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francescaaghiani · 1 year
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Sentirsi persi
Come lo spieghi il senso di inadeguatezza
e il senso di caos nella mente
a chi ha sempre provato la spensieratezza?
A chi le ha sempre vinte
e non ha mai assaggiato la sconfitta
l’amarezza e la tristezza.
A chi la strada non ha mai perso
a chi nel bosco della mente non si è mai disperso
e la luce di un faro come aiuto
nella sua vita ha sempre avuto.
Come lo spieghi il voler mettere tutto in pausa
il senso di nausea
quando metti piede fuori casa
e dai tuoi pensieri rimani comunque invasa,
quando nemmeno le parole che conosci
riescono ad esprimerli
e semplicemente vorresti non averli
perché nemmeno tu ti riconosci.
Come la spieghi la tristezza
a chi ha avuto sempre due mani da stringere
e non ha mai dovuto fingere,
fingere di non avere nemmeno una debolezza
e ha ricevuto una carezza
al posto delle grida
a chi senza paura ogni emozione, sentimento confida.
A chi dell’amore conosce l’effetto,
a chi ha ricevuto sempre quell’affetto
che a me è stato negato
a chi non ha un peso, un vuoto nel petto
e non si è mai sentito abbandonato.
Come lo spieghi agli occhi altrui
che vedono il tuo sole
che dentro in realtà piove assai da giorni interi
ma nessuno veder vuole
perché l’indifferente è il più diffuso dei mestieri.
Come la spieghi la voglia di scomparire
a chi è sempre stato al centro dell’attenzione
e che non cerca o non vuole capire
il dolore tuo interiore?
Come la spieghi la paura
a chi non si è dovuto mai difendere da un genitore?
A chi per ogni ferita ha una cura
e non si è mai chiuso in camera per ore
nella speranza di sentire quelle grida cessare,
a chi non ha paura d’amare
di mettersi a nudo
e chiedere aiuto.
E anche se non ci credi
ti rialzerai in piedi
e tornerai più forte di prima,
dopo infinite tempeste, gelide nevicate
e lunghe passeggiate
arriverai alla cima
e tutte le giornate di sole a te saranno destinate
la pace, la spensieratezza e la libertà da te desiderate
saranno lì ad aspettarti
anche se tante cose non riuscirai a spiegarti,
tu non stancarti
vai avanti e non voltarti
non voltarti mai
qualsiasi direzione sceglierai.
I temporali non sono duraturi
e svariati saranno gli autori delle tue delusioni,
dei pianti e dolori futuri
ma non perder mai di vista il sole
pensa alla bellezza delle stelle in una notte d’estate,
al rumore del mare che tanto adori
e fa sentire la tua voce
per tutte le volte in cui il silenzio è stata la risposta nelle litigate
e tutte quelle lacrime versate
sfogo di un dolore atroce
non saranno mai state vane.
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francescaaghiani · 1 year
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francescaaghiani · 2 years
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sotto i raggi del ☀️
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francescaaghiani · 2 years
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Sei tu.
Sei come il sole in una giornata di dicembre
bello
caldo
e inaspettato
come il mare in estate
rinfrescante
incontrollabile
e imprevedibile.
Come la mia canzone preferita
che ascolto e riascolto
mille e più volte senza mai stancarmi,
sei come quel pezzo che riascolti
perché non gli hai dato la giusta attenzione.
Sei come il vento che ti accarezza la pelle
quando stai per addormentarti
quando stai passeggiando
e intorno a te c’è solo il silenzio
e la voglia di non aver voglia di nient’altro che questo:
la semplicità della solitudine.
Sei come la risata che spezza la tristezza
l’abbraccio che colma ogni vuoto
lo sguardo che fa battere il mio cuore.
Sei tu
semplicemente tu
e questo mi basta.
@nefrasca on ig.♥️
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francescaaghiani · 2 years
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just a blonde girl
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francescaaghiani · 2 years
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Noi.
Potevamo essere chiunque
ma abbiamo scelto di essere nessuno,
potevamo essere qualsiasi cosa noi volessimo
e invece siamo il nulla più totale,
ognuno per la sua strada.
Restare sdraiati su un prato di margherite
a guardare il cielo stellato
a guardare il tuo viso
dalla luna illuminato
che poi guarderei solo te,
io che mi perdo nei tuoi modi di fare
tu che non resisti e mi baci,
io che ti parlo di tutto e di niente
tu che ascolti e mi guardi
come se fossi perfetta
anche se di perfetto non ho niente.
