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Roger's diary - Live Aid 1985. (📸 Taylored)
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Forse ci penso troppo, forse sono sempre esagerata, ingigantisco le cose e mi immagino chissà che.
Ma c'è qualcosa.
Una "connessione" particolare forse, un'attrazione che non si capisce di che genere sia. Un sentirsi vicini perché simili, perché infatuati l'uno dall'altra o perché vediamo in noi un tipo di persona che avremmo voluto nella famiglia.
Chissà.
Forse penso troppo.
#n.
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Credo di essermi rovinata
Sono ulteriormente innamorata
Come farò a guardarlo normalmente, ora? Che già prima dovevo trattenermi dal toccarlo/abbracciarlo/baciarlo/guardarlo con gli occhi troppo a cuore 🫠
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Sono ulteriormente innamorata
Come farò a guardarlo normalmente, ora? Che già prima dovevo trattenermi dal toccarlo/abbracciarlo/baciarlo/guardarlo con gli occhi troppo a cuore 🫠
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Sto per avere un infagr
Infartm
Infato
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un altro sogno con lui. due notti di seguito. urca
siamo ad un ritrovo con conferenza ed altre cose in programma. proprio a questa conferenza siamo seduti uno accanto all'altro, lui alla mia destra. Ad un certo punto poggio la mia testa sulla sua spalla sinistra.
Nei posti dietro ho parenti stretti e amici, quindi possono vedere tutto benissimo.
Lui dopo poco si gira, mi osserva, siamo vicinissimi ovviamente, e comincia a baciarmi il collo, centimetro per centimetro, in un modo così dolce che sembra vero mentre sto sognando.
mi chiedo cosa pensino dietro. va bene la confidenza particolare, lo sanno, ma così è senz'altro oltre... come la giustifico, una cosa così?...
ma nel frattempo me la godo.
lui va avanti: prima un lato, poi la parte bassa del collo che diventa petto, poi l'altro lato... da cui poi scende per poggiarsi all'altezza della mia ascella sinistra.
è piacevole, troppo, e penso ancora a cosa possano pensare dietro.
al che, mi pare si sia fermato, così come tutta la scena del sogno, che andava avanti ma in altri luoghi e sempre con lui intorno.
...cosa mi sta comunicando l'universo...?
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Comunque un ritrovo senza di lui fa strano.
Tanto strano.
Così tanto che mi manca un casino oggi e non riesco a smettere di pensarci.
È stato divertente ma senza di lui è veramente strano.
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Stanotte sogno strano, ma veramente hot.
La cosa più assurda erano i suoi capelli. Da dove saltavano fuori quei riccioli???
Comunque. Io sto lavorando, ed è come se stessi sdraiata su un divano (?). Lui arriva, parla, sto per invitarlo a sedersi vicino. Dentro di me spero un po' quello che poi succede, infatti subito dopo mi stupisco, perché si siede davvero accanto a me e si mette quasi nella stessa mia posa, poggiato sul gomito sinistro. Il suo viso e la sua mano sono all'altezza del mio fondoschiena, e non casualmente, perché proprio la sua mano ci si mette vicino per andare poi proprio a poggiarcisi sopra.
Io sono imbarazzata visto che sono al lavoro, potrebbe entrare chiunque. Ma alla fine sono lusingata. Gli tocco i capelli, ci guardiamo intensamente, ci respiriamo.
È come un modo per dirmi "mi sei mancata", o forse me lo dice proprio.
La cosa continua, mi carezza piano, com'è lui, sempre in azione ma mai sguaiato.
E poi col viso si avvicina al mio. Non ci baciamo (strano, amo i baci) ma ci sfioriamo con la stessa intenzione e la stessa voglia (da me più celata) le guance, e lui è morbido, morbidissimo, non c'è traccia di barba. Gli occhi chiusi, entrambi presi dal momento.
Non so come sia successo ma mi accorgo che si è già spogliato, e a quel punto dico no, non si può, almeno non qui, non ora.
Lo faccio spostare nella stanza dietro, locata nella stessa posizione della realtà, ma che nel sogno sembra un monolocale, con angoli arredati a mo' di casa, divano, letti, sedie. Si accomoda in uno dei letti, e aspetta sotto al lenzuolo. Aspetta me.
