavano terribilmente alle strade che avevo percorso per una vita intera; la via della scuola elementare, il vialetto alberato verso casa dei nonni, la salita del maneggio le domeniche pomeriggio, l’autostrada che tutte le estati mi portava alla casa al mare. Capii che, forse, quel ‘senso di famiglia’ lo proviamo quando incontriamo qualcuno il cui sguardo sembra esser stato disegnato da ogni passo che abbiamo compiuto.”
— manuela g.
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michael-head · 4 years
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Mi sentivo una di quelle case abbandonate, avete presente? Quando sei in macchina e guardi fuori dal finestrino e ti capita di vedere abitazioni di cui la costruzione non è neanche finita. E ti domandi: “perché?”
Basterebbe una mano di vernice, qualche mobile, un fuoco acceso che emani calore. Eppure stanno lì, immobili, incomplete, perché qualcuno, per qualche ragione, ha deciso che non valeva la pena di spenderci tempo, denaro. Qualcuno ha pensato che non valeva la pena, sacrificarsi per completare l'opera. E allora quelle stesse case che avrebbero potuto essere bellissime, se solo qualcuno ne avesse dato loro l'occasione, stanno lì, in balìa del tempo, della pioggia che continua a cadere, logorandone le pareti senza che a qualcuno ne importi davvero qualcosa.
Ecco, come mi sento. Sono una casa abbandonata ancor prima che qualcuno abbia avuto la possibilità di abitarvi dentro. E allora mi arrabbio, i miei sentimenti si arrugginiscono, si disperdono contro le pareti fino a disintegrarle. Finché di me non rimane più niente. Eppure sarebbe bastata una mano di vernice, un po’ d'affetto. Un po’ d'amore.
ossigenomancato.
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michael-head · 4 years
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Tutti almeno una volta siamo destinati a sentire una sorta di voragine risucchiarci le interiora, quella stessa voragine di quando capisci che ci tieni solo tu.
Che ci tieni di più. Che ami di più. Che te la prendi di più. Che fai di più. Che dai di più.
Tutto un grandissimo di più, - ore di sonno perse a parte -, che ci sembra nessuno ci ritornerà mai indietro.
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michael-head · 4 years
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Entra pure, prego, fa come fossi in cuor tuo, siediti, serviti, lo so, c'è un po’ di disordine e non hai visto la testa, li c'è un casino… ma la metterò a posto.
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michael-head · 4 years
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michael-head · 4 years
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michael-head · 4 years
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Un giorno
qualcuno mi chiese
“cos'è il dolore?”
e io non seppi rispondere.
Ma oggi
ho trovato le parole giuste.
Il dolore
è quando qualcuno
ti prende le mani
e ti fa entrare nel suo mondo,
ti lascia conoscere
le sue paure
e le sue insicurezze,
per poi farti ridere tanto,
fino a quando lo stomaco ti fa male.
Ti fa sentire importante
perché sei l'unica persona
che tratta così,
con cui condivide se stesso.
E poi, senza una ragione
ti lascia le mani
e si allontana da te
1, 2, 3, 5, 100 passi,
e ti mostra che può essere felice
più di quando lo era con te
con chiunque altro.
Questo è il dolore.
A.Alpi (via @queitaglisuipolsisporchi)
Te la dedico, è tutta per te.
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