Ecco cosa mi aspettavo da noi.
Le domeniche di pioggia
passate a letto a iniziare qualche serie tv
quale poi poco importa,
nascondere i nighiri nella mia borsetta
per non rischiare
di pagare il conto all’all you can eat,
ridere fino a piangere
per tutte le volte che non capisco qualcosa
piangere fino a ridere
per tutte quelle in cui mi sento sbagliata.
Ecco cosa immaginavo per noi.
Potevo essere migliore
e scegliere
scegliere di sciogliere il ghiaccio
che protegge il mio cuore,
scegliere di far crollare i muri
e far sbocciare i miei sentimenti
come una rosa in primavera.
Saremmo stati perfettamente imperfetti
così diversi
ma così vicini
dannatamente testardi
ma incapaci di non parlarci per più di due ore
cittadini di due mondi differenti
ma amanti dell’esplorazione di luoghi mai visitati.
Ecco cosa saremmo stati noi
se solo mi avessi dato più tempo
mi avresti capito poi,
o forse no
perché manco io so più capirmi oramai.
Ecco cosa sognavo per noi
una marea d’istanti
che prima o poi
avremmo fatto nostri
se solo tu
avessi accettato i miei mostri.
@nefrasca
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francescaaghiani · 2 years
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L’amore
Mi soffermo a pensare
a pensarci,
a me e a te
a noi
se un noi mai c’è stato.
Mi soffermo e penso che forse
l’amore non è fatto per me
e io non sono fatta per amare
tantomeno per essere amata,
nessuno l’ha mai fatto.
“Prima o poi arriverà”, mi dicono
e un po’ me lo sussurro io stessa
alle orecchie del cuore
così da consolarmi un po’
e convincermi che esista davvero qualcuno per me.
Eppure mi fa strano
pensare che esista qualcuno
che abbia la tenacia di non lasciarmi sola
nei giorni in cui rinchiudermi nella mia stanza
sembra la sola salvezza,
qualcuno che non si stanchi mai
dei miei infiniti sbalzi d’umore
dei complessi insormontabili
delle mie mille inutili pare
del mio bisogno costante di dimostrazioni e certezze.
Dubito che che esista qualcuno
che abbia la voglia di capirmi
o per lo meno di provare a farlo,
disposto a stare ore in silenzio
ad ascoltare il rumore dei miei pensieri
che non riuscirei mai ad esprimere in parole,
qualcuno che voglia attraversare le tempeste,
stare sotto i temporali
per condividere insieme a me
l’arcobaleno più colorato che i nostri occhi
potrebbero mai vedere.
@nefrasca
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francescaaghiani · 2 years
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L’unica cosa che so.
E io ci provo ad essere meno fredda
a provare qualcosa
che non sia il niente
ad essere più espansiva
e meno diffidente.
Io ci provo a credere nel bene
nelle belle parole
e nelle persone
ma ognuno di noi è un bravo attore.
Io ci provo ad abbassare le difese
ad aprire un po’ di più il mio debole cuore
ma puntualmente
quando accade,
il mio viso viene rigato
da lacrime amare
dall’aspro sapore della delusione.
E ti giuro
che ho buone intenzioni
e mille aspettative
ecco forse cosa mi frega
e ti giuro
che do il meglio di me stessa
in qualsiasi momento
di ogni giornata
ma il mondo è un posto sbagliato,
o forse sono io
che al mondo non ci so stare.
L’unica cosa che so
è che dare la possibilità di ferirmi
non è ciò di cui ho bisogno,
l’unica cosa che so
è che dare la possibilità di guarirmi
è tutto ciò che voglio.
L’unica cosa che so
è che non esiste cosa giusta
senza una sbagliata
come non esiste il bene senza il male
il bianco senza il nero
il giorno senza la notte,
come non esisto io
senza la paura di amare
ma con la perseveranza
di provarci comunque.
L’unica cosa che so
è che avere un cuore
in questo mondo infame
fa schifo.
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francescaaghiani · 2 years
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Avevo bisogno di qualcuno.
E per quanto io mi sforzi
non riesco a non pensarti
a non pensare a come poteva essere
la felicità con te
con noi
se solo fossi stato diverso
se solo mi avessi accettata,
se solo mi avessi amata.