Mi faccio mille domande, mi chiedo se abbia preso "qualcosa" appositamente per me, e soprattutto se io abbia veramente l'intenzione di andare avanti. Ma la cosa mi intriga e sono orgogliosa di quel rapporto che ormai si è instaurato.
Tempo dopo, quando mi riaffaccio a vedere se dorme o è sveglio, accendo la luce, pentendomene perché potrebbe davvero essere addormentato. Ma è sveglio, e da qui ricordo ben poco. Le cose si fanno confuse. Non so se poi dico di no, se dico di sì, se ancora non posso o se l'orario di lavoro è terminato.
Finisce che trovo su un altro letto un coniglio enorme, bellissimo, grigio. Boh.
#n.
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Volker Bruch by Bruno Staub
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Riccardo Scamarcio in Race for Glory: Audi vs Lancia (2024)
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Voglio piangere, e quasi l'ho fatto, perché in fondo in fondo avevo una preoccupazione che non lasciavo trasparire ma che mi stava logorando dentro.
Forse la tosse è collegata a quello.
Ma come sempre tu le preoccupazioni me le togli con una parola, uno sguardo.
Stamani sono passata, e non c'era ombra della macchina. Segretamente combattuta, scocciata e triste, ero uscita quasi apposta con la scusa di comprare altre cose ma sono tornata a casa senza essere riuscita nell'intento di vederti.
Oggi esco prima prima di andare al lavoro, passo e vedo l'auto. Allora entro e ci sei solo tu. Amen.
Ma eri impegnato e mi saluti con la faccia seria, e la cosa non mi aiuta ulteriormente, anzi, il cuore mi sta per scoppiare. Penso al peggio.
Nell'ultima settimana ho spesso pensato che qualcosa potesse essere andato storto, che da parte tua si potesse essere incrinato un pezzo, che ne so, mi sentirei responsabile di tutto... non so per quale motivo, ma è andata così. E non vederti mi faceva pensare alle cose più difficili da affrontare.
Prendo due cose, ho fame, aspetto che tu sia solo e vengo lì da te.
Tutto un sorriso, mi dici che mi pensi, che ti piaceva com'ero vestita l'ultima volta. Mi chiedi dove vado, ti dico che mi serve lo sciroppino (con le faccine imbronciate tipo bimbi, tutti e due a fare il verso a come ho detto "sciroppinoo"), e mi fai: "se passi dopo te lo do io lo sciroppino", ma esco tardi mannaggia la miseria porca troia quella zoppa maledetta puzzona.
Ma dentro di me tutto si scioglie, evapora e sparisce, tanto che quando esco quasi piango di disperazione, come mi è successo altre volte, perché sono stata male per i pensieri controbilanciando con gli altri pensieri nei quali rivivevo la scorsa volta. Abbracci parole baci e sensazioni sapori. Tutto.
Ancora tremo un po' per la tensione.
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READY, WE'RE ALWAYS READY, IT'S GETTING HEAVY AGAIN AND AGAIN AND AGAAAIN
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Io e la complicità di N.
"Devi venire a fare la prova dei vestiti"
*arrossisco internamente perché so che vuol dire tutto questo ma anche perché ho il terrore che poi niente mi starà bene veramente*
"... oddio". Sono troppo emozionata per dire cose sensate, ma lo guardo sorridendo con occhi e labbra e son sicura che capisce.
"Fai tu gli abbinamenti. Cappelli poi ce ne sono tanti"
E io penso: 'speriamo che non piova. Speriamo che non faccia freddo. Ma chi se ne frega, non vedo l'ora, voglio essere al top'. Ma cRISTO LA IATTURA MENSILE PORC
E poi, prima di salutarci, azzardo: "Passi sabato?"
"Sì sì. Così vengo a prendere un caffè che è meglio di questo nostro ... NO NO SCHERZAVO non vengo solo per il caffè" 🫠🫠🫠
Mi fa morire quando ride. Nel mezzo fra l'imbarazzato, il simpaticone e il piacione.
Ehh beh, sempre più convinta che se avessimo entrambi un'altra età... eh...
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The Tubes: Gone to Fishin'
on the "fishing musician" segment on sctv
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“They knew they had the magic”
- Mick Rock
👉 Queen Photosession for 'Queen II' album, released in the UK on March 8th, 1974
📸 Photographer © Mick Rock (1948-2021)
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