E ti giuro che ti odio
più di qualsiasi altra persona
più delle giornate storte
più della fisica
e della matematica
ti odio con tutta me stessa
non per quello che hai fatto
ma per quello che hai scelto di non fare,
non per quello che hai detto
ma per tutte le parole
mai pronunciate,
per tutte le lacrime versate
che portavano il tuo nome
e tagliavano come lame affilate
per tutto quello
che hai deciso di negarmi.
Avevo solo bisogno di amore
di essere scelta
di sentirmi importante,
almeno per te.
Avevo bisogno di qualcuno
che mi insegnasse ad andare in bici
a leggere e a scrivere
qualcuno che mi dicesse
quanto bella fossi
prima di uscire.
Qualcuno che mi abbracciasse
nei giorni bui
e mi asciugasse le lacrime
nei momenti in cui sparire
sembrava la soluzione migliore,
che mi insegnasse a camminare
nell’intricata strada della vita
qualcuno che mi insegnasse a guidare
e mi accompagnasse all’altare.
Avevo bisogno di qualcuno
che dimostrasse di amarmi,
che guardandomi
potesse essere orgoglioso
di qualunque cosa facessi.
Avevo bisogno di qualcuno
che mi proteggesse dagli altri
ma non mi è stato concesso
forse semplicemente
non me lo meritavo
o forse l’assenza
è ciò che mi serviva
per capire da chi dovessi difendermi,
da sola.
Avevo bisogno di qualcuno
che mi aiutasse a non cadere a pezzi
e non di qualcuno
che li raddoppiasse.
Avevo bisogno di qualcuno,
avevo bisogno di te
ma non c’eri
non ci sei mai stato
e mai ci sarai.
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francescaaghiani · 3 years
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l’indifferenza, a volte, non è una scelta, ma una conseguenza
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francescaaghiani · 3 years
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i miss summer so much.
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francescaaghiani · 3 years
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a volte vorrei provare la sensazione di sentirmi importante per qualcuno
o forse,
di sentirmi importante per te
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francescaaghiani · 3 years
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!!!
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francescaaghiani · 3 years
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Lettera di una figlia a un padre.
Ciao papà, no, non stiamo affatto bene, nessuno di noi tre sta bene: dobbiamo vivere in una casa che non è nostra,con abitudini e tempi differenti da quelli che abbiamo, a scuola non ci stiamo andando né io né tantomeno Gabriele. Finalmente nell’ambito scolastico stavo riuscendo ad essere quella di una volta,mentre adesso,oltre a non riuscire a stare insieme alle mie amiche non riesco nemmeno più a seguire con lucidità una semplice lezione.
Gabriele è rimasto scosso,è stata una cosa davvero pesante da affrontare, non tanto per me quanto per lui: non ti sei fermato nemmeno davanti a tuo figlio mentre ti urlava di smetterla,piangendo a singhiozzi. Non ti sei fatto scrupoli e nemmeno problemi, siamo tutti più bravi a parlare a cose compiute.
Nessuno di noi si aspettava questo papà, io non mi meritavo niente di tutto quello che mi hai fatto, non mi meritavo di perdere due anni della mia adolescenza, quella che tutti poi da grandi, rimpiangono.
Ho sempre dovuto sopportare le tue pesanti accuse sin da quando ho memoria, nei confronti della mamma, nei confronti dei nonni e nei miei soprattutto. Non mi hai mai spiegato la ragione delle frasi che mi hai ripetuto per un anno intero, non me lo hai mai detto chiaramente, hai solo cercato scuse su scuse, arrampicandoti sugli specchi,scivolando sempre.
La verità è che non te ne frega niente di nessuno, nemmeno delle persone che hai creato tu stesso, ti interessa solo quello che hai e quello che puoi avere. Non te n’è mai importato niente di noi, di me, perché se fosse stato davvero così, ogni tuo gesto, ogni tua accusa, ogni tuo insulto, non avrebbero mai avuto vita. La verità è questa,stai bene solo quando le cose vanno come vuoi tu.
Il tempo passa e per fortuna le persone cambiano anche in base a quello che hanno dovuto affrontare, aprono gli occhi e finalmente vedono le cose senza filtri,per come sono davvero.
Ho provato amore nei tuoi confronti, quando a Neive volevo sempre stare con te. Ho provato affetto per te anche quando ci siamo trasferiti qua in Sardegna, ma se permetti, ho anche l'amore per i miei nonni che da un giorno all'altro non ho più avuto vicino.
Piano piano hai fatto sì che mi allontanassi da te, trasformando quell'amore in un insieme di odio e delusioni con forti fondamenta.
Ti ho sempre voluto bene anche quando mi dicesti:“tu per me sei morta", “non hai più un padre", “è solo colpa tua se tua madre ha avuto due depressioni”, “se la famiglia è così è solo merito tuo".
Provai a darmi una spiegazione, convincendomi sempre di più di queste assurde tue parole. Solo ora mi rendo conto che io, non ho proprio colpa di niente, l'unica colpa che ho è quella di averti permesso di ferirmi così tanto, solo quello è stato il mio più grande peccato.
In tutti questi anni ogni volta che mi chiedevano di te rispondevo orgogliosamente, ma da quattro anni a questa parte mi vergogno di avere il tuo stesso sangue che scorre nelle vene.
Mi vergogno non per cosa possano pensare gli altri ma per quello che so io,per quello che tu mi hai sempre negato,per quello che non mi hai mai detto e per quello che hai sempre fatto.
Come puoi pretendere che una bambina non venga da te a darti un abbraccio, se le urli davanti? Sai più di me come ci si sente a non essere voluti,ma sai più di me come ci si sente ad essere soli ed io con te, mi sono sempre sentita sola.
Ti ho chiesto aiuto quando stavo male e me l'hai negato buttandomi ancora più giù nella buia fossa, è stato il nonno che in due mesi, ha fatto quello che avresti dovuto fare tu in un anno. Non mi meritavo tutto questo,nessuno se lo meritava.
Come ti ho già detto in precedenza poco m'importa del tuo passato,mi è totalmente indifferente, quello che non ti perdonerò mai,invece, è come tu, per egoismo, abbia avuto il coraggio di riversare tutto su di me, attribuendomi colpe,insulti e false verità, creandomi enormi disagi sull'autostima.
Non riuscirò mai a capacitarmi di come un padre possa arrivare a tanto, senza rendersi conto di quanto male stia facendo alle persone che dovrebbe amare più di tutte.
Non ti meritavi dei ragazzi come noi,non hai mai avuto fiducia nei miei confronti, sono sempre stata una ragazza per bene,rispettosa ed educata. Non ti ho mai dato problemi o preoccupazioni, non potevi lamentarti di me potevi solo vantarmi ma hai preferito uccidere la Francesca che ero una volta.
Ti ho sempre portato rispetto com'è giusto che sia, ma quando ho iniziato a capire che non è mai stato reciproco, ho cominciato a portare un po' più rispetto a me stessa.
Oramai ho sedici anni papà, riesco a distinguere chi mi dimostra veramente il suo amore e chi parla ma non fa niente. Sono cresciuta, non credo più alle tue parole, credo solo a ciò che vedo con i miei occhi, a ciò che sento con le mie orecchie. Basta dire che quando crescerò capirò, sono già cresciuta e ho capito fin troppe cose.
Ho sempre provato paura, paura che da un momento all'altro potessi avere uno scatto d'ira e colpire me o la mamma, l'ho sempre sentita da quando ti ho visto tirare un pugno al mobile nel corridoio della vecchia casa. Ma un conto è provare paura, un'altro è averla. Il giorno che si è tramutata in realtà ero davvero paralizzata,spaventata, non pensavo che mio padre potesse essere un mostro.
Mi dispiace di dover essere arrivati a questi punti per farti capire cosa avevi tra le mani,mi fa male perché potevamo evitare, potevi evitarlo se davvero lo volevi,potevi rimediare tutto non tanto con la mamma ma con noi.
Non puoi giocare con le persone,trattarle come oggetti,usarle e poi buttarle come se nulla fosse come se non provassero niente e poi chiedere scusa.
Ti avevo avvisato molte volte papà,ti avevo parlato chiaramente in più situazioni ma non puoi fare sempre come vuoi poi chiedere scusa a cose fatte: se calpesti un fiore e dopo gli chiedi scusa tornerà come prima? no, rimarrà sempre sciupato e lo stesso è per noi.
Non ti dai pace adesso per le parole a me dette, e prima? Erano accantonate da un lato? Solo ora sono riemerse a galla? Se davvero ti fosse dispiaciuto, papà, non le avresti ripetute per un anno intero a tua figlia,sangue del tuo sangue.
Non mi interessa cosa sia successo prima di me tra te e la mamma, sono fatti vostri e le tue spiegazioni al riguardo non giustificano il tuo comportamento nei miei confronti, sono solo parole messe una dopo l'altra.
Ti ho sempre detto ciò che pensavo e non mi pento di niente, non ho rimorsi di nessun genere, tranne quello di non aver iniziato a rispondere prima, perché è davvero frustrante passare due anni, quasi in una depressione con un padre che continua a tormentarti ogni santo giorno, non è facile convivere con il rimpianto di essere nata,con il desiderio di morire per il bene di tutti.
Non è bello svegliarsi la mattina e sentirsi inutili, chiedersi il motivo della propria esistenza. Non è neanche bello sentire minacce di morte rivolte ad un proprio familiare.
Tu non sai papà quante volte ho desiderato che per sbaglio attraversando la strada mi mettesse sotto una macchina, non sai com'è stato convivere con la convinzione si aver fatto soffrire brutalmente la mia famiglia,mia madre.
Non sai quante volte immaginavo il mio funerale, se sarebbero venute tante persone,se tu ti saresti pentito o se alla mia assenza saresti stato solo più sollevato.
Ho provato a far tacere tutte quelle voci nella mia testa,tutte quelle brutte parole che si ripetevano in ogni momento,ma non ce l'ho fatta,sono stata una codarda,così ho tentato di scappare ma non ho avuto nemmeno il coraggio di stare fuori casa per una notte.
Ho pensato molte volte alla possibilità di suicidarmi e tu? Te ne sei mai accorto? Non credo proprio. Non avendo il coraggio di farla finita ho iniziato a procurarmi delle autolesioni, non ti sei mai accorto nemmeno delle mie maniche lunghe a settembre con venticinque gradi, vero? Pensa quante cose vuoi farmi sapere di te e tu non sai niente di me.
Non riesco a darmi una spiegazione su tutto quello che mi hai fatto, ho tanta rabbia nei tuoi confronti, ma provo anche tanta pena e sai perché? Perché ho capito che la vera fallita non sono io e non la sarò mai, io che a quindici anni ho dovuto affrontare situazioni che le mie amiche non si sognerebbero mai nemmeno nel peggiore dei loro incubi.
Io che non ho mai potuto essere una ragazza della sua età,bensì più grande perché era necessario,dovevo crescere prima del dovuto e forse è stato un bene.
Il fallito qua sei solamente tu, con due matrimoni buttati nel cesso e due figli persi completamente e definitivamente. Il perdente sei tu papà, perché ormai non puoi più rimediare, e se anche fosse vero, se realmente fossi una fallita ho tutta la vita per potermi rifare, ma se per te è questo il significato di questa parola vorrei esserlo per tutta la vita.
Di una cosa ti voglio ringraziare: mi hai fatto soffrire tanto ma mi hai anche fatto capire che una persona per quanto possa esserti vicina può pugnalarti al cuore in ogni momento, e può essere anche tuo padre.
Grazie a te ricorderò quando sarò madre di non commettere neanche lontanamente i tuoi stessi errori, ricorderò che nessuno a parte me può rendermi felice e che devi sempre fidarti solo di te stesso, perché in questa giungla o sei la preda o diventi il predatore.
Ti ho chiesto esplicitamente di non cercarmi, non hai rispettato nemmeno questa mia ennesima richiesta e qua, posso capire quale sia per te il concetto di rispetto.
Mi hai deluso tanto papà, così tanto da farmi venire il voltastomaco quando pronuncio quella parola, quel nome, quel "papà", mi hai portato a dei punti che nemmeno io avrei mai immaginato.
Con quale coscienza mi dici che vuoi solo il mio bene se nonostante la mia situazione di salute poco stabile hai continuato egoisticamente a tormentarmi? Come puoi tu dopo quindici anni, venire da me a chiedere scusa? Con quale faccia tosta? Ma più che altro sperando di ottenere che cosa? La mia compassione? Il mio perdono?
Non ti sei mai fatto scrupoli nell'umiliarmi, nel farmi stare male, perché farlo proprio ora? Perché proprio adesso il tuo senso di colpa,d'improvviso si è esteso così tanto velocemente da sentire il bisogno di esternarlo? Per paura forse? O è solo una questione di suggestione nei miei confronti?
Ti dirò la verità non mi incanti con tutte quelle parole ben studiate,messe lì,scritte e nemmeno sentite per lo meno, non mi fanno più quell'effetto.
La vittima qui non sei tu,sono io, siamo noi tre che abbiamo subìto tanto,per cosa? Per colpa di chi, soprattutto? Per colpa di una persona che ritenevo mio padre ma che in realtà non ho mai conosciuto.
Il mondo non ti cade addosso per delle accuse campate in aria, ti cade addosso quando vedi la tua vita finire, quando non vuoi uscire dal tuo letto, quando non senti nemmeno il bisogno di lavarti o truccarti per uscire di casa.
Il mondo ti cade addosso quando ogni sera sai che da un momento all'altro passerai le seguenti due ore a urlare, a dimenarti per terra provando un misto di emozioni negative così tanto forti da voler morire immediatamente.
Il mondo ti cade addosso quando una persona che ami veramente muore per sempre.
Quando sai che tuo padre ti reputa uno scarto.
Questi sono veri motivi il mondo cade per cose peggiori non per delle stupide litigate tra coniugi.
Il mondo non gira e non è mai girato intorno a te, non hai avuto bisogno di essere amato solo tu, non sei l’unico ad aver avuto problemi, hai mai pensato a tutto quello che hanno dovuto sopportare e superare gli altri? O hai sempre e solo visto le cose a senso unico?
Non mi hai mai elogiato in niente,ed è vero,non volevo mai venire ad una tua mostra ma sai perché?Perché tu in cinque anni di sport non sei mai e dico mai venuto a vedere una mia partita, rimanendo a casa ogni volta, perciò perché devo essere io figlia ad elogiare e vantare mio padre se a quest'ultimo non gliene frega niente di me?
Mi dispiace ma hai iniziato tu questo circolo vizioso, né io né Gabri e la mamma, è partito tutto da te.
Non me ne faccio niente di un’ inutile "poesia" come tu la definisci, ora dopo che mi hai ammazzato moralmente tante di quelle volte che oramai ho perso pure il conto.
Dovevi vedere la tua faccia,la tua espressione quando ti ho trascinato via lontano dalla mamma per proteggerla mentre era distesa sul pavimento inerme e stordita.
Eri assetato di vendetta te la leggevo negli occhi, quella soddisfazione si capiva benissimo ciò che provavi e per questo mi fai ancora più schifo.
Hai torto,fattene una ragione e sinceramente mentirei se ti dicessi che ho intenzione di perdonarti, che possa morire se mai succedesse una cosa simile.
Non sono Dio non perdono e non dimentico tantomeno non perdono e non dimentico quindici anni d'inferno,di accuse,insulti e urla.
Mi hai ferito e questo non sei mai riuscito a capirlo.
Spero che tu con la mia assenza possa renderti conto di chi,di cosa hai perso e soprattutto, spero che quando finalmente riuscirò a realizzarmi sia nel lavoro sia nella famiglia, i miei figli non mi chiederanno mai di te, ma in caso contrario farò come hai detto tu qualche anno fa, “mio padre è morto quando ero ragazza" questa sarà la mia risposta.
Hai fatto di tutto per farti odiare e non ti meriti nemmeno un briciolo di umanità né da parte mia né da parte di nessun altro individuo, non meriti di provare felicità sempre che tu sappia mai cosa sia, ma soprattutto non meriti di condividere né la mia né quella di Gabriele. Non ti meriti niente di noi,nemmeno una foto.
Meriti di marcire da solo con il tuo orgoglio ed egoismo e se mai esistesse,il tuo pentimento.
Spero inoltre che un giorno capirai gli errori che hai commesso e ti pentirai davvero,non tanto nei confronti della mamma ma nei confronti dei tuoi figli.
Ti avevo già avvisato che non avrei gradito un tuo messaggio ma vedo che non sono stata abbastanza chiara, perciò lo ribadisco: non cercarmi più, senza di te chiunque sta meglio,io prima di tutti,la mamma,Gabri e persino il cane,figurati.
Ricordati le parole che mi hai detto ora sono davvero morta per te,non esisto più e se mai ti venisse voglia di cercarmi sappi che non ti risponderò e in quel caso ti bloccherò sul serio.
Credo di averti detto tutto non posso dirti che ti voglio bene perché non sono falsa come te, posso solo dirti che se volessi una persona morta in questo momento, vorrei tanto fossi tu.
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francescaaghiani · 3 years
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Lettera alla mia futura figlia.
Cara Valentina, non so esattamente come sarà il mondo in cui vivrai,se sarà un posto più accogliente e un po' più felice,dove ognuno potrà essere libero di essere sé stesso, di amare chi vuole e di indossare gli indumenti che più lo fanno sentire a proprio agio o se sarà il solito posto opprimente e vincolante,che nega la libertà di essere ciò che si è,chi si vuole.
Ma nel dubbio, in qualsiasi società tu ti trova adesso, rimani sempre la ragazza che sei: ti diranno che non sarai all'altezza, che sarai sbagliata, perché le persone sanno essere meschine e terribilmente carnefici quando sentono odore di debolezza, ma tu amore mio, non cambiare per nessuno e per niente al mondo,ricorda che non esiste la perfezione, ognuno di noi ha sia pregi che difetti, e quest'ultimi non vanno visti come un qualcosa di brutto o negativo, sono semplici caratteristiche che nell'insieme ci rendono ciò che siamo, non sono altro che dei pregi venuti fuori un po' malino, come quando apri un pacchetto di caramelle dove ne trovi due attaccate, fabbricate male.
Ad ogni piccola avversità, ad ogni piccolo ostacolo sarai in grado di farcela,e se per caso così non fosse, non abbatterti, ma abbattili.
È giusto essere fragili, non possiamo sempre essere forti, crollare è normale e non te ne devi vergognare, ognuno di noi, ogni tanto, ha bisogno di una pausa, anche se spesso la vita non la concede, anche se il tempo sembra non volersi mai fermare, anche se il mondo sembra perennemente contro di te.
Abbi la capacità di riconoscere le persone con cui essere vulnerabile e di selezionare quelle con cui tenere la corazza ben salda.
Sii sempre coraggiosa,coraggiosa di dire la tua, di non farti zittire da chi dice che non puoi sedere a un tavolo in quanto donna, da chi dice che noi non possediamo il potere,sii coraggiosa di essere te stessa, nel bene e nel male, tu sei giusta, è il mondo che non è ancora pronto ad una come te.
Non farti pressare, non farti comandare da chi vuole incatenarti, nasconderti, ma abbi la forza e soprattutto il coraggio di dire "basta" quando una situazione non è più sopportabile, quando cercano di metterti nell'ombra, tu spicca il volo come una dolce farfalla e brilla come la stella più luminosa del cielo.
Abbi il coraggio di fare delle scelte che servono per il tuo bene, anche se questo vorrà dire ferire le altre persone, perché tu vieni prima di tutti e nessuno ti metterà al primo posto (tranne la tua mamma), perciò Gigetta, non far mai dipendere la tua felicità da qualcuno, nessuno potrà renderti veramente felice se non tu stessa.
Apri il cuore a chi, di te, non vuole cambiare nemmeno il colore dello smalto, metti la tua vita in mano a chi, ti presterebbe l'unico paio di stivali che possiede, per farti attraversare il fango.
Sii indipendente, gioiosa e spiritosa un po' come la tua mamma, sii il tuo fan numero uno e il tuo hater peggiore, senza esagerare troppo, solo così potrai raggiungere tutti i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi sogni.
Inseguili sempre,i tuoi sogni, e non smettere mai di credere che la vita, per quanto strana e complicata possa essere, non sia il dono più bello che potessi ricevere.
Abbi la curiosità di scoprire ogni giorno nuovi orizzonti, sii prudente anche se l'istinto primordiale ti porterà ad agire e solo dopo a ragionare, tu abbi la forza di domarlo.
Sii una sensibile romanticona, di quelle che si emozionano davanti alle acque del mare che si colorano delle mille sfumature del sole quando tramonta, che si perdono a contemplare il cielo stellato in una notte d'Agosto.
Sfama le tue passioni ed esprimi te stessa nel modo che ritieni più opportuno,più tuo, perché è la cosa più bella che si possa fare, vivere per ciò che si ama, ed io, vivo per te.
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francescaaghiani · 3 years
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solitudine.
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francescaaghiani · 3 years